recensione

Rage 2

ID Software e Avalanche Studios ci riportano nella Zona Devastata. Dopo otto anni dall'uscita del primo capitolo, Rage torna per una nuova esperienza di gioco

Pubblicato il 21 Maggio 2019 alle ore 11:30
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di Dario Bin
@DrioAkuma

RAGE è uno sparattutto in prima persona sviluppato da id Software e Bethesda che uscì verso fine 2011 per piattaforme console e PC, ricevendo una tiepida accoglienza da parte dell'utenza; il gioco si proponeva come un'avventura adrenalinica in un'ambientazione post apocalittica fatta di sparatorie e corse frenetiche.
Dopo 8 anni, la id Software assieme ad Avalanche Studios ha realizzato il seguito, rilasciando RAGE 2, un folle titolo open world; sarà riuscita a soddisfare le aspettative del pubblico?
Andiamo a scoprirlo assieme in questa recensione.

L'ultimo ranger

La storia di RAGE 2 è ambientata dopo gli eventi del primo gioco, con il ritorno dell'Autorità intenta a creare una nuova “razza evoluta” dell'uomo e controllare tutto sotto la guida del Generale Cross; i giocatori prenderanno i panni di Walker, l'ultimo ranger rimasto dopo la distruzione della propria casa e con pochi superstiti sopravvissuti all'assalto.
Come obiettivo dobbiamo incontrare tre personalità importanti legate al progetto Daga, unica speranza per fermare e abbattere il Generale Cross; da qui prende il via una storia che, seguendone solo le scene di trama, risulta molto semplice sotto tanti aspetti: siamo l'ultima speranza per salvare l'umanità.
A conti fatti non si può negare che ci siano numerosi approfondimenti narrativi legati alla storia principale e all'ambientazione che compone il mondo di gioco, ma si tratta in gran parte di contenuti nei file del Registro e così tanto materiale da leggere potrebbe non essere di gradimento per tutti.
Una volta svolta la fase introduttiva che spiega le meccaniche iniziali necessarie, si potrà accedere liberamente all'esplorazione del mondo di gioco; tramite la mappa, sempre in continuo aggiornamento, si potrà vedere tutto ciò che è disponibile tra: missioni principali, secondarie, elementi misteriosi da esplorare e altri contenuti che lasciamo scoprire al giocatore.
Quello che lascia una nota di perplessità non da poco è legato alla trama principale, o per meglio dire al suo svolgimento e durata; la narrazione è distribuita in dieci capitoli, contando il tutorial, che si possono concludere giocando a difficoltà normale tra le otto e le dieci ore circa.
A far prendere tempo sono una parte delle quest “secondarie” e attività di intermezzo, ma vediamo di essere più comprensibili.
Una volta terminata la prima missione d'incontro con ogni personaggio chiave, è necessario affrontare le attività secondarie sparse nella mappa di gioco; il completamento di ognuna permette di accumulare punti esperienza che accresceranno il livello legato ad uno dei tre personaggi, così da sbloccare nuovi progetti acquistabili tramite i punti progetto.
Arrivati al livello cinque, si accede alla missione di trama: questo procedimento lo si ripete con tutti e tre i personaggi, una volta completate, si sblocca la missione finale che porta alla conclusione della storia.
Se giocato a piccole dosi, l'esperienza è anche godibile, mentre con sessioni ad alto numero di ore consecutive, al contrario, riesce a risultare pesante da gestire.
Questo è dovuto ad alcuni eventi specifici che si ripetono nella gran parte delle missioni di trama, creando un forte senso di monotonia.
Sensazione spiacevole da provare, perché a conti fatti ci sono tante cose da fare in RAGE 2, ma bisogna essere capaci di distribuirle variando continuamente l'una dall'altra.
Affrontare la stessa “categoria” (ad esempio l'eliminazione di avamposti dei bulli) più e più volte risulta ridondante, perché quello che fa la differenza è il grado di difficoltà, richiedendo un miglioramento del proprio equipaggiamento e abilità per poterlo affrontare.
Sicuramente per gli amanti del completismo questo gioco è potenzialmente appagante, ribadendo, se si è capaci di distribuire le diverse attività presenti.
Questo non giustifica una storia divisa in così pochi capitoli e il metodo richiesto per il loro completamento, specialmente se parliamo di un gioco con caratteristiche open world e completabile senza necessariamente aver sbloccato tutte le abilità ed equipaggiamenti disponibili.

