Buongiorno ragazzi, è arrivato il momento di parlare di Nintendo Switch 2 Welcome Tour. Le parole, oggi, sembrano aver perso significato: non abbiamo più musei, ma “esperienze immersive”; non si parla più d’arte, ma di “contenuti”, il pubblico è diventato una “fascia demografica”. Allo stesso modo, Nintendo Switch 2 Welcome Tour non è propriamente un videogioco. Non è un’esperienza immersiva, non contiene contenuti, e non è pensato per nessun target demografico che riusciamo a immaginare. È praticamente il nulla.
Il problema non è che sia terribile. I giochi terribili si possono perdonare, almeno quando cercano di fare qualcosa. È per questo che Balan Wonderworld ha almeno qualche fan disposto a difenderlo, ma Nintendo Switch 2 Welcome Tour non prova nemmeno a fare qualcosa. Esiste, e basta. Non si rompe, il che dimostra almeno un minimo di controllo qualità da parte di Nintendo, ma è un’esperienza intenzionalmente priva di gioia. È come se qualcuno avesse gamificato una presentazione delle risorse umane su un nuovo word processor. Sappiamo che dobbiamo conoscere le basi… ma dobbiamo davvero far finta che sia divertente? Sapevamo che Switch 2 ha le prese d’aria sia a sinistra che a destra? Una scoperta emozionante, ma sinceramente, ci interessa? Perché questo è il cuore pulsante [si fa per dire N.d.R.] di Nintendo Switch 2 Welcome Tour: il nostro avatar, generato nel ventre di un metaverso aziendale che neppure Zuckerberg oserebbe promuovere, vaga per una rappresentazione virtuale dello Switch 2 interagendo con elementi come “il pulsante A” o “il fermacavo” e guai a non interagire con tutti, altrimenti non si può proseguire.
Ci si chiede: almeno sono facili da trovare? Più o meno. I componenti più ovvi, come appunto il pulsante A, saltano all’occhio, ma a volte dobbiamo cliccare su aree apparentemente vuote, giusto per farci dire che il dock ha un pannello removibile. Nessuna informazione utile. Solo un messaggio di congratulazioni per aver cliccato su un pezzo di plastica. Ci sono persino sezioni che chiamano “Quiz”, ma che in realtà sono l’equivalente di leggere un foglietto illustrativo. Scopriamo nozioni tecniche, come la combinazione di magneti, e a volte ci viene fatta una domanda. A volte no. In ogni caso, non conta nulla.
Per essere onesti, sono presenti anche dei “giochi”, ma sarebbe più corretto definirli dimostrazioni tecniche travestite da attività interattive. Giochiamo a mini golf, teniamo un cursore lontano da spuntoni… insomma, il protagonista è sempre lo stesso: un mouse. Il che fa sorridere, considerando che parliamo di una console da salotto e non di una periferica da ufficio. Sì, il mouse è la nuova feature e ci è piaciuto vedere come è stato implementato in Drag x Drive [non lo abbiamo ancora provato però N.d.R.], ma qui nulla viene fatto per valorizzare ciò che rende Switch 2 unica. È un “gioco” pensato per chi migra dalla vecchia console, non per i nuovi giocatori e in un’esperienza già debole, questo lo rende ancora più anacronistico.
Anche gli altri tentativi di gamification falliscono. Le medaglie sbloccano contenuti inutili, mentre la quest degli oggetti smarriti ci costringe a ritornare all’help desk per ogni singolo oggetto, distruggendo qualsiasi senso di flusso e i personaggi non giocanti che perdono cose e vogliono chiacchierare non aiutano, anzi infastidiscono. Senza contare che oltre ad aver pagato per questo libretto di istruzioni interattivo, per poter accedere a tutti i contenuti “giustamente” dovete avere tutte le periferiche esterne e quindi spendere altri soldi…
Concludendo possiamo dire che Nintendo Switch 2 Welcome Tour è un’idea coraggiosa, e questo è forse il suo unico pregio, ma dove Wii Play o 1-2-Switch riuscivano a sembrare autoironici, qui Nintendo sembra voler evitare ogni forma di imbarazzo… offrendo però, di conseguenza, il vuoto assoluto. Scuotere i Joy-Con è vagamente divertente, sì, ma una demo Nintendo dovrebbe puntare più in alto di “vagamente divertente” e forse è questo il punto: Nintendo non ha fallito, ha fatto esattamente quello che voleva fare, ma se Switch 2 vuole davvero essere all’altezza del suo predecessore, è meglio che i suoi obiettivi si alzino. E alla svelta!
Il codice ci è stato fornito dal distributore per Nintendo Switch 2.
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