A Little to the Left

Ogni cosa al posto giusto, al millimetro.

Pubblicato il 7 Novembre 2022 alle ore 16:00
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di Silvia Begotto
@Linda White

Non riuscite a resistere alla tentazione di raddrizzare un quadro storto, anche a casa di amici? Sentite il bisogno irrefrenabile di allineare perfettamente la vostra cancelleria sulla scrivania? Una strana gioia vi pervade quando impilate perfettamente stoviglie e utensili da cucina? Beh, allora… tutto a posto, siete in buona compagnia!
Oggi vi portiamo la recensione di un gioco che soddisferà la vostra voglia di riordino, organizzazione e armonia: analizzeremo A Little to the Left, un titolo indie sviluppato da Max Inferno e pubblicato da Secret Mode.

A Little to the Left è un carinissimo puzzle game in cui le azioni che dovremo fare saranno principalmente quelle di ordinare, impilare e organizzare i più disparati oggetti di casa, e non solo, in modo piacevole e rilassante. Basta cliccare e trascinare il cursore per spostare gli oggetti e ripristinare l’ordine. Il gioco ci fa affrontare un’ottantina di livelli, ciascuno con un puzzle da risolvere, raggruppati in cinque Capitoli con temi diversi. Alcuni enigmi hanno più di una soluzione corretta: una volta risolto l’enigma, se oltre alla stellina piena vedremo accanto ad essa una o più stelline vuote, questo ci indicherà che abbiamo scoperto solo una delle due o più soluzioni, e potremo ripetere il livello per scoprirle. Per questi livelli alla fine ci verrà assegnata una stella per ogni soluzione che riusciremo a scoprire.
Se dovessimo aver bisogno di riflettere un po’ più a lungo su una soluzione, è possibile mettere semplicemente in pausa qualsiasi puzzle e passare al successivo; ci sarà permesso di tornare indietro e ritentare di nuovo il riordino in qualsiasi momento. Se, invece, proprio non riusciamo a risolvere il rompicapo, ma non vogliamo mollare, A Little to the Left ci permette di mettere in pausa e chiedere un “suggerimento”: cancellando con una gomma degli scarabocchi su un blocco da disegno ci apparirà una soluzione; a questo punto potremo riprendere il livello e completarlo più agilmente.
Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato grandi problemi, solamente un paio di piccoli bug trascurabili che non hanno compromesso il completamento del gioco.

Segnaliamo che l'ultimo livello del Capitolo 4, "Natura Intrinseca", potrebbe causare un po' di fastidio a chi soffre di aracnofobia, per quanto si tratti di un disegno stilizzato e compaia solo pochi secondi [io stessa, aracnofobica, sono riuscita a superare l'avversione verso il simpatico amico proprio per la rappresentazione stilizzata N.d.R.]. In alternativa è possibile saltare il livello non appena vedrete la ragnatela a schermo e proseguire con il quinto Capitolo.

Oltre ai cinque Capitoli, A Little to the Left presenta la sezione “Riordino Giornaliero” selezionabile dal menu, nella quale, uno al giorno, ci verrà proposto o riproposto un enigma. Questi sono ben 365, quindi anche una volta terminato il gioco, cosa che a noi ha richiesto circa quattro ore, avrete un anno di puzzle giornalieri per continuare a riordinare! Alcuni sono simili se non del tutto uguali a quelli affrontati nel percorso principale, il che rende un po’ ripetitiva la loro risoluzione, ma la peculiarità è che questi Riordini Giornalieri sono unici, diversi per ciascun giocatore, quindi è inevitabile che dopo un po’ alcuni si somiglino. Risolvendoli guadagneremo un badge per ogni step completato [noi abbiamo completato sette Riordini Giornalieri e collezionato tre badge N.d.R.].

Alcuni puzzle si sono rivelati molto semplici e di immediata risoluzione, altri invece, meno intuitivi, ci hanno richiesto qualche minuto per trovare almeno una soluzione corretta. Man mano che proseguivamo, ci è capitato di trovare un po’ noioso un livello, non per gli oggetti rappresentati, ma per il tipo da azione richiesta. In effetti, verso la fine la ripetitività si è fatta un po’ sentire, mitigata per fortuna dalla varietà grafica.

Parlando proprio di comparto grafico, abbiamo trovato l’arte di A Little to the Left veramente piacevole, semplice ma di impatto. I colori pastello, il tratto riconducibile al segno lasciato da un colore a cera e le forme per lo più morbide dei disegni sono davvero capaci di trasmettere un senso di accoglienza e relax.
Fondamentali e ben realizzati anche il feedback sonoro dei diversi materiali degli oggetti e l’accompagnamento musicale di sottofondo, molto rilassante anche se con poca varietà e alla lunga ripetitivo.

In conclusione, A Little to the Left è un gioco molto carino e rilassante che appagherà la vostra irrefrenabile voglia di riordino e vi sfiderà a trovare lo schema che si cela tra gli oggetti di uso quotidiano. Inoltre, alla fine, per gli amanti dei gatti ci sarà una piacevole e tenera sorpresa [che noi da bravi gattari abbiamo molto apprezzato N.d.R.]!

Good

Varietà di puzzle...
Alcuni enigmi hanno più di una soluzione
Musica rilassante...
Arte molto bella
Simpatico l'intervento del gatto

Bad

...ma alcuni si ripetono o sono simili
...anche se poco varia
8.1
PEM-PEM

Sviluppatore: Max Inferno
Distributore: Secret Mode
Data di uscita: 8 novembre 2022
Genere: Puzzle Game
PEGI: N/D
Piattaforme: PC

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