Blade Prince Academy

Quando i francesi fanno gli anime RPG

Pubblicato il 25 Marzo 2024 alle ore 16:47
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Pongiornissimo, ragazzi della Tribù! Ben ritrovati in un nuovo pezzo, oggi ci allontaneremo dai cari lidi di Nintendo Switch e andremo a esplorare invece un nuovo mondo con un gioco per PC, era da tanto che non mi capitava di passare per Steam (per una recensione, beninteso).
Il titolo di cui andremo a parlare oggi, e che ho avuto il piacere di giocare grazie a un codice inviatoci dal suo publisher, Firesquid, è Blade Prince Academy. Questo affascinante GDR con uno stile grafico che si rifà volutamente alle opere nipponiche è nato grazie a una campagna di raccolta fondi su Kickstarter ed è sviluppato da uno studio indipendente… al loro primo gioco! I nostri amici d’oltralpe della Angel Corp hanno chiaramente messo molto impegno in questo titolo, quindi spero a mia volta di rendere giustizia al loro lavoro con un’analisi che potrà illustrarvi luci e ombre di quest’opera. Concludo questa introduzione dicendovi che nel gioco non è presente la lingua italiana, ma rispetto a molti altri titoli che ho recensito la cosa non è stata particolarmente influente. Detto questo, gettiamoci quindi nella recensione di oggi!

Capitolo 1: Father and son

Mondo di Tenebrae [di cui trovate QUI un’utile cartina geografica N.d.R.], città di Abjectalia: è in questo luogo che la storia di Blade Prince Academy si sviluppa. Il giovane Phoebos, di ritorno nell’accademia che dà nome al gioco, scopre che delle forze maligne hanno attaccato l’istituto e cominciato a sterminare i suoi compagni. Parte così la prima missione del titolo, in cui dovremo aiutare il protagonista e il suo amico Ethyllion a scacciare i malintenzionati e riprendere il controllo della zona. Dopo che le truppe nemiche si saranno ritirate, a Phoebos verrà concesso l’onore e l’onere di formare una squadra d'élite per indagare e scoprire chi sia stato così pazzo da assaltare un’istituzione sotto il diretto controllo dei padroni della cittadina, ovvero il circolo di maghi fondatori noti come “Black Mages”.
Quelli che inizialmente parevano essere semplici incarichi di spionaggio o missioni punitive, si riveleranno però i tasselli chiave per portare alla luce gli oscuri segreti della città. E la verità non sarà facile da accettare, portando a tragiche conseguenze per tutti…

Come potete quindi evincere, il comparto narrativo di Blade Prince Academy non è affatto inutile e, anzi, fornisce nel corso di tutta l’avventura [che mi ha richiesto circa una quindicina di ore per essere portata a termine N.d.R.] stimoli e giustificazioni sensate per la prosecuzione della trama e per le missioni da intraprendere. Al contempo però, dobbiamo confessarvi che non è nulla di che e, spesso, soprattutto quando si tratta di dipingere punti focali dell’intreccio (di cui non parleremo per evitare spoiler) o i rapporti tra i suoi protagonisti, manca decisamente di mordente, non approfondendo a sufficienza le scelte o le situazioni dolorose che i personaggi affrontano. Sul finale il gioco ha però una bella impennata a livello di scrittura, questo va detto!
Durante la partita, si fa inoltre spesso riferimenti a luoghi al di fuori di Abjectalia, zone di cui i personaggi hanno sentito parlare o da cui provengono. Anche in questo caso, purtroppo, il tutto sembra essere messo lì come mero contorno e non riceve praticamente mai il giusto spazio per essere esplorato a livello narrativo.

Capitolo 2: Blood calling

Blade Prince Academy si pone come un titolo rivolto a un pubblico ben preciso, promettendo un gameplay da gioco di ruolo mescolato con combattimenti in tempo reale, scanditi però dalla pausa strategica. Ciò significa che, per quanto i nostri eroi si muoveranno in concomitanza con le unità nemiche e non a turni, saremo noi giocatori a indicare loro cosa fare, fermando il tempo e decidendo una serie di azioni da concatenare mettendo il gioco in pausa. Un genere piuttosto di nicchia, quindi, e che non è sicuramente tanto popolare nel panorama indipendente, ma che Angel Corp ha gestito abbastanza bene. Districarsi tra le meccaniche di gioco non è immediato (in particolare quando si parla delle combo), ma in poco tempo sarete in grado di portare i vostri personaggi, quasi sempre, alla vittoria, basandovi anche su nozioni tipiche dei GDR. Diciamo “quasi sempre” perché ci siamo trovati in situazioni in cui il picco di difficoltà era decisamente più alto del normale e non era chiarissimo cosa avessimo sbagliato nella nostra strategia per venir decimati dalle unità avversarie [ma grazie, Vekkio! N.d.R.].

