[Gamescom 2018] Eternity: The Last Unicorn – Hands On

Pubblicato il 12 Settembre 2018 alle ore 10:00
0

Tra le numerosi produzioni targate 1C Company, Eternity: The Last Unicorn è sicuramente una delle più particolari che ci sia capitato di vedere. Durante la nostra visita alla Gamescom di Colonia, siamo infatti riusciti a provare una breve demo del gioco e, dopo aver chiacchierato per un po’ con gli sviluppatori, siamo decisamente curiosi di vedere come questo titolo si evolverà nel prossimo futuro.

Eternity è un action RPG molto classico, con ambientazione e meccaniche ispirate alla mitologia Norrena e che ripropone un feeling vecchio stile che non guasta mai. In questa avventura vestiremo i panni di una giovane elfa di nome Aurehen, la quale avrà una pesante missione sulle sue spalle, liberare l’ultimo unicorno sopravvissuto. Questo obbiettivo è più importante di quanto si possa immaginare giacché l’esistenza di questi ultimi è strettamente legata a queste mitiche creature. Aurehen non sarà però l’unico personaggio giocabile, al contrario avremo modo di controllare anche un secondo personaggio. Al momento del nostro giocato purtroppo l’elfa era l’unica opzione, ma siamo venuti a sapere che il secondo personaggio sarà una sorta di vichingo chiamato Bior, armato di spada, scudo e spada a due mani. Le storie dei due, si intrecceranno e concateneranno faranno convergere in più occasione il cammino dei due personaggi, sia in modo diretto che indiretto.

Durante la demo che abbiamo provato, ci siamo trovati di fronte una serie di zone di una foresta in cui ci siamo potuti muovere liberamente e combattere con una serie di nemici. A tal proposito il combat system è particolarmente tradizionale e presenta combo a corto raggio con la daga e attacchi a lungo raggio con l’arco. Da quanto ci è stato detto l’arco non sarà disponibile fin da subito durante una partita normale, anche perché da quanto abbiamo visto rende molti nemici molto facili da affrontare senza subire danni. Al contrario il combattimento corpo a corpo necessita di più perizia e richiede di saper scegliere con precisione quando attaccare e quando schivare [probabilmente la parata sarà presente nel gioco finale, ma sarà una prerogativa di Bior N.d.R.].Tra uno scontro e l’altro saranno inoltre presenti semplici o brevi enigmi ambientali, che richiederanno di trovare un oggetto, sbloccare un percorso o, più raramente, di usare un personaggio in particolare. A completare le meccaniche di gioco troviamo infine un potere unico per ogni personaggio giocabile che, nel caso dell’ elfa, consiste nella capacità di assorbire le anime di alcune creature defunte sparse in giro per le mappe.

Per concludere questa scelta nostalgica di elementi, persino la struttura del gioco strizza l’occhio alle vecchie produzioni offrendoci sezioni puzzle, già citate in precedenza, alternate ad aree di combattimento, boss sparpagliati per le mappe e persino una telecamera fissa che cambia di scenario in scenario, rimanendo ancorata al protagonista. Da sottolineare come il gioco stesso orbiti massicciamente attorno al dualismo generato dalla presenza di due personaggi offrendo accesso a poteri e opzioni uniche ad ognuno dei due. Le abilità, così come la razza di ognuno dei due, offrirà loro accesso ad informazioni particolari o dialoghi unici. Alcuni npc per esempio ci rivolgeranno la parola o ci offriranno i loro servigi solo se saremo di una determinata razza, in caso contrario ci ignoreranno.

A concludere le nostre impressioni ci rimane ancora da parlarvi dell’aspetto grafico e di quello tecnico del gioco. Due aspetti che, nel panorama attuale rappresentano la croce di molti titoli. Eternity, da quanto abbiamo avuto modo di vedere, si è comportato in modo molto più che sufficiente, sopratutto tenendo a mente lo stato della build che abbiamo provato, il fatto che il gioco non uscirà prima dell’anno prossimo e che nella demo non abbiamo rilevato particolari criticità. L’unico elemento che potrebbe suscitare per alcuni qualche perplessità, è l’aspetto estetico del gioco. Si tratta indubbiamente di una direzione artistica ispirata ai giochi della generazione passata che, a modo suo, punta maggiormente sull’impatto di insieme, più che su una fedeltà visiva accurata. Detto questo non si tratta certamente di una scelta sgradevole, al contrario funziona piuttosto bene e, a modo suo, sa offrire degli scorci sicuramente interessanti e suggestivi.

Eternity: The Last Unicorn è un rpg classicheggiante con del grande potenziale, che ci ha intrattenuto e divertito per quello che abbiamo provato. Tenendo a mente che manca ancora diverso tempo al momento del rilascio, e di conseguenza anche margine di miglioramento, siamo sicuramente curiosi di vedere come il gioco evolverà nel tempo e cosa saprà offrirci con la sua versione completa.

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistory