recensione

Concrete Genie

Ash e i suoi piccoli Geni, riusciranno a riportare la luce a Denska?

Pubblicato il 18 Ottobre 2019 alle ore 10:00
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di Peppe090
@Peppe090

Era il 30 Ottobre del 2017 quando alla Paris Games Week Sony annunciò una nuova esclusiva per PS4, Concrete Genie. Da subito il gioco si è fatto notare per un particolare stile grafico e la possibilità di far prendere vita a qualsiasi nostro disegno avremmo creato in game. Concrete Genie è un titolo più importante di quanto si possa pensare, in quanto si tratta appunto di un’esclusiva Sony, ma esce in un periodo un po’ sfortunato, con l’attenzione  del pubblico tutta rivolta al “mostro” Death Stranding e, di conseguenza, ha fatto passare un po’ in secondo piano il gioco. Noi della però Tribù non ci lasciamo lasciati scappare l’occasione di provare questo titolo davvero particolare e adesso vi racconterò la mia esperienza, breve a dir la verità, del titolo realizzato da PixelOpus.

Film d’animazione interattivo

Protagonista di questa storia è Ash, un ragazzo amante dell’arte che passa il suo tempo a disegnare quella che una volta era la ridente città di Denska, ma che, in seguito ad un incidente con un petroliera, si ritrova in stato di abbandono. Con i suoi disegni Ash rivive i bei tempi passati con la famiglia nella città, ma non tutti hanno dei bei ricordi: nel gioco infatti è presente un gruppetto di ragazzi, dei bulli, dal passato un po’ tormentato che trascorrono il loro tempo a prendere in giro il protagonista. Le cose per Ash cambiano quando, costretto dai bulli ad andare al Faro di Denska, uno dei suoi disegni prenderà vita, dandogli il compito di ravvivare la città con le sue opere e spazzare via le misteriose radici oscure che inglobano il luogo. Ad aiutare il ragazzo ci saranno tre piccoli genietti elementali, fuoco, elettricità e vento, che gli permettono di creare i Geni, creature che corrispondono ad uno dei tre elementi citati e che daranno una mano ad Ash nella sua missione.
La storia narrata è palesemente dedicata i più giovani, ma questo non vuol dire che non sia buona anche per un pubblico adulto, anzi, Concrete Genie è come un film d’animazione, quindi adatto a tutti, e affronta benissimo tematiche delicate come il bullismo e altre situazioni nelle quali molte persone possono rispecchiarsi (nel caso di questa mia ultima affermazione non aggiungerò altro per non rovinare l’esperienza). Tutto sommato, la trama e i personaggi sono godibili, ma l’attenzione resta comunque su Ash e sui suoi simpatici geni. 

Artisti videoludici

Concrete Genie è descritto come action-adventure, ma è davvero il caso di definirlo tale? Come si dice in questi casi, la verità sta nel mezzo, e adesso vi spiegerò il perché. A gioco iniziato il compito del giocatore sarà semplicemente quello di accendere le luci nelle varie zone di Denska, riempiendo la città di disegni di ogni tipo e passare così da un luogo grigio e morto a uno colorato e vivace. A causa dei bulli che hanno fatto a pezzi il quaderno dei disegni di Ash, inizialmente i disegni a nostra disposizione saranno piuttosto limitati, quindi oltre al nostro compito principale dobbiamo girare per la città alla ricerca della pagine, indispensabili nelle fasi avanzate del gioco. Fare questo non sarà facile proprio a causa del gruppetto dei bulli i quali, se ci avvisteranno, ci inseguiranno e se riusciranno a prendere Ash lo scaraventeranno in un cassonetto nelle vicinanze e gli toglieranno il pennello magico, strumento chiave per dipingere Denska e dare vita ai Geni; qualora i bulli dovessero averla vinta, per prima cosa andrà recuperato il pennello, solitamente lanciato sopra un tetto di qualche casa abbandonata. Come fare ad evitarli quindi? Bisognerà attirarli lontano dalla zona utilizzando la freccia direzionale destra del pad, in modo che questi lascino il luogo nel quale si trovano, dandoci così la possibilità di avanzare. Una volta entrati in modalità pittura, potremo scegliere cosa dipingere tra i vari schizzi che abbiamo a disposizione, utilizzando il sensore di movimento del Dualshock 4 come un vero e proprio pennello, il risultato che si ottiene è che lo stesso schizzo non sarà mai uguale e potremo sbizzarrirci con le forme a disposizione per creare quello che vogliamo. Ad aiutarci a dipingere Denska ci sono i Geni, che seguono Ash nelle varie zone e che non solo posso suggerirci cosa dipingere, ma danno una mano a risolvere gli enigmi ambientali proposti dal titolo. I Geni di fuoco, ad esempio, posso bruciare ostacoli, quelli di Vento muoverli, mentre i geni elettrici sono in grado di ridare energia ad alcuni macchinari. Tutto questo per la prima parte del gioco.
La parte “action” arriva quando fa la sua comparsa l’oscurità, che prenderà il sopravvento su Denska e i Geni, facendoli diventare malvagi, e catturerà i bulli. In questa sezione del gioco, Ash potrà usare i tre elementi a disposizione per affrontare i geni oscuri: il tasto quadrato servirà a lanciare attacchi di fuoco, gli unici che danneggiano i nemici, il triangolo scatena un attacco elettrico, ideale per stordire, mentre col cerchio potremo utilizzare il vento, indispensabile per far cadere a terra i geni volanti che altrimenti non possono essere attaccati. Questa sezione del gioco è leggermente più corta di quella dedicata alla pura avventura e gli attacchi non saranno più disponibili a boss finale battuto, ma l’idea di dividere il titolo lo ha reso senza alcun dubbio molto più interessante. A pesare anche in questo caso è l’eccessiva brevità dell’esperienza: dipingere Denska o affrontare i geni oscuri, dura tutto troppo poco. 

