Disney Illusion Island

Una vacanza decisamente fuori dal comune

Pubblicato il 15 Agosto 2023 alle ore 13:34
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Pongiornissimo, ragazzi della Tribù! Oggi siamo qui per un’altra recensione su Nintendo Switch (non succedeva da un po'), con un titolo decisamente estivo, è il caso di dirlo.
Grazie a un codice inviatoci da Disney Games, ho avuto la possibilità di lanciarmi nell’ultima fatica dei ragazzi di Dlala Studios, ovvero Disney Illusion Island. Da grande fan del mondo creato da zio Walt e dei suoi poliedrici personaggi non potevo certo rinunciare alla possibilità di godermi un titolo del genere, quindi mi sono buttato all’avventura ben volentieri. Ordunque, senza indugio, partiamo per un viaggio alla scoperta di questo gioco con protagonisti Topolino e amici!

Capitolo 1: Dove tutto ha avuto inizio

Le vicende di Disney Illusion Island si aprono in modo abbastanza semplice e scanzonato. Quattro facce ben note del panorama disneyano, ovvero Topolino, Minni, Paperino e Pippo, si ritrovano su una misteriosa isola per fare un picnic. Essi sono stati però condotti qui con l’inganno (a fin di bene), poiché, dopo aver scoperto che non c’è ad aspettarli nessuno spuntino, vengono accolti da un’impellente richiesta di aiuto. Il capo del popolo degli Hokuns, di nome Toku [non fate battute sulla sua altezza, mi raccomando! N.d.R.], sostiene infatti che delle ladre abbiano sottratto tre potenti tomi. Questi libri, che egli stava custodendo per preservare la propria terra, sono necessari alla sopravvivenza dell’isola di Monoth, ovvero il luogo su cui i nostri sono da poco arrivati. Il quartetto, spinto da un grande desiderio di fare del bene e di poter diventare degli eroi, decide di aiutare il piccoletto… e parte così all’avventura!

Nel corso delle vicende del titolo, la storia si dipana in maniera piuttosto lineare, dando l’idea al giocatore di star vivendo un vero e proprio cartone animato di casa Disney, dato che l’incipit e le fasi finali dell’intreccio saranno accompagnate da deliziose scene animate a regola d’arte. La narrazione è semplice, dai toni volutamente leggeri e pensati per intrattenere un pubblico giovane, ma non mancante di momenti in grado di strappare più di una risata a tutti. È inoltre assai presente l’elemento dell’assurdo in tutto il gioco [oltre all’immancabile forza dell’amicizia N.d.R.], dato che Monoth è un’ambientazione costellata di caratteristiche fantastiche e del tutto improbabili. I tre biomi principali dell’isola, ognuno associato a uno dei tomi perduti, sono parti integranti della storia e vengono usati per convogliare questo senso di continuo stupore e meraviglia.

L’energia carismatica di Illusion Island risiede ovviamente nei suoi quattro protagonisti. La forza dei personaggi Disney è sempre stata la loro incredibile flessibilità: essi possono essere “plasmati” per rientrare nei canoni della storia che si vuole raccontare, aumentando o diminuendo le varie caratteristiche che li rendono speciali a seconda delle proprie esigenze. Ecco quindi che, per esempio, Pippo diventa qui incredibilmente attratto da tutto quello che riguarda il cibo, oppure Paperino è più irascibile che mai, una vera miccia corta sempre pronta a esplodere (e a lamentarsi).
Non mancano poi comparse variegate, ma in generale tutti i personaggi originali del gioco brillano davvero quando possono interagire coi quattro quasi-eroi. Menzione d’onore per Toku e Mazzy, colui che ci fornirà tutti gli strumenti per ottenere nuove abilità, dato che con poche linee di dialogo riescono a divertire molto.

Capitolo 2: Con naturalezza

Ora, però, parliamo un po’ del gameplay di Disney Illusion Island, poiché il gioco si è rivelato, a nostro modesto avviso, un esperimento davvero interessante. Con il suo stile in due dimensioni, il titolo si presenta come un gioco a piattaforme con le meccaniche più basilari del proprio genere. Mano a mano che si procede nell’esplorazione di Monoth, si realizza come il gioco non sia un platform qualunque, bensì un metroidvania. Gli elementi più tipici del genere ci sono tutti: una grossa area da esplorare completa di mappa, piuttosto che molteplici livelli più lineari; ostacoli inizialmente insormontabili che devono essere affrontati in un secondo momento, quando si entra in possesso di abilità avanzate che invitano a tornare sui propri passi; tantissimi segreti nascosti, che ci si sente ovviamente spinti a stanare appena possibile [perché collezionare le cose è bello un sacco! N.d.R.].

Pian piano, quindi, l’isola si apre davanti agli occhi del giocatore e rivela le sue intricate vie e, grazie ai diversi biomi, le sue aree con caratteristiche uniche. Senza sconvolgere il flusso di gioco, ognuna delle tre è in grado di offrire il suo piccolo “twist” a ciò che il giocatore si è abituato, tra percorsi che si capovolgono tra l’andata e il ritorno e un’improvvisa gara a nascondino [senza dimenticarsi delle maledettissime zone acquatiche N.d.R.]. Ci si ritrova a esplorare Monoth con grande naturalezza, dato che i movimenti dei personaggi sono fluidi e soddisfacenti da padroneggiare nella loro semplicità.
Va fatto poi notare come non sia presente un sistema di combattimento, un’altra scelta ben contestualizzata. I nemici che ci si parano davanti sono più degli ostacoli da superare con abili balzi, mentre i boss del gioco si presentano come dei grossi puzzle che sfidano la capacità di osservare e l’agilità.