Le meccaniche centrali del gioco dicono la loro pur non essendo perfette, ma lo stesso non si può affermare di quelle secondarie. Capiamoci, Blade Prince Academy è ricco di elementi aggiuntivi nel suo loop di gioco, ma poco di quello che abbiamo visto ci ha fatto veramente interessare a questi elementi a supporto del gameplay strategico. Il titolo offre per esempio un sistema a calendario che scandisce il tempo in settimane con riassunti delle missioni portate a termine, la possibilità di solidificare il rapporto personale tra le nostre diverse unità tramite dei dialoghi quando ci si organizza nella base o anche l’occasione per organizzare feste all’interno dell’accademia (utili per migliorare i rapporti di cui sopra). Tutto questo è piacevole da avere, ma risulta un po’ troppo abbozzato… ed è un peccato.
La meccanica che dà davvero pepe al gioco è quella dei patti: nel corso delle missioni ci verrà data la possibilità di selezionare dei potenziamenti statistici sempre dotati di bonus e malus. Una scelta affascinante, che permette di plasmare eroi “con compromessi”, dotati di punti di forza e non.

Capitolo 3: Dreams of peace and love

Per quanto riguarda storia e gameplay, Blade Prince Academy gode dunque di alti e bassi, ma è purtroppo sul lato tecnico che il titolo ci ha deluso abbastanza. Durante le nostre sessioni di gioco, non è trascorsa una volta in cui non ci desse un problema di qualche tipo. In alcune occasioni ci siamo imbattuti in glitch puramente visivi, come abilità dei personaggi che rimanevano in sovraimpressione, pur avendo già terminato la fase di preparazione strategica, o immagini dei personaggi totalmente scollegate dal dialogo che stava invece venendo mostrato a schermo [anche con risvolti involontariamente divertenti N.d.R.]. Altre volte invece il problema era decisamente più spinoso, come livelli che non permettevano di proseguire, probabilmente per la mancata attivazione di qualche trigger posizionato all’interno della mappa, o dialoghi in cui il gioco si rifiutava di andare avanti costringendoci a chiudere del tutto il programma e riavviarlo.
Gli sviluppatori si stanno muovendo celermente in queste settimane per sistemare tutte le diverse problematiche, ma c’è ancora tanta strada da fare…

Parlando invece di aspetti più positivi, il gioco gode di un comparto artistico piuttosto buono che porta in vita un universo science fantasy che fa da sfondo alla trama senza perdersi nell’anonimato. Come già detto, gli sviluppatori si sono ispirati volutamente a un’estetica giapponese, richiamando gli anime che tanto amiamo (anche in alcuni stilemi della storia, a ben guardare), senza rinunciare però a un tratto più occidentale. Il risultato è, a nostro avviso, un mix dello stile usato da Supergiant in Hades e di quello che si può trovare nei più recenti Persona, un qualcosa che salta all’occhio ancora di più se si va a guardare come sono realizzati i menù di gioco e alcuni elementi dell’interfaccia [che è decisamente da pulire ancora per alcuni aspetti N.d.R.].
Anche il sonoro del titolo fa il suo lavoro in maniera onesta, soprattutto se si considera che le musiche del titolo non sono troppe, ma a lungo andare comunque non stancano. Sicuramente la possibile ripetitività fa maggiormente risaltare le tracce audio usate solo ed esclusivamente in momenti specifici, di maggior rilevanza!

Conclusioni: I’m the sword in the shadows!

Dunque, è giunta l’ora di concludere la nostra analisi e tirare le somme su questo titolo. Blade Prince Academy non è un gioco a sé stante, ma questo lo abbiamo scoperto troppo tardi! L’ambientazione presentata dal titolo, infatti, deriva da un progetto transmediale della società che ha sviluppato il gioco e comprende già diversi libri (disponibili solo in francese), in cui il personaggio di Phoebos [tanto da dare col suo nome il titolo alla prima opera della serie N.d.R.], come succede sicuramente anche ad altri protagonisti, è maggiormente esplorato. Questa, pensiamo noi, piacevole scoperta fatta al termine della nostra partita ci ha fatto apprezzare di più i vari riferimenti sparsi all’interno della narrazione, di cui abbiamo già parlato, ma ci ha anche spinto a solidificare la nostra idea che, ahinoi, il tutto sia stato troppo lasciato come un accenno. Difficilmente queste strizzate d'occhio verranno colte dalla maggior parte dei giocatori…
A ogni modo, il titolo ha dei problemi ed è inutile nasconderlo. Soffre probabilmente dell’inesperienza delle persone che ci hanno lavorato, che però vogliamo premiare per la loro chiara passione. Il reparto di design ha puntato sulla quantità di elementi proposti piuttosto che sulla qualità e l’approfondimento degli stessi, ma il gioco non risulta noioso nella sua interezza e nemmeno tedioso. Anche per il prezzo piuttosto onesto per le ore di gioco che può offrire, ci sentiamo di consigliare questo prodotto agli appassionati del genere, magari sconsigliando l’acquisto subitaneo semplicemente per dare la possibilità di continuare a ripulirlo delle numerose sbavature a livello grafico e, soprattutto, tecnico!

Good

Gameplay strategico che non annoia mai
Gestione accattivante delle unità…
Personaggi interessanti e storia carina…
Possibile rigiocabilità per provare nuove configurazioni…
Colonna sonora piacevole
Bello stile grafico anime, non anonimo

Bad

A livello tecnico decisamente da sistemare
… ma con elementi troppo poco approfonditi
… con aspetti che andavano meglio esplorati
… a patto di perdere la partita precedente
Interfaccia grafica che necessita di pulizia
7
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Angel Corp
Distributore: Firesquid
Data di uscita: 7 marzo 2024
Genere: GDR tattico, strategico in tempo reale
PEGI: 12+
Piattaforme: PC (Steam)

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