Amerzone - The Explorer's Legacy

Un viaggio nella natura selvaggia...sia del luogo che dell'uomo

Pubblicato il 13 Maggio 2025 alle ore 10:31
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Oggi, amici e amiche della Tribù, parliamo del ritorno di un titolo del 1999, sotto una nuova forma grafica, narrativa e di gameplay per portarvi ancora una volta nei misteriosi territori dell'Amerzone!
Discuteremo, infatti, della mia esperienza con il remake dell'opera prima di Benoît Sokal, ovvero Amerzone - The Explorer's Legacy.
Questo gioco è stato realizzato da Microids Studio Paris e pubblicato da Microids, e si presenta non solo come una riproposta del titolo originale, ma anche come una vera e propria espansione dell'esperienza che era stata offerta inizialmente nel 1999. Ciò significa che in questo remake troviamo dei cambiamenti in ogni comparto, dalla narrativa al gameplay, fino all'evidentissimo miglioramento grafico.
La domanda quindi, viene spontanea: saranno riusciti a migliorare l'esperienza di gioco, senza allontanarsi eccessivamente da quella originale? Scopriamolo insieme.

Un folle viaggio in Amerzone

Prima di tutto, dato che questo gioco è un'avventura grafica, parliamo della trama e della storia del mondo, che Microids Studio Paris ha modificato e ampliato con lo scopo di dare maggiore profondità al titolo e di permettere al giocatore di immergersi ancora di più in questa esperienza.
Questo remake ha la stessa trama dell'originale, nella quale vestiamo i panni di un giornalista inviato a casa del professor Valembois per intervistarlo riguardo la spedizione che lo vide protagonista negli anni '30, in Amerzone. L'Amerzone, come scopriamo a inizio gioco, è un piccolo paese del Sud America, che, ai tempi della spedizione, era un paradiso naturale abitato perlopiù da tribù in comunione con la natura e da specie animali estremamente particolari e mai viste in nessun'altra parte del mondo. In particolare, si parlava dei Grandi Uccelli Bianchi, volatili leggendari che si diceva fossero fondamentali per la vita delle tribù del paese.
Una volta trovato il professore veniamo coinvolti nel suo progetto di riportare l'ultimo uovo degli uccelli leggendari in Amerzone, nel luogo dove si possa schiudere e ridare vita a quella razza. Partiamo quindi alla volta di questo strano paese, che, però, ad oggi è sotto dittatura, completamente chiuso all'esterno e di cui sappiamo veramente poco, dato che da esso fuoriescono pochissime notizie.
Questa avventura ci porterà quindi alla scoperta di un macchinario geniale costruito dal professore che ci farà da casa per un po' di tempo, di un paese completamente isolato e protagonista di terribili abusi e della natura quasi completamente incontaminata, piena di scenari meravigliosi e di animali particolari che contraddistingue l'Amerzone.

La storia di Amerzone - The Explorer's Legacy parla quindi principalmente del mondo che ci circonda e dei personaggi che incontriamo lungo il cammino, che si rivelano essere estremamente umani, tutti legati alla spedizione degli anni '30 e ognuno con i propri rimorsi, ricordi felici e memorie che avrebbero voluto invece dimenticare.

Quello che fa il remake è prendere questa storia e ampliarla, facendo sì che sia l'ambiente siai vari pezzi di giornale, poster, biglietti e lettere, conducano noi giocatori a comprendere di più la situazione che sta vivendo il paese amerzoniano e le persone che lo abitano o che ci hanno a che fare. Solo nella prima area del faro dove vive il professore Valembois troviamo molte informazioni su di lui, che, messe insieme, ci offrono un quadro molto più completo sulla sua personalità e sulla sua vita. Questo ovviamente si ripeterà in ogni singola mappa che andremo a esplorare, approfondendo sempre o la dittatura di Alvarez o alcuni personaggi che Valembois incontrò negli anni '30 o che lo accompagnarono nella sua spedizione. Inoltre, poter leggere nel diario il resoconto giornaliero del personaggio che stiamo controllando, ci permette di avere anche una maggiore connessione a esso, dato che ci sarà permesso di leggere delle sue paure, delle sue speranze e delle idee che si è fatto riguardo il viaggio, la leggenda e tutto quello che sta affrontando in questi pochi giorni.
Questa espansione del worldbuilding del titolo originale riesce persino nel compito più complesso: rimanere in perfetta sintonia col materiale creato da Sokal, senza sovrastarlo né rimanerne succube. Insomma, è una parte inedita di Amerzone che sembra essere stata aggiunta dal suo autore, ne rispetta l'eredità e aumenta notevolmente l'immersione del giocatore, che recepisce più facilmente il messaggio finale.

