Playstation 5: The Future of Gaming

Pubblicato il 13 Giugno 2020 alle ore 8:00
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Silenzio, pensieri e incertezze. Questa è la sintesi degli istanti successivi al termine della presentazione proposta ieri sera da Sony per portare, finalmente, nelle nostre case l’aria di nuova generazione con Playstation 5. Dopo una settimana di attesa e insano hype, anche per un Nintendaro come il sottoscritto, siamo finalmente arrivati alla resa dei conti con uno degli scogli più grandi per il videogiocatore moderno. In attesa di capire quale delle due console può essere la scelta da fare (cosa che speriamo di chiarire al più presto con un altro speciale) è arrivato il momento di sederci alla scrivania, guardarci in faccia e capire cosa è stato veramente l’evento visto l’altro ieri sera live su Twitch tutti insieme  a mente freddissima, quasi congelata, e tirare un paio di somme su quanto mostrato.

Future

L’evento Sony è iniziato con una serie di schiaffi in faccia, non solo al videogiocatore che si è ritrovato davanti a uno spettacolo mozzafiato, ma anche alla concorrenza che lo scorso maggio non s’è fatta così tanto sentire come avrebbe dovuto. In questo mese, Sony è riuscita a confezionare uno show simile a quanto visto da Microsoft pur mantenendo l’aspettativa dei fanboy più folli con delle bombe clamorose. Stiamo infatti parlando di Marvel’s Spider-man: Miles Morales, Rachet and Clank: Rift Apart (un uno-due schierato da Insomniac devastante) e Gran Turismo 7 che hanno aperto uno show nella maniera più clamorosa possibile, mostrando la potenza di Playstation 5 e – soprattutto – cosa vedremo nei prossimi anni grazie alle possibilità degli SSD. La compagnia giapponese ha proseguito la sapiente strada indicata da Microsoft solo un mese fa, mostrando oltre ai trailer dei giochi anche spezzoni di gameplay in grado di far impallidire tutto ciò che abbiamo visto fin’ora tra fluidità, capacità di mondo di gioco e potenza grafica, e il tutto sapientemente accompagnato da un lavoro sull’audio (Sony aveva raccomandato di indossare le cuffie per questo evento proprio per un motivo) che definire fuori di testa è probabilmente riduttivo. Il proseguo è stato un misto tra rivelazioni di titoli più piccoli (tra i tanti ricordiamo Stray, Kena: Bride of Spirits e Oddworld: Soulstorm) e titoli third party più grossi (Hitman III, NBA 2K21 e Resident Evil Village) prima di arrivare alla grande chiusura: il remake di Demon’s Souls di Bluepoint e Horizon Forbidden West di Guerrilla, i quali hanno chiuso la carrellata per quanto riguarda i giochi prima di lasciare il palcoscenico a Lei: la console.

Il reveal del design di PS5 è stato atteso per mesi e teaserato durante l’intera serata ed è arrivato glorioso come è poi la console in sé: elegante e con un’estetica eccezionale, tutto al contrario della semplicità mostrata da Microsoft con Series X nelle scorse settimane.

Ad accompagnarla tutti gli accessori che faranno parte del corredo, ovviamente tutti intersecati con in mente il disegno di una console che deve essere accompagnata soavemente dagli stessi, quasi come si stesse parlando di un prodotto unico, invece che di una console con i suoi accessori. Il colore predominante per questa generazione è il bianco, una scelta audace per Sony che da Playstation 2 in avanti si è sempre basata sull’eleganza del nero per presentare le proprie macchine ad esclusione delle limited edition.

Una presentazione che si è conclusa così come è iniziata: con delle emozioni forti e lasciando a bocca aperta tutti quanti. Potremmo parlare di perfezione, se non fossero mancati dettagli su data di lancio e prezzo – che ci aspettiamo essere concorrenziale con Series X – e informazioni più prepotenti sui servizi che accompagneranno i giocatori nella generazione in arrivo.

