recensione

Dirt 5

Tornano i pazzi Super Rally di Codemasters

Pubblicato il 24 Novembre 2020 alle ore 10:00
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione, oggi vi parlerò della versione Next Gen di Dirt 5. Andiamo a vedere com’è l’ultimo titolo di Codemasters su Xbox Series X.

Da qualche parte, nel corso del tempo, la serie DIRT di Codemasters si è un po’ persa. Dopo Dirt 3 è arrivato Dirt Rally, un titolo che ha attirato il pubblico più serio delle corse hardcore, portando con sé una guida che ha rasentato la perfezione. È stato un brillante diversivo dalla vena più orientata al Super Rally in cui si era trovato Dirt dopo aver eliminato Colin McRae dal titolo. Poi, è uscito Dirt 4 e sembrava aver perso ogni senso di individualità. Dirt 4 è stato un gioco divertente da giocare poiché ha aggiunto alcune delle meccaniche arcade alle corse, ma così facendo sembrava che avesse perso parte della sua personalità come compromesso.

È qui che Dirt 5 ha segnato una svolta portando con sé tutta la vivacità e la cultura esagerata dello stile dei Super Rally [gli X-Games in America N.d.R.]. Dalle schermate di apertura, è chiaro che questo non è un simulatore di corse hardcore e, se è quello che state cercando, potreste rimanere delusi. Dirt 5 è un gioco di corse arcade, è piacevole e divertente da giocare da soli, online con altri o anche sul divano con gli amici e la famiglia in schermo condiviso.

Come con qualsiasi nuovo gioco di corse, abbiamo provato prima un paio di giri nelle prove a cronometro e ci siamo allenati solo per avere un’idea di come si comportano le auto; non sorprende che, mentre queste macchine sembrano abbastanza pesanti pad alla mano, ma non si può negare che anche con tutti gli assist disattivati è sembrato comunque di esser “aiutati”  per impedirci di avere grossi incidenti ad ogni giro. Non è impossibile però, e si possono fare grandi “voli” e ribaltamenti, specialmente con alcuni dei salti offerti. L’accessibilità per quanto riguarda la difficoltà in Dirt 5 è alta e c’è una gran possibilità di personalizzazione: infatti potrete scegliere di disattivare completamente o solo parzialmente gli assist alla guida o aumentando la difficoltà solo alla IA per avere una sfida più impegnativa. Prendendo in considerazione ciò, quel che conta in termini di maneggevolezza in Dirt 5 non è che  la fisica dia un’esperienza perfetta, ma che si provi soddisfazione nel sistema di controlli e che le auto rispondano in un modo coerente alla guida, e possiamo dire che su questo Dirt 5 è impeccabile per quanto riguarda anche la vasta offerta di auto a disposizione.

L’intelligenza artificiale ci è sembrata un po’ troppo permissiva e “facile” anche a livello di difficoltà normale; infatti, non sempre quando c’era la possibilità di attaccarci negli spazi le altre auto hanno sfruttato ogni singolo nostro errore per superarci, ma anzi a volte hanno preferito fare la fila in modo ordinato. Per fortuna, come dicevamo prima, modificando la difficoltà della IA hanno cominciato a darci più filo da torcere facendo anche delle manovre al limite del legale.

Ci sono alcuni dettagli impressionanti anche nelle piste e nei loro dintorni, con la verticalità che raramente vediamo nei giochi di corse, specialmente negli eventi Path Finder, dove la visibilità e i tempi di reazione sono veramente messi alla prova, specialmente se userete le visuali in-car. Ogni luogo in cui vi troverete ha il suo stile visivo e ben riconoscibile che renderà ogni singolo tracciato ben impresso nella testa. Le gare Ice Breaker sono anche una gioia da vedere, dove l’illuminazione è davvero al suo massimo splendore e, soprattutto con la luce che passa attraverso le fessure del ghiaccio, vi farà sentire come se poteste facilmente cadere in qualsiasi momento. Anche gli effetti meteorologici sono sorprendenti da guardare in azione; vale quasi la pena fermarsi e guardarli passare a volte, dimenticandosi completamente della gara in corso. Tuoni e fulmini squarciano il cielo con un ruggito a dir poco realistico e le “bufere” di neve portano la visibilità quasi a zero. Tutto questo mentre la Series X non perde un singolo frame e rimane ancorata a 60 fps, sia in modalità frame rate che in modalità di qualità grafica.

In aggiunta a tutto questo, una menzione d’onore va assolutamente fatta all’editor di livelli e al numero sempre crescente di tracciati creati dai giocatori, che sicuramente allunga di non poco la longevità e il divertimento.

In conclusione, possiamo dire che Dirt 5 è un vero spasso da giocare, la possibilità di personalizzare la difficoltà in ogni minimo dettaglio, il comparto audio del gioco sempre ai massimi livelli, il comportato grafico del gioco che su Series X è ancora più bello e impressionante, la possibilità di creare tracciati e condividerli con la community e la parte tecnica che vi portano a giocare a 60 fps granitici in qualsiasi modalità rendono il nuovo titolo di Codemasters un vero gioiello da vedere e uno spasso da giocare! Al netto di qualche piccolo problema dimenticabile e su cui si può tranquilla passare sopra, consigliamo l’acquisto a tutti gli amanti dei giochi di corsa arcade, ma anche a tutti i fan dei giochi di rally.

Good

Frame rate granitico in qualsiasi modalità
Danni e sporco visibili
Una vastità di collezionabili
Bellissima colonna sonora
Comparto audio e sonoro di altissimo livello
Modello di guida divertente e appagante
Showcase della potenza delle console next-gen

Bad

Modalità carriera un po' troppo corta
Eventi sfida della modalità carriera non proprio chiarissimi
Piccole (e dimenticabili) sbavature tecniche
8.9
PEM-PEM

Sviluppatore: Codemasters
Distributore: Codemasters
Data di uscita: 12 novembre 2020
Genere: Racing Game
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Google Stadia

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