Resident Evil Resistance

Resident Evil Resistance è il gioco multiplayer online sviluppato insieme a Resident Evil 3

Pubblicato il 13 Aprile 2020 alle ore 12:15
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di Peppe090
@Peppe090

Giusto qualche giorno fa vi ho parlato di Resident Evil 3 con la nostra recensione (che nel caso non aveste ancora letto, potete trovare a questo link) dove, tra le tante cose, ho ipotizzato come le location tagliate dal remake e l’eccessiva scarsa longevità del gioco potessero essere in parte dovute alla sua componente multiplayer online, Resident Evil Resistance, titolo che inizialmente fu svelato come gioco standalone e solo in seguito all’annuncio di RE3 Capcom rivelò che si trattava del suo multiplayer. Dopo aver passato più di una settimana abbondante su Resistance è arrivato il momento di parlarvi di questo titolo particolare con la nostra recensione.

Vittime

Più che una trama, Resident Evil Resistance ci viene introdotto con un filmato che spiega quello che sta succedendo, una piccolo preludio che fa da introduzione a quello che ci troviamo davanti insomma. Come un po’ tutti i multiplayer online il gioco presenta due fazioni diverse: Sopravvissuti e Mastermind che offrono due esperienze di gioco decisamente diverse tra di loro, ma andiamo per gradi.
Di base Resistance offre 4 mappe che prevedono “scontri” (se così li vogliamo definire) 4 vs 1; 4 giocatori impersoneranno i sopravvissuti che devono scappare dalla mappa di turno prima della fine del timer, mentre uno sarà il Mastermind che avrà come obiettivo quello di impedire la fuga e già da questo si capisce come cambino le carte in tavola in base a chi si sceglie. Una volta scelto da che parte stare dovremo scegliere il personaggio che preferiamo da una lista, sia nel caso abbiamo scelto i Sopravvissuti che i Mastermind, ciascuno con abilità particolari; fatto questo inizia la partita vera e propria.
Scelti i sopravvissuti avremo a disposizione un numero di crediti per comprare le armi a disposizione; ovviamente appena iniziato il gioco sarà ben poco quello che potremo acquistare e sarà importantissimo raccogliere crediti durante le partire, in modo da ottenere nuovi armamenti più adatti ad eventuali nemici più potenti che il mastermind ci metterà contro nelle varie aree della mappa di turno. Come anticipato, il nostro obiettivo è quello di uscire dalla mappa nel tempo limite e per farlo dobbiamo completare le varie aree della mappa, anch’esse con un tempo limite che può aumentare eliminando i nemici, ma che diminuisce non solo col passare del tempo, ma anche con la morte di un altro membro della squadra. La cooperazione quindi è fondamentale e fa la differenza tra una vittoria e una sconfitta, a patto di riuscire a trovare giocatori abbastanza bravi che difficilmente si fanno eliminare dai nemici.
Insomma, nei panni dei Sopravvissuti siamo di fronte al classico multiplayer in cooperativa dove i giocatori hanno un obiettivo comune e dovranno aiutarsi a vicenda per raggiungerlo, da qui il bisogno di scegliere personaggi con abilità diverse tra di loro divise in Attive e Speciali, ognuna con bonus e risultati diversi.

Carnefice

Discorso completamente diverso in termini di gioco è per il Mastermind, un cattivo col compito di evitare che i sopravvissuti scappino. Se nei panni dei sopravvissuti l’esperienza di gioco è simile a RE3, impersonando il mastermind le cose sono decisamente diverse, in quanto il nostro cattivo può controllare l’andamento della situazione grazie alle numerose telecamere presenti, piazzare trappole e scatenare armi biorganiche contro gli avversari. Per fare questo dovremo usare delle carte scelte da un apposito mazzo che possono contenere zombie normali, trappole e mostruosità di vario genere; inoltre sarà anche possibile usare le telecamera per sparare ai giocatori avversari grazie ad apposite mitragliatrici presenti.
Il modo migliore di utilizzare il Mastermind è senza dubbio quello di piazzare trappole in punti specifici e poi far apparire zombie o armi biorganiche, magari anche controllandole direttamente: nei panni del mastermind, infatti, abbiamo la possibilità di comandare le creature messe sul campo, fornendo loro anche un incremento nei danni inflitti in modo da eliminare uno o più giocatori in tempi brevi, ma di contro la difesa diminuisce e dunque il nostro mostro durerà poco sul campo rispetto a quando non viene controllato. Salendo di livello otterremo nuovi set di mazzi che permetteranno di scegliere carte più affini al nostro stile di gioco, ma quello che non cambia è la sensazione di pura onnipotenza che dona utilizzare il Mastermind che, se usato bene, significa vittoria certa: questo perché di base vi è un certo scompenso tra le fazioni, però è giusto sottolineare come alla fine conti di più l’abilità dei giocatori.

Un esperimento riuscito…più o meno

Tra i lati positivi di Resident Evil Resistance c’è quello che le microtransazioni presenti non vanno a rovinare di troppo l’esperienza di gioco, che risulta sempre abbastanza equilibrata nei limiti del possibile; come detto, il Mastermind ha un certo vantaggio rispetto ai sopravvissuti e lo dimostra il fatto che le code per utilizzare il personaggio nelle partire online sono più lunghe rispetto ai sopravvissuti, da qui un altro aspetto positivo: siamo liberi di scegliere la fazione a patto di aspettare qualche minuto. I server reggono piuttosto bene (almeno su Xbox One, piattaforma dove ho testato il gioco) e a livello tecnico siamo sullo stesso piano di Resident Evil 3, con il RE Engine che difficilmente delude da questo punto di vista.
Alla fine della fiera Resident Evil Resistance si rivela un buon titolo multigiocatore che però pecca a livello di contenuti: troppo poche 4 mappe e i personaggi a disposizione, ma giusto qualche giorno fa Capcom ha annunciato la roadmap dei contenuti in arrivo nei prossimi mesi, segno che c’è l’intenzione di supportare a lungo quello che si è rivelato essere un sì buon titolo, ma nulla di particolarmente eccezionale o innovativo.

Good

Giocare nei panni del Mastermind è la parte migliore
Comparto tecnico buono
I server reggono bene e le code per le fazioni sono abbastanza corte
Microtransazioni non fondamentali ai fini dell'esperienza di gioco

Bad

Solo 4 mappe
Troppo sbilanciamento tra sopravvissuti e mastermind
Come multiplayer online ha pochi contenuti al momento
7.0
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Capcom
Distributore: Capcom
Data di uscita: 3 Aprile 2020
Genere: Horror, Multiplayer Online
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC

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