Pokémon Spada e Scudo

Dopo aver esplorato la regione di Galar, siamo pronti a parlarvi del nuovo titolo di Game Freak

Pubblicato il 22 Novembre 2019 alle ore 10:45
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Non è stato un periodo semplice per Gamefreak, la scoperta avvenuta tramite i leak hanno completamente devastato l’hype che la maggior parte del pubblico provava per Pokémon Spada e Scudo. Questi due titoli hanno fatto seguito a Let’s Go Pikachu ed Eevee, uno dei capitoli più controversi in quanto pensati sopratutto per coloro che venivano da Pokémon Go e per i neofiti della serie. L’arrivo del core rpg, infatti, è stato circondato da polemiche sterili fino al leak avvenuto tramite Discord nelle settimane precedenti l’arrivo nei negozi, tant’è che Nintendo e The Pokémon Company sono dovuti correre ai ripari dando le copie review solamente alle testate più importanti appositamente per evitare ulteriori fughe di notizie. Nel corso di questa recensione analizzeremo tutti i punti che vengono criticati a Gamefreak e a Masuda, che si è preso una responsabilità enorme per quello che è ora il franchise di Pokémon. Partiamo così nell’analisi di Spada e Scudo, usciti il 15 novembre su Nintendo Switch.

Ho una spada e uno scudo, che ce faccio?

La regione di Galar è stata una piacevole scoperta nel corso dei mesi, ogni immagine e video pubblicato da The Pokémon Company ha mostrato come Gamefreak abbia voluto curare abbondantemente l’intera regione dandole una sua identità nonostante la palese ispirazione all’amata Inghilterra. Eccoci, infatti, passare da una cittadina di campagna con staccionate e case spoglie a “metropoli” con mura a proteggerla ed edifici imperiosi in pieno stile Vittoriano. Ma Pokémon Spada e Scudo parte da Galar per narrare la storia del nostro allenatore impegnato a diventare uno Sfidapalestre e completare così il viaggio per arrivare alla Lega Pokémon e diventare campione. Insomma, il solito clichè per il nostro protagonista. Ma SwSh (comoda abbreviazione per indicare i due titoli) sono anche la storia del nostro rivale, il fratello del Campione che vivrà un suo viaggio interiore per diventare una persona e sopratutto un allenatore migliore nonostanti le cocenti sconfitte che subirà per mano nostra. Questa coppia di titoli è anche la scoperta della regione di Galar e del fenomeno del Dynamax, una delle invenzioni più riuscite a Gamefreak e di questo gliene va dato atto. Il Dynamax è un fenomeno che avviene nella regione di Galar in quanto possiede una misteriosa energia, che andremo poi ad analizzare nel corso dell’intera avventura, che permette ai pokémon di diventare più grandi e aumentare le proprie caratteristiche. Alcune creature, addirittura, potranno utilizzare la Gigamax che è la forma migliorata della prima e cambia radicalmente l’aspetto del mostro che la utilizzerà. Quest’energia però non è sfruttabile in tutta la regione ma solamente nelle Palestre (a questo giro rappresentate da stadi ricolmi di spettatori che assisteranno alla battaglia) e in un’intera parte di mappa chiamata Terre Selvagge. Qui sarà possibile trovare una serie di nidi dove potremo trovare o meno l’energia del Dynamax, nel secondo caso potremo partecipare a un Raid (di cui parleremo più tardi) per cercare di far proprio il pokémon nascosto nell’antro.

ShSw è stato criticato dal pubblico, ancora prima di giocarlo, proprio per la storia che sembra fin troppo banale e ricama quella di Sole e Luna, sopratutto nel rapporto del protagonista con il rivale/amico. Iniziamo col dire che, ovviamente, durante le ore passate a Galar questa sensazione svanisce in quanto la qualità della storia raccontata da Gamefreak – seppur non tocchi le vette di Bianco e Nero – è di altissimo livello nonostante alcune evidenti mancanze e manterrà lo stesso livello fino alla fine, l’unica pecca che si può trovare è probabilmente la durata della stessa (senza contare le ore passate a catturare pokémon e a partecipare a Raid abbiamo contato circa 15/20 ore per la conclusione, post game incluso) e lo scarno post game.

