trine 4 the nightmare prince

Amadeus, Pontius e Zoya sono tornati per una nuova avventura

Pubblicato il 7 Ottobre 2019 alle ore 9:00
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Trine 4 è un titolo che ai più suonerà familiare. Dopo aver conquistato un discreto successo con i suoi precedenti tre capitoli, Frozenbyte ci porta con The Nightmare Prince in questa nuova avventura dai gusti per lo più nostalgici. Ben poco è cambiato dalle precedenti iterazioni, e i nostri beniamini Amadeus, Pontius e Zoya sono ancora qui per accompagnarci in questo singolare viaggio tra terre incantate ed incubi sinistri.

Alla ricerca di un principe e dei suoi incubi

Il principe Selius, rampollo della famiglia reale, è un giovane talentuoso e ricco di risorse, ma più di ogni altra cosa desideroso di studiare la magia in tutte le sue forme. Da questo suo desiderio scaturisce un interesse decisamente acceso nei confronti di questa materia, che lo porta ben presto nella biblioteca reale in cerca di testi da studiare. L’inesperienza e la bramosia di potere, però, giocheranno a Selius un brutto scherzo, portandolo a lanciare un incantesimo molto potente che rende inesorabilmente reali tutti gli incubi e le paure del giovane uomo. Preoccupati e spaventati dal potere del ragazzo, i genitori decidono di affidarlo alle cure dei maghi più esperti del reame, ma anche questi riescono solo a smorzare l’intensità degli incubi. Il principe però detesta lo stato di prigionia in cui si ritrova, e ben presto fugge in cerca della libertà. Per richiamare il giovane ragazzo all’ordine vengono invocati i tre eroi del Trine, proprio AmadeusPontius e Zoya che, ancora una volta, dovranno collaborare nel tentativo di trovare il principe Selius e salvarlo dai propri poteri. Come potete immaginare, il viaggio non sarà una passeggiata di salute e presto i nostri eroi capiranno che il giovane principe non è proprio dell’idea di tornare nella sua gabbia dorata.

Magia, forza e agilità

Uno dei punti di forza della serie di Trine è proprio il modo in cui i nostri tre eroi possono sfruttare i loro poteri e abilità per superare gli ostacoli e i puzzle che si ritroveranno davanti. Trine 4 parte, infatti, dedicando i primi tre livelli ad una sorta di tutorial, in modo da presentarci i nostri alter ego e le loro abilità. A dispetto di ciò, il gioco non smetterà mai di introdurre nuove funzioni, poteri e interazioni tra i protagonisti, rendendo ogni livello e ogni scenario unico per un qualche particolare. Permetteteci però di spendere un paio di parole sui tre eroi. Il primo che avremo modo di conoscere [o rincontrare se avete già giocato a qualche capitolo precedente N.d.R.] è il mago Amadeus. Questo personaggio dispone di alcuni poteri interessanti, tra cui la capacità di spostare oggetti per mezzo della magia e di evocarne altri in modo da sfruttarli in caso di necessitàPontius è il nostro cavaliere sovrappeso, decisamente fissato con il cibo, ma anche esperto guerriero. Quando si tratta di menare le mani e di usare la forza bruta è a lui che ricorrerete, ma non solo: lo scudo di Pontius è infatti un ottimo strumento di difesa, ma è anche utile per affrontare certi enigmi dove è richiesto di riflettere dei raggi di luce o deflettere dei proiettili nemici. Infine, ultima ma non meno importante, la ladruncola Zoya, incredibilmente agile, equipaggiata di arco con frecce elementali e in grado di usare un rampino per raggiungere zone altrimenti inaccessibili, o anche per tendere corde su cui poter camminare. Questi di per sé sono solo i poteri di base di ognuno dei nostri protagonisti, poteri che nel corso della storia sono destinati ad aumentare in numero e potenza, ma soprattutto che saremo chiamati a combinare per poter affrontare i diversi enigmi ed ostacoli che ci ritroveremo dinnanzi. Potremo quindi evocare una sfera con Amadeus, per poi legarla ad un appiglio usando i rampini di Zoya ed infine sfruttare una carica ben piazzata di Potnius per avere una palla da demolizioni adatta a sfondare gran parte delle barriere che incontreremo, ma, come già abbiamo detto, questo è solo la punta dell’iceberg; avanzando nel gioco e raccogliendo esperienza potremo sbloccare nuovi poteri [cosa che avviene raggiungendo certi punti di trama N.d.R.] oppure dei potenziamenti [questi invece dipendono da quante boccette raccoglierete nei singoli livelli N.d.R.].

