recensione

Cartel Tycoon

Ovvero, come costruire un impero del crimine per principianti

Pubblicato il 28 Marzo 2024 alle ore 12:51
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Se anche solo una volta nella vostra vita avete sognato di avere nelle vostre mani un cartello della droga, Cartel Tycoon  è il gioco che fa per voi.
Già pubblicato a luglio 2022 su PC, il titolo approda ora anche su console adattando il sistema di gestione ai controller di Playstation 5 e Xbox Series X|S. Ambientato in una provincia di un America Latina immaginaria, Cartel Tycoon offre tutta una serie di sfide, alcune con una storia e uno scenario, altre puramente orientate al gameplay gestionale, ma tutte calibrate in modo da offrire livelli di difficoltà diversi e il più possibile vari. Tutto questo, manco a dirlo, partendo dallo scenario più importante di tutti, ovvero il tutorial.

Trafficante alle prime armi

Non sempre essere i figli del capo di un cartello ci rende automaticamente parte degli affari di famiglia, e questo sembra essere il nostro caso. Le cose possono però cambiare e, sotto l’esperta guida di uno dei luogotenenti di nostro padre, inizieremo il nostro percorso di iniziazione in quanto rampolli di un emergente cartello della droga. Il tutorial è infatti la prima ambientazione [chiaramente di difficoltà Facile N.d.R.] che affronteremo, in cui vivremo anche una vera e propria storia con tanto di dialoghi e personaggi. Qui verremo introdotti non solo alla nostra storia personale, ma anche e soprattutto ai vari scenari e alle varie situazioni che ci potrà capitare di affrontare in futuro, in modo da sapere sempre cosa fare per amministrare il nostro cartello e come relazionarsi non solo con tutta la catena di produzione, rifornimento e distribuzione, ma anche con le autorità e l’inevitabile concorrenza. Essere a capo di un grosso cartello della droga in altre parole è una sporca faccenda che richiede sangue freddo e la giusta dose di controllo, ma è anche un affare che può fruttare una vera e propria fortuna, e per questo è una tentazione che attrae molta gente tra le sue tentacolari braccia.

Essere abili non è però sufficiente per raggiungere il successo e ben presto capiremo come circondarsi di gente fidata e fare le giuste amicizie sarà fondamentale per districarsi in questo spinoso dedalo. Sarà quindi solo questione di tempo prima che ci tocchi sporcarci le mani e prendere parte ad una guerra per il controllo di una regione, situazione in cui dovremo fare affidamento su tutte le nostre risorse, ma anche su una meticolosa pianificazione per sperare di avere successo. Tutto questo per assicurare il nostro dominio ed estendere l’influenza del nostro cartello il più possibile nel Paese.

Un gestionale a tutto tondo

A dispetto di quanto potrebbe sembrare di primo impatto, Cartel Tycoon è un gestionale a tutti gli effetti in grado di offrire un bel po’ di elementi da tenere sotto controllo. Come detto, il nostro compito sarà quello di gestire ogni aspetto del nostro cartello, dalle piantagioni fino alla distribuzione. Inizieremo con il piazzare quindi i nostri primi campi di piantine assicurandoci di collegare il tutto con delle strade. Costruire edifici è piuttosto semplice, dato che disporremo di spazio in abbondanza all’inizio, ma dovremo fare attenzione a cosa e dove decideremo di costruire. Le piantagioni di cui disporremo sono molto diverse tra loro, e come tale la rendita dei singoli campi dipenderà dalla ricchezza del suolo, motivo per cui sarà molto importante decidere come posizionare le varie colture. Non solo, alcune di queste richiedono delle lavorazioni e non possono semplicemente essere raccolte e vendute: questo ci porta a costruire non solo le Agenzie dei Trasporti, responsabili dello spostamento delle merci tra gli edifici, ma anche i laboratori e gli essiccatoi che si occuperanno della lavorazione delle varie sostanze. Avere però un prodotto non significa per forza essere a cavallo, e il prossimo passo per il successo è pensare a come esportare i nostri beni. Questo sarà possibile tramite vari metodi come, ad esempio, fare affidamento su di un aeroporto o un porto, ma anche usando i confini terrestri rappresentati dalle dogane. Grazie a questi collegamenti potremo infatti smerciare i nostri prodotti, ma i problemi non sono ancora risolti del tutto. In primo luogo le rendite provenienti dalle vendite ci forniranno soldi sporchi [una vera e propria valuta a sé stante che non potrà essere usata liberamente N.d.R.], dall’altro la nostra attività non passerà inosservata e, col tempo, questo ci porterà ad avere una cattiva fama, cosa che, si sa, non giova agli affari.
Il primo problema da risolvere è quindi quello di realizzare un sistema adatto a riciclare il denaro sporco, valuta che può anche essere usata parzialmente così come è, ma che tendenzialmente vorremo o nascondere nella nostra magione, oppure ripulire per renderla nuovamente spendibile sul mercato. Il secondo problema è già un po’ più complesso. La reputazione è infatti dipendente da diversi fattori, e da diverse scelte che potremmo compiere. Tranquilli però, esistono diverse azioni che possiamo intraprendere per controbattere le voci negative che gireranno inevitabilmente sul nostro conto. Acquistare beni dai villaggi pagando le materie ad un prezzo di favore ad esempio porterà la popolazione dalla nostra, ma anche organizzare feste ed eventi benefici, fare donazioni ed organizzare iniziative, persino chiedere un favore al sindaco... tutto è lecito quando si tratta di intortare la popolazione e migliorare la nostra posizione.

