Ys IX: Monstrum Nox

Abbiamo provato su Playstation 4 l’ultimo capitolo della serie di Ys...

Pubblicato il 22 Febbraio 2021 alle ore 15:00
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Nuova generazione non equivale sempre a prodotti che immediatamente fanno capire le potenzialità di una console.

Questo è il caso dei titoli Nihon Falcom, che tendono spesso a utilizzare motori hardware più semplici e senza un particolare sforzo necessario da parte della console. Dopo un Trails of Cold Steel IV che sembrava promettere un passo avanti da questo punto di vista, Ys IX mette un freno alle speranze dei fan della casa giapponese e con un netto passo indietro tende a mantenersi sempre un po’ distante dai livelli raggiunti dalle precedenti produzioni. Quello però che fa capolino dalle ore passate con Adol Christin e compagni è un prodotto diverso da ciò che tutti potevano aspettarsi… in peggio? Ni, ma ci saranno tempo e modo per andarlo ad analizzare in questa nuova – e prima del 2021 per il sottoscritto – recensione.

Stessa storia, stesso posto, stesso Adol

La serie Ys si è sempre contraddistinta per il suo protagonista, il buon Adol Christin, che insieme al compagno Dogi si caccia inevitabilmente in pessime situazioni e questa volta non sarà tanto diverso dal solito. Adol, infatti, verrà fermato alle porte di Balduq e incarcerato per un crimine mai commesso, trovandosi in una prigione labirintica che rende così famosa la città. Con l’aiuto di un misterioso vicino di cella, però, Adol riesce a fuggire e incontra la misteriosa Aprilis che trasformerà il nostro protagonista in un Monstru: un essere con incredibile forza e utilizzatore di un potere unico, chiamato Gift.

Aprilis introdurrà Adol ad altri Monstrum e gli chiederà di unire le forze con loro in modo da affrontare i demoni che vengono dalla Grimwald Nox, una dimensione oscura praticamente invisibile agli umani dove i Monstrum combattono ogni notte, legandoli perennemente a Balduq e impedendo loro di uscire dalla città.

La storia raccontata in Ys IX, purtroppo, si tende a perdere in una narrazione a tratti alterni con picchi molto alti e altrettanti molto bassi, che vanno a intaccare la qualità e il ritmo della storia, rendendo quasi pesante l’intero canovaccio anche ai fan più hardcore della serie. I personaggi sono raccontati in maniera ottimale e la profonda analisi degli stessi, durante i vari capitoli che compongono l’intera avventura, sono invece un plus che riescono a intrattenere il giocatore per la trentina di ore necessarie a portare a termine l’avventura principale.

Stessa storia, stesso posto, stesso combat system

Un’altra cosa per cui si è sempre contraddistinta la serie Ys è il comparto ludico, rimasto abbastanza costante nel corso degli anni e questo Monstrum Nox ne è l’ennesima prova, andando a recuperare molti elementi delle precedenti avventure. Come sempre, infatti, il party sarà composto da tre personaggi che il giocatore potrà tranquillamente cambiare in qualsiasi momento, andando a creare delle combo in grado di sfruttare le numerose debolezze dei nemici che infestano il Grimwald Nox. Il sistema di combattimento, infatti, consiste nello sfruttare le debolezze elementali per provocare lo status Break – che va ad eliminare ogni difesa e facilita l’uccisione – e la categoria degli attacchi (Slash, Pierce o Strike) per uccidere orde di demoni che infestano gli ambienti che esploreremo, compresi gli enormi boss che tenderanno a impedirci di proseguire nel nostro cammino. L’intero sistema di combattimento tende a basarsi sull’omogeneità del team che deve contenere quasi obbligatoriamente personaggi in grado di coprire la più grande varietà di elementi e categorie di attacchi, spesso sacrificando il proprio team preferito nel nome di quello più utile. Per questo Falcom ha pensato di introdurre, intelligentemente, la modalità Boost che consiste nel potenziamento temporaneo di tutte le abilità, una volta riempita la barra apposita, in modo da rendere il personaggio virtualmente invincibile con rigenerazione di HP ed SP molto più velocemente e soprattutto con la possibilità di ricorrere all’Extra Skill, una tecnica speciale che tenderà a produrre danni devastanti sul nemico. Altre due meccaniche, importantissime soprattutto ad alte difficoltà, sono la Flash Move e la Flash Guard le quali, schivando o parando all’ultimo istante, permettono al giocatore di assestare colpi critici e avere bonus vari in grado di facilitare le battaglie.

Stessa storia, stesso posto, stesso comparto tecnico

Come specificato durante l’introduzione, quello proposto dai titoli Falcom è sempre stato un comparto tecnico per forza di cose “indietro” rispetto ad altri titoli di case più famose, vuoi per la scelta di mantenere un budget compatto o per quella di voler proporre il proprio gioco su più piattaforme, avendo quindi la necessità di mantenere più bassi i requisiti richiesti dal sistema. Se, però, Trails of Cold Steel IV aveva mostrato un netto miglioramento anche da questo lato, quello di Ys IX è un grosso passo indietro rispetto al passato. Seppur le texture risultino più lavorate rispetto a Ys VIII, che aveva però origini puramente portatili, la scelta di ambientare l’intera avventura in una città avrebbe dovuto aumentare la qualità dal puro lato visivo, cosa che non avviene dando quasi l’impressione di essere un prodotto vecchio di anni seppur uscito nel 2021.

L’unica cosa positiva di questo è l’incredibile stabilità a livello di framerate (60 fissi su PS5, anche nelle fasi più concitate) e la velocità nei caricamenti pur senza sfruttare l’SSD della console Sony.

In definitiva Ys IX è un prodotto che rappresenta un saluto poco dignitoso alla generazione PS4, con Falcom che ci ha abituato a molto meglio dal punto di vista tecnico. Quello che, però, fanno spiccare il gioco sono una buonissima storia e un gameplay su cui gli sviluppatori han deciso di puntare tutto, raggiungendo un ottimo traguardo. Ci aspettavamo sicuramente di più, ma non possiamo ritenerci del tutto delusi, con la speranza che la prossima generazione sia finalmente il momento in cui anche Falcom possa fare un salto di qualità degno di una delle più importanti case giapponesi.

Good

Storia interessante
Sistema di combattimento solido

Bad

Graficamente è una generazione indietro
Balduq è un’occasione sprecata
7.2
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Nihon Falcom
Distributore: Nippon Ichi Software
Data di uscita: 5 febbraio 2021
Genere: JRPG
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC, Google Stadia

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