Akiba's Trip Hellbound Debriefed

Per celebrare il decimo anniversario, il primo capitolo della serie arriva in Europa con un HD Remastered. Sarà riuscito a convincerci?

Pubblicato il 20 Luglio 2021 alle ore 15:01
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Ben ritrovati cari compagni della tribù, in questo pomeriggio estivo ci riuniamo nuovamente per discutere di un titolo non recentissimo, ma da sempre richiesto a gran voce da tutti i fan dell’irriverente serie.
Uscito per PSP nell’ormai lontano 2011, Akiba’s Trip Plus è rimasto un’esclusiva giapponese fino al suo decimo anniversario e, per l’occasione, Acquire ha preso la palla al balzo per portare questo primo capitolo oltre le proprie frontiere e far godere a tutti i suoi fan [ricordiamo che, oltre ai titoli pubblicati, anche la versione anime ha riscosso parecchio successo N.d.R] una versione rimasterizzata dell’assurda storia di vampiri e svestizione ambientata nel quartiere più “Otaku” dell’intero Giappone.

Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed, il titolo d’avventura e fan service pubblicato da XSEED Games prodotto da Acquire Corp.è una versione HD remastered dell’originale primo capitolo per PSP ed è in uscita il 20 luglio 2021 per Pc e il 23 luglio 2021 per PlayStation 4 e Nintendo Switch al costo di 39,99€.

Benvenuti ad Akihabara 2.0 (o quasi…)

Nell’ultimo periodo, una strana voce ha cominciato a circolare nel frequentatissimo quartiere di Akihabara e sembra che durante le ore notturne, a causa di qualche essere sovrannaturale, molte persone siano sparite o state ritrovate prive di vita in alcuni vicoli secondari della zona, causando così uno scompiglio generale.
È risaputo che il famoso quartiere sia frequentato con amore e dedizione da moltissime persone, soprattutto fan di anime, manga e videogiochi… proprio come il nostro sventurato protagonista che, assieme a dei suoi compagni, crea un gruppo di pattuglia per tenere al sicuro il sacro luogo di ritrovo.
Una notte il gruppo viene attaccato da un Kageyashi (il termine affibbiato ai vampiri) e Nanashi [letteralmente “Senza Nome” e se deciderete di non personalizzarlo, verrà mantenuto questo di default N.d.R.]. Per salvare i suoi amici tenta di affrontare il vampiro, ma viene facilmente sconfitto; ormai prossimo alla morte, il ragazzo è spacciato, ma, “inaspettatamente”,  una giovane ragazza vampiro di nome Rui decide di salvarlo e condivide con lui il suo sangue, trasformandolo così in uno di loro.
Rimasto privo di sensi e prossimo all’inevitabile trasformazione, un’organizzazione segreta chiamata NIRO decide di prelevare il giovane neo vampiro così da portarlo alla loro base, in modo tale da convincerlo a lavorare in prima linea per la loro causa: l’uccisione di tutti i Kageyashi e la ristabilizzazione dell’ordine nel quartiere di Tokyo [anche se le vostre ideologie dovessero discordare non preoccupatevi, potrete sempre assistere ad uno dei primissimi finali del gioco N.d.R.].
Senza una vera e propria possibilità di scelta, Nanashi accetta di collaborare e apprende così di essersi salvato dopo aver subito una mutazione, divenendo così più forte e resistente degli umani, ma come ogni vampiro che si rispetti anche terribilmente debole alla luce diretta del sole.
In questo modo inizia il complicato viaggio di Nanashi pronto a smascherare tutti i vampiri che infestano le strade della sua amata Akihabara, scoprire la verità sui misteriosi Shadow Souls (l’alias localizzato di Kageyashi) e conoscere sempre più a fondo i piani della patriottica NIRO; il tutto contornato da un combattimento dopo l’altro a colpi di pugni, gadget e spogliarelli.
Avanzando sempre più nella trama, il nostro protagonista avrà l’opportunità di conoscere meglio entrambi i punti di vista ed inizieranno così ad instaurarsi in lui molte domande sulla natura delle due fazioni, chiedendosi cosa sia davvero giusto o sbagliato, rendendo le proprie sicurezze sempre più vacillanti ed andando a delineare tre grandi linee di gioco esplorabili in più partite. Si creerà così la possibilità di vivere ogni route in modo diverso ed esplorare tutti i finali disponibili.