Arte al servizio dei videogiochi

I videogiochi sono arte? C’è chi dice sì, chi no (come il mio vecchio professore di storia e teoria del videogame che odiava associare i videogiochi all’arte N.d.r). Senza scendere nella discussione che una domanda del genere può far nascere, mi limito semplicemente a dire che l’arte è un elemento fondante di Concrete Genie. Il motore grafico del gioco, così simile ad alcuni film di animazione, è bellissimo da vedere, ma soprattutto vedere i disegni che prendono vita nel gioco è una sensazione incredibile. Ogni genio, infatti, è basato interamente su quello che abbiamo disegnato noi e osservare i vari geni da noi creati in giro per Denska fa un certo effetto, quasi come se noi stessi avessimo contribuito allo sviluppo del gioco, e lo stesso vale per i dipinti con i quali tappezzeremo la città. Ogni schizzo prende forma sui muri in base alla pressione dei tasti e alla direzione che diamo al pad quando lo muoviamo, il tutto accompagnato da effetti visivi particolari, ad esempio gli alberi che crescono lungo tutta la superficie, farfalle che volano, pioggia, fulmini, stelle. Come detto in precedenza, non c’è limite a quello che si può creare e il  gioco non ha problemi a gestire questa enorme mole di lavoro che alla fine è generata in maniera del tutto casuale. Quanto fatto da PixelOpus da questo punto di vista è da lodare. Se dal lato artistico il gioco eccelle, lo stesso non si può dire delle musiche, belle in parte, ma poco ispirate. Discorso diverso per il doppiaggio, di ottima qualità e interamente in italiano, tipico delle esclusive Sony più importanti, segno che, nonostante il gioco sia passato un po’ in secondo piano, sia Sony che PixelOpus ci hanno messo il cuore nella realizzazione del titolo.

Un risultato concreto

Quindi, Concrete Genie è promosso? Possiamo dire tranquillamente di sì. Il gioco non è solo bello da vedere, ma è molto divertente da giocare, indispensabile per il target per cui è pensato e questo lo rende di conseguenza perfetto per qualsiasi tipo di giocatore. Purtroppo il gioco non è lunghissimo e questo pesa nella valutazione finale, così come ha pesato una gestione della telecamera non all’altezza, che spesso fa perdere di vista quello che stiamo facendo in un determinato momento. Tuttavia ciò non toglie il fatto che Concrete Genie sia un titolo di pregevole fattura; questo, unito al prezzo di vendita relativamente basso inusuale per un First Party di Sony, lo rende a maggior ragione ancora più gradito. Non posso fare altro se non consigliarvelo vivamente, si da amante dell’arte che da amante dei bei giochi.

Good

Come un film d'animazione
Disegnare è divertente
Interessante la parte dei combattimenti

Bad

Troppo corto
Cattiva gestione della telecamera
7.6
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: PixelOpus
Distributore: Sony Interactive Entertainment
Data di uscita: 8 ottobre 2019
Genere: Azione, Avventura
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4

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