Vortex e lo Streaming di giochi alternativo

Pubblicato il 22 Luglio 2020 alle ore 8:00
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Vortex non è di certo il più famoso o blasonato dei servizi di streaming per videogiochi, abbiamo però deciso di menzionarlo in questa serie di articoli perché, a dispetto delle sue umili origini, è uno dei pochi servizi al momento accessibili e funzionanti. Disponibile su Pc e dispositivi Android, Vortex è quindi a tutti gli effetti un competitor che, data la sua natura, come vedremo a breve, si pone come alternativa a Geforce Now, ma che rispetto a quest’ultimo presenta qualche differenza. Partiamo dalle basi e, come nei casi passati, vediamo come funziona anche questo servizio, quanto costa e, soprattutto, come si comporta una volta che lo si mette alla prova.

UNO STREAMING CHE SA DI MACCHINA VIRTUALE

Come vi abbiamo anticipato poco fa, Vortex ha molto in comune con il già menzionato Geforce Now. Anche in questo caso infatti, più che un servizio di streaming vero e proprio, ci troviamo di fronte ad una macchina virtuale nel cloud che, con le dovute restrizioni, si appoggia su client già esistenti per riprodurre giochi in streaming. A differenza di Geforce Now, però, Vortex appare fin da subito leggermente più arretrato, ma anche diverso per certi aspetti. Essendo un servizio che non può vantare alle sue spalle un grande azienda come Nvidia o Google, i server messi a nostra disposizione non sono certo il top, motivo per cui Vortex non riesce ad offrire le medesime funzionalità di altri concorrenti. I singoli giochi talvolta saranno in manutenzione poiché le macchine staranno eseguendo le operazioni di aggiornamento del titolo in questione, o anche del sistema o del client, i giochi verranno allocati nella nostra macchina virtuale solo quando verranno richiamati, e non avremo modo di accedere ad una versione virtual di Steam come se ci trovassimo di fronte ad un nostro Pc in remoto ecc…  Tutto questo suona molto simile a Geforce Now per certi versi, ma le limitazioni dell’hardware non consentono le medesime prestazioni e nemmeno le stesse identiche funzionalità. Anche qui dovremo reinserire le nostre credenziali per il client di riferimento ad ogni accesso, ma a differenza di Geforce Now, che dopo un primo periodo limitato ad un certo punto inizia a memorizzare i giochi nel nostro profilo virtuale, su Vortex saremo costretti ad “installare” nuovamente il gioco ogni volta, il che prolunga inevitabilmente di un paio di minuti il tempo di lancio di un titolo. L’altra grossa limitazione del servizio è la risoluzione [chiaramente scordatevi anche di avere accesso ai giochi con il raytracing attivo, quella è una funzione esclusiva di Geforce Now per ora n.d.r.], che come accade per Xcloud e Ps Now al momento, è bloccata a 720p. Questo non solo limita la qualità dello streaming, ma rende poco adattabile a risoluzioni intermedie il segnale video, costringendoci di fatto al 16:9, e soprattutto rendendo la riproduzione su schermi in alta risoluzione sicuramente meno piacevole. Il rovescio della medaglia è che con una risoluzione così limitata la banda richiesta per lo streaming è decisamente bassa (circa 10 Mbps), velocità che ci sentiamo di avallare, come per le altre soluzioni, solo in parte. Anche Vortex commette infatti il peccato piuttosto comune di non fornire un valore di riferimento per il Ping, ma solo per la banda in download. Questo ci porta a fare le medesime considerazioni fatte negli altri articoli. Avere un’ADSL con 20 Mbps in download infatti potrebbe illuderci di poter avere tranquillamente accesso al servizio, quando purtroppo questo potrebbe non essere altrettanto vero. Come abbiamo sottolineato in passato, la banda è fondamentale per poter vedere lo streaming senza artefatti e rallentamenti, ma ciò che ci permette di fruire senza intoppi di un buon gameplay è la reattività del servizio, e questa dipende dai tempi di risposta del computer remoto e della linea internet. Tradotto per chi non mastica troppo l’informatichese, stiamo parlando del Ping [tempo di risposta del server ancora più semplicemente n.d.r.]. Più il ping è basso meglio è, in soldoni è questo che vi deve interessare, ma se volete scendere un po’ più nel dettaglio ci sentiamo di suggerire un ping almeno sotto i 20ms meglio ancora se intorno o sotto i 10ms.

