recensione

Sunderfolk

Un'avventura tra animali e magia

Pubblicato il 18 Aprile 2025 alle ore 15:00
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Ecco l'ultima delle recensioni di questa pazza settimana, nella quale parleremo del titolo di debutto di Secret Door, ovvero Sunderfolk. Questo videogioco fa parte della categoria dei GDR tattici a turni da giocare sul divano con gli amici ed è ambientato in un mondo fantasy che ci farà vestire i panni dei Guardiani della cittadina di Arden, minacciata da svariati pericoli che noi dovremo sventare.
Il titolo è stato pensato per essere giocato da un massimo di quattro giocatori in locale, ognuno dei quali dovrà prendere il controllo di uno dei personaggi a disposizione; ci ha incuriosito subito per una particolarità, ovvero il fatto che il controller non sia un classico pad Xbox o PlayStation e nemmeno mouse e tastiera, bensì lo smartphone dei giocatori. In Sunderfolk, infatti, tutto il gameplay è basato sull'utilizzo della companion app scaricabile dallo store.

Sunderfolk ci ha intrattenuti all'incirca per una quindicina d'ore, pregne di battaglie strategicamente difficili, di dialoghi completamente doppiati in italiano e di uno stile grafico cartoon molto adatto al tipo di storia che vuole raccontare. Le premesse quindi perché sia un ottimo gioco ci sono tutte, ma Sunderfolk sarà davvero un titolo che vale la pena comprare e giocare? Scopriamolo insieme.

La trama

Come ogni GDR che si rispetti, anche Sunderfolk conferisce grande importanza alla narrativa, che si sviluppa secondo un classico schema fantasy. Questa storia racconta di un piccolo villaggio nascosto, Arden, nel quale si trova l'Albero della Vita che espande la sua luce e permette agli animaleschi abitanti di poter vivere e prosperare. Quando il villaggio viene attaccato dagli orchi, i quali riescono a ferire l'Albero con una freccia avvelenata, i Guardiani devono prendere in mano la situazione, intraprendendo svariate missioni che li porterà sempre più vicini al burattinaio che sta dietro a questi oscuri avvenimenti.

Dato che il team di Secret Door voleva ricreare la sensazione di essere in una campagna di gioco di ruolo in stile Dungeons & Dragons, con tutti i giocatori intorno al tavolo, la storia viene perlopiù raccontata da un narratore, chiamato (giustamente) Master. Il Master narra gli eventi da un punto di vista esterno, seguendo le avventure dei nostri eroi e mostrandoci a volte piccole sequenze del grande cattivo finale che agisce nell'ombra.

La trama di per sé non è nulla di eccezionale, ma segue tutte le linee guida per attirare l'attenzione e mantenerla. Troviamo un classico sviluppo fantasy, con i nostri eroi che passano da grandi vittorie a momenti di sconforto, per poi arrivare al culmine finale, il tutto coadiuvato alla perfezione da un'ottima caratterizzazione dei personaggi sia primari che secondari.
La cittadina di Arden infatti è grossa parte della grande immersione di Sunderfolk, specialmente grazie a tutti i dialoghi che è possibile seguire dei vari personaggi secondari, ognuno dei quali andrà ad approfondire la conoscenza di queste figure, rendendoci sempre più semplice considerarle dei conoscenti e non dei semplici personaggi di un videogioco.

Insomma, la storia è narrata bene, intrigante e riesce a farci immergere completamente in questo mondo di fantasia pieno di magia e colore.

Il gameplay

Passiamo ora a parlare dell'aspetto più corposo di questo titolo, il gameplay. Dato che gli sviluppatori hanno voluto trasmettere la sensazione di una vera e propria campagna, come detto prima, il gioco sviluppa tutto il suo gameplay intorno alla costruzione dei personaggi e ai combattimenti a turni. Il team di Secret Door ha infatti reinventato le classi tipiche di un gioco come D&D, portando alla luce i suoi sei unici personaggi, che vanno dal Bardo all'Occultista, fino al Piromante, per non dimenticarsi del classicissimo Berserker. Ognuno di questi personaggi, dei quali potremo personalizzare sia la skin che il nome, possiede caratteristiche uniche, che li rendono più adatti al combattimento ravvicinato, a quello a distanza o ancora ad un ruolo di supporto.
Per quanto ci riguarda, noi abbiamo creato un party composto dal Bardo, il Piromante, il Ranger e il Berserker, così da avere sia attacchi fisici che magici e un membro che potesse offrire supporto al gruppo. La decisione però spetta a ognuno, dato che, con il fatto che si devono scegliere solamente quattro dei sei personaggi disponibili, le combinazioni possibili sono varie e rendono Sunderfolk un titolo dalla grande rigiocabilità.

