recensione

Mato Anomalies

Un'ottima idea, un'esecuzione mediocre.

Pubblicato il 27 Marzo 2023 alle ore 9:17
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Bentornati sulle nostre pagine, ragazzi e ragazze della Tribù, per la recensione di Mato Anomalies, un titolo particolare sviluppato da Arrowiz e distribuito da Prime Matter che è uscito lo scorso 10 marzo per Nintendo Switch, Playstation 4 e 5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC.
Ho impiegato ben 25 ore per completare la storia principale, tralasciando una lunga serie di missioni secondarie e di approfondimenti sui personaggi che, dopo una certa parte del gioco, ho smesso di seguire. Insieme alle 8 diverse lingue per i testi, incluso l'italiano, viene offerta una buona quantità di contenuto... ma è contenuto di qualità?
Per rispondere a questa e altre domande, vi lascio alla recensione di Mato Anomalies!

La trama di Mato Anomalies

Partiamo dalla trama di questo titolo, la quale si presenta inizialmente intrigante e dalle grandi potenzialità, per poi risultare estremamente confusionaria e spesso veramente difficile da comprendere, a causa delle frasi senza senso che la maggior parte dei personaggi possiede a repertorio.
In sostanza, la trama stessa non sembra avere un vero e proprio focus e sembra voler coprire più argomenti possibili pur di dare un senso al tutto.
Il problema della narrativa, comunque, sta tanto nella trama effettiva, quanto nello sviluppo e nel carattere dei vari personaggi principali che ci accompagnano per l'intera durata del nostro gameplay: sono tutti delle caricature, non danno mai la sensazione di essere reali, ma, anzi, risultano come delle estremizzazioni di stereotipi, come quello della pazza omicida che non pensa ad altro che ad uccidere o del vecchio soldato con i rimpianti, o ancora della lottatrice per la libertà che si butta a capofitto in tutte le situazioni senza neanche sapere contro cosa sta lottando. Tutto ciò rende estremamente difficile affezionarsi a questi personaggi, che vengono spinti a destra e a manca a seconda di cosa conviene per il plot.


Aggiungiamo al cast anche i personaggi secondari, che possiedono uno sviluppo ancora minore della personalità, rendendo le interazioni con essi decisamente frustranti a causa del poco interesse che causano nel giocatore. Infine, le missioni secondarie che vengono assegnate sono molto poco interessanti, dato che non aggiungono nulla alla trama se non un leggero contesto grazie ad infiniti muri di testo scritti in maniera poco scorrevole. Ultimo problema, anche se non il meno importante, la narrativa viene trasmessa attraverso quattro modalità principali:

  • Box di testo contenenti frasi filosofiche riguardo gli eventi appena passati, spesso incomprensibili.
  • Box di testo con ritratti dei personaggi che parlano, a volte anche per 5 minuti buoni di discorsi senza senso.
  • Cutscene animate, anche se purtroppo male, con lip synching completamente sbagliato e animazioni estremamente finte.
  • Striscie in stile comics Marvel nelle quali vengono animati i personaggi e fatti parlare sia con doppiaggio che con dei fumetti di fianco loro.

Si potrebbe anche pensare che dare una simile varietà sia qualcosa di positivo, ma ciò purtroppo riesce solo a rendere più difficile la comprensione della storia da parte del giocatore.
Non tutto è però da buttare, anzi: il concept di base di un mondo invaso da questa strana Marea Funesta capace di alterare le leggi della realtà stessa e di intrappolare gli uomini utilizzando i loro peggiori vizi, è un'ottima idea, molto interessante se sviluppata correttamente. Inoltre, il personaggio principale, Doe, nonostante sia per la maggior parte del tempo semplicemente un piagnucolone incapace di muovere un passo senza i suoi alleati, a volte riesce a risultare simpatico e con una grande forza di volontà.

Tirando le somme, la trama è sconclusionata, confusionaria e ha nettamente bisogno di lavoro per essere migliorata, se non addirittura di essere divisa in due capitoli differenti in modo di riuscire a spiegare tutto con calma.

Il gameplay

Mato Anomalies ha un gameplay alquanto particolare, del quale bisogna discutere separandone le varie sezioni, dato che ne presenta tre differenti tra loro:

  • La componente del combattimento a turni e gestione del gruppo tipiga degli RPG;
  • La componente Card Game;
  • La componente "investigativa" nel mondo 3D.

La componente RPG di Mato Anomalies

Partiamo dalla prima, ovvero dagli elementi da RPG, i quali sono anche quelli maggiormente prevalenti nel corso del gioco. In questa sezione troviamo una gestione del party diversa dal solito e dei dungeon, chiamati Covi, dal level design alquanto lineare e con nemici fissi posizionati e obbligatori da affrontare per poter proseguire.
In questa parte di Mato Anomalies, la salute è condivisa dall'intero gruppo, gli equipaggiamenti sono moduli da inserire in una griglia 3x3 in modo che si colleghino tra loro e applichino diverse tipologie di bonus al gruppo, mentre le armi possono cambiare la tipologia di danno inflitto nonché le abilità disponibili ad un determinato personaggio.
La parte di gestione del party è sicuramente quella più interessante di questa sezione RPG, dato che, ad eccezione delle ricompense dei forzieri, i dungeon e i nemici stessi che si affrontano risultano estremamente blandi in certi casi e frustranti in altri. Inoltre, dopo i primi capitoli il gioco subisce un'impennata della difficoltà eccessiva, con il giocatore che infligge pochi danni ai nemici, i quali di
contro ne infliggono di veramente alti.
Rimane ovviamente la possibilità di prepararsi al meglio a questi scontri, ma l'impossibilità di conoscere le debolezze effettive dei nemici del dungeon affrontato senza prima scontrarcisi e non avere la possibilità nel corso della battaglia di cambiare personaggi del party o armi, obbliga il giocatore a sacrificare uno scontro solo per scoprire queste cose, portandolo quindi a sprecare il primo tentativo contro i boss solo per poter tornare meglio preparato successivamente.
Questo genere di gameplay risulta quindi estremamente frustrante, dato che porta i combattimenti ad essere fin troppo lunghi e, a volte, a dover ripetere 20 minuti dello stesso identico dungeon per ritornare dal boss di turno.