Guerra e luogotenenti

Già da quello che abbiamo scritto poco sopra avrete capito che Cartel Tycoon richiede un minimo di perizia per essere affrontato con successo. Pianificare ogni azione, procedere con calma e costruire il proprio impero passo dopo passo sono le chiavi per raggiungere il successo. Non sarà però altrettanto indolore espandere la nostra sfera di influenza e, volenti o nolenti, prima o poi dovremo far andare le mani per ottenere nuovi territori e nuove possibilità. In primo luogo la spina dorsale della nostra “azienda” sono i nostri luogotenenti, ovvero persone fidate che si occuperanno per noi di alcune situazioni spinose. Nel gioco potremo muovere questi personaggi (protagonista incluso) ed affidare loro diversi compiti. Tenete a mente in cosa eccelle ogni vostro collaboratore prima di dispiegarlo, e sappiate che per ogni città che annetterete al vostro dominio, dovrete disporre di un luogotenente da posizionare strategicamente in essa, in modo che possa mantenere viva la presenza sul territorio. Come abbiamo detto, però, annettere una nuova città non è un percorso indolore e spesso dovrete menare le mani per avere successo. Quindi commerciate saggiamente con i vostri vicini, procuratevi le armi necessarie e poi dispiegate i vostri uomini in modo da iniziare una guerra tra bande. Se riuscirete ad avere la meglio, complimenti, avrete strappato il territorio ai vostri nemici, ma ancora una volta, i problemi non sono finiti. Un nuovo territorio annesso non sarà infatti subito pronto a collaborare; non solo la guerra influisce negativamente sulla nostra fama, ma un territorio fresco di conquista porta con sé parecchio malcontento. Questo si traduce in un periodo di transizione durante il quale non potremo ancora amministrare e disporre della nuova area. Per ottenere finalmente ciò che vogliamo dovremo quindi farci amico il sindaco portando a compimento alcuni incarichi per conto suo, cosa che ci garantirà, se completati con successo, non solo il nuovo territorio, ma anche un nuovo alleato.

Conclusioni

Cartel Tycoon è un gestionale molto interessante e che, a dispetto della sua natura colorata e scanzonata, propone un gameplay di tutto rispetto che funziona il giusto persino con i controlli su console (la versione testata è quella PS5 appunto). Certo non si tratta di un titolo privo di difetti, e in particolar modo alcuni elementi del tutorial non sono sempre proprio chiarissimi. Lo spostamento delle merci e la gestione degli incarichi dei luogotenenti, inoltre, sono a tratti un po’ confusionarie e richiedono pratica per capire come sfruttarle nel modo più efficiente, soprattutto per evitare di dover dare lo stesso ordine multiple volte. Detto questo, i difetti riscontrati non sono nulla di esagerato e, dopo un paio di prove fatte nel tutorial, siamo stati in grado di giocare liberamente senza troppe problematiche, magari riassegnando alcuni compiti in modo da risolvere qualche piccolo bug legato alle strade e ai trasporti.

In conclusione, Carte Tycoon è un discreto gestionale con diversi spunti interessanti ed alcuni elementi molto classici del genere che contribuiscono a rendere il titolo perfettamente godibile un po’ da ogni giocatore, esperto o no. Offrendo scenari con livelli di difficoltà variabili, ma anche durate diverse, Cartel Tycoon offre una sfida differenziata ed interessante che facilmente potrà accompagnarvi per decine di ore. Di sicuro non si tratta di un capolavoro senza precedenti, ma a conti fatti il contenuto c’è ed è anche di una qualità ben più che sufficiente.

Good

Un gestionale competente e con diverse idee interessanti
Graficamente semplice, ma molto evocativo
Gli scenari grazie alla storia riescono ad avere una loro identità

Bad

Non tutti gli elementi del tutorial sono chiarissimi
Alcuni elementi come strade e percorsi tendono a buggarsi di tanto in tanto
6.9
NONNO APPROVED

Sviluppatore: Moon Moose
Distributore: tinyBuild
Data di uscita: 13 marzo 2024 (console), 26 luglio 2022 (PC)
Genere: Gestionale, strategico
PEGI: 18+
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

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