Sword Art Online: Alicization Lycoris

Sviluppato dallo studio Aquria, il nuovo titolo videoludico di SAO non brilla di una vera luce propria

Pubblicato il 20 Luglio 2020 alle ore 11:00
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di Peppe090
@Peppe090

l Giappone è quel Paese che periodicamente sforna franchise che sono veri e propri mostri, e che generano soldi infiniti. L’esempio più conosciuto è sicuramente One Piece, onnipresente tutti gli anni, mentre tra il 2019 e quest’anno c’è stato il boom di Demon Slayer. Un altro fenomeno mondiale è sicuramente quello di Sword Art Online, che ha avuto la sua esplosione grazie alla prima serie animata che ha generato seguiti su seguiti, film d’animazione, una serie TV live action tutt’ora in produzione e ovviamente tanti videogiochi.
A differenza dell’opera originale, però, la serie videoludica di SAO segue un filone narrativo tutto suo fin dal primo capitolo (Infinity Moment su PSP, arrivato in Europa su Vita e PS4 con la versione potenziata Hollow Fragment), introducendo nuovi personaggi e addirittura includendo un crossover con Accel World (serie dello stesso autore che prende come base un'evoluzione del sistema SAO), fino ad arrivare ad un titolo che vanta un cast completamente slegato da quello che tutti conosco, relegando Kirito & Co. a comprimari: parliamo dell’ottimo Fatal Bullet. Dopo questa parentesi, Bandai Namco Entertainment e Aquria hanno deciso di mischiare un po’ le carte in tavola con Sword Art Online: Alicization Lycoris, gioco uscito lo scorso 10 luglio, in cui Kirito torna protagonista indiscusso, ma soprattutto riprende dalla trama dell’opera originale portandoci nel mondo del quarto arco narrativo di SAO, Alicization. Dopo aver passato una settimana abbondante alle prese con questo action RPG è arrivato il momento di vedere se il titolo è più del solito tie-in tratto da un anime/manga/light novel e se fallisce nel suo intento.

Underworld

La prima parte della storia di Alicization Lycoris si basa quasi interamente sulla serie animata. Kirito si risveglia all’interno di Underworld, un MMORPG dove gli NPC hanno un’intelligenza artficiale così elevata e complessa da sembrare veri e propri esseri umani; non sapendo come sia finito all’interno del gioco e con l’impossibilità di effettuare log out, Kirito si unirà ad Eugeo alla ricerca di Alice, una ragazza rapita dagli integrity Knights. In realtà Kirito, Eugeo e Alice si conoscono in quanto il protagonista è un tester di questo particolare gioco, ma è l’unico a ricordarsi di conoscere i due, però resta sempre la domanda su cosa sia successo dal suo “login misterioso” e su come uscirne. Questo è solo l’incipit della storia che segue per filo e per segno la serie animata fino allo scontro Quinella, con qualche piccola differenza legata alla seconda parte, come la presenza di Medina Ortinathos, personaggio creato ad hoc per il gioco che è stato incluso fin dall’inizio della storia e che assumerà un ruolo di peso nella seconda parte, completamente originale e slegata dalla serie che sta andando in onda attualmente (War of Underworld) e che si lega più al filone narrativo videoludico di SAO.
In sostanza abbiamo due tipi di storia in un singolo gioco, la prima tratta dall’opera originale che è anche la più debole perché SAO non ha mai brillato da questo punto di vista e alcune scelte infelici dell’autore non hanno aiutato di certo, anzi, hanno solo scatenato polemiche; tristemente famosa la scena sul tentativo di stupro subito da due personaggi in Underworld, che ha costretto l’autore a pubbliche scuse o l’aspetto di Quinella, che va in giro completamente nuda (ma che nel gioco è ovviamente vestita in quanto in Giappone non è permesso mostrare nudità in videogiochi destinati al pubblico di massa). La seconda parte della storia invece è quella più interessante e ricca di colpi di scena, nonché quella che dura di più e offre molta più libertà in termini di esplorazione e puro gameplay. 
Senza scendere troppo nei dettagli della trama per non rovinare niente a chi fosse interessato, ancora una volta la saga videoludica di SAO si mostra superiore all’opera originale, ma bisogna ammettere che su questa cosa in particolare Bandai Namco è ormai esperta, o, per meglio dire, una garanzia. Sarà sicuramente interessante vedere quali tipi di storie saranno incluse nel season pass, che prevede al momento due grandi espansioni e che non mancheremo di recensire in futuro.