La componente Card Game

Il titolo inserisce anche una componente da gioco di carte al gameplay, utilizzata per poter scoprire i pensieri e i segreti più reconditi di alcuni personaggi; questo gioco di carte si sviluppa in un uno contro uno a turni nel quale il giocatore pesca un massimo di 4 carte e, spendendo dei punti per giocarle, deve riuscire a far scendere la barra della vita del nemico a zero.
Al giocatore vengono dati dei mazzi di carte preparati e non modificabili, ognuno dei quali ha diverse combinazioni di effetti e carte per poter battere il nemico di turno. Gli avversari ovviamente non sono completamente indifesi e infatti sono accompagnati da quelli che vengono chiamati "Demoni", esseri che donano all'avversario dei bonus particolari, che ne possono aumentare sia la forza di attacco che la difesa, oppure che possono infliggere malus al giocatore, per esempio aumentando il costo
delle sue carte.
Questo gameplay risulta estremamente strategico e richiede al giocatore una conoscenza abbastanza approfondita del mazzo che sta usando, dato che le combinazioni di effetti dei demoni possono essere piuttosto cattive e complicate da affrontare.
Il problema quindi si pone nel momento in cui non esiste la possibilità di osservare in anticipo il mazzo che si vuole utilizzare, ma lo si può solo esaminare per ottenere un'informazione alquanto vaga sul suo funzionamento. Anche in questo gioco di carte vale quindi la legge del trial and error, la quale porta il giocatore a fissarsi con il primo mazzo con cui si trova bene senza tentare di esplorare gli altri.

La componente "investigativa" nel mondo 3D

Il team di Arrowiz ha inserito nel loro gioco anche un'intera sezione in 3D, con personaggi ed ambienti realizzati e che ricordano nell'idea gli spazi di movimenti dei vari Yakuza.
In questi spazi, infatti, controlleremo il detective Doe, andando alla ricerca di maggiori informazioni sulla Marea Funesta e sui Covi da ripulire; l'idea poteva anche essere interessante, ma risulta poco utilizzata e anzi, sembra quasi essere stata aggiunta senza un motivo valido, solamente per farlo sembrare più videogioco e meno visual novel.
L'unico vero effetto che ottiene è di stancare, dato che questi ambienti sono solo utili ad andare da punto A a punto B per poter parlare con l'informatore che ti da indizi sul prossimo Covo. Di effettiva investigazione non c'è nulla, le indagini vengono eseguite automaticamente da Doe con a volte delle scelte poste di fronte al giocatore, le quali però hanno veramente poco impatto sugli eventi.
Di conseguenza, il gameplay in questa parte è decisamente poco interessante, si tratta di semplice backtracking da un lato all'altro, orientandosi con una bussola in cima allo schermo che serve a poco e niente, dato che evidenzia la posizione delle missioni in maniera estremamente confusa.

In conclusione, il gameplay di Mato Anomalies ha un assoluto bisogno di lavoro per essere portato da questo stato embrionale senza una vera direzione creativa, ad uno stato molto più definitivo e con un loop di gameplay molto più interessante.

Sonoro, comparto tecnico e grafico di Mato Anomalies

La colonna sonora si presenta bene e riesce a portare delle note jazz all'interno del titolo, rendendo l'atmosfera quasi noir che il gioco vorrebbe trasmettere; il problema dell'audio si trova negli
effetti sonori e nel doppiaggio, i primi a volte saltano e non si sentono o partono in ritardo, mentre il secondo tende ad essere in anticipo o in ritardo con il lip synching, oltre al fatto che non riesce a dare emozioni ai personaggi.
Per quanto riguarda il reparto grafico, esso è di più che buona qualità nelle parti 2D e dei ritratti, ma perde moltissimo nel momento in cui si passa alle cutscene e al mondo in 3D, i quali risultano a volte sfuocati, a volte scattanti e a volte estremamente poligonali. Infine, il reparto tecnico riesce più o meno a barcamenarsi, ad eccezione di certe aree che son state mal ottimizzate nelle quali il framerate si abbassa notevolmente.

Conclusioni

Tirando le somme, Mato Anomalies è un'ottima idea, ma mal sviluppata. Si vede e si percepisce l'iniziale direzione creativa la quale sembra essersi persa nel corso dello sviluppo, durante il quale si è deciso di aggiungere troppi elementi di gameplay e di narrativa.

Good

Interessante l'idea della Marea Funesta e dei Covi
Il card game è divertente
La grafica 2D e dei ritratti è più che buona

Bad

Combattimenti a turni spesso frustranti
Dialoghi composti da muri di testo alquanto blandi
I personaggi sono stati mal caratterizzati
La città di Telosma in 3D stufa dopo poche ore di gioco e non serve a molto
La trama risulta estremamente confusionaria
5.1
OCCASIONE MANCATA

Sviluppatore: Arrowiz
Distributore: Prime Matter
Data di uscita: 10 marzo 2023
Genere: JRPG
PEGI: 12+
Piattaforme: Nintendo Switch, PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC

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