Questione di scelte

Una delle particolarità del reveal di PS5 che non abbiamo specificato durante il riassuntone è semplice quanto un attacco frontale a Microsoft in tutto e per tutto. Infatti, Playstation 5 uscirà nei negozi in due versioni: una con l’Ultra HD 4K Drive e una, invece, senza in quella che è in tutto e per tutto una versione All Digital, come fu per Xbox One S qualche anno fa. Complici le voci di una versione meno potente di Xbox Series X, denominata Lockhart, in procinto di essere presentata come alternativa economica alla stessa per competere con Playstation 5, Sony ha deciso di partire per prima all’attacco e rivelare quella che probabilmente si rivelerà la console deprezzata in maniera concorrenziale in grado di catturare tutti coloro che vorranno spendere meno, complice anche il periodo storico che stiamo vivendo. Una versione All Digital di Playstation 5 non è una scelta stupida o folle da parte della compagnia giapponese: infatti, i dati hanno dimostrato come nell’ultimo quadrimestre due terzi delle vendite sono avvenute tramite Playstation Store, palesando come il mercato digitale sia in rapida ascesa, nonostante alcune problematiche sulla natura delle linee internet che sono presenti in Occidente. Se questa All Digital dovesse costare 100 dollari (o Euro) in meno, siamo davvero sicuri che non la preferiremmo alla versione “completa” seppur questo possa voler dire dover conservare Playstation 4 per giocare i titoli di cui disponiamo la copia fisica? Questa presentazione, però, doveva assolutamente contenere delle informazioni sui servizi e su cosa possa significare sulle spalle del videogiocatore una console completamente digitale, pena l’incertezza e la discussione – forse inutile – da parte di alcune frange di pubblico che tendono a sottostimare un annuncio del genere. Sony doveva assolutamente chiarire le politiche sul futuro digitale: è in arrivo la famosa unione di Plus con il Now? Arriverà un simil-Game Pass in grado di sfruttare appieno questa versione digitale così da aiutare i giocatori nella transizione? Lo Smart Delivery sarà realtà anche su piattaforma Sony o saremo costretti ad aspettarci remaster e spendere di nuovo i nostri soldi?

Questo annuncio ha provocato enormi discussioni sui social e sui forum circa potenza della mossa di Sony e il clima di incertezza dovuto alla scarsità di informazioni sta provocando effetti tutt’altro che positivi su una strategia che, invece, noi valutiamo sensata e addirittura azzeccata, che ha messo enorme pressione sulla casa di Redmond. Poteva – anzi doveva – esserci molto di più in questa presentazione, anche se non escludiamo che Sony possa tranquillamente rilasciare queste informazioni nel breve periodo, in modo da tranquillizzare tutti e mettere in chiaro le sue armi.

La potenza dei Playstation Studios

La presentazione di Playstation 5 è servita a mostrare il futuro del gaming lato software e questo consiste anche nel dimostrare come i muscoli di Playstation Studios possano essere più grossi rispetto a quelli di Microsoft. Se durante la presentazione di maggio la casa di Redmond ha cercato più che altro di effettuare uno showcase con il supporto delle terze parti, quello che è mancato è ciò che, invece, ha mostrato la concorrenza. Di motivi per comprare Playstation 5 ne abbiamo a iosa e li abbiamo già citati nel primo paragrafo, mentre mancano i motivi per preferire Series X, è vero che lo showcase dei first party Microsoft è previsto per luglio e su questo ha voluto giocare Sony, soprattutto complice l’arrivo di due pesi massimi come The Last of Us Part II e Ghost of Tsushima su Playstation 4. Potreste pensare che questi due ultimi titoli non servano ma, invece, vi sbagliate di grosso visto che Sony nel corso degli anni ha fatto la differenza esattamente da questo punto di vista, con i First Party che hanno fatto la fortuna della casa giapponese. Sappiamo già che sono in arrivo Halo: Infinite e il nuovo Forza Horizon, ma non sono abbastanza per rispondere a Sony e alla potenza delle sue armi, senza dimenticare la possibilità di vedere titoli esclusive Playstation 4 potenziate e migliorate sulla console di nuova generazione, grazie alla retrocompatibilità e, possibilmente, ad un upgrade in grado di utilizzare le migliorie offerte dall’uso dell’SSD.

Quello da non dimenticare è, inoltre, come i Playstation Studios non abbiano mostrato proprio tutto ciò su cui sono al lavoro, in quanto mancano nomi di spessore come Naughty Dog (al momento impegnata con The Last of Us Part II), Sucker Punch (al momento impegnati con Ghost of Tsushima) e, soprattutto, Santa Monica e l’inevitabile God of War II, che già dalle premesse promette scintille e che il sottoscritto avrebbe voluto vedere già nella giornata di ieri. La presentazione Playstation 5, però, ha messo in chiaro una delle poche cose di cui eravamo già certi: il futuro videoludico è pienamente protetto e già le premesse sembrano indicarci come questa sarà una delle generazioni più divertenti per noi videogiocatori.

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