The Coma 2: Vicious Sisters

Dopo cinque anni, abbiamo per le mani il secondo capitolo del titolo horror coreano. Sarà riuscito a convincerci?

Pubblicato il 13 Febbraio 2020 alle ore 14:30
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Circa cinque anni fa, la redazione di Tribe Games ha avuto modo di giocare e recensire The Coma: Cutting Class, survival horror in stile 2D che aveva affascinato il vostro Drio redazionale perché si serviva di un’ambientazione non molto menzionata: il folklore coreano.
Eravamo rimasti soddisfatti dal titolo, non solo perché la storia era molto intrigante, ma anche perchè il prodotto era (ed è tuttora) un buon indie realizzato dalla software house Devespresso Games.
In questo inizio 2020 il team ha pubblicato ufficialmente, facendolo uscire dall’Early Acceess, il nuovo capitolo con The Coma 2: Vicious Sisters; questo seguito sarà capace di soddisfare le aspettative di chi ha apprezzato il primo gioco?

Vecchia scuola, nuovo incubo

The Coma 2 ci introduce nuovamente nella Sehwa High School, con protagonista la studentessa Mina Park, una ragazza legata al protagonista del primo capitolo: Youngho.
Senza fare eventuali spoiler per chi non ha ancora giocato il precedente titolo, la giovane Mina si ritroverà anche lei intrappolata nella versione parallela e oscura della sua scuola (e non solo); come accadde per il giovane Youngho, anche lei sarà braccata da una letale creatura chiamata Vicious Syster.
La ragazza dovrà imparare presto come sopravvivere, evitare le incombenti minacce e nascondersi; nel mentre, dovrà trovare un modo di uscire da quella che viene chiamato “Coma”, una dimensione situata nel mezzo tra il mondo dei vivi e quello oscuro.

Il titolo riprende la gran parte delle meccaniche viste nel suo predecessore, tra esplorazione e survival horror, con un interessante sistema di progressione per quanto riguarda la prima opzione.
Dato che la maggior parte dell’ambientazione è notturna, uno dei pochi strumenti in nostro possesso per avere un barlume di luce è un semplice accendino, che all’apparenza rende tutto abbastanza basilare; si scoprirà come il suo utilizzo, l’alternare di quando tenerlo acceso o no, possa cambiare diverse situazioni.
Se da un lato permette di analizzare contenitori e documenti (inaccessibili al buio), allo stesso tempo questo oggetto rende Mina un bersaglio facilmente visibile, richiamando maggiormente l’attenzione della Vicious Sister che vaga per l’istituto (intuibile dal rumore di tacco mentre percorre i corridoi).
Quest’ultima non è l’unica presenza maligna che vive nel Coma: vi saranno altre creature pronte ad attaccare Mina, che dovrà imparare come evitarli studiandone il giusto tempismo per effettuare la schivata.
È di vitale importanza comprendere i tempi di consumo e recupero della stamina, che cala ogni volta che si eseguono una corsa o le schivate; se la barra si esaurisce completamente, la ragazza sarà rallentata per via della mancanza di fiato, rendendola vulnerabile.
Il fattore stamina ha rilevanza anche per un altro elemento importante per sopravvivere, ovvero i nascondigli; per sfuggire alla letale morsa della Vicious Sister ed alcune altre minacce, bisogna ricordarsi e sfruttare i punti dov’è possibile ripararsi (ad esempio un bagno o sotto una scrivania).
Quando si entra in questa fase, partirà un momento quick time event, in cui premere la giusta combinazione di tasti prima dello scadere dell’indicatore per non essere scoperti; in base al tipo di nascondiglio e livello di stamina, le prove avranno un diverso livello di difficoltà e risulta importante comprendere quale riparo è più conveniente basandosi su questi due fattori.
In caso si cada vittima nella morsa della Vicious Sister, è possibile liberarsi tramite un altro evento quick time, che, se eseguito, farà utilizzare uno spray che stordirà la creatura per qualche secondo e fornirà il tempo di fuggire.
Tale spray (come altri oggetti tra cure e recupero della stamina) si può trovare in una delle tante casse sparse per la mappa di gioco, o comprarlo (se si hanno abbastanza soldi, trovabili durante l’esplorazione) tramite uno dei diversi distributori sparsi nel mondo di gioco, potendone tenerne sempre e soltanto uno nel suo apposito slot dedicato; in mancanza di esso e non eseguendo una giusta schivata, se la Sister cattura Mina, diventa un game over assicurato, e si deve ripartire da uno degli ultimi salvataggi effettuati (i punti di salvataggio sono rappresentati sotto forma di libro illuminato da una candela).
Come appena accennato, nel mondo di The Coma 2 sono disponibili diversi oggetti che possono aiutare a sopravvivere; da cibi e bevande consumabili che permettono di recuperare parziali o totali salute e stamina, ad oggetti con lo scopo di salvarla da eventuali status alteranti.
Alcuni nemici possono causare dei danni che necessitano di un rimedio, ad esempio un’emorragia, i quali, se non vengono usati i bendaggi in tempo, causeranno un danno alla salute nel lungo termine.
Tali oggetti potranno essere portati nello zaino, che ha un massimo di quattro slot (più un quinto extra solo per lo spray), invitando a comprendere cosa portarsi dietro; eccezione fatta per tutti gli oggetti chiave che saranno tenuti in uno spazio a parte dedicato ad essi.
Per utilizzarli rapidamente basta premere il numero dello slot assegnatogli; in caso si decida di prendere un oggetto nuovo ritrovato o comprarlo dal distributore, se l’inventario è pieno, diventa d’obbligo scegliere cosa abbandonare e questo non sarà più recuperabile.
Legata alla salute e all’esplorazione, è interessante la presenza di missioni secondarie, seppure consistano in poche parole nel recupero di materiali necessari a creare degli oggetti tramite un banco di lavoro.
La loro realizzazione cambia drasticamente la situazione: se ci si dimentica di uno di questi, cambierà parte della cutscene che fa da passaggio al nuovo atto e in aggiunta si subirà una ferita permanente; questa riduce la salute massima fino alla fine della storia e i segni saranno evidenti sul corpo di Mina.
Col proseguire della storia risultano più un obbligo che delle effettive missioni secondarie, a meno che non si cerchi la sfida di affrontare l’avventura in condizioni critiche.
Più appagante è la ricerca dei documenti che spiegheranno le lacune lasciate dal primo The Coma e approfondiranno molti altri concetti narrativi; il ritrovamento di nuovi equipaggiamenti che permetteranno di accedere a zone precedentemente inaccessibili riescono ad invitare il giocatore ad esplorare la scuola e le nuove ambientazioni presenti.
A livello narrativo, The Coma 2: Vicious Sisters si è dimostrato molto accattivante, riuscendo a compensare quell’alone di mistero che si era portato dietro dal suo predecessore, con l’aggiunta di nuovi personaggi e vecchie conoscenze, come Yaesol.