ABBONAMENTI E LICENZE

Il paragone con Geforce Now per Vortex non è ancora finito per vostra sfortuna. Al contrario, ora tocca analizzare il modello di abbonamento scelto dagli sviluppatori di questo servizio indipendente. Qui purtroppo arriva la prima doccia fredda: se pensavate infatti di lanciarvi in un impeto di curiosità a giocare usando Vortex dobbiamo subito tarparvi le ali e riportarvi con i piedi per terra. Vortex infatti NON ha un’opzione gratuita per avvicinarsi al servizio. Al contrario, propone tre livelli di abbonamento: BASIC, PRO ed ULTRA. Questi partono da un minimo di 9.99€ al mese per il BASIC, 18.99€ per il PRO e 27.99€ per l’ULTRA. Questi abbonamenti inoltre differiscono anche per un po’ di altri elementi.

In primis la risoluzione, ricordate che vi abbiamo detto che era a 720p? Ecco vi abbiamo mentito, lo streaming è a 720p al momento per tutti, ma gli sviluppatori hanno annunciato che “presto” i possessori di PRO e ULTRA potranno usufruire dello streaming in Full HD. Tutti i tre gli abbonamenti permettono di avere accesso al client per lo streaming su Pc, MacOS e Android, ma occhio che ogni sottoscrizione concede solo un certo numero di ore di gioco totale. Il BASIC ci darà accesso a 50 ore di gioco in Streaming, il PRO a 80 ed infine l’ULTRA a 140 ore al mese.

Come accade già per Geforce Now molti giochi che si appoggiano a Client esistenti ci richiederanno, per essere riprodotti in streaming, di possedere già una licenza. Questo però porta sul piatto della bilancia un ulteriore prezzo che va ad aggiungersi a quello mensile del servizio. Facendo due conti Geforce Now ci permette di giocare gratis (ma con le sessioni limitate) oppure per 5 euro circa al mese di avere sessioni lunghe quanto vogliamo; Vortex  ci richiede al momento prezzi dai 9.99 ai 27.99€ al mese e richiede pure che ci compriamo i giochi? La risposta a questa domanda è NI. I tre tipi di abbonamento non vi lasciano infatti a mani vuote e, oltre ai classici titoli Free to Play che potrete tranquillamente giocare senza troppi problemi, disporrete di un certo numero di giochi inclusi nel vostro piano. Per il BASIC parliamo di 66 giochi disponibili, mentre per PRO e ULTRA siamo a circa 162. Attenzione però, questi titoli non saranno certamente giochi appena usciti o tripla A blasonati e ricercati. Per quei giochi di maggior richiamo è ancora necessario possedere una chiave valida sul client di turno, ma per molti titoli meno recenti, o meno rinomati, sarà sufficiente il vostro abbonamento Vortex.

SE NON VEDO NON CREDO

Come vi abbiamo già detto, abbiamo avuto modo di provare Vortex in svariate circostanze e con diverse metodologie. Il servizio è disponibile su MacOs, Pc e anche Android, motivo per cui abbiamo condotto dei test su queste ultime due piattaforme. I risultati, come ben potete immaginare, sono particolarmente diversi e variano in funzione della connettività e del metodo utilizzato.

Anche in questo caso abbiamo sperimentato una connessione via 4G, una via Wifi 2.4Ghz e 5Ghz ed infine una cablata. Il 4G, sebbene la banda fosse ben più che generosa (oltre i 100 mbps) ci ha dimostrato come, inevitabilmente, con un ping elevato (superiore a 35 ms) il servizio funzioni, ma gli input arrivino decisamente in ritardo, rendendo virtualmente ingiocabile qualsiasi cosa e cadendo vittima di diverse disconnessioni e de sincronizzazioni. Passando al Wifi la situazione è diventata molto più gestibile e, sebbene la banda in Download fosse decisamente inferiore, la stabilità delle partite è migliorata, anche se non in modo assoluto. Il 2.4 Ghz permette infatti di usufruire di una connessione stabile e con una buona gittata rispetto al nostro Access Point o Router di casa, ma purtroppo offre una banda più modesta ed una latenza non proprio stabilissima. Questo si traduce in un certo ritardo nei controlli ed in momenti durante i quali è quasi impossibile giocare a causa della scarsa reattività. Il risultato migliore per quanto riguarda le reti wireless lo abbiamo ottenuto con il 5Ghz che, grazie alla sua connettività più rapida e potente, ci ha consentito di giocare senza troppi problemi, salvo allontanandosi dal ricevitore.

