The Outer Worlds - Switch

Il titolo di Obsidian arriva su Nintendo Switch, sarà riuscito a convincerci?

Pubblicato il 1 Luglio 2020 alle ore 16:45
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Dopo un lungo periodo di tempo, e diverso lavoro, finalmente The Outer World approda anche su console Nintendo, permettendo così di giocare a questo validissimo titolo anche i possessori di Switch. Come sempre in questi casi è necessario domandarsi come questo lavoro di porting sia stato fatto e quale è di conseguenza la qualità finale del prodotto in questa sua nuova veste. Siamo quindi tornati ad immergerci nel mondo di Halcyon per esplorarne i suoi meandri in compagnia della nostra fidata Switch, e questo è quello che abbiamo scoperto.

Prima però di buttarci nel pieno della recensione ci sentiamo di fare un chiarimento quantomeno dovuto. Questa versione per Switch non presenta sostanziali modifiche al gameplay e alla storia del titolo. Per questa ragione non ripercorreremo quei punti che già abbiamo trattato nella recensione fatta su console e Pc che abbiamo pubblicato mesi addietro (che potete leggere a questo link); in questo articolo ci soffermeremo maggiormente su ciò che rende questo porting diverso dalla sua versione originale, rimarcando quindi le differenze degne di nota e la nostra esperienza finale con la console in questione. Detto questo possiamo iniziare con l’analisi.

Halcyon come non lo avete mai visto

Potrà sembrare banale iniziare da questo punto, ma una delle differenze più sostanziali da evidenziare in questa versione, è proprio la piattaforma su cui essa gira. Adottare come piattaforma Nintendo Switch è vero che da un lato complica le cose, costringendo spesso e volentieri ad eseguire dei lavori per ottimizzare e ridurre l’aspetto grafico dei titoli, ma è altrettanto vero che consente di godere il titolo di turno sia in modalità Home Console che in modalità portable, offrendo prospettive di gioco prima impossibili. Questo ci permette di conseguenza di portare con noi in mobilità il nostro gioco preferito, mettendoci a giocare anche fuori casa e in vacanza, o anche in casa, ma con la libertà di spostarci dalla poltrona, alla camera da letto e perfino in luoghi forse meno consoni al gaming [non mentite, lo abbiamo fatto tutti almeno una volta n.d.r.]. Questo punto porta alla luce però una serie di criticità ben note per switch, che possiamo riassumere in due punti fondamentali: uso della console a batteria e periferiche di input. Il primo punto può sembrare banale, ma non si limita solamente a imporci una deadline temporale al nostro divertimento. Usare la consola a batteria costringe la Switch a lavorare con una potenza più bassa, riducendo la risoluzione del gioco e talvolta incappando in problemi di performanceThe Outer World non fa eccezione a questa regola e, nel periodo in cui abbiamo giocato, ha in più di un’occasione mostrato il fianco, soffrendo di alcuni vistosi cali nel framerate.

Il secondo elemento da tenere in considerazione riguarda invece l’esperienza in portabilità. Avere la console con sé in viaggio è certo un grosso vantaggio, ma a fronte di ciò c’è da fare i conti con i controlli offerti dai Joy Con. Questi ultimi infatti presentano degli stick analogici molto corti e con un angolo di libertà molto limitato; oltre a ciò la disposizione dei tasti dorsali non è delle più comode e rende l’approccio ai giochi in prima persona molto poco pratico [certamente non impossibile, ma giocarci non è affatto comodo o divertente n.d.r.]. Questo ci porta quindi a considerare l’acquisto e il trasporto di un controller Pro che, se usato a casa propria davanti alla Tv, non offre problemi di sorta, ma se preso per giocare in viaggio diventa estremamente poco pratico nel trasporto.

Il buono, il brutto e il Low Poly

A voler essere onesti l’elemento che maggiormente ci ha fatto storcere il naso in questa produzione è quello tecnico. Purtroppo, Switch come ben sappiamo non dispone di un comparto grafico particolarmente potente, ma in The Outher World il risultato è veramente poco ispirato e deludente. Per far girare il titolo in modo passabile, infatti, il team di sviluppo ha dovuto lesinare su moltissimi elementi, riducendo dettagli, risoluzione e rimuovendo quasi completamente gli effetti di post processing. Il risultato è che il gioco appare estremamente poco rifinito, ricco di aliasing ed elementi grafici in bassa risoluzione piazzati proprio a fianco ad immagini pre-renderizzati in HD. A causa di ciò, specie negli ambienti con il campo visivo più ampio, gli elementi distanti vengono renderizzati con una risoluzione veramente bassa, portando alcuni edifici a non avere praticamente dettagli sulla facciata esterna, e acuendo ulteriormente la sensazione di avere davanti una produzione datata e decisamente poco curata. Molti elementi grafici poppano solo quando entrano ad una certa distanza all’interno del campo visivo e altri invece risultano confusi e ricchi di artefatti nel momento in cui vengono animati davanti ai nostri occhi. In alcuni momenti è addirittura possibile riscontrare leggeri fenomeni di tearing che dividono lo schermo per qualche istante in due. Spesso si dice che la grafica non è tutto in un gioco, ma ci sentiamo di dire in nostra difesa che, per lo meno, anche l’occhio vuole la sua parte. Fatto presente ciò, sappiate che The Outer World su Switch è assolutamente un titolo giocabile e godibile, il cuore pulsante del gioco, i dialoghi ed il gameplay è tutto lì, e da questo non si scappa. Quello che cerchiamo di dirvi è che per godersi l’esperienza dovete essere disposti a chiudere non uno ma entrambi gli occhi e concentrarvi quasi completamente sulla storia e sulla crescita del vostro personaggio ed equipaggio.

Conclusioni

Affrontare questo secondo viaggio su Halcyon si è dimostrato un misto di esperienze ed emozioni diverse e contrastanti. Se da un lato ci siamo sentiti subito a casa tra i menu ed i mondi di The Outher World, dall’altra abbiamo potuto riscontrare una differenza sostanziale nella godibilità di quest’ultimo. The Outer World è infatti lì, proprio dove lo avevano lasciato tempo fa, ma in una veste diversa e con una modalità di fruizione rivista, anche se senza stravolgimenti od innovazioni particolari. Avventurandosi nei meandri di questo elaborato RPG troverete gli stessi pro e gli stessi contro che avete amato e odiato a suo tempo, ma con in aggiunta nuovi pro e nuovi contro e soprattutto diversi [forse troppi N.d.r.] compromessi a minare l’esperienza finale. Se quindi non avete altro modo di godere appieno di questo interessante titolo realizzato da Obsidian, questa potrebbe essere effettivamente la vostra occasione per avvicinarvici, ma sappiate che per tutti gli altri ci sentiamo assolutamente di consigliarvi di optare per un’altra piattaforma e lasciare perdere questa versione Switch.

Good

Tutto ciò che avete amato dell'originale è lì ad aspettarvi
Potrete giocarci in viaggio

Bad

Tecnicamente e graficamente piuttosto disastroso
7.7
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Distributore: Private Division
Data di uscita: 25 ottobre 2019, 5 giugno 2020 (Switch)
Genere: Action RPG, Avventura, Azione
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC

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