Per quanto riguarda questi ultimi, affermiamo che RAGE 2 possiede un buon arsenale di armi e abilità che si possono ottenere in diverse maniere; buona parte la si sblocca tramite le strutture Arca disperse nel mondo di gioco e ogni volta che si accede ad una di essi viene attivato un tutorial per spiegarne le funzioni o capacità.
Eventuali potenziamenti e materiali necessari per sbloccarne i miglioramenti si possono trovare in molteplici maniere, ad esempio alcuni mercanti situati nelle grandi città in possesso del chip specifico, così come i mercanti viaggiatori che si incontrano casualmente durante i propri viaggi.
In alternativa, sono presenti le casse arcaiche e le casse di stoccaggio sparse nel mondo di gioco: ogni volta che si accede a determinate zone e attività viene evidenziato quante di esse sono presenti (inclusi i datapad); sarà compito del giocatore trovarle tutte per poter completarle al 100%.
Una delle valute presenti nel gioco è la feltrite, ottenibile trovandola in casse di stoccaggio, dalle pareti rocciose o dall'eliminazione dei nemici; questa ha diversi scopi che variano dal recupero della salute all'essere spesa per sbloccare rami di abilità delle armi, veicoli e nanotriti.
I nanotriti sono le capacità speciali della tuta ranger ottenibili dalle Arche che conferiscono doti sovrumane a Walker; ognuna ha diversi livelli di potenziamento e per sbloccarne le singole capacità sono necessari uno o più “potenziamenti nanotritici”.
Per i rami di abilità e potenziamento di armi/veicoli il discorso è simile: usare la feltrite per accedere alle nuove competenze e spendere la valuta richiesta per sbloccare i miglioramenti, Mod Arma per l'arsenale di fuoco e Parti di Veicolo per i mezzi, o (meglio precisare) un mezzo solo in particolare, cioè Phoenix.

quest'ultima è la principale “compagna” di viaggio di Walker, un veicolo che possiede delle armi con relative munizioni annesse da raccogliere/comprare e la possibilità di potenziarne gli equipaggiamenti. Rispetto agli altri mezzi, Phoenix è l'unica che non può esplodere se la salute scende a zero per i danni subiti; essa entrerà in “modalità sicura” e potrà essere riparata usando la “concentrazione” della tuta per utilizzarla nuovamente.
Tutti gli altri veicoli, nella maggior parte dei casi, bisogna rubarli e portarli fino ad una delle città principali così da parcheggiarli e averli da quel momento disponibili nel proprio garage; si potranno “chiamare” pagando una piccola commissione in dollari ma, a differenza di Phoenix, se la salute scende a zero il mezzo esplode.
La consegna permette di ottenere Parti di Veicolo. Inoltre, chi temesse di rimanere a piedi può star tranquillo, perché per ogni trasporto di un veicolo nuovo nelle città vi è già disponibile Phoenix parcheggiata e pronta all'uso.
Tra le attività presenti (per rimanere ancora in tema) vi sono le cacce ai convogli e le corse; nelle prime si troveranno per strada gruppi di nemici che vagano seminando il panico; sarà una scelta del giocatore se affrontarli o meno, vivendo un'esperienza elettrizzante, che viene spettacolarizzata da inquadrature in slow motion con particellari per enfatizzare lo scontro.
Le corse sono di due tipologie: vi sono dei punti dove si affrontano delle vere e proprie gare a giri, usufruendo del mezzo che viene fornito per affrontarle, accompagnate da musica punk per dare adrenalina.
In alternativa, per le strade capiterà di incontrare dei guidatori che ci invitano a sfidarli tentando di provocare Walker. Per accettare basta suonare il clacson e dare il via alla gara che consiste nell'arrivare in una destinazione precisa.