Beat ’em up, Strip ’em down

Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed si presenta come una versione HD remastered del titolo originale e, purtroppo, porta con sé anche molti dei problemi e incertezze che una console portatile come PSP ha lasciato irrimediabilmente anche in questa nuova versione, rendendo il secondo capitolo (uscito nel 2013) notevolmente più avanzato sotto moltissimi aspetti.
Partiamo subito a raccontare della nostra esperienza con la versione PlayStation 4.
Su console Sony, la risoluzione in 1080p supporta i 60fps anche se, in alcuni punti della mappa e nei luoghi maggiormente affollati, qualche calo di frame non ha tardato a presentarsi rendendo l’esperienza generale un po’ macchinosa e non completamente fluida. Il lavoro di rimasterizzazione grafica è comunque visibile, in quanto le texture sono maggiormente definite e le animazioni risultano molto più fluide rispetto alla sua versione originale; font e descrizioni sono stati interamente riadattati e risultano maggiormente leggibili, complice anche la presenza della localizzazione del testo in inglese e un nuovissimo doppiaggio audio in lingua inglese, oltre all’originale giapponese.
La caratteristica di spicco del titolo è derivata proprio dal luogo in cui i fatti vengono narrati; in Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed l’Akihabara del 2011 è stata fedelmente riprodotta in ogni suo dettaglio, arrivando ad essere una mini guida dell’intero quartiere riproducendo il più fedelmente possibile vicoli, edifici, Maid Cafè e negozi, creando un’esperienza generale immersiva anche grazie alle diverse persone che si possono incontrare nelle vie più “Otaku” di Tokyo: fotografi, cosplayer, gruppi di raccolta fondi, chiromanti, appassionati o semplici passanti. Tuttavia, a causa dei limiti dell’hardware originale, edifici e negozi non saranno esplorabili al loro interno e dovrete accontentarvi della sola esplorazione esterna in questo certosino tuffo nel passato.
Tutto questo ci porta a parlare dei grandi tasti dolenti del titolo, presenti fin dal primo rilascio e che, sfortunatamente, anche in questa occasione non sono stati ritoccati: l’interfaccia utente e le meccaniche di gioco.
Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed si basa sul combattimento tra noi e i nostri avversari a colpi di strip e l’obiettivo è quello di togliere tutti gli indumenti del nemico fino a farlo rimanere in mutande, così da portare all’eliminazione dei vampiri che bruceranno con i raggi solari o alla fuga per la vergogna delle persone normali.
L’idea fa certamente sorridere ed è sicuramente uno stereotipo tipico del paese, ma, per quanto possa divertire, a lungo andare il peso delle meccaniche mal sviluppate rende l’intera esperienza ben difficile da digerire e portare avanti, soprattutto quando la maggior parte dei momenti di esplorazione vengono intralciati da muri invisibili attorno alla persone che bloccano la strada, o da texture di indumenti che si “impigliano” in qualche geodata mal programmato e si rompono allungandosi all’infinito.