Il combattimento si basa sulle abilità specifiche di ogni personaggio, le quali sono rappresentate da carte: ogni classe inizia con tre, ma, man mano che avanziamo nella storia, avremo la possibilità sia di acquistarne di nuove a negozi specializzati che di ottenerne tramite avanzamento di livello o per motivi di trama. Le carte quindi permettono di attaccare, facendo danni diversi in base a vari fattori, di muoversi per un certo numero di caselle, di lanciare oggetti e nemici o persino di creare bonus in caselle vicine all'utilizzatore che possono essere raccolti sia da alleati che avversari. Inoltre, questa parte del gioco si evolve ulteriormente ogni volta che si effettua un attacco: quando stiamo per colpire, ci verrà offerta una proposta di tre carte di cui vediamo solo il dorso, chiamate Carte Fato, le quali possono imporre bonus o malus ai danni o persino effetti particolari sia su nemici che sui nostri eroi. Il tipo di carta può essere modificato prima di ogni missione e in questa parte entrano in gioco gli elementi da deckbuilder; dobbiamo sempre avere lo stesso numero di carte positive, neutre e negative, ma possiamo scegliere quali, cosa che ci permette di avere un certo controllo su come andranno le cose una volta che siamo sul campo di battaglia.
Sunderfolk pone grande attenzione anche al posizionamento sulla mappa nel corso del combattimento, dato che sono presenti vari effetti ambientali, che possono dare bonus o malus o provocare danni sia a alleati che nemici, e alla possibilità di spingere o essere spinti fuori dalla mappa, che provoca la morte immediata del personaggio caduto.
Tutto questo porta la strategia ad un alto livello, tale da obbligarci a pensare bene quale possa essere la prossima azione da prendere o a doverci coordinare con precisione con i nostri compagni per poter abbattere il nemico di turno.

Il gameplay però non finisce nel combattimento, bensì si espande anche nella fase di riposo tra un'escursione in territorio nemico e l'altra. Questa parte si svolge ad Arden, che diventa a tutti gli effetti il nostro hub principale, facendo sì che la sensazione nel mentre che si gioca si sposti molto su quella che si prova partecipando ad una West March o ad una giocata di ruolo su forum, che spesso presentano degli hub centrali come luogo di attesa e sviluppo del proprio personaggio tra un'avventura e l'altra.
Inoltre, in Sunderfolk questo luogo può essere migliorato, sia attraverso l'avanzamento di livello di strutture già aperte, che tramite la riapertura di alcune che erano state distrutte nell'iniziale attacco degli orchi. Ognuno di questi edifici offre funzioni diverse, dalla taverna, che permette di acquistare cibo per ottenere bonus attivi e passivi che durano fino al completamento della missione successiva, alla fucina, che ci dà la possibilità di creare e acquistare armi nuove da far tenere ai nostri personaggi.

Sunderfolk quindi presenta un gameplay stratificato, che richiede strategia sia nella fase di combattimento, che in quella di riposo ad Arden. Troviamo che la scelta di utilizzare lo smartphone come controller, però, non sia stata molto felice, dato che distoglie l'attenzione dallo schermo principale, rischiando di far perdere parti di dialogo o di animazioni e, soprattutto, finisce per causare un po' di disagio nell'utilizzo di attacchi o del movimento, poiché spesso non risulta preciso e a volte costringe a rifare lo stesso movimento due o tre volte perché il gioco non ha ricevuto il comando.

I comparti tecnico, grafico e sonoro

Parliamo ora dell'aspetto grafico di Sunderfolk: il titolo presenta una grafica cartoon, dai colori accesi e sgargianti che ci portano in questo mondo di fantasia. Purtroppo, però, presenta alcuni problemi di definizione, soprattutto nelle cutscene animate in 3D, mentre risulta troppo statica nei dialoghi doppiati e mostrati sullo schermo della piattaforma di vostra scelta, che si svolgono interamente in un ambiente 2D con solo dei ritratti immobili dei personaggi coinvolti. Insomma, per quanto sia ben realizzata e di impatto, alcune lacune e problemi ne abbassano l'efficacia.

A livello sonoro, il gioco si mostra molto bene, soprattutto per quanto riguarda la colonna sonora e gli effetti sonori; altro discorso è il doppiaggio che, per quanto la sua presenza in italiano sia ottima, risulta alquanto amatoriale. Certo, ci ha fatto sentire come se fossimo intorno al tavolo con gli amici, nessuno dei quali è un vero e proprio doppiatore, ma questo videogioco avrebbe giovato non poco di un doppiaggio più professionale e capace di suscitare svariate emozioni nei giocatori.

Infine, ultimo, ma non per importanza, parliamo del comparto tecnico. Esso non è di altissimo livello e mostra notevoli problemi, sia di precisione degli input che di framerate poco stabile. Sunderfolk generalmente è fluido, ma si notano momenti in cui fa un po' di fatica. Inoltre, il titolo presenta una mancanza di funzioni utili a offrire un gioco più liscio che non possono essere ignorate.
In ogni caso, merita ben più di una sufficienza, nonostante questi problemi.

Conclusioni su Sunderfolk

Questa avventura ci ha fatto immergere in un mondo pieno di fantasia e di personaggi dal carattere particolare, pieno di pericoli e sfide da affrontare, riuscendo a farci dimenticare del mondo reale per la quindicina d'ore che richiede per essere completato. Ha ovviamente vari problemi che con uno sviluppo più lungo si sarebbero potuti evitare, ma è un ottimo prodotto, specialmente considerando che è il titolo di debutto di Secret Door.
Lo consigