Close to the Sun

Il team italiano di Storm in a Teacup torna con un nuovissimo titolo. Scopriamolo insieme in questa recensione

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle ore 15:00
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di Dario Bin
@DrioAkuma

L'uomo ha sempre cercato nel corso dei secoli di evolvere le proprie conoscenze e accedere a nuove, ciascuno per i propri scopi; c'è chi lo fa per poter aiutare il prossimo, chi per il potere, chi per la gloria, tutti hanno un obiettivo.

Storm in a Tea Cup e Wired Productions propongono al mercato la loro nuova opera Close to the Sun, un'avventura in prima persona con sfondo horror, dove troviamo un Nikola Tesla, in cui le sue scoperte hanno rivoluzionato il mondo più di quanto abbia effettivamente fatto nella realtà.

Benvenuti sulla Helios

Questa particolare storia viene raccontata prendendo le vesti di Rose, una giovane giornalista che ha ricevuto un invito per salire sulla nave Helios dalla sorella Ada; quest'ultima, come tanti altri ricercatori di talento, si trovano su questa gigantesca imbarcazione in cui poter scatenare il proprio genio per rivoluzionare il mondo e la scienza stessa.
Una volta arrivata, Rose nota che qualcosa non quadra, data l'assenza dell'equipaggio sul punto di attracco; avanzando, scoprirà a malincuore che vi è un effettivo problema nel momento in cui legge su una porta la parola “quarantena”.
Da qui inizia l'inquietante avventura dove gli obiettivi sono ritrovare la sorella Ada e cercare una via d'uscita da quello che, una volta baluardo della scienza e dell'ego di Tesla, è diventato un posto pericoloso.

Close to the Sun distribuisce la sua storia in dieci atti, nei quali la narrazione è il punto di forza, proponendo un gioco dove è richiesto esplorare l'ambiente circostante per trovare ciò che serve e risolvere gli eventuali enigmi ambientali; il tutto accompagnato da momenti di tensione e jumpscare applicati nei punti giusti per cogliere di sorpresa il giocatore, in aggiunta a qualche situazione più adrenalinica per dare maggiore enfasi alla storia.
Il gameplay per vari aspetti è semplice e intuitivo nelle meccaniche, dato che gli elementi in cui poter interagire vengono evidenziati da apposite icone, senza risultare eccessivo nella difficoltà e permettere di raccontare gli eventi con una certa fluidità.
La storia si affronta in sette ore circa, tempo che si può ampliare grazie ai collezionabili presenti in tutti i capitoli; ognuno di essi si differenzia avanzando nel gioco e sarà compito del giocatore scoprire quali sono (ad esempio in un atto sono delle maschere, mentre in un altro delle foto).
Sparsi nelle mappe si troveranno diversi documenti, in parte a narrare la situazione sia dentro che fuori Helios e altri necessari per risolvere gli enigmi.
Non mancheranno situazioni in cui basta compiere un passo falso per far andare Rose all'altro mondo, ma vi è comunque sempre attivo un sistema di salvataggio automatico.

Quello a cui hanno puntato è un titolo story driven, dove il fulcro è viverne il racconto mentre si esplora l'ambiente circostante per scoprirne i segreti, easter egg e ammirare elementi come il museo, trovando le riproduzioni di invenzioni realmente realizzate da Nikola Tesla.
Molto affascinante come ogni titolo dei singoli atti contengano il nome di personaggi mitologici, invitando il giocatore a intuire quale sia il motivo per cui sono stati scelti proprio loro.
Se il corso della storia riesce a coinvolgere i giocatori, alcuni di essi potrebbero trovare un eventuale perplessità verso la conclusione.
Senza scendere troppo in dettaglio, essendo su base fantascientifica (oltre che horror), alcuni eventi possono lasciare ad una parte del pubblico delle lacune, a cui non sa se vi è risposta o meno.

Altra critica da considerare è la parziale limitazione legata a controlli e movimenti: per quanto semplici ed intuitivi, sono al tempo stesso legnosi; a volte il comando per effettuare alcune azioni (come saltare un ostacolo) compare in ritardo o non ha la giusta reattività all'input datogli.
Questo aspetto porta a situazioni sgradevoli, perché rischiano di costare la vita a Rose e di conseguenza ripetere più volte un frangente.

Sul lato tecnico c'è da dire che per essere un titolo indipendente, hanno cercato di sfruttare al meglio il motore grafico Unreal Engine 4, realizzando un gradevole lavoro di level desing con una buona varietà di location ricche di dettagli.
Attualmente, anche su macchine performanti, finché si sta in zone con panoramiche ristrette il frame rate rimane fisso e fluido, ma nel momento in cui si volta la camera in zone con un campo visivo maggiore e dettagliato, si percepisce ad occhio nudo un frame ballerino e instabile.

Molto apprezzata la colonna sonora, con musiche orchestrali che sanno accompagnare ogni frangente del gioco; azzeccati i giochi d'audio per cogliere alla sprovvista i giocatori tramite jump scare, lasciandosi dietro melodie per mantenere viva la tensione.
Un buon lavoro è stato svolto anche per il doppiaggio in italiano, nonostante una recitazione che risulta calante in alcuni passaggi e ottima in altri; si nota una mancata coordinazione tra il dialogo e il lip sync, presente solo sporadicamente.

Conclusioni

Tirando le somme finali, cosa ne pensiamo di Close to the Sun?
Ironicamente, come dice il titolo stesso, è un titolo indipendente che cerca di spiccare il volo per avvicinarsi e raggiungere il sole; questo grazie ad un'ambientazione sotto vari aspetti ben ricercata e curata, riuscendo a trasportare il giocatore nella narrazione durante l'esplorazione e la risoluzioni di enigmi non troppo complessi per rendersi adatto a tutti.
Sfortunatamente va a scottarsi sotto altri aspetti, come un sistema di comandi e movimenti intuitivo quanto legnoso, che a volte va a minare l'esperienza di gioco; parte della narrazione in procinto della conclusione, potrebbe far storcere il naso ad alcuni.
Riteniamo comunque sia un gioco da consigliare, con i suoi meriti se siete amanti del genere horror e volete vivere un'esperienza in buona parte narrativa, di cui i riferimenti (con relative citazioni) richiedono ragionamenti e ricerca da parte del giocatore.

Good

Narrazione ricercata e coinvolgente...
Buona varietà di location arrichitte di dettagli
Jump scare e momenti di tensione ben piazzati
Orchestralmente ben realizzato

Bad

...Seppure certi frangenti potrebbero lasciare perplessi alcuni
Un sistema di comandi sotto alcuni aspetti legnoso
Qualità del doppiaggio altalenante
Un'ottimizzazione nelle panoramiche grandi alquanto instabile col frame rate
8.7
PEM-PEM

Sviluppatore: Storm in a Teacup
Distributore: Wired Productions
Data di uscita: 2 maggio 2019
Genere: Avventura, Horror
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC

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