Luigi’s Mansion 3

L'Hotel Miramostri è lieto di presentarvi una delle migliori esperienze su Nintendo Switch

Pubblicato il 28 Ottobre 2019 alle ore 15:00
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Cara Tribù, torniamo oggi a parlare di quello che forse è uno dei titoli più attesi (insieme a Pokémon Spada e Scudo) di questo fine 2019 per quanto riguarda Nintendo Switch. Quasi due settimane fa vi abbiamo fornito le prime opinioni su Luigi’s Mansion 3, in uscita il prossimo 31 Ottobre, in cui abbiamo parlato di un gioco straordinariamente divertente e vario, anche se non potevamo dirvi tutto ciò che volevamo.

Finalmente il momento tanto atteso, per noi, è arrivato e possiamo parlarvi a tutto tondo di ciò che è stato Luigi’s Mansion 3 per il sottoscritto e cosa può significare in ambito futuro per la serie dedicata al fratello di Mario, in questo 2019 del terrore per il portafogli degli appassionati videoludici.

Hotel Miramostri, viaggi e puzzle

Abbiamo parlato dell’ambientazione, in maniera molto sommaria, nella nostra anteprima pubblicata quasi due settimane fa. Per i meno attenti – o per coloro che non han voluto leggere l’anteprima – facciamo anche qui un piccolo riassunto. Luigi e compagnia si ritrovano, dopo le avventure di Dark Moon, a visitare l’Hotel Miramostri, un luogo nel quale sono stati invitati da Malberta Crisantemi, un’eccentrica proprietaria che si ispira molto alle classiche dive del passato. Luigi, Mario, Peach e i Toad vengono tutti accompagnati alle loro stanze per riposarsi e rilassarsi, finché il primo non viene svegliato da un forte rumore ed esce dalla propria stanza che, ora, è raccapricciante e spaventosa. Qui il buon Luigi incontrerà Malberta Crisantemi – in versione fantasma – insieme a una vecchia conoscenza, liberata dalla proprietaria dell’Albergo, che tenterà di imprigionare Luigi. Il nostro verde eroe riuscirà a scappare e si ritroverà nel sottosuolo, dove troverà la sua nuova arma: il Poltergust G-00. Questo aspirapolvere è in grado di catturare i fantasmi che imperversano nell’Hotel e permetterà a Luigi di farsi largo negli oltre 14 piani che compongono la scalata al salvataggio di Mario e company. Nel corso del suo viaggio, Luigi troverà anche il Professor Strambic, stoico inventore che fornirà al verde cavaliere le armi per contrastare i piani di Malberta e fonte inesauribile di oggetti per facilitarsi l’avventura. Iniziamo dalla fine, uno dei pochi (se non addirittura l’unico) difetti di questo Luigi’s Mansion 3 è il bassissimo livello di difficoltà; abbiamo terminato il gioco nel corso delle scorse settimane in sole 10 ore, pur senza trovare tutte le gemme e tutti i Boo che fungono da collezionabili trovabili all’interno della nostra avventura. Tempo abbastanza corto pensando ai titoli appena usciti (come Fire Emblem, Link’s Awakening, Dragon Quest XI S o Astral Chain), ma c’è da dire che i ragazzi di Next Level Games hanno lavorato sodo per fare in modo che l’utente non  pensi a questo dato, in un’avventura da vivere tutta d’ un fiato. Purtroppo non esiste un vero e proprio endgame, tanto che il salvataggio automatico ci riporterà direttamente all’inizio dello scontro finale, mentre potremo visitare tutto l’Hotel solamente caricando un salvataggio precedente.

Tralasciando la longevità, veramente unico difetto di un prodotto validissimo, ci troviamo davanti a un gioco immenso per la quantità di cose da fare all’interno di ogni singolo piano. L’Hotel Miramostri, infatti, è composto da ben 15 piani, ognuno ben studiato e con un tema ben specifico. Passiamo, infatti, dall’Antico Egitto a una discoteca anni ’90, passando per una nave pirata, uno studio cinematografico e chi più ne ha più ne metta. Ognuno di questi 15 piani è ben architettato con enigmi e segreti da scovare studiandosi a perfezione la mappa; mai come in questo caso è possibile dire che ogni livello è completabile già dal primo passaggio al 100% senza per forza dover tornare successivamente. Parlavamo di basso livello di difficoltà nel paragrafo precedente: questo è ovviamente imputabile soprattutto alla volontà di Nintendo e Next Level Games di voler costruire più un gioco godibile per tutti gli utenti piuttosto che una sfida per pochi. Lo stesso, però, non si può dire delle Boss Battle, uno dei maggiori punti di forza di questo terzo capitolo di Luigi’s Mansion. Ogni piano, infatti, ci vede combattere un particolare fantasma che possiede una chiave (in questo caso un tasto dell’ascensore) per poter procedere nell’Hotel. Questi scontri non sono particolarmente difficili perché “infami”, ma va prima trovata la chiave dello scontro; una volta riusciti a trovare il punto debole, sarà facilissimo portare poi a termine la battaglia senza morire. Le meccaniche variano dalla collaborazione con Gommiluigi all’uso di una particolare mossa in grado di distrarre il nemico per permettere l’aspirazione. Questa collaborazione con il mollissimo amico è utilizzata costantemente nel corso dell’intera avventura, con enigmi che sono stati costruiti appositamente per sfruttare l’aiuto fornito.

