Kill la Kill: IF

In un universo alternativo dell'omonimo anime, Kiryuin Satsuki decreta lo scioglimento del Consiglio Studentesco e la storia prende una nuova piega...

Pubblicato il 25 Luglio 2019 alle ore 17:00
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Tribù, eccoci qui a parlare del picchiaduro dedicato alla serie anime KILL la KILL acclamato dalla critica nel 2013; a lavorare in questo titolo vi è la Arc System Work, già nota per giochi di questa categoria, assieme a APLUS Co. e l'autore della serie Kazuki Nakashima.
Saranno riusciti a fare una buona trasposizione videoludica con “KILL la KILL: IF”? Non resta che scoprirlo assieme in questa recensione.

Cosa sarebbe successo se…

KILL la KILL: IF” inizia la sua storia dall'episodio 8 della serie animata, cioè nel momento in cui Kiryuin Satsuki annuncia lo scioglimento del consiglio studentesco e la nuova formazione tramite “elezione naturale”; in 7 giorni qualunque studente potrà scontrarsi contro un altro e coloro che resisteranno dovranno farsi trovare presso il cortile dell'Istituto Honniji al mattino dell'ultimo giorno.
Da qui fino ad una breve parte successiva è tutto familiare per chi ha seguito la serie, finché non cominciano ad avvenire eventi leggermente diversi e... I giocatori prenderanno il controllo di Kiryun Satsuki, invece della protagonista principale della serie animata, Ryuko.
Ebbene sì, come si poteva intuire da “IF”, questo gioco racconterà una storia inedita da un altro punto di vista, “Cosa sarebbe successo se...”, il tutto scritto dall'autore stesso.
Parliamo quindi di una storia originale che narrativamente risulta interessante, nonostante questa sia in termini di gioco abbastanza breve, potendola concludere in poche ore.

Il primo episodio della modalità Storia non sarà solo un'introduzione alla trama, ma avrà anche la funzione di tutorial, così da spiegare tutte le meccaniche di gioco per quanto riguarda il sistema di combattimento.
Quest'ultimo è semplice ed intuitivo, composto da: un attacco normale ravvicinato, a distanza, di sfondamento, parata, schivata, scatto verso l'avversario e salto.
Oltre alla barra della salute, è presente un'altra sotto di essa, suddivisa in tacche, per eseguire gli attacchi potenziati e mosse speciali; il tutto con una combinazione di tasti facile da rendere il gioco agibile per tutti, anche per chi non ha mai messo mano a giochi di questa tipologia.
I combattimenti sono molto rapidi e dinamici, durante i quali bisogna studiare attentamente le mosse di ogni personaggio per imparare ad anticiparle, così come intuire quando è il momento giusto per passare all'offensiva e quando poter spezzare la difesa.
Una meccanica interessante è quella del “valore sanguinario” attivabile (raggiunto un numero determinato di tacche nella barra per gli attacchi speciali) con la pressione di due tasti e il personaggio posizionato a distanza ravvicinata con l'avversario: se va a segno, inizierà una sfida in stile “sasso, carta, forbice”.
Ogni selezione ha il suo effetto bonus (ad esempio: recupero salute o aumento dei danni), in caso di vittoria quest'ultimo si attiva e parte il secondo turno di valore; può continuare anche in caso di pareggio senza attivarne il vantaggio, mentre in caso di sconfitta si interrompe e si ottiene il livello raggiunto (se è stato fatto).
Una volta arrivato a livello 3 col valore sanguinario, il personaggio andrà in Overpower e la barra delle speciali si caricherà gradualmente anche da sola; arrivata al massimo, la combinazione di tasti per attivare il valore sanguinario diventa un colpo finale che (se va a segno) concluderà lo scontro per Sen-I-Soshitsu (Spirito combattivo a brandelli).

Attualmente il roster dei personaggi è sotto certe sfaccettature povero in paragone ad altri giochi della stessa tipologia, sei all'inizio (più due varianti future) e altri due sbloccabili successivamente in gioco, per un totale di dieci personaggi.
Ciò che si apprezza è che ogni personaggio ha uno stile di combattimento totalmente unico e andranno tuti studiati singolarmente per capire con quale si è affine; alcuni personaggi sono votati ad attacchi fisici con contatto diretto, altri usano per la maggior parte tecniche a distanza e altri che stanno nel mezzo tra i due stili citati.
Se da un lato questa unicità dei personaggi funziona bene nel generale, all'atto pratico vanno a scontrarsi con alcuni funzioni del gioco. Vediamo di essere più specifici.
Oltre alla modalità Storia ne sono presenti altre, come la classica Sopravvivenza e la Sfida Covers (chi conosce la serie sa cosa sono) in cui bisogna combattere orde di nemici da sconfiggere, potendo scegliere se raggiungere un determinato numero oppure andare ad ondate infinite, fino a quando non si cade in battaglia.
In quest'ultima modalità vengono evidenziati i difetti, come l'assenza di un sistema d'aggancio manuale.
Davanti a più nemici il personaggio attacca l'avversario più vicino a sé automaticamente, questo complica la situazione in altri scontri nel gioco dove sono presenti più personaggi da affrontare assieme.
Nel momento in cui vi è uno a contatto fisico e l'altro sulla lunga distanza diventa difficile poter concentrare gli attacchi sul secondo, perché continuamente assaltati dal primo; questa combinazione rende gli scontri di tale tipologia complessi e sotto altri aspetti frustranti.
Come malus aggiuntivo vi è anche la telecamera, che durante tali battaglia impedisce spesso di avere una visione globale della situazione e rende il giocatore vulnerabile ad attacchi impossibili da vedere.