In ultima, e come facilmente prevedibile, la connessione cablata è quella che ci ha dato i risultati migliori, permettendoci di giocare senza interruzioni a titoli come Monster Hunter e Dauntless. A fronte di questo ci sentiamo però di segnalare come saltuariamente abbiamo potuto registrare, anche sulla medesima piattaforma, risultati molto diversi da un giorno all’altro. Il motivo pensiamo che sia da imputare prevalentemente all’infrastruttura di rete sicuramente ancora in assestamento, e magari sottoposta a carichi diversi in momenti distinti. Questo ci ha portato durante alcuni giorni a non riuscire a giocare nemmeno da Pc collegati alla rete via cavo ethernet a causa di problemi tecnici, ritardi eccessivi nei controlli e saltuarie disconnessioni.

CONCLUSIONI

Alla fine del nostro viaggio con Vortex dobbiamo ammettere un paio di cose, positive e negative. Le nostre aspettative non erano infatti alte nei confronti di un servizio con delle risorse piuttosto limitate. A dispetto di ciò lo streaming funziona quasi sempre bene e, salvo rari momenti o problemi di connettività, abbiamo potuto accedere al servizio e ai giochi della nostra libreria abbastanza comodamente. Allo stesso tempo la piattaforma è palesemente ancora non pronta e non matura. Tra i servizi PC è sicuramente quello più arretrato e i tempi morti dovuti a motivazioni tecniche, manutentive e imprevisti vari, rendono il tutto non sempre affidabile. Oltre a questo, ci sentiamo di affermare che per la qualità del servizio il prezzo richiesto è decisamente alto; 27.99€ al mese non sono pochi, e a fronte di ciò per i titoli più “golosi” dovremo ugualmente comprare una licenza pagando di tasca nostra. Aggiungete all’equazione i problemi e le incertezze, sommate che il numero dei titoli disponibili tra ULTRA e PRO sono gli stessi e concludete mettendo in conto il numero di ore di gioco limitate, e vi sarete fatti un idea dei limiti di questo servizio. Probabilmente il BASIC è l’abbonamento con il bilanciamento qualità prezzo più corretto, ma per meno della cifra richiesta per il PRO potete avere accesso al Game Pass Ultimate di Microsoft, che molto presto includerà XCloud ed XStream nel suo pacchetto oltre a centinaia di giochi anche tripla A. Altro paragone è che al prezzo del basic potete avere un abbonamento Stadia Pro (dovrete ancora comprare i giochi, ma almeno li potrete godere in Full Hd o 4K e per quanto tempo vorrete, oltre ad averne alcuni gratis ed altri scontati). Insomma, a questo punto avrete capito che Vortex è un buon servizio, ma purtroppo arretrato e molto costoso per poter competere nel panorama attuale. Detto ciò potrebbe avere senso se disponete già di una nutrita libreria su Steam o affini e volete avere accesso allo streaming di questi giochi, ma anche qui il paragone con Geforce Now è piuttosto inclemente a nostro modo di vedere le cose.

Per concludere, però, non ci sentiamo di stroncare questo servizio emergente, per come vanno le cose infatti lo streaming funziona, non perfettamente, ma c’è e può dire la sua. Con il tempo e introducendo lo streaming in Full HD, e magari qualche titolo in più, Vortex potrebbe tranquillamente coprire il terreno perso con la concorrenza, quindi se lo streaming dei videogiochi è tra le vostre corde, vi consigliamo di seguire l’evoluzione di questo brand e vedere come cambierà nel tempo… potrebbe sempre riservare delle sorprese inaspettate.

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