Chasm: The Rift - Hands-Off [Gamescom 2022]

Pubblicato il 9 Settembre 2022 alle ore 17:14
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Benvenuti ragazze e ragazzi della Tribù in questo particolare resoconto di un Hands-Off… diverso dal solito, della società SNEG e del loro ultimo prodotto, Chasm: The Rift.
Abbiamo parlato con uno dei fondatori di SNEG che ci ha spiegato a fondo cosa fa l'azienda e qual è il percorso che hanno intenzione di mantenere.

SNEG

SNEG è un publisher con l'obiettivo di riportare alla luce titoli degli anni '80-'90 che altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio.
Questa società fu fondata a partire da un ex-dipendente di GOG che nel 2020 decise di
andarsene ed acquistare una serie di IP di vari giochi retro che la stessa GOG aveva tentato di acquistare nel biennio 2015-2016.
Una volta ottenute le IP, ha fondato SNEG con la quale letteralmente restaura titoli retro che vale la pena mantenere vivi nella memoria dei videogiocatori.

Hanno iniziato al tempo con Diggles: The Myth of Fenris e sono passati per molteplici altri giochi che variano da Siege of Avalon: Anthology, un fantasy-RPG story-driven con grafica isometrica, a War Wind, un gioco di strategia real-time con 28 scenari pronti da giocare, fino ad arrivare alle serie di Dungeons & Dragons e di Eye of the Beholder.

Chasm: The Rift alla Gamescom 2022

In occasione della Gamescom 2022 ci hanno contattati per poter parlare del loro ultimo titolo,
Chasm: The Rift che verrà rilasciato a ottobre 2022.

Chasm: The Rift è uno sparatutto in prima persona originariamente pubblicato nel 1997 per PC Windows che si ispirava a DOOM del 1993. In questo titolo erano state introdotte alcune funzioni molto innovative per il tempo, inclusa un IA particolarmente aggressiva e "intelligente".
Il titolo aveva hitbox precise che permettevano agli arti dei nemici di staccarsi, oltre a vari effetti grafici tra cui acqua, pioggia, neve, vento, fumo, polvere, scintille ed esplosioni.

Questo innovativo classico di fine anni '90 non punta molto sulla sua trama, ma molto di più sul suo gameplay che prendeva le migliori caratteristiche del primo DOOM del 1993 e tentava di evolverne il concetto di FPS; il gameplay risulta infatti molto divertente.

I ragazzi di SNEG hanno dovuto lavorare molto a lungo su questo Chasm: The Rift, dato che per questo gioco non esisteva alcun Source Code da cui partire e, inoltre, hanno dovuto impiegare ben cinque anni solo per ottenere i diritti dell'IP che non si sapeva bene a chi appartenessero.

Per loro fortuna ad un certo punto è comparsa una persona del web che aveva fatto questo lavoro negli ultimi quattro anni, la quale ha dato loro tutti i suoi dati e dai quali SNEG ha potuto partire, avendo quindi una base e un'idea di come poter lavorare a questo totale atto di reverse engineering del titolo.

Conclusioni su SNEG e Chasm: The Rift

I ragazzi di SNEG hanno lavorato a Chasm: The Rift con grande attenzione, cercando di ricreare le stesse sensazioni dell'originale. Per questo hanno lasciato le texture originali adattandole agli schermi moderni, hanno migliorato il sound dell'intero titolo e riscritto l'intera IA cercando di ricreare gli stessi medesimi comportamenti dell'originale. Ci è stato detto che la parte più difficile di questi restauri è stata capire cosa si può toccare e cosa va lasciato esattamente com'è, con il fine di ricreare la stessa sensazione provata giocando l'originale.

In conclusione, SNEG è una società che fa un lavoro essenziale in questa industria, riportando alla vita perle degli anni '80-'90 che hanno portato innovazione e genialità nel nostro mondo. Questi titoli hanno solo avuto la sfortuna di uscire in contemporanea ad altri colossi della storia videoludica.
Questo discorso si applica ovviamente per Chasm: The Rift, che consigliamo a chiunque voglia un'esperienza simile ai primi DOOM, ma con dei twist veramente interessanti!

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