Fire Emblem Warriors: Three Hopes

Un nuovo modo di concepire gli strategici.

Pubblicato il 8 Luglio 2022 alle ore 10:52
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Bentornati prodi lettori, oggi attorno al falò di Tribe Games ci concediamo di gettare uno sguardo su uno degli ultimi titoli pubblicati per Switch, Fire Emblem Warriors: Three Hopes, pubblicato da Nintendo e sviluppato dalla collaborazione di Intelligent System, Keoi Tecmo Games e Omega Force.

Il titolo, disponibile dal trascorso 24 giugno, si è già guadagnato un buon posto nella classifica dei meglio riusciti RPG strategici di quest’anno; le impressionanti animazioni in game, la strabiliante caratterizzazione di ogni singola unità e una storia solida e ben strutturata rendono quest’opus di Intelligent System un dignitoso trionfo per la categoria.
Ma di che categoria precisamente parliamo?

Fire Emblem Warriors: Three Hopes è un RPG strategico della miglior sorta.
Uno di quei titoli che consente agli appassionati del genere strategico-action o strategico-adventure di poter fare esperienza di ambo le situazioni durante l’andare delle ore di gioco [che nel loro totale ammontare si aggirano sulla cinquantina per ultimare almeno una delle tre storyline principali legate alle tre casate N.d.R.], poiché mischia nel suo gameplay la canonica dinamica musou estratta come un diamante dalla miniera di Dynasty Warriors di Koei e l’aspetto, intrecciato profondamente agli accadimenti della trama, dell’avventura in puro stile anime che inneggia ai precedenti titoli senza quella cancerogena componente di fan service che aveva fatto storcere il naso a diversi appassionati del precedente titolo.

RPG action o adventure?

Fire Emblem WArriors: Three Hopes si propone, come già detto, nel più canonico vestimento di gioco musou in stile Dynasty Warriors [per non citare la fortuita coincidenza numerica delle casate N.d.R.], ma in cosa davvero riesce a far evolvere la categoria?

Anzitutto è un gioco dalla profondità di trama davvero stupefacente; la struttura narrativa è coerente e racchiusa agli avvenimenti del gioco senza troppi richiami al passato, il che rende questo un titolo assolutamente esperibile per tutti, anche chi di Fire Emblem mai fece esperienza prima.
In secondo luogo, l’aspetto dell’azione durante il gameplay si costruisce sullo spettro di una numerosa sequela di azioni di gioco preliminari, quali la formazione della squadra, la confidenza dei singoli con i rispettivi equipaggiamenti e l’innovativa idea alla base del training dei vari eroi che ci accompagneranno nell’avventura. L’avventura medesima si snoda attorno a due poli principali.

Una delle riunioni all'Accademia Ufficiali del Garreg Mach

Il primo per l’early game, che sarà dedicato agli eventi nell’Accademia Ufficiali del Garreg Mach. Qui forgeremo il nostro futuro team accordandoci alle esigenze che emergeranno dai dialoghi e dalle scene cinematiche, cariche di tensione drammatica e ricche di dettagli di trama utili all’intendimento profondo della storia e delle missioni principali. Il secondo snodo del gioco è quello successivo agli anni trascorsi nell’Accademia [esattamente, anni, il tempo in questo gioco scorre inevitabilmente e non possiamo controllarlo; questo conferisce grande rilevanza alle scelte condotte in game e non poca dose di realismo ben supportato dalla componente gestionale presente in entrambe le fasi del gioco N.d.R.]. Non vi offrirò di questo una chiara visione oltre il necessario, prodi lettori, anzitutto per conservare la giocabilità del titolo a fronte della lettura dell’articolo ed in secondo luogo per non condizionare le scelte che verranno compiute durante la vostra partita, che, come già specificato, porteranno grandi variazioni alla trama genetica del titolo.
Basti dunque dire che nella seconda parte del gioco l’azione e la strategia si danno per apprese dagli sviluppatori e i combattimenti si fanno intensi e complessi, non solo strategicamente parlando, bensì anche per quel che riguarda la storyline, sempre più fitta di colpi di scena ed eventi chiave.

Dire che appartenga ad una categoria action rpg o ad una adventure rpg è quindi troppo caratterizzante come affermazione. Fire Emblem Warriors è uno di quei titoli in cui il retaggio di base del franchise non viene scordato, le dinamiche di gioco continuano nella loro evoluzione di capitolo in capitolo ed il gameplay offre tutti i tipi di interazioni possibili in uno e nell’altro caso, che si parli di azione o di interazione coi personaggi e il mondo di gioco.