Raid, Giga, Dynamax, venite a me

Una delle parti più divertenti dell’intera avventura affrontata in SwSh è proprio la parte dedicata al fenomeno del Dynamax, che diventa parte fondamentale della storia e della propria vita a Galar. Infatti nelle Terre Selvagge, posto esaminato poco dopo l’inizio del gioco e vero e proprio punto focale dell’esperienza, sarà possibile incontrare una serie infinita di pokémon che saranno catturabili man mano che vengono conquistate le medaglie. Potremo trovare anche mostri 10/15 livelli superiori ai nostri in quel punto dell’avventura e l’unica cosa da fare è perdere lottando (o usare una pokébambola per scappare). Nelle TS troveremo anche i nidi con all’interno pokémon dynamaxati da affrontare, qui entra in gioco una delle poche critiche da fare a Nintendo e Gamefreak: l’infrastruttura online. Infatti durante i Raid sarà possibile richiedere l’aiuto dei giocatori da tutto il mondo in un sistema che, quasi nel 2020, risulta imbarazzante con l’utilizzo di password e senza poter invitare i giocatori presenti nella propria lista amiciCara Gamefreak, non siamo più nel 2010, esistono le liste amici ed esiste un sistema che permette di invitare le persone a noi care nella partita, magari è ora di utilizzarle. Il problema avviene infatti quando verranno affrontati pokémon dynamaxati normalmente e non i famosi Gigamax, mostri a 5 stelle che saranno disponibili in forme uniche e rare. Durante i raid dynamax minori (1-3 stelle) spesso sarete costretti a utilizzare gli allenatori comandati dall’IA in quanto i giocatori difficilmente entreranno e se i vostri amici non noteranno che avete iniziato un raid minore non saranno in grado di entrarci. Per il resto, invece, questo sistema funziona e l’aggiunta di questa funzione è qualcosa che Gamefreak dovrebbe pensare anche per i prossimi titoli, in quanto i Raid sono forse una delle cose migliori tirate fuori dalla compagnia negli ultimi anni. Restiamo in attesa, ovviamente, di vedere come Nintendo supporterà il tutto nel corso dei mesi, in quanto è necessario verificare che vengano aggiunti sempre più possibilità di raid e/o addirittura di nuove forme Gigamax da implementare tramite patch o DLC. Il supporto sarà infatti fondamentale per determinare il successo in quanto in questi giorni è facile trovare giocatori ma è da verificare come il tutto andrà avanti nel corso delle settimane e dei mesi, almeno fino alla prossima uscita.

Gotta catch them (quasi) all

Uno dei motivi per i quali il pubblico ha bocciato Spada e Scudo quasi subito è stata la decisione di tagliare il Dex Nazionale per includere solo parte dei mostri creati nel corso degli anni da Gamefreaks. Non sappiamo la motivazione di questa decisione, ma per noi è stata assolutamente corretta e nonostante Switch sia in grado di gestire una mole di dati così immensa è anche vero che probabilmente il risultato non sarebbe stato accettabile per i più. Rispetto alla demo provata qualche mese fa, infatti, non abbiamo mai notato cali di frame o problemi nelle animazioni nelle ore in cui abbiamo provato il gioco riuscendo a fare il salto di qualità rispetto ai titoli usciti negli scorsi anni su 3DS.

La stessa cura non si può dire che sia stata messa anche negli ambienti in quanto è vero che abbiamo parlato di grandi paesaggi (e citiamo alcuni esempi come il Bosco Brillabirinto) ma durante certi passaggi avremmo sicuramente richiesto di più, in quanto alcuni percorsi risultano poco ispirati e quasi lanciati lì come se fossero stati creati solo per passare da una città all’altra. Uno dei punti forti, però, è la colonna sonora che ha dei grandissimi alti e che mediamente si tiene su un livello ottimo rispetto a quanto ci ha abituati la serie, risultando anche piacevole girare in treno con la propria Switch collegata alle cuffie e con il volume sparato al massimo.

Lo Scudo ha protetto dalle critiche e la Spada ha colpito i criticoni?

A questa domanda la nostra risposta è: assolutamente si. Pokémon Spada e Scudo sono due capitoli meravigliosi nonostante non siano il meglio che la serie ha tirato fuori. Non siamo ai livelli di Bianco e Nero, ma è sicuramente un modo per tirare su la serie dopo i fallimenti SM e USUM (Sole e Luna e Ultrasole/Ultraluna) e un buon punto di partenza per il futuro su Nintendo Switch. Il Dynamax e la concezione dei Raid è sicuramente una cosa da riproporre nel futuro in quanto le ore passate a farmare per trovare il mostro desiderato sono state le più divertenti dell’intera avventura nonostante una storia di altissimo livello. La maggior parte delle critiche si sono rivelate infondate anche se questo sicuramente non è un titolo esente da difetti ma dove questi sono sicuramente minori rispetto a quanto paventato dai giocatori durante i leak. Un suggerimento? Comprateli a occhi chiusi e godetevi una delle esperienze più belle di questo 2019 su Nintendo Switch.

Good

Storia accattivante...
Tecnicamente un passo avanti per la serie
Raid e Dynamax

Bad

... ma non esente da difetti
Mancano molti Pokémon
Infrastrutture online inadeguate
8.5
PEM-PEM

Sviluppatore: Game Freak
Distributore: Nintendo
Data di uscita: 15 novembre 2019
Genere: JRPG
PEGI: 7+
Piattaforme: Nintendo Switch

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