Multichè?

L’avventura principale è principalmente l’unico motivo per cui avviare Luigi’s Mansion 3 quando si è da soli, ma l’apice lo si raggiunge in compagnia. Questo perché Nintendo ha pensato di introdurre, vista la natura di Switch, anche dei comodi minigiochi in multiplayer locale. Dal menù principale, infatti, potremo selezionare la modalità Giochi Paranormali che si suddivide in tre diverse attività: Fluttuamonete, Cacciaspettri e Cannonate. La prima ci vede al comando di un gonfiabile a forma di papera con il quale dovremo andare a recuperare monete e cercare di raccattarne il più possibile cercando di evitare le mine, Cacciaspettri ci vede – come da nome – al classico gioco del “cattura più fantasmi possibile”, con alcuni spettri che valgono più di altri; l’ultima attività ci vede in una sorta di guerra con altri giocatori a colpi di cannonate, in cui il lavoro di squadra è fondamentale più che nel resto dell’avventura. L’ultima modalità che ci vede impegnati sul fronte online è la Torre del Caos, una sorta di enorme livello in cui ci si può ritrovare fino a 4 giocatori (sia online che in locale) in cui il nostro obiettivo è quello di liberare tutte le stanze dai fantasmi cooperando con gli altri Luigi. Non siamo riusciti, purtroppo, a testare a fondo questa modalità, in quanto non siamo riusciti a trovare giocatori durante i nostri tentativi. Resta però molto interessante e in grado di fornire agli utenti ore e ore di divertimento.

La fase multigiocatore, però, non si ferma solamente a queste modalità, ma potrà essere sfruttata anche durante l’avventura principale. Aprendo il menù, infatti, potremo selezionare l’opzione per attivare la cooperatività e così un joycon può essere utilizzato per comandare Luigi, mentre l’altro il buon Gommiluigi, permettendo così di affrontare l’intera avventura senza dover ogni volta switchare tra uno e l’altro, ma consentendo così a un amico (o alla propria dolce metà) di darci una mano per facilitare ulteriormente l’intera avventura.

Insomma, su Switch può piacere…

Piccola premessa, abbiamo affrontato l’intera avventura utilizzando una console acquistata per l’occasione, cioè la versione revisionata uscita a settembre, quasi solamente in portatilità. Questo può ovviamente inficiare sul nostro giudizio per quanto riguarda il lato tecnico, in quanto non abbiamo avuto modo di testare il codice definitivo su una TV. Dalle prove che abbiamo effettuato in quel di Milano lo scorso luglio, però, possiamo confermare che visivamente Luigi’s Mansion 3 è un piccolo gioiellino, forse ai livelli di quel Super Mario Odyssey che su Switch ha fatto faville dal puro punto di vista tecnico.

Tutto quanto è stato studiato alla perfezione, a partire dalle scelte registiche in grado di dare espressione e vivacità a un prodotto che punta proprio su questo effetto per comunicare, senza dover usare parole o particolari espedienti. Next Level Games si è giostrata con tutti i mezzi a sua disposizione per ricreare l’atmosfera presente sin dal primo capitolo di questa saga e le è riuscito alla perfezione. Uno dei punti di forza dell’intera produzione è l’immenso lavoro effettuato sul level design con le ambientazioni, di cui abbiamo parlato prima, costruite perfettamente, andando a ricalcare molto il grandissimo lavoro fatto da Nintendo per Super Mario Odyssey.

La paura fa…

Insomma, com’è questo Luigi’s Mansion 3? A nostro parere uno dei migliori giochi usciti quest’anno. Next Level Games ha tirato fuori una piccola perla che si va a classificare tra le migliori uscite su Nintendo Switch e, soprattutto, tra i candidati (anche se già perdente con un certo Hideo Kojima nei paraggi…) per il titolo di gioco dell’anno. L’avventura di Luigi nell’Hotel Miramostri è senza dubbio la migliore tra quelle già affrontate, nonostante quel sapore di “già visto e già giocato” non se ne andrà mai nel corso delle oltre 10 ore necessarie per salvare Mario e Peach. L’enorme varietà nei livelli e negli innumerevoli boss presenti è forse uno dei punti più forti della produzione, seppur penalizzata dal basso livello di sfida.

Se doveste decidere se dedicare qualche ora all’avventura di Luigi fatelo senza dubbio, non preoccupatevi e buttatevi a capofitto senza aver timore di cascare male.

Good

Level design di altissima fattura
Boss battle varie e fantasiose
Meccaniche non innovative ma funzionali
Tecnicamente perfetto per le capacità di Switch

Bad

Fin troppo facile
9.7
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Next Level Games
Distributore: Nintendo
Data di uscita: 31 ottobre 2019
Genere: Azione
PEGI: 7
Piattaforme: Nintendo Switch

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