The Suicide of Rachel Foster

One-O-One Games, team italiano, propone un'avventura interattiva che tocca delle tematiche forti con un impatto unico

Pubblicato il 17 Febbraio 2020 alle ore 14:30
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Tribù, oggi andiamo a parlare di un gioco che tocca un argomento molto delicato. Come appare scritto ogni volta che si avvia il gioco, data la tematica, se siete persone particolarmente sensibili a livello emotivo/psicologico è importante avere qualcuno al vostro fianco mentre giocate il titolo o chiamare il servizio di supporto riguardo quanto si andrà a parlare: Suicidio…

ONE-O-ONE GAMES non ci è andato assolutamente leggero per quanto riguarda quello che si va ad affrontare con The Suicide of Rachel Foster; ispirato a titoli come What Remains of Edith Finch, quello che si va ad intraprendere è un viaggio in cui ci si addentra sempre più verso il confine tra il thriller e l’horror.

Una tempesta dal passato

The Suicide of Rachel Foster è ambientato nella contea di Lewis and Clark nel Montana, anno 1993; vestiremo i panni di Nicole, una ragazza che deve compiere le ultime volontà della madre venuta a mancare da qualche tempo.
Deve tornare presso l’hotel che ha ereditato dai suoi genitori per venderlo e, tramite il ricavato, farsi perdonare dalla famiglia di Rachel. Il motivo?
Il padre di NicoleLeonard, è stato scoperto ad avere una relazione particolare con Rachel (che aveva la stessa età della protagonista, molto giovane…) lasciandola incinta; la ragazza al nono mese di gravidanza ha deciso di suicidarsi e, quando tutto è venuto alla luce, ha lasciato un’enorme sofferenza in entrambe le famiglie.

Dopo una decina di anni da quell’episodio, Nicole si trova a rimettere piede nell’hotel mentre attende l’arrivo del suo avvocato di famiglia, per firmare gli ultimi documenti e andarsene immediatamente.
Purtroppo, una forte tempesta di neve la blocca presso l’edificio isolandola da tutti, o quasi; l’unico contatto che avrà in questo momento è Irving, un giovane agente della FEMA, che riesce a contattarla con uno dei primissimi modelli di telefoni radio (attualmente chiamati cellulari).
Da qui inizia la storia di Nicole: in attesa che la tempesta finisca il prima possibile, ripercorrerà i corridoi della decadente struttura, tornando ad affrontare diversi ricordi del passato.

The Suicide of Rachel Foster sul versante del gameplay si dimostra molto semplice a livello di interazioni con una parte dell’ambientazione, potendo osservare alcuni oggetti e raccoglierne effettivamente pochi da utilizzare; si cerca di compensare ciò che manca nella sua interazione con la narrazione e l’esplorazione.
Avremo con noi la nostra mappa dell’hotel, rappresentata come una realistica planimetria della struttura, con un piccolo foglio di lato che indica qual è l’attuale obiettivo; appare semplice, ma inizialmente è un’esperienza labirintica, invitando il giocatore a sviluppare un buon senso dell’orientamento perché servirà molto con l’avanzare della storia.
Nello svolgere i vari obiettivi e scoprire i segreti che si celano, saremo più volte in contatto con Irving e durante queste conversazioni vi saranno dei momenti in cui avremo un tempo limitato per scegliere più risposte, decidendo per esempio se approfondire determinati argomenti o lasciarli perdere nelle memorie dimenticate.
Come accennato, il gioco possiede anche una base horror, che non ha bisogno di mostri o creature terrificanti; con un gioco molto efficace di effetti sonori, musiche e doppiaggio, sono riusciti a creare un’atmosfera terrificante in alcuni punti, che riescono a far saltare sulla sedia il giocatore.

Dal punto di vista tecnico è stato fatto un buon lavoro; nonostante il tutto sia ambientato in un hotel, è stato fatto un piacevole lavoro nelle location, creando delle sezioni tutto sommato ben curate nei particolari.
Grazie ad un buon lavoro di luci e l’eccellente lavoro di tridimensionalità dell’audio fin nei minimi dettagli, quello che è un semplice hotel abbandonato riesce a diventare un’inquietante esperienza, in cui ogni singolo rumore ci porta a guardarci attorno con l’ansia di trovarci qualche sgradita sorpresa.

Conclusioni

Cosa possiamo dire alla fine di The Suicide of Rachel Foster?
Questa volta siamo stati alquanto brevi e concisi e tale scelta è stata fatta perché parliamo di un gioco che si focalizza molto sull’immersione e immedesimazione narrativa piuttosto che su un effettivo e profondo gameplay.
Questo non significa che sia un gioco da sottovalutare, anzi, il team di ONE-O-ONE GAMES è riuscito a realizzare un’opera che effettivamente a livello di longevità pecca per certi aspetti, ma nonostante questo proverà una forte esperienza emotiva, che porta a vivere quello che avviene nel gioco stesso, una tempesta, ma in questo caso di emozioni.
Passeremo da farci una piccola risata a momenti in cui saremo inquietati, da momenti rilassanti ad altri in cui ci gelerà il sangue.
Di tutto rispetto la crescita narrativa effettuata sulla protagonista Nicole, che parte dall’essere una donna dal carattere acido (dovuto a tanti risentimenti nei confronti del padre), e arriva a raggiungere gradualmente una “maturità” mentale con il proseguire della storia, basata sull’empatia (grazie alle conversazioni con il suo unico contatto, Irving) e sulle proprie emozioni.

Ripetiamo e ribadiamo, per gli argomenti che tocca e per come li affronta, The Suicide of Rachel Foster NON È PER TUTTI!!!
Vale la pena come titolo? Effettivamente sì, ma se si è persone facilmente emotive e influenzabili, non affrontate questa storia da soli; trovate qualcuno che sia vicino a voi nel vivere questa serie di eventi, perché alcuni arriveranno come un pugno nello stomaco e una stoccata al cuore.

Good

Trama accattivante e narrativa molto forte
Un buon lavoro delle location nonostante sia tutti in un hotel
Tridimensionalità degli effetti sonori molto curato
Ottimo doppiaggio e colonna sonora

Bad

La delicatezza degli argomenti rende il gioco inadatto a giocarlo da solo se si è persone sensibili
Interazioni sotto certi aspetti limitate
Effettivamente breve nonostante la qualità della storia
8.3
PEM-PEM

Sviluppatore: One-O-One Games
Distributore: Daedalic Entertainment GmbH
Data di uscita: 19 febbraio 2020
Genere: Avventura
PEGI: 16
Piattaforme:  PlayStation 4, Xbox One, PC

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