yu no a girl who chants love at the bound of this world

La nuova edizione della celebre opera di Hiroyuki Kanno., un brido fra visual novel e avventura punta e clicca

Pubblicato il 15 Ottobre 2019 alle ore 14:00
0
di Peppe090
@Peppe090

Cos’è YU-NO: A Girl Who Chants Love at the Bound of this World? Probabilmente questo è il primo pensiero di chiunque legga questo titolo, quindi facciamo le doverose presentazioni. YU-NO è una visual novel giapponese rilasciata in origine nel 1996 su PC e ideata da Hiroyuki Kanno; il gioco è talmente importante da essere considerato una leggenda, un punto fermo del genere sci-fi e ispirazione per opere come Steins; Gate, come ammesso dai suoi creatori. Di recente 5pb. è riuscita ad accaparrarsi i diritti per un remake che, grazie a Spike Chunsoft, arriva anche in Occidente, occasione perfetta per scoprire cos’ha di così speciale questo gioco.

Viaggi nel tempo e realtà parallele

Protagonista della storia è Takuya Arima, uno studente della Sakaimachi Academy rimasto orfano del padre e che vive con la sua matrigna. Durante le vacanze, Takuya riceve un pacco misterioso il cui mittente è proprio il padre creduto morto da due mesi. Al suo interno vi sono uno strano congegno a forma di specchio e una lettera, nella quale l’uomo rivela di essere ancora vivo, ma soprattutto affida al figlio l’oggetto, chiamato Reflector Device e che, stando a quanto spiegato nella lettera, permette a chi lo possiede non solo di viaggiare nel tempo, ma anche attraverso realtà parallele. Una volta che Takuya stesso sperimenta i poteri del Reflector Device, deciderà di risolvere il mistero intorno a suo padre, il perché questo oggetto viene cercato con insistenza da alcuni individui e l’identità di una misteriosa ragazza bionda morta davanti agli occhi del ragazzo.
Essendo una visual novel, la trama è il punto forte del gioco, mai banale e di un certo spessore, merito non solo del cast, ma anche grazie alla questione dei viaggi nel tempo e dei mondi paralleli a quello del protagonista, con la possibilità di intraprendere le classiche “route” dedicate alle eroine femminili. Però YU-NO forza il giocatore a scegliere le route in un certo ordine e solo una volta completata una di esse potremo accedere ad altre. Qui entra in gioco la meccanica delle realtà parallele e dei viaggi nel tempo, che ci permettono di tornare indietro in un particolare punto della storia una volta entrati in possesso di oggetti chiave che ci danno la possibilità di scegliere una route diversa da quella completata in precedenza. Ogni route ha, ovviamente, per protagonista uno dei personaggi femminili del gioco, che finiranno per avere una relazione col protagonista dove non mancano scene a tinte erotiche; del resto, come la grande maggioranza delle visual novel in giappone, YU-NO nasce come eroge, abbreviazione di eroge games, a indicare quei titoli con contenuti per adulti. Per avere un quadro completo della storia, però, bisognerà completare tutte le route disponibili in modo da accedere al true end route, ovvero il classico vero finale della storia.

