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Diablo IV [Open Beta]

Pubblicato il 31 Marzo 2023 alle ore 16:50
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Ed eccoci giunti anche a questo secondo incontro con la Beta di Diablo IV e i suoi contenuti. Come promesso anche in questo passato weekend ci siamo tuffati a capofitto nel mondo di Sanctuarium ed abbiamo testato approfonditamente il mondo di gioco, ma in particolar modo quelle componenti che non abbiamo avuto modo di toccare con mano durante il primo Week End di prova.
In questo secondo approfondimento quindi il nostro focus sarà in particolare sulle due classi del Druido e del Necromante, e per concludere vi parleremo dell’evento particolare di questa Beta, ovvero il World Boss. Quindi sedetevi comodi, prendetevi qualcosa da sgranocchiare perché Sanctuarium ci attende.

Maghi e mutaforma

Grandi protagoniste di questa beta sono, con ogni probabilità, le due classi non giocabili durante il primo week end, classi che per inciso sono forse anche le più gettonate dai nostalgici e dai veterani dei vecchi capitoli della saga. Se infatti il Necromante ha avuto una sua rappresentazione nel terzo capitolo come espansione a sé stante, il Druido invece non compariva dai tempi di Diablo 2 Lord of Destruction, e molti fan auspicavano un suo ritorno proprio in Diablo IV.
Ma bado alle ciance ed iniziamo a parlare proprio del Druido, classe che si presenta con dei percorsi tanto particolari quanto interessanti ed atipici. Il Druido è di per sé una classe magica che però manifesta i suoi poteri in due modi diversi. Da un lato è in grado di invocare la magia della terra e della tempesta (Vento e Tuono in sostanza), dall’altro è in grado di mutare assumendo la forma di un Lupo o di un Orso e sfruttando i poteri di queste creature mistiche. A tal proposito la magia del Tuono e la forma del Lupo tendono ad essere più orientati al danno, mentre la forma dell’Orso e la magia della terra tendono ad essere maggiormente orientate alla generazione di scudi e difese. Questi percorsi possono chiaramente essere utilizzati individualmente, oppure per costruire build miste che prendano le caratteristiche salienti di diverse scuole di magia druidica.

Durante la nostra prova abbiamo sperimentato un po’ tutto, ma abbiamo trovato particolarmente interessante la magia della Tempesta con qualche aggiunta da quella della terra. La magia del Druido è infatti estremamente spettacolare, oltre ad infliggere diversi status alterati e danni. Al contrario, l’uso delle metamorfosi richiede di mantenere distanze molto più ravvicinate, ma premia offrendoci una varietà di attacchi e abilità di supporto molto interessanti [ad esempio la forma di Lupo è in grado di curarsi del 20% della vita e quella dell’Orso di generare difese attaccando N.d.R.]. Grazie a questo connubio il Druido ci appare come una classe estremamente versatile, perfetta in cooperativa con altri giocatori che possono così sopperire alle eventuali lacune del loro compagno. Come con il Barbaro [seppur in modo meno marcato N.d.R.] anche il Druido infatti ci ha lasciato qualche dubbio. La sua evoluzione nella Beta ci è sembrata più lenta e difficoltosa di altre classi proprio a causa di questo suo generalismo. Il classico modo di dire “Jack of all trades, master of none” rende quanto mai l’idea in questo caso e ci pone di fronte ad una classe che, soprattutto nelle battute iniziali, fatica a generare un output di danno soddisfacente, e di conseguenza stenta a poter affrontare con semplicità i Boss in solitaria. Questo cambia in modo sostanziale nel momento in cui inizieremo a sbloccare più abilità e a disporre di oggetti leggendari che alterano le nostre magie rendendole più efficienti, ma anche così il Druido ci è sembrato molto meno efficiente soprattutto se si prende in esame la sua capacità di generare spirito (la risorsa con cui potremo usare le nostre abilità).

Un esercito personale

L’ultima, ma sicuramento non la meno importante, delle classi disponibili in questo Diablo IV è il Necromante, maestro della magia del sangue, dell’oscurità, delle ossa oltre che della non-morte. Questa classe, chiaramente magica, può fare affidamento su diverse scuole di magia per l’appunto, ovvero la magia oscura, quella del sangue e quella delle ossa. Queste tre forme di magia base verranno affiancate da diverse altre abilità che faranno uso di status alterati e debuff specifici (quali maledizioni e magie di manipolazione dei cadaveri), ed infine dall’abilità più importante del Necromante stesso, ovvero l'abilità di animare i morti. Il Necromante infatti dispone di ben due capacità che non dipendono dal suo albero delle abilità e che quindi non possono essere potenziate o apprese usando i PA tradizionali. Queste due abilità consentono al Necromante di evocare il proprio esercito personale e sono così divise: la prima permette di evocare scheletri combattenti e scheletri maghi; normalmente potrete avere un massimo di 3 guerrieri scheletrici e, oltre un certo livello 3 scheletri maghi. Non temete però perché nel vostro Libro dei Morti (la Specializzazione della vostra classe per capirci) avrete modo di aumentare il numero di scheletri guerrieri a 4 e, nel nostro vagabondare per Sanctuarium siamo riusciti a trovare uno scudo in grado di portare il massimo di guerrieri e maghi entrambi a 5. Da notare che attivare l’abilità ci consente di consumare un cadavere per evocare uno dei nostri scheletrici amici, ma anche una volta raggiunto il massimo di servitori questa non sarà inutile permettendoci di consumare un cadavere per curare e potenziare le nostre evocazioni. La seconda abilità ci permette invece di creare un vero e proprio Golem che ci seguirà e ci proteggerà combattendo per noi. A differenza degli scheletri non dovremo attivarla per evocare il golem, ma sarà sufficiente tenere l’abilità in barra perché il nostro amico cadaverico resti al nostro servizio. Addirittura, in caso dovesse soccombere ai colpi subiti, non dovremo nemmeno preoccuparci di richiamarne uno nuovo in quanto, dopo un certo periodo di tempo, il Golem verrà rievocato automaticamente. Al contrario, attivare l’abilità ci permette di rendere la nostra evocazione inarrestabile e fargli caricare un punto specifico in modo da infliggere ingenti danni ad area.