Parliamo ora di uno degli elementi focus di RAGE 2, il gunfight!
La id Software ha cercato di proporre sul mercato un titolo molto frenetico e adrenalinico, in cui gli scontri a fuoco devono volontariamente essere esagerati e spettacolarizzati; su questo punto c'è da dire che è stato svolto davvero un buon lavoro.
Walker ha a disposizione un arsenale di armi intrigante e sotto diversi aspetti originale, per quanto alcune armi siano in sé “classiche” del genere. Ciò che risulta affascinante è il come possano essere utilizzate, usufruendone nei momenti in cui si attivano le loro peculiarità.
Tutte le armi hanno un fuoco primario e un fuoco secondario con determinati effetti, quello che risveglia il vero potenziale dell'arma è il “sovraccarico”.
Eliminando un determinato numero di nemici, sostenuti da un moltiplicatore delle eliminazioni, si caricherà l'indicatore di sovraccarico: da quel momento si potrà attivare tramite la pressione dei tasti dorsali.
Nel momento in cui si va in sovraccarico, oltre a infliggere ingenti danni con il proprio arsenale di fuoco, Walker avrà anche un bonus di rigenerazione della salute.
Quest'ultima non ha un recupero automatico, per meglio dire, la salute si può ripristinare in piccola percentuale in base al danno ricevuto; uno dei modi per ricaricarsi velocemente è tramite la feltrite ottenibile dai nemici uccisi (di cui, più è alto il moltiplicatore di uccisioni, maggiore è la feltrite rilasciata dalle eliminazioni) oppure usare le infusioni curative.
Il sistema di hitbox è in gran parte ben curato, seppure capiti di trovarlo poco preciso o efficace negli scontri con avversari specifici e nelle sparatorie sui veicoli.
A lasciare perplessi è la ripetitività di alcune battaglie perché, appreso come affrontare i nemici ritenuti temibili, basta usare abilità basilari giuste e la pistola per affrontare uno scontro che cade nella noia.

Walker può contare anche sull'utilizzo dei gadget, oltre alle infusioni curative, come l'iconico boomerang Wingstick del primo capitolo o le classiche granate; a differenza di armi e veicoli, i loro potenziamenti si possono ottenere coi chip disponibili dai rivenditori che sono sparsi nella città o dai viandanti nel mondo di gioco.
Inoltre, si possono trovare materiali accumulabili che potranno essere sfruttati per craftare i gadget nel caso questi ultimi non si riescano a trovare in giro o non e ne abbia comprati abbastanza.

Parlando dei rivenditori, non solo vendono munizioni, cure e gadget, ma esplorando il mondo di gioco se ne possono incontrare altri che forniscono le risorse per acquistare i potenziamenti di armi e veicoli; in alternativa vi sono alcuni che migliorano le statistiche di Walker stesso e in tal caso vengono richiesti dei materiali ottenibili in punti o nemici ben specifici.
Le valute/materiali presenti nel mondo di RAGE 2 sono sotto una certa prospettiva eccessive, perché per la quantità di cose da fare, un giocatore alle prime armi rischia di rimanere disorientato nel capire cosa serve e a cosa.

RAGE 2 è un gioco che si può definire “ricco” per le azioni che si possono fare. Il problema è che in grande maggioranza si arriva spesso ad affrontarle nella stessa e identica maniera, quasi da agire per inerzia.
Per questo il gioco va preso a piccole dosi e distribuito nelle sue attività: in questo caso saprà essere un gioco effettivamente divertente, colorato e dinamico; al contrario, affrontandone lunghe sessioni si rischia di cadere nella ripetitività con la possibilità di annoiarsi.
La presenza di una storia di fatto breve per un gioco con ambientazione open world non aiuta a migliorare la situazione, perché una volta conclusa rimangono solo tutte le attività secondarie apprezzabili per gli amanti del completismo al 100%.

Tecnicamente parlando

Andiamo a parlare del lato tecnico di RAGE 2.
Il gioco possiede un buon character desing, con personaggi tutto sommato ben caratterizzati e dalle personalità uniche; ad aiutarli in questo vi è un buon lavoro nel doppiaggio, anche se in certi frangenti non risultano sempre convincenti e alcuni versi sono fuori luogo.
Meno buono il dettaglio a livello tecnico di alcuni, che in possesso di un'estetica che li contraddistingue, si nota un'espressività facciale a volte povera.
Per quanto riguarda i nemici invece non vi è una gran varietà, nonostante la discreta presenza di biomi per un'ambientazione post apocalittica. Ciò che lascia anche perplesso è la IA non molto perspicace che punta ad essere puramente aggressiva, senza una reale tattica.