Ambizione e confusione

La saga videoludica di SAO può vantare ben tre sviluppatori differenti: Artdink (SAO Lost Song e Accel World VS SAO), Dimps (SAO Fatal Bullet) e soprattutto Aquria, responsabile di quello che ad oggi sono i giochi migliori, ovvero Hollow Fragment, Hollow Realization e Alicization Lycoris. Con lo stesso sviluppatore di mezzo è innegabile che ci siano similitudine tra i giochi citati e infatti AL non è altro che una grande evoluzione di quello visto in HF e HR, sia in termini di gioco in sé che gameplay.
Per quanto riguarda le battaglie, il giocatore non si limita a controllare solo Kirito, ma anche gli altri membri del party che possono essere utilizzati in qualsiasi momento con la semplice pressione di un tasto; inoltre è possibile impartire degli ordini specifici in modo da avere la meglio sui nemici, non troppo impegnativi se presi singolarmente, ma che possono causare qualche problema quando sono in gruppo e insieme ai boss. Durante gli scontri i nostri personaggi oltre all’attacco base possono usare particolari abilità note come Arti di Spada e Arti Sacre, che possiamo concatenare in modo da dar vita a lunghe combo, le Magie, divise in varie categorie o usare gli attacchi più potenti a disposizione conosciuti come Arti Finali (la classica supermossa finale di un personaggio presente in qualsiasi JRPG) o in alternativa un’ Arte di Coppia che, come suggerito dal nome, consiste in un attacco combinato tra due personaggi. Come visto in HF e HR anche in Alicization Lycoris tornano i sistemi di gioco quali i Punti Azione, che ci permettono di sbloccare nuove abilità, il crafting di oggetti ed equipaggiamenti e soprattutto un elemento immancabile che contraddistingue tutti i giochi della serie: un’intera sezione di gioco stile dating sim tramite la quale è possibile approfondire il rapporto con il cast del gioco e intraprendere una relazione più o meno sentimentale a seconda dei casi.
Alicization Lycoris ha davvero tanto da offrire e superata la parte iniziale (quella basata sull’anime) che dura dalle 10 alle 20 ore circa, eccoci arrivare al gioco vero e proprio, che ci terrà impegnati per centinaia di ore, soprattutto qualora decidessimo di cimentaci nel multiplayer online, che permette di affrontare una serie di missioni insieme ad amici e giocatori da tutto il mondo, ma solo a patto che noi o chi si unisce alla nostra missione sia arrivato al nostro stesso punto della storia (solitamente l’aver finito la parte di storia iniziale). Tutto nella norma visto a quanto ci abituati SAO in termini videoludici, ma Alicization Lycoris lo fa in modo più grande, forse anche troppo, perché le due trame sostanzialmente diverse in una, i tanti sistemi di gioco, numerosi menù tra cui navigare danno l’idea di confusione, con il gioco che vuole essere più cose contemporaneamente, non riuscendo nell’intento, ma neanche fallendo, tanto per creare ancora più confusione. Resta comunque il fatto che AL è un valido JRPG pieno di contenuti.

Bug Art Online

Passiamo adesso alla vera nota dolente di Sword Art Online Alicization Lycoris: il suo comparto tecnico. Da un lato non c’è nulla da ridire sul comparto grafico, curato e dettagliato, e il sonoro di buon livello, tuttavia è il resto che rovina l’intera esperienza. Alicization Lycoris è un gioco talmente pieno di difetti tecnici che si fa prima a elencare quello che funziona. Svariati bug, cali di framerate si manifestano spesso, freeze e crash del gioco ricorrono in certe situazioni specifiche e necessitano del riavvio del gioco, magari portando anche la perdita dei progressi fatti. Di norma potrebbe trattarsi di problemi dovuti ad una cattiva ottimizzazione, ma in questo caso, considerando che oltre che su Xbox One (piattaforma dove è stato testato il gioco) moltissimi utenti PS4 e PC hanno riscontrato gli stessi difetti, la causa di tutti questi problemi è ovviamente da imputarsi alla pandemia di COVID-19 che non ha risparmiato nessuno, neanche il Giappone e il team di sviluppo che si è visto costretto a rinviare il gioco una volta per lavorare in Smart Working e probabilmente non ha avuto il tempo necessario a rifinire il titolo. Fortunatamente Bandai Namco Entertainment e Aquria sono consapevoli di questi problemi e sono già al lavoro su delle patch correttive, con una prima serie prevista per fine mese che andrà a sistemare i bug più importanti e, nelle settimane successive, arriveranno le patch che sistemeranno il framerate.

Siamo sinceri, i difetti ci sono, ma in generale l’opera di Aquria è ambiziosa e vuole farsi notare nel panorama JRPG, con un titolo di grandi dimensioni, più “curato” rispetto agli altri capitoli della serie e soprattutto pieno di  tantissimi contenuti che terranno impegnati i giocatori per oltre 40 ore per la sola quest principale, superando senza problemi le 100 se si vuole completare tutto.
Fatte queste considerazioni e tenendo a mente che si sta già rimediando ai problemi del gioco, che voto dare a Sword Art Online Alicization Lycoris? Uno sulla fiduciaquindi piuttosto che affossare un prodotto ingiustamente solo per dei problemi da attribuire non del tutto agli sviluppatori, preferisco premiare la bontà di quello che resta un gioco più che buono, sperando che le promesse delle patch correttive vengano mantenute e che Sword Art Online Alicization Lycoris diventi così il gioco che merita di essere. 

Good

Buona trama...
Gioco molto vasto e longevo
Battle system che punta molto sulla spettacolarità dell'azione
Tante opzioni di personalizzazione e crescita dei personaggi
Simpatica la parte dedicata al Dating Sim

Bad

... ma la prima parte della storia basata sull'anime è debole
Troppi bug e cali di framerate che rovinano l'esperienza
Vuole essere troppe cose diverse tutte insieme
7.5
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Aquria
Distributore: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 10 luglio 2020
Genere: JRPG
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC

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