Tecnicamente parlando

Andiamo a parlare del lato tecnico del titolo.
The Coma 2: Vicious Sisters è la dimostrazione di quando una software house può maturare ed evolvere la sua tecnica; mantenendo uno stile 2D, il gioco riesce al tempo stesso a dare una vena di tridimensionalità nei modelli dei personaggi e delle ambientazioni, come se stessimo a guardarli per tutto il tempo di profilo.
La scuola e le nuove location presenti sono molto ben curate nei dettagli, creando dei suggestivi effetti che riescono a portare un continuo senso di angoscia; notevolmente accattivanti i modelli delle Vicious Sisters e di tutte le inquietanti creature che vivono nel mondo di The Coma.
Apprezzata la presenza di cutscene realizzate in stile fumettistico; gradevole la presenza di un doppiaggio che, nonostante sia solamente in coreano, riesce a trasmettere le dovute emozioni.
Oltre alle voci, il comparto audio è eccellente, sia per quanto riguarda le musiche che per tutto ciò riguardante gli effetti sonori; un esempio è l’effetto tridimensionale della camminata col tacco della Vicious Sister, per comprendere quando ci passa oltre e uscire dalla stanza in cui ci siamo nascosti per evitarla.

Conclusioni

Tirando le somme finali, com’è questo The Coma 2: Vicious Sisters?
Possiamo dire tranquillamente che la Devespresso Games è stata capace di tirare fuori un buon seguito, mostrando diversi segni di crescita; la storia è ben curata, riuscendo a rispondere ai quesiti lasciatisi dietro con il primo The Coma e approfondire ciò che si nasconde in questo oscuro mondo.
A livello di gameplay il gioco è riuscito a crescere, con l’aggiunta di nuove ambientazioni e una buona meccanica legata all’esplorazione; esso invita il giocatore a ripercorrere più volte i diversi scenari, per ritrovare zone precedentemente inaccessibili e poter scoprire il maggior numero di segreti.
Le poche critiche da fare sono legate ad un’eccessiva quantità di quick time event presenti durante il gioco; aggiungiamo il fattore delle quest secondarie che (a conti fatti) perdono il significato della parola stessa “secondaria”, diventando quasi un obbligo se si vuole proseguire la storia “indenni”.

The Coma 2: Vicious Sisters è un titolo che merita di essere supportato. Si tratta di un buon seguito del suo predecessore che, se non l’avete ancora giocato, vi consigliamo di recuperare.
Potrete trovare un’affascinante storia horror, una gradevole sfida per gli amanti del Survival Horror e notare come il gioco sia cresciuto sotto tanti aspetti.

Good

Un'ottima evoluzione tecnica e parte delle meccaniche di gioco
Ottimo a livello di narrazione che compensa le lacune lasciate dietro dal suo predecessore
Ambientazioni ed effetti sonori che riescono a trasportare in questo inquietante mondo

Bad

Troppi quick time event sparsi nelle diverse meccaniche di gioco
Le missioni secondarie non proprio sono così secondarie
8.7
PEM-PEM

Sviluppatore: Devespresso Games
Distributore: Headup Games, WhisperGames
Data di uscita: 28 gennaio 2020
Genere: Avventura, Survival Horror
PEGI: 16
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, Linux, MacOS

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