Avventura punta e clicca

Ricordate quelle belle avventura punta e clicca? Bene, anche il remake di YU-NO decide di riproporre questa struttura del gioco originale. Nel gioco passeremo gran parte delle oltre 50 ore che ci vogliono per completarlo a leggere testi, ma spesso saremo chiamati ad indagare nei dintorni puntando un cursore in particolari punti dello schermo, utilizzare gli strumenti in nostro possesso per poter andare avanti con la storia o usare il Reflector Device tramite l’Auto Divergence Map Systems (A.D.M.S). Questo si presenta come un menù nel quale possiamo vedere tutti i vari rami con le realtà parallele alla nostra che possiamo raggiungere usando il reflector device, a patto però di aver prima usato uno dei gioielli presenti nell’oggetto, che creano un vero e proprio “file di salvataggio” nel tempo e permettono al protagonista di tornare al punto della storia desiderato, mantenendo intatti oggetti e conoscenze che abbiamo acquisito nel futuro. Inizialmente, questi gioielli sono limitati, per cui vanno usati con cautela, ma vista la natura forzata delle route è difficile commettere errori, anche perché il gioco offre un’opzione che permette di visualizzare aiuti per risolvere gli enigmi che ci troveremo davanti, in modo da permettere ai giocatori di dedicarsi solo alla storia senza impegnarsi più di tanto; così facendo, tuttavia, si perde qualcosa nell’esperienza complessiva.
Per il resto, il gioco non offre molto altro, ma in fondo si tratta di una visual novel e giochi di questo genere non puntano certamente sul gameplay. Di sicuro YU-NO non annoia anche grazie alla presenza di questi elementi che ci offrono un minimo di interattività, in quella che altrimenti sarebbe stata una semplice avventura testuale.

Come ti faccio il remake

YU-NO è un remake, ma in questi casi come si fa il remake di una visual novel? Risposta semplicissima in verità: lo stile grafico del gioco è stato completamente cambiato rispetto al titolo originale, ormai vecchio di 20 anni, in favore di uno moderno, ma che resta fedele al passato. E’ questo un elemento essenziale per una visual novel, dove gli sfondi, le illustrazioni di particolari eventi e quelli dei personaggi sono alcune delle basi sulle quali si fonda qualsiasi gioco del genere e, di conseguenza, devono avere un certo appeal per invogliare il giocatore ad avvicinarsi al titolo. In questo caso YU-NO fa il suo compito a dovere e la qualità dei disegni incide anche nelle illustrazioni più erotiche, che sono veramente belle da vedere. Per quanto riguarda la parte audio, il gioco propone il doppiaggio solo in lingua giapponese, di ottima fattura, e una doppia colonna sonora, ossia quella del remake che presenta brani rimasterizzati e moderni, e quella del titolo originale, con la possibilità di cambiarla in qualsiasi momento. Buona anche la traduzione, essenziale per poter apprezzare la storia, ma disponibile solo in inglese, cosa che, vista la complessità della storia e di certi termini e spiegazioni scientifiche, non rende il gioco adatto a chi mastica poco la lingua anglofona. Comunque, il lavoro di Spike Chunsoft in ambito di localizzazione dei testi è promosso a pieni voti, cosa non semplice e scontata quando si parla di un titolo così longevo e complicato.

Una delle migliori visual novel sul mercato

Arriviamo alla fine di questa recensione per rispondere alla domanda posta all’inizio. YU-NO merita ancora oggi la fama di visual novel leggendaria? Soprattutto considerando la qualità di alcuni titoli che sono usciti negli ultimi anni? La risposta è senza il minimo dubbio sì. Tenendo conto che parliamo di un titolo che comunque è rimasto invariato in oltre 20 anni nella sua storia, YU-NO ha una trama e un cast di tutto rispetto, che rapiscono fin dalle battute iniziali nel prologo e non ti lasciano più andare finché non si arriva alla fine. 
Grazie a 5pb. e Spike Chunsoft tutti i giocatori possono finalmente apprezzare quella che è ritenuta una delle migliori visual novel di sempre e, dopo tante ore passate sul gioco, non posso che essere d’accordo con questa affermazione.

Good

Storia avvincente
Ottima traduzione inglese
Splendide illustrazioni
Colonna sonora sia originale che rimasterizzata

Bad

Le route sono forzate
...ma difficile da seguire per chi conosce poco la lingua
8.1
PEM-PEM

Sviluppatore: 5PB
Distributore: Spike Chunsoft
Data di uscita: 4 ottobre 2019
Genere: Visual Novel, Punta e Clicca
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Playstation Vita, Nintendo Switch, PC

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistorycheckmark-circlecross-circle