Il level desing risulta in alcune ambientazioni e location di buona fattura, con strutture ricche di dettagli scenici, ma quando si esplorano determinate zone invece si percepisce un senso di monotonia ambientale piatta e spoglia, che fa emergere alcune texture povere e rari casi di pop up ambientali, ad esempio elementi in strada con cui si rischia di scontrarsi perché non visibili sin dall'inizio.
Il dettaglio delle armi da fuoco, dei gadget e dei mezzi risulta ben curato. Un ottimo lavoro è stato svolto anche per tutto ciò che riguarda gli effetti particellari, che riescono a spettacolarizzare gli scontri sia sui veicoli che a piedi.
Questo ogni tanto al costo di un framerate a volte destabilizzato quando vi è una grande quantità di elementi a schermo misti alle esplosioni dovuti ai particellari.
Nota amara anche per il menù di gioco, che risulta alquanto lento nella reattività quando si passa da una sezione all'altra; in aggiunta, sotto certi aspetti non è molto intuitivo e i ritardi di risposta ai comandi a volte hanno causato lo sblocco qualcosa che in quel momento non si desiderava attivare.

Un buon lavoro è stato fatto anche nel doppiaggio, come citato precedentemente, che riesce in buona parte a trasmettere il carattere dei personaggi sia primari che secondari (con qualche piccola pecca ogni tanto); nelle grandi città a volte capita di sentire le voci dei vari NPC sovrapporsi l'una all'altra, creando un effetto caotico per certi versi fastidioso, specialmente quando si sta affrontando un dialogo per una missione secondaria.
Ottimo lavoro è stato fatto per le colonna sonora, specialmente in alcuni passaggi nei quali sono stati usati dei brani particolari, ad esempio punk, che sapevano trasportare nell'azione e coinvolgere il giocatore.

Conclusioni

Quindi, alla fine cosa possiamo dire di questo RAGE 2?
La id Software e Avalanche Studios hanno creato un titolo che, basandosi sull'attuale prezzo di mercato, lascia una certa nota di amaro in bocca.
Il gioco sa essere un buon FPS con ambientazione open world ricca di modalità e contenuti da scoprire; quello che lascia perplessi è la presenza di molte situazioni che cadono nella ripetitività se le si affrontano in lunghe sessioni di gioco in maniera concatenata.
Preso in piccole dosi (e distribuendosi le varie attività in gioco) il gioco è effettivamente divertente, dinamico ed “esagerato” al punto giusto, ma a gravare sul prodotto vi è il peso di una storia breve e non pienamente soddisfacente sia durante che dopo averlo concluso.
Teniamo quindi ad essere chiari e onesti: il gioco non è pienamente consigliato se lo si vuole acquistare attualmente basandosi sull'attuale prezzo di mercato per un prodotto appena uscito. Consigliamo l'acquisto nel momento in cui RAGE 2 scenderà potenzialmente di prezzo o lo si trovi in saldo, [oppure quando verranno aggiunti vari contenuti gratuiti che migliorino la longevità e aggiungano varietà all'esperienza N.d.R.] perché (ribadiamo) il gioco sa essere per certi aspetti accattivante, ma non a prezzo pieno.

Good

Un'ambientazione ricca di narrativa...
Sparatorie frenetiche, dinamiche ed esagerate...
Tante cose da fare, esplorare e da scoprire...
Buon doppiaggio e ottime musiche
Preso in piccole dosi sa essere divertente e accattivante
Un potenziale acquisto futuro per gli amanti dei single player e completisti

Bad

...Ma con una storia principale alquanto povera e breve
...Con un IA nemica povera
...Che deve essere preso in brevi sessioni di gioco
Le sessione intense di gioco e mal distribuite nelle attività potrebbero annoiare sul lungo termine
Attualmente non è un acquisto da prezzo pieno
6.8
NONNO APPROVED

Sviluppatore: Avalanche Studios, ID Software
Distributore: Bethesda Softworks
Data di uscita: 14 maggio 2019
Genere: FPS
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC

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