Il gameplay migliorato

Questo è probabilmente il reparto che ha subito le maggiori modifiche, specialmente alla parte di qualità della vita del giocatore: nel titolo originale eravamo lasciati ai nostri mezzi, senza alcun tipo di aiuto né visivo né testuale, se non per l'icona del cursore che cambiava forma per le interazioni.
Nel remake di Amerzone, il team ha completamente ricreato la UI del gioco, rendendola estremamente più accessibile dell'originale attraverso l'aggiunta di elementi come la possibilità di vedere tutti i punti interagibili di una scena tenendo premuto uno specifico tasto, l'esistenza di un diario che tiene conto dei nostri obiettivi principali attuali e delle Indagini secondarie da compiere, oltre all'implementazione di un intero sistema di consigli su come proseguire nella stessa pagina degli obiettivi. Per quanto questi consigli siano perlopiù vaghi, riescono a instradarci nella direzione giusta, anche se ce ne sono alcuni che rivelano direttamente la soluzione; troviamo che sia una decisione particolare e non pienamente corretta, dato che la bellezza di giochi come Amerzone spesso risalta nei momenti in cui si rimane bloccati e si inizia a provare qualsiasi cosa per poter avanzare.
Tutti questi aiuti potrebbero far storcere il naso ai veterani, ma noi troviamo che siano una buona idea per permettere ad Amerzone - The Explorer's Legacy di porsi come punto di ingresso nel mondo delle avventure grafiche, offrendo comunque un'ottima esperienza anche ai più esperti, dato che questi aiuti sono completamente opzionali.

In ogni caso, parlando degli enigmi di per sé, essi sono stati quasi completamente cambiati, mantenendone l'intento originale, ma cambiandone completamente l'esecuzione. Mentre in certe parti sono rimasti uguali e seguono gli stessi passaggi, solo con una grafica migliorata, in molte altre situazioni troviamo delle modifiche sostanziali che hanno portato a enigmi più complessi, ma non al livello da diventare frustranti. Gli enigmi sono generalmente abbastanza intuitivi e riescono a mostrare la soluzione senza essere ovvi [io non son mai rimasto bloccato da un enigma, ma su alcuni ho dovuto ragionare per alcuni minuti o persino tirare fuori il classico quadernino per segnarmi cose che altrimenti avrei dimenticato N.d.R.].
Inoltre, si è passati da un movimento costituito da un passaggio netto da una schermata all'altra di gioco, a una fluida camminata del personaggio che passa da una scena all'altra. Questo fa sì che il gioco in generale risulti molto più fluido.

Tutto questo porta Amerzone ad essere un titolo dal gameplay divertente e intrigante, capace di tenerci attaccati allo schermo per delle ore, specialmente quando lo si va ad incastrare con la parte di trama.

I comparti sonoro, grafico e tecnico

Il remake offre anche un netto miglioramento del comparto sonoro, per quanto abbia un po' deluso la decisione di non rifare il doppiaggio italiano presente nel titolo originale. Comunque, Amerzone - The Explorer's Legacy risulta un titolo dagli ottimi effetti sonori, da una colonna sonora adatta a tutte le situazioni in cui ci andiamo a trovare e da un doppiaggio inglese molto professionale e ben fatto.

Per quanto riguarda la grafica, qui è dove Microids Studio Paris ha compiuto un vero e proprio capolavoro: esteticamente il gioco è stupendo, mostra scorci incredibili, oltre ad una grande attenzione al dettaglio in tutte le ambientazioni e in tutti gli oggetti raccolti e esaminati. Per chi ai tempi giocò alla prima opera di Sokal, giocare oggi a questo remake è sicuramente una grande emozione, perché permette di vedere quegli ambienti che un tempo ci si era immaginati venire alla luce in una grafica ad alta definizione, realizzata eccezionalmente.

Il punto più basso, per quanto più che sufficiente, è sicuramente il comparto tecnico che mostra svariati problemi soprattutto a livello di stabilità di frame; specialmente in scene che includevano il mare o corpi d'acqua di ogni tipo, il framerate ne risentiva, calando notevolmente. Inoltre alcune hitbox delle interazioni sono risultate mal posizionate e difficili da interagire.

Conclusioni su Amerzone - The Explorer's Legacy

Questo è un titolo in cui mi sono tuffato conoscendo bene Benoît Sokal e le sue opere successive, ma con vaghi ricordi di questa. In ogni caso, quello che ho trovato è stato un prodotto eccellente, capace di rispettare l'autorialità di Sokal, nonostante l'inserimento di alcune parti originali. Lo studio di sviluppo è riuscito a creare un nuovo prodotto che mantiene il feeling delle opere di Sokal, entrando però nel nuovo secolo grazie all'upgrade tecnologico e all'ampliazione della storia. Mi ha fatto percepire di star giocando a qualcosa che Sokal ha supervisionato dall'inizio alla fine.
Decisamente consigliato, a tutti e in particolare agli amanti delle avventure grafiche e delle opere di Benoît Sokal.

Good

Ottimo ampliamento della trama
Ottimo miglioramento dell'accessibilità del gameplay
Ottima colonna sonora e effetti sonori
Enigmi divertenti e raramente frustranti
Personaggi molto belli da esplorare e conoscere

Bad

Framerate instabile
Mancanza del doppiaggio italiano presente nell'originale
8.5
PEM-PEM

Sviluppatore: Microids Studio Paris
Distributore: Microids
Data di uscita: 24 aprile 2025
Genere: Avventura grafica
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

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