Un poco prolisso?

Fire Emblem ahimè possiede una pecca a cui vanno in contro tutti i più grandi RPG: le pause dialogiche necessarie all’intendimento della storia, che in questo caso sono state sì gestite bene, al fine di rendere più complessi i background dei vari personaggi, ma purtroppo limitano e alle volte appesantiscono un gameplay ben costruito e piacevolissimo a giocarsi.

I rispettivi rappresentanti delle casate del Fòdlan.

Di fatto il principio di danno offerto dai dialoghi alla prosecuzione lineare dell’avventura è una drammatica criticità di ogni RPG; accusare Fire Emblem Warriors di una così tragica prolissità è quindi tanto corretto quanto eccessivo. In un gioco di questo spessore, in cui le relazioni con gli elementi di gioco interni sono fondamentali, lamentarsi della pausa di riflessione offerta fra un combattimento e una lezione all’accademia diverrà superfluo a fronte della comprensione dell’azione narrativa necessaria alla prosecuzione degli eventi in game. Non trascurando nemmeno, in luogo di questa analisi, la magistrale tecnica grafica che accompagna le molte cinematiche presenti nel titolo fra un dialogo e l’altro che spingono in alto il gioco per qualità narrativo-cinematografica.

E le dinamiche GDR?

Chiaramente come chiusa è imperativo proporre qualche riflessione sulle dinamiche propriamente GDR che caratterizzano questo titolo.

In un campo come quello dei GDR alcune cose non possono assolutamente venir meno, come il fabbro per potenziare armamenti e corazze o una bottega dove acquistare i materiali necessari per il conseguimento dei power up sulle singole attrezzature belliche. In Fire Emblem Warriors tutti questi sono ben presenti, belli, animati con quel giusto grado adolescenziale conferito dalla grafica anime scelta per il titolo ed in uno stile meravigliosamente Nintendo.
Nonostante ciò alcune pecche tecniche sono innegabili una volta osservate: durante alcuni combattimenti vi accorgerete di tirare numerosi fendenti a vuoto, questo frutto di una mala coordinazione fra i comandi e l’interfaccia di puntamento che a fatica aggancia in maniera efficiente i nemici da eliminare, oppure la caoticità generale delle battaglie, di sicuro appagante per un amante della dinamica uno contro mille ma senza dubbio infastidente per un giocatore più alla ricerca di momenti di calibrata azione in game.

Per chiudere, prodi lettori, il gioco risulta ben riuscito e notevolmente più originale dei precedenti del franchise, dotato di una fluidità davvero significativa considerando la console che lo supporta. Fire Emblem Warriors mantiene i 30 fotogrammi per secondo in ogni momento della partita, il che è ovviamente oneroso ma comunque farà stancare notevolmente la batteria delle nostre console portatili che in men che non si dica necessiteranno una pausa per la ricarica.
Il nostro consiglio, per quanto giri ottimamente su console portatile, è quello di giocarlo con la Switch inserita del dock al fine di godere appieno dell’esperienza grafica offerta, che per quanto concerne i personaggi è precisa e davvero raffinata, per colori e dettagli, ma quando si osserva l’ambiente circostante noteremo davvero poca elaborazione e sufficiente ridondanza da rendere noiose alcune sessioni di esplorazione del mondo di gioco.

Per continuare a leggere tutti i più recenti aggiornamenti riguardo Fire Emblem Warriors: Three Hopes rimani accanto al falò di Tribe Games.

Good

Storia meravigliosa e articolata.
Fluidità ottima sia in dock che portatile.
Cura dettagli primi piani molto elevata.
Caratterizzazione dei personaggi molto profonda e curata.
Godibile da chiunque, anche chi non ha mai giocato i precedenti titoli della saga.

Bad

Design degli elementi del mondo di gioco poco dettagliato.
Combattimenti troppo caotici.
Sgradevole difficoltà nell'agganciamento dei nemici.
Diversi dialoghi prolissi.
8.8
PEM-PEM

Sviluppatore: KOEI TECMO GAMES - Omega Force - Intelligent Systems
Distributore: Nintendo
Data di uscita:  24 giugno 2022
Genere: RPG, Azione, Avventura
PEGI: 12
Piattaforme: Nintendo Switch

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