CoD: Black Ops: Cold War, la paura del nucleare

Pubblicato il 12 Novembre 2020 alle ore 14:00
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Cold War è il nuovo titolo della saga di Black Ops nell’universo di Call of Duty, in uscita il 13 novembre, dove si affronteranno operazioni segrete e battaglie mai combattute per fermare un complotto portato avanti per decenni.
La storia in Cold War è principalmente ambientata nel 1981, cioè nell’arco storico della Guerra Fredda (da cui prende il nome il gioco) tra il 1947 ed il 1991; venne dato questo nome perché fu uno scontro “non combattuto” tra le due grandi superpotenze: Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica (URSS).
Quindi, spendiamo due parole su questo periodo storico, così da avere un piccolo quadro della situazione prima di lanciarci nell’azione narrativa di “Call of Duty: Black Ops – Cold War”.

Inizialmente alleate alla fine della Seconda Guerra Mondiale per sconfiggere il regime fascista, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica continuavano ad avere rispettive incertezze e sfiducie, e la base di questo “scontro” era legato a motivi ideologici ed economici.
Le due avevano in mano le responsabilità del mondo e dell’Europa, che ormai era totalmente sfiancata e crollava su sé stessa per il peso portato sulle spalle di entrambe le Guerre Mondiali.
Gli Stati Uniti volevano portare avanti un concetto economico più capitalista, mentre l’Unione Sovietica era intenzionata a diffondere la sua propaganda comunista; questo portò una divisione del continente europeo in due fronti, creando il cosiddetto bipolarismo.
Da qui presero piede una serie di giochi di potere, seguiti da azioni per avere favori e voti di sostegno, come inviare risorse essenziali agli alleati per supportarli nel rialzarsi dalle macerie.

Non mancarono diverse situazioni di tensione che strinsero nella morsa di terrore il mondo intero, specialmente parlando di nucleare.
Quest’ultimo è proprio il discorso su cui fa perno il gioco di “Call of Duty: Black Ops – Cold War“, in cui il rischio di una guerra nucleare potrebbe spazzare via la razza umana dal mondo intero.
Non sono mancate occasioni nel periodo della vera Guerra Fredda in cui lo scontro si sarebbe potuto realmente scatenare, e chissà in quale condizioni ci saremmo potuti trovare attualmente, di sicuro niente alla Fallout.
Uno dei momenti più critici per esempio iniziò nel 1949 quando, con un enorme sacrificio di uomini, l’Unione Sovietica creò la sua bomba atomica; inizialmente erano solo gli Stati Uniti i possessori dell’atomica e la storia ce l’ha purtroppo mostrato con Hiroshima e Nagasaki.
Nel momento in cui anche i sovietici realizzarono la loro per contrapporsi all’America, iniziò una corsa al nucleare e nazioni come Francia, Inghilterra e Cina si attrezzarono per avere anche loro gli ordigni; fortunatamente nel 1968 venne stipulato il “Trattato di Non Proliferazione Nucleare” tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Un altro momento critico si ebbe nel 1962, quando l’Unione Sovietica diede una mano a Fidel Castro e Che Guevara per spodestare il dittatore del periodo a Cuba e assumere il comando; i sovietici inoltre piazzarono dei missili atomici puntati presso l’America e quel momento viene registrato nei libri di storia come la “Crisi dei missili a Cuba”.

Cold War trasmetterà una propria esperienza per via della sua narrativa, ma nella realtà, ancora attualmente, un minimo di paura la si prova sempre. Nonostante trattati su trattati, la minaccia nucleare c’è sempre (seppure sopita). Chissà cosa provarono i nostri nonni e genitori durante quegli anni.
Fu un periodo di forte tensione nella storia, a poco tempo da un secondo conflitto mondiale che costò la vita a milioni di persone, la prospettiva di una nuova guerra su scala mondiale era l’ultima cosa che potesse avverarsi, contando l’aggravante che questa volta si era in possesso di armi capaci di sterminare tutto quello che c’è attorno per chilometri di distanza, non solo nell’immediato istante della sua esplosione, anche sul lungo termine a causa delle radiazioni per chissà quanti anni.
Nel corso della Guerra Fredda fortunatamente ci furono anche eventi storici positivi, come lo sbarco del primo uomo sulla Luna e la caduta del Muro di Berlino. In questo speciale abbiamo parlato di alcuni fatti per dare una piccolo contesto sul periodo storico e sul tema in cui è immerso Cold War.
Per fortuna questo arduo periodo è passato, adesso ne stiamo affrontando un altro veramente complesso, contro qualcosa che non guarda in faccia a nessuno.
Per quanto difficile sia, dobbiamo cercare di essere positivi e comprensivi verso il prossimo, perché piangerci addosso non cambierà la situazione.
Non è la prima volta che affrontiamo circostanze che ci hanno messo in ginocchio, la storia ce l’ha insegnato, non si sa per quanto andrà avanti, ma ce la faremo.

Non resta quindi che augurarvi buon divertimento per il 13 novembre e distrarvi un po’ con “Call of Duty: Black Ops – Cold War” tra un’adrenalinica campagna singolo giocatore, gli scontri online nel comparto multigiocatore e la sopravvivenza con il ritorno di una modalità amata da molti fan della serie (me per esempio): la modalità Zombie!

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