Enigmi e battaglie

Come nei precedenti capitoli, anche in Trine 4 enigmi e puzzle ambientali la fanno da padrone, portandoci a spremere non poco le meningi in alcuni frangenti per trovare la combinazioni di abilità giuste da impiegare. Ogni serie di enigmi sfrutta infatti uno o più dei nostri poteri, ma la cosa positiva è che, come ci hanno detto anche gli sviluppatori, non esiste un solo modo di risolvere uno schema, bensì le abilità possono spesso essere combinate in modi diversi e creativi, portandoci ad affrontare lo stesso enigma con approcci potenzialmente diversi. Tra un enigma e un puzzle però ci ritroveremo anche alcuni scontri con qualche saltuario nemico. Qui, specie nelle zone iniziali, il contributo di Pontius sarà inestimabile, soprattutto perché, salvo alcune abilità avanzate come il poter accelerare le casse verso il basso e le frecce elementali di Zoya, gli altri due personaggi non hanno un granché come attacchi e difese, mentre il nostro buon Pontius dispone di una spada e uno scudo i quali, in questi momenti, saranno ottimi per prendersi cura dei nostri avversari. Detto questo, se da un lato gli enigmi rappresentano il punto forte di questa produzione, i combattimenti sono invece il tallone d’Achille. Oltre ad essere infatti gli unici momenti in cui la scelta del personaggio è quasi obbligata, si tratta anche di schemi quasi sempre simili tra loro e anche piuttosto ripetitivi e noiosi. Motivo per cui anche se gli sviluppatori hanno cercato di variare gli scontri introducendo nuovi nemici ed aree, le battaglie saranno poi sempre una ripetizione di sé stesse.

Per chi fosse interessato, oltre a quanto già detto, è possibile affrontare le avventure di Amdeus, Pontius e Zoya anche in compagnia di uno o più amici giocando in coop locale od online fino a quattro giocatori (in 4 si potrà selezionare per forza di cose più volte lo stesso eroe senza problemi).

Un mondo fatato da incubo

Trine 4 non è però solo enigmi, puzzle e battaglie, ma anche un titolo 2.5D con una direzione artistica incredibilmente ispirata. Se in Trine 3 il passaggio da 2D puro al 3D ibrido non era riuscito a convincere del tutto, in questa quarta iterazione si è optato per un 2.5D (ovvero si tratta di un gioco 3D, ma con una impostazione della telecamera e del movimento del personaggio tipica da titolo 2D). Questa scelta meno radicale è, a nostro modo di vedere, forse un pelo meno spettacolare, ma ugualmente e incredibilmente coinvolgente, soprattutto perché la direzione artistica in questo nuovo capitolo ha fatto un lavoro eccezionale, animando un numero elevatissimo di elementi nel background, nel foreground, oltre che nemici ed alleati. Ogni livello dispone della sua identità e della sua personale impronta artistica e, a conti fatti, rimarrete spesso e volentieri incantati ad osservare alcuni scorci e scenari grazie alla loro incredibile bellezza.

Non solo il comparto grafico eccelle in questa produzione, ma anche quello sonoro ci ha dimostrato di non essere da meno, portando con sé una soundtrack in grado di cullarci tra le sue note mentre esploriamo le profondità di questo reame fatato. Per concludere infine non ci resta che parlarvi del comparto tecnico e della stabilità del gioco. In fase di recensione abbiamo avuto modo di giocare il titolo in versione Nintendo Switch dove abbiamo potuto constatare che il titolo si comporta in maniera egregia, senza particolari problemi, bug o incertezze di sorta. Gli sviluppatori ci hanno informato di essere a conoscenza di diversi piccoli bug e problemi che potrebbero affliggere il gioco. Ad onor del vero, nella nostra partita a Trine 4 non li abbiamo riscontrati, ma abbiamo avuto conferma che saranno risolti tutti, o in gran parte, con la patch day one, disponibile al lancio del gioco per tutte le piattaforme.

La fine dell’incubo

Trine 4 è un gioco incredibilmente valido, che ci ha divertito per diverse ore e ci ha spinto a scervellarci non poco in alcuni momenti per risolvere i suoi intricati enigmi. Non è certo un gioco impossibile o ultra difficile, ma il pensiero laterale è di sicuro di grande aiuto, soprattutto quando si rischia di fossilizzarsi su un singolo modo di approcciare un enigma. Oltre a questo, la direzione artistica ha condotto un lavoro eccellente presentando delle ambientazioni carismatiche e ben fatte. Gli unici difetti in questa produzione sono, forse, solo i combattimenti di Pontius e qualche saltuario enigma che [a parer di chi scrive N.d.R.] è stato aggiunto solo per allungare un po’ il gioco e sa di già visto. Salvo questi due piccoli nei, il resto del gioco è un “more of the same”, ma con una identità tutta nuova e una storia, come sempre, scanzonata e divertente. Alla luce di questo, ci sentiamo quindi di promuovere a pieni voti questo nuovo capitolo della serie consigliandolo un po’ a tutti, amanti del genere e non.

Good

Gameplay profondo ed interessante...
Graficamente incantevole
Colonna sonora ben fatta

Bad

...a parte i combattimenti che risultano ripetitivi
8.2
PEM-PEM

Sviluppatore: Frozenbyte
Distributore: Modus Games
Data di uscita: 8 ottobre 2019
Genere: Avventura, Azione, Rompicapo
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, Google Stadia

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