Valore aggiunto estremamente apprezzabile di Disney Illusion Island è la possibilità di affrontare l’avventura fino a quattro. Topolino e soci non possiedono caratteristiche uniche, dunque tutti sono alla pari, ma il titolo permette di interagire tra giocatori per darsi manforte con specifiche azioni e anche di personalizzare la propria esperienza modificando, per esempio, i cuori di ciascuno singolarmente [i pro gamer vorranno aggiungere quel senso di sfida in più N.d.R.]. Se non per un’impennata finale, il gioco non si rivela mai troppo difficile, anche grazie ai suoi numerosi punti di salvataggio.
Il team di Dlala Studios ha provato a confezionare un prodotto pensato per i giocatori neofiti di un genere altrimenti noto per essere ostico. Ammorbidendo gli aspetti che possono risultare frustranti e consentendo a un gruppo di persone di diversi livelli di abilità di poter giocare in compagnia, l’obiettivo è stato raggiunto.

Capitolo 3: Tutte le rotelle a posto

Anche trattando i comparti più tecnici, il gioco risulta estremamente curato in praticamente tutti i suoi aspetti. Considerando che il titolo è stato sviluppato in esclusiva per Nintendo Switch, si nota come gli autori abbiano messo a frutto tutte le loro conoscenze per sfruttare al meglio la console.
Rispetto al lato tecnico e a quello grafico, probabilmente, è il reparto sonoro a non brillare a sufficienza. Le musiche di Disney Illusion Island non sono brutte, ovviamente, e sono pensate per accompagnare i giocatori nei vari biomi con ritmi azzeccati… però nessuna di queste riesce a lasciare davvero il segno nella mente dell’ascoltatore, risultando quindi abbastanza dimenticabili. Dove non arrivano le tracce audio giungono però i doppiatori, dato che i protagonisti sono tutti doppiati da coloro che da anni prestano loro la voce, risultando quindi ancora più autentici e vivi!

Assieme alle voci originali, anche lo stile grafico disegnato a mano del gioco è assai ispirato e carismatico e ancora non riusciamo a toglierci dalla testa quanto ricordi Rayman Legends (il che è assolutamente un bene). Ai puristi [che parlino pure N.d.R.] esso potrebbe stonare un po’, ma visivamente la fusione di uno stile moderno con design più classici è azzeccata e dona carattere. I colori dei personaggi e di tutta Monoth sono veramente brillanti e aiutano il tutto ad assumere questa patina di fantastico e (è il caso di dirlo) illusorio. A livello di animazioni si parla poi di un lavoro semplicemente stellare!
Unica critica che si può fare a questo stile così colorato e fuori dagli schemi è che a volte si rischia di non capire subito se si ha a che fare con un elemento di sfondo o qualcosa con cui è possibile interagire direttamente, non aiutando a “leggere” al meglio l’ambiente che si sta esplorando per la prima volta.

Per ultimo, ma non per importanza, viene quindi il lato tecnico che, come già detto, dimostra di essere gestito in modo ottimo. Considerando che abbiamo giocato la quasi totalità del titolo in modalità portatile, possiamo affermare che la console lo riesce a far girare senza nessun tipo di tentennamento, anche nelle aree più concitate e ricche di elementi a schermo il tutto rimane visibilmente stabile. Pure i caricamenti sono relativamente veloci e, dopo aver caricato l’intera mappa, il gioco non ha necessità di farci aspettare oltre quando ci si sposta da un’area all’altra dello scenario, conservando questo senso di esplorazione ininterrotta di una singola grande isola. Se bisogna proprio trovare un difetto che abbiamo notato come imputabile a questo reparto, è che a volte i sottotitoli nelle scene animate non coincidono esattamente con ciò che viene detto, ma sono per lo più piccolezze.

Conclusioni: Esprimi un desiderio

Arrivando quindi alla fine della nostra recensione, vi confermiamo di essere molto soddisfatti di ciò che Dlala Studios e Disney Games sono stati in grado di proporci.
Disney Illusion Island è un titolo che non inventa nulla, ma riesce abilmente a prendere elementi già noti ai veterani per renderli facilmente accessibili a coloro che si avvicinano ai giochi di questo genere per la prima volta. Grazie anche alla sua durata abbastanza breve [per me tra le otto e le dieci ore per finire tutto N.d.R.], il gioco non stanca mai e riesce a strappare più di una risata sfruttando al meglio il carisma contagioso dei suoi personaggi portanti e permettendo a tutti di essere parte attiva del proprio mediometraggio Disney. Per ultimo, reiteriamo come la caccia al collezionabile sia una vera chicca del titolo, dato che permette al giocatore sia di conoscere maggiormente la storia di Monoth e dei suoi stravaganti abitanti che di andare alla ricerca di tanti piccoli “pezzi di storia” raffiguranti personaggi ed elementi cardine di tantissimi corti più o meno storici di Topolino e amici. Yuk!

Good

Pippo
Gameplay semplice, ma mai banale
Artisticamente un gioiellino
Umorismo scanzonato
Tante opzioni per personalizzare l’esperienza
Tecnicamente quasi perfetto
Il doppiaggio con le voci che tutti amiamo
Una valanga di collezionabili

Bad

Durata forse troppo contenuta
Leggibilità di alcune aree migliorabile
Per i veterani probabilmente troppo semplice
8.9
PEM-PEM

Sviluppatore: Dlala Studios
Distributore: Disney Games
Data di uscita: 28 luglio 2023
Genere: Platform, metroidvania
PEGI: 7+
Piattaforme: Nintendo Switch

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