La prima caratteristica per lo sviluppo del personaggio è il comparto armi, che varia dai semplici pugni alle mazze da baseball, fino ad arrivare a poster, accessori, tastiere, Action Figure e tanto altro e sarà questo a determinare la nostra forza d’attacco. L’abbigliamento determina la resistenza e consiste in cuffie/copricapi/accessori, parte superiore e parte inferiore e, per poter vincere una battaglia, sarà necessario colpire testa, busto e gambe dell’avversario così da sgualcire gli indumenti e, al momento giusto, premere il pulsante azione corretto per strapparli direttamente dal corpo. Se gli indumenti avversari non verranno distrutti, sarà poi possibile ritrovarli nel proprio inventario oppure nel corso del gioco si potranno acquistare diversi tipi di vestiario e acquisire nuove abilità che ci permetteranno di sconfiggere i nemici più ostici ed effettuare delle combo sempre più forti.
In tutto questo, l’ultima azione disponibile in combattimento sarà la schivata da eseguire in tempo con il tasto R1, cosa che non risulterà sempre così semplice da fare per colpa di una telecamera ballerina e decisamente poco calibrata durante l’azione; molte volte ci siamo ritrovati a colpire passanti innocenti o nemici aggiuntivi per colpa di un movimento di telecamera non richiesto, creando così delle vere e proprie lotte di strada cacofoniche e insostenibili, richiedendo come unica via di salvezza un velocissima fuga dalla mappa di gioco.
Questo ci porta ad analizzare un’altra meccanica di gioco fortemente mal invecchiata: il menù del personaggio e le aree di gioco.
In Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed, per poter passare da una zona all’altra, salvare la partita ed effettuare dei cambiamenti nel proprio equipaggiamento, abilità e ogni classica azione riguardante il personaggio giocabile, sarà necessario uscire dalla mappa in cui siamo per andare nell’HUB centrale di gioco che ci permetterà di cambiare armi, vestiti, oggetti secondari etc…; questo sarà l’unico modo disponibile per aprire il menù del personaggio e, per moltissime volte, vi ritroverete in una spirale di avanti e indietro tediosa e al limite della noia, che purtroppo non aiuta a migliorare il ritmo di gioco già compromesso dai molti bug grafici.
Parlando di pecche, il sistema della telecamera non rientra nelle meccaniche meglio riuscite e, facilmente, vi ritroverete quasi infuriati per colpa della direzione presa all’uscita di ogni negozio o edificio, in quanto la direzione della telecamera punterà di fronte a voi, consigliandovi di avanzare in linea retta, ma il movimento dell’analogico in verticale vi riporterà all’interno del luogo appena visitato, creando un contrasto parecchio noioso tra occhio e movimento.
Da segnalare anche l’assenza di scritte o Call-to-Action a schermo per la raccolta degli oggetti le quali, nella maggior parte delle situazioni, andranno a fondersi direttamente con l’ambiente principale senza neanche essere notate dal giocatore, perdendo così moltissime risorse importanti.

Conclusioni

Anche per questa volta siamo arrivati alle battute finali e vi abbiamo parlato delle caratteristiche principali di Akiba’s Trip: Hellbound & Debriefed, una remastered HD di un titolo nato con alcune limitazioni tecniche e mai pubblicato al di fuori del panorama asiatico.
Come avrete capito dalle argomentazioni precedenti, anche questa versione aggiornata presenta molte sbavature che possono compromettere l’esperienza di gioco e, per il prezzo di vendita, ci sarebbe piaciuto vedere una maggior cura delle meccaniche e magari anche qualche problemino di stabilità risolto.
Tra i lati positivi troviamo una storia ben caratterizzata, che non si prende troppo sul serio, ma che riesce ad incuriosire grazie alle scelte multiple da poter prendere e i diversi finali da raggiungere; il tutto accompagnato da illustrazioni curate e in pieno stile giapponese che aiutano a rendere molto più piacevoli determinate situazioni “particolari” e linee di dialogo importanti.
In definitiva, non riusciamo a consigliarvi pienamente l’acquisto del titolo a prezzo pieno, ma se siete fan della serie o avete voglia di giocare ad un titolo dalle mille citazioni Otaku, con una buona dose di Fan Service e che non si prende troppo serio, allora in periodo di sconti potrebbe essere il titolo che fa per voi!

Good

Il primo capitolo finalmente in Occidente
Akihabara è sempre affascinante
Illustrazioni curate e in linea con il genere
Missioni secondarie sempre presenti

Bad

Una Remastered HD un po' pigra che ci prova, ma non si impegna
I combattimenti risultano noiosi e ripetitivi
La telecamera non collabora con il giocatore
Prezzo eccessivamente elevato per la qualità offerta
Meccaniche di gioco mal invecchiate
HUD dispersivo e fuorviante
5.9
OCCASIONE MANCATA

Sviluppatore: Acquire
Distributore: Xseed Games
Data di uscita: 20 luglio 20201 (PC), 23 luglio 2021 (PS4, Switch)
Genere: Avventura, Azione
PEGI: 16
Piattaforme: Playstation 4, Nintendo Switch, PC

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