Anche con il Necromante abbiamo giocato un bel po’ ed anche con lui abbiamo avuto modo di sperimentare la beta fino a livello 25. Detto questo, la nostra impressione è che il Necromante sia senza ombra di dubbio una delle classi più forti in singolo tra quelle che abbiamo visto. Non solo le abilità sono molte, sinergiche e potenti, ma le evocazioni rappresentano una costante fonte di danno e protezione. Se a questo aggiungete che buona parte delle abilità che richiedono un cadavere non consumano essenza, ma addirittura in alcuni casi la generano, sarà anche molto difficile rimanere senza risorse e quindi potremo virtualmente continuare a lanciare magie a ripetizione senza grossi problemi. Il Druido infatti risulta molto limitato all’inizio proprio a causa della sua scarsa abilità di generare spirito rapidamente, cosa che lo limita molto nell’uso delle abilità più forti.

Un boss mondiale

L’ultima meccanica che non abbiamo avuto modo di sperimentare durante il primo week end è quella dei World Boss. A volerla dire tutta sarebbe stato possibile provarla già settimana scorsa, ma non siamo riusciti ad organizzarci per avere una presenza in gioco agli orari stabiliti, e quindi abbiamo rimandato alla open beta. Questa meccanica fa direttamente seguito alle componenti più MMO di questo Diablo IV e riguarda quegli eventi disponibili ed aperti a tutti. I world Boss sono però un qualcosa di ancora più particolare e rappresentano nemici particolarmente potenti che faranno la loro comparsa in determinati luoghi solo in giorni ed orari specifici. Quando ci si avvicina ad uno di questi momenti tutti i giocatori nella mappa verranno avvisati dell’imminente comparsa del boss e gli verrà mostrato sulla mappa dove questo è localizzato. Di solito questo primo avviso avviene all’incirca 30 minuti prima e, una volta giunti sul luogo dell’evento, sarà possibile vedere un conto alla rovescia. Attenzione che l’evento sarà ad un'ora specifica, e non si ripeterà se non fino al prossimo appuntamento. Nel nostro caso ci sono stati 4 eventi per Weekend, due il sabato alle 18:00 ed alle 20:00 e due la domenica alle 06:00 ed alle 08:00.

I mostri che escono dalle profondità degli inferi in questi eventi sono particolarmente ostici (per la beta era consigliabile aver raggiunto il livello massimo, ovvero il 25). Questi nemici disporranno di un quantitativo di vita decisamente più corposo e soprattutto saranno molto più pericolosi dei normali nemici. Nel nostro caso, l'arena dove è comparso Ashava era nell’area più ad est della mappa e consisteva di una vastissima pianura completamente vuota con livello impostato a 25+ indipendentemente dal vostro. Ad inizio evento qui è comparsa una gigantesca bocca infernale da cui, all’orario stabilito, è uscito il world boss. Tenete a mente che chiunque si ritrovi nell’area prenderà parte alla battaglia, portando il numero di giocatori che affronteranno il boss decisamente oltre i soliti 4 giocatori. Questo ci permetterà di affrontare la smisurata potenza di Ashava e, manco a dirvelo, ci permetterà di avere accesso ad un discreto bottino una volta abbattuto il nemico. Il loot infatti si è dimostrato particolarmente ricco e per nulla parco di leggendari ed altri oggetti utili e rari, motivo per cui vi consigliamo, una volta uscito il gioco finale, di tenere sotto controllo questi eventi con attenzione in quanto rappresentano dei punti per farmare parti di equipaggiamento potenzialmente utili.

Diablo IV: in attesa del lancio

Dopo aver provato altre due classi, aver esplorato ancora una volta il mondo di Sancturaium ed aver finalmente fronteggiato persino il World Boss Ashava, ci sentiamo quanto mai fiduciosi e soddisfatti. Come abbiamo già detto nel precedente articolo, non possiamo garantirvi al 100% che Diablo IV sarà un successo, ma quello che abbiamo visto ci conferma ancora una volta come questo titolo abbia le carte in regola per essere solido e divertente. Forse le scelte e la deriva più MMO ed orientata alla cooperativa potrà non piacere a tutti, e certe meccaniche non le condividiamo nemmeno noi in primis, ma quello che importa è che questa beta ci ha intrattenuto e divertito come non sperimentavamo da un bel pezzo. Tornare a giocare per ore ed ore ripulendo dungeon, massacrando demoni e altre creature infernali senza rendersi conto che il tempo passa non ha prezzo, e forse in fin dei conti è quello che molti di noi si aspettavano da questo Diablo IV. Detto ciò, non possiamo che darvi appuntamento al lancio ufficiale del gioco per esplorare insieme a noi la versione definitiva di questo titolo e per poter infine valutare gli sforzi di Blizzard con la nostra recensione. Rimanete quindi sintonizzati sulle nostre pagine perché sicuramente ne vedremo delle belle.

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