Felix The Reaper

Un affascinante puzzle game che ci parla di romanticismo

Pubblicato il 14 Ottobre 2019 alle ore 13:00
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di Lorenzo Longoni
@Lorenzo Longoni

L’amore è qualcosa di magnifico, che a chiunque ha scaldato il cuore conducendolo a uno stato mentale e fisico quasi onirico; un sogno ad occhi aperti, qualcosa che va oltre l’umana e limitata comprensione. Di solito la fine ineluttabile dell’amore (e per amore intendiamo il poter amare, non inteso come storia romantica) viene rappresentata dalla morte dell’individuo, il salto nell’oscurità e la caduta dell’esistenza, di quello a cui per tutta la vita (breve o lunga che sia) abbiamo fatto fronte. Ma cosa accadrebbe se fosse proprio colui che gestisce le vite umane ad innamorarsi? Fin dove un’entità che per lavoro pone fine a tutto si potrà spingere per amore? Il videogioco Felix the Reaper ci racconta proprio questo, e noi nella nostra recensione siamo pronti a parlarvene.

Fino a dove ti spingerai?

L’input narrativo ci introduce nella “vita” di Felix, un mietitore che lavora al Ministero della Morte. Egli appunto si occupa di porre fine alla vita degli esseri umani selezionati per morire. Felix, però, non è esente dal provare sentimenti; infatti, ha dedicato il suo “cuore” a Betty the Maiden che lavora al Ministero della Vita. Lui crede e spera che svolgendo il proprio compito nel mondo degli esseri umani nel ruolo di mietitore, possa un giorno rincontrarla e dichiarare il grande amore che prova, nonostante la profonda diversità delle due entità, e così si assicura che le persone muoiano in tal maniera da avvicinarsi a Betty. Per impressionarla, inoltre, ha imparato a ballare, in previsione del lieto incontro. Una storia profonda quindi, nonostante la poca complessità nel raccontarla, dato che il gioco ci fornisce brevi cinematiche e pochi dialoghi, ma l’aspetto narrativo di questo titolo sa veramente entrare nel cuore del giocatore, mostrandosi più articolato ed emozionale di quanto si possa pensare. Ciò che più ci ha entusiasmati del comparto narrativo presente in questo titolo è la spontaneità e la semplicità in cui gli avvenimenti e le emozioni di Felix vengono mostrate e raccontate, riuscendo effettivamente a centrare il cuore del fruitore mostrando una parte estremamente umana e facendoci così immedesimare in un’avventura sì romantica, ma senza compromettere la parte più ludica ed avvincente. Il gameplay di Felix the Reaper si mostra attraverso l’unione delle meccaniche di un puzzle game a quelle di un tactic game con un pizzico di action. Felix si muove solamente all’interno delle zone d’ombra, e i mietitori come lui sanno farsi strada all’interno dei livelli 3D per crearsi un sentiero e raggiungere la vittima designata dagli ordini ministeriali. Le morti possono essere delle più svariate, dall’annegamento a un incidente di caccia, ad esempio, e saremo noi a portare a termine ed effettuare le 5 morti sparse per oltre 20 livelli, ciascuno con un proprio level design esclusivo. Betty, nonostante le frequenti morti, non sarà così facile da incontrare e reperire, e solo con il duro lavoro Felix potrà avere qualche speranza nel rivederla. I livelli, una volta portati a termine, sbloccano le proprie versioni “hardcore” dove la difficoltà è decisamente più intensa. Non mancano di certo i collezionabili: infatti, i teschi sparsi all’interno dei livelli e delle scene di gioco possono sbloccare contenuti bonus, sub quest e speciali missioni a tempo. Felix the Reaper ha una durata che oscilla tra le 4 alle 6 ore complessive, ma che possono allungarsi fino al doppio finendo il gioco al 100% comprese le missioni bonus.

Musica ed arte a tutto fuoco!

La parte artistica del titolo è decisamente convincente, un character design eccelso, ben realizzato che trasuda simpatia ed empatia da tutti i pori. Le ambientazioni degli stage di gioco, seppur soddisfacenti, sono un po’ ripetitive e banali; ci saremmo aspettati più varietà, anche se tutto ciò che abbiamo giocato ha soddisfatto appieno i nostri occhi. Non abbiamo notato alcun tipo di difetti grafici durante le ore di gameplay e tutto è stato estremamente fluido e nitido. Il progetto, inoltre, include decine e decine di tracce musicali che compongono una colonna sonora invidiabile, dove 9 artisti della musica elettronica hanno dato il proprio contributo componendo tracce esclusive per il titolo, che variano dalla trance music alla dance e così via.

Finche’ morte non ci separi

Concludendo la nostra recensione, ci siamo trovati davanti un titolo estremamente valido e soddisfacente, con un comparto narrativo profondo ed estremamente romantico, che scalda il cuore di grandi e piccini. Inoltre, volgiamo lo sguardo anche al contenuto culturale che questo titolo ci pone in esame, dove l’antropologia del linguaggio e della dualità vita/morte viene sviscerata e adattata al media, reinterpretata lasciando spazio alla dolcezza che, anche in circostanze in cui si parla di morte, riesce a mostrarsi in un lato estremamente positivo.

Good

Ottima narrazione
Colonna sonora meravigliosa
Buon level design
Comparto artistico molto ispirato

Bad

Avremmo gradito più varietà nelle ambientazioni
Non ci sarebbero dispiaciute ore aggiuntive della main line story
8.0
PEM-PEM

Sviluppatore: Kong Orange, Independent Arts Software
Distributore: DAEDALIC Entertainment GmbH
Data di uscita: 14 ottobre 2019
Genere: Avventura, Puzzle 3D
PEGI: 16
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, Classic Mac OS

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