Deep Rock Galactic – Hands On

Pubblicato il 20 Settembre 2017 alle ore 10:00
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Ecco come si presenta Deep Rock Galactic.

Benvenuti cari lettori di Tribe Games. Oggi ci occuperemo di Deep Rock Galactic, gioco attualmente in closed alpha che abbiamo avuto modo di provare in anteprima.
Come si presenta questo titolo multigiocatore cooperativo sviluppato da Ghost Ship Games ? Restate con noi per scoprirlo; buona lettura.

Space miners

Lo scopo di una partita a Deep Rock Galactic è molto semplice: impersonare un nano equipaggiato di tutto punto e scavare nelle profondità di pianeti alieni alla ricerca di Morkite, un raro minerale dall’inestimabile valore. Tra il dire e il fare, tuttavia, vi è in mezzo il mare, rappresentato in questo caso da giganteschi ragni che non vedono l’ora di cibarsi di carne nanica. Onde evitare questa spiacevole fine, ognuno dei quattro nani di cui è composta la squadra porta con sé non solo fumogeni luminosi e piccone, ma anche armi per difendersi dalla minaccia rappresentata da questi insetti.
La scelta della classe con cui giocare (EsploratoreIngegnereMitragliere e Scavatore) determina l’approccio con cui ogni partita viene affrontata; spieghiamoci meglio: giocando con l’esploratore avremo a disposizione rampini e dardi luminosi con i quali cercare nuove vie alla ricerca del prezioso minerale nerastro, ma sarà compito dello scavatore, grazie alle trivelle installate sulla tuta spaziale, aprire agevolmente la strada per il resto del gruppo che non dispone di una mobilità così elevata; solo grazie alla cooperazione di tutti i membri del team è possibile superare agevolmente ostacoli all’apparenza insormontabili e completare le varie missioni.

Picconi e granate

Come già accennato, lo scopo di ogni missione è quella di accumulare Morkite, ma non si tratta dell’unico minerale da estrarre: oltre all’intramontabile oro avremo la possibilità di accumulare Nitra; entrambi questi minerali non sono necessari per il successo della missione, ma danno la possibilità di acquistare oggetti da posizionare sul campo, come torrette di guardia o casse di munizioni; ma dove posizioneremo tutte queste scorte di minerale estratto? Presto detto: nel M.U.L.E., un robot quadrupede che ci seguirà ovunque e che conserverà tutte le scorte di materiale estratto, permettendo ad ogni giocatore di utilizzare i fondi immagazzinati dalla squadra per compare i rifornimenti.
Esauriti i filoni di minerale situati in superficie sarà necessario scavare sempre più in profondità, correndo il rischio di incrociare i già citati ragni; orbene, queste simpatiche creature aliene sono ripartite in più classi che spaziano dal ragno operaio e culminano in un enorme ragno corazzato in grado di generare ragni più piccoli; dato che più ci si intrattiene nelle miniere più sarà possibile effettuare questi poco piacevoli incontri, la rapidità con la quale andremo a trovare nuove vie e ad estrarre minerali sarà fondamentale, costituendo ai livelli di difficoltà più elevati (in tutto sono cinque) la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Per migliorare la velocità con cui si scava, nel caso non si disponga di uno scavatore e non si vogliano usare tutte le granate per demolire i tunnel, l’unico metodo possibile è quello di migliorare il nostro piccone in dotazione grazie ai crediti ottenuti a fine missione. Utilizzando questi, calcolati in base al numero di ragni uccisi e al minerale estratto, sarà possibile acquistare potenziamenti per ciascun pezzo del nostro equipaggiamento, permettendo di affrontare agilmente le missioni più impegnative; allo stadio attuale dello sviluppo non è presente alcun albero delle abilità che permetta di potenziare o sviluppare le abilità peculiari di ogni classe, limitando di molto la profondità di gioco; la speranza è che queste caratteristiche vengano implementate in un futuro aggiornamento.

Una grafica bollente

Il comparto tecnico del titolo è tutto all’insegna della mancanza di ottimizzazione: framerate ballerino che raggiunge picchi di oltre 300 fps con conseguente possibilità di danneggiare la scheda video e sovraccarico del processore che raggiunge temperature altissime, rendono l’esperienza di gioco proibitiva sui Pc di fascia più bassa, quasi obbligando ad evitare lunghe sessioni di gioco per “proteggere” il PC da eventuali danni.
Questa serie di problemi appare assolutamente surreale se paragonata alla grafica scarna e risicata che correda il titolo e che di per sé non richiederebbe risorse così elevate per funzionare. Dove il titolo riesce a distinguersi è senza dubbio il comparto audio: gli sviluppatori sono stati ben in grado di creare un’atmosfera tesa e tetra, che ben riproduce l’esplorazione di mondi alieni quasi totalmente sconosciuti.

Conclusioni attuali

In definitiva possiamo dire che Deep Rock Galactic è al momento un titolo molto promettente, che ricalca le ombre di titoli cooperativi di indubbio successo, declinando con una propria personalità la formula del gioco di squadra ed inserendola entro un contesto tutto particolare. Non è stata fornita ancora una data di rilascio ufficiale (la pagina Steam del gioco indica genericamente il 2018), ma già allo stato attuale dei lavori è possibile intravedere il buon potenziale che questo dimostra, specie se giocato in gruppo. Non ci resta che aspettare fiduciosi il prodotto finale per vedere cosa ne uscirà.

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