Ovviamente non potevano mancare le modalità scontri sia offline (contro un amico o la CPU) che online, dando la possibilità di affrontare battaglie libere o mettersi in competizione nelle partite classificate.
Per quanto riguarda il comparto online, “KILL la KILL: IF” possiede un buon filtro di ricerca, permettendo di scegliere aspetti come trovare avversari di qualunque livello esperienza o pari al proprio.
Buona parte degli scontri affrontati in rete sono risultati godibili, vi era un forte calo di framerate durante le animazioni di presentazione dei due contendenti (probabilmente dovuto al fatto che si doveva stabilizzare la connessione), mentre nel corso del gioco le battaglie sono arrivate alla fine senza intoppi.
Viene data la possibilità di salvare il replay degli scontri e poterli rivedere successivamente, questo concede ai giocatori di osservare la battaglia con libere angolazioni, per poter comprendere dove si è sbagliato durante la partita.

Giocando alle diverse modalità si sbloccheranno numerosi contenuti collezionabili come diorami, voci, modelli, ecc... che verranno tutti raccolti nella sezione Galleria; parte di essi si otterranno anche tramite la spesa di punti accumulati durante le diverse sessioni di gioco.
Per chi desidera è possibile usare gli stage e i modelli dei personaggi per creare delle “composizione fotografiche” decidendone numerosi aspetti (esempio: posizione dei personaggi e relative pose) con telecamera libera.

Tecnicamente parlando

Diamo un'occhiata veloce al comparto tecnico di “KILL la KILL: IF”.
Sotto il lato visivo è stato usato il motore grafico già noto in altri titoli della Arc System Work, come i Guilty Gear, dimostrandosi tutto sommato accattivante sul lavoro di dettaglio dei personaggi e colorato.
Gli effetti particellari degli attacchi speciali non vanno troppo a influire sulla stabilità del framerate, anche in modalità con un alto numero di elementi a schermo (modalità Covers), mentre le tecniche finali sono realizzate con un buon lavoro di coreografia.
Un'imprecisione ben visibile in alcune situazioni è il mancato lip sync, notando che il personaggio muove la bocca nei momenti di silenzio come le pause o viceversa.
Sono stati utilizzati come stage delle location familiari per chi ha seguito la serie animata, in aggiunta ad alcuni livelli inediti; purtroppo alcune di esse risultano alquanto spoglie e povere di dettagli.

Sul versante sonoro abbiamo un ottimo lavoro di doppiaggio grazie alla presenza dei doppiatori della serie animata; gradevoli le musiche, alcune originali e altre prese anch'esse dalla serie, ma leggermente rivisitate.

Conclusioni

KILL la KILL: IF” cerca di proporsi al mercato come picchiaduro dedicato alla serie anime con una storia interessante e un gameplay dai controlli accessibili per tutti; sfortunatamente, parte delle meccaniche hanno problemi a collidere tra loro in alcune fasi e modalità, lasciando una certa perplessità.
Un numero di personaggi effettivamente sotto tono rispetto ad altri titoli del genere, con alcuni di essi squilibrati rispetto ad altri, portano a lasciare incerti sull'acquisto del gioco; anche se ne sono già stati annunciati di nuovi in arrivo tramite DLC gratuito, è una scelta che va ponderata a dovere visto che si propone a prezzo pieno.
Accattivante sotto certi aspetti e gradevole da giocare, mentre in altri lascia delle note di amarezza.

Good

Una trama originale e interessante
Sistema di comandi semplici ed intuibile
Scontri dinamici e personaggi unici nei loro stili di combattimento

Bad

Una mancata funzione di aggancio in presenza di più avversari
Gestione della telecamera che lascia a desiderare in certe fasi
Squilibri di potenza in alcuni personaggi
Un roster di personaggi piccolo per un gioco pagato a prezzo pieno
6.8
NONNO APPROVED

Sviluppatore: APLUS Co., Arc System Works
Distributore: Arc System Works
Data di uscita: 26 luglio 2019
Genere: Picchiaduro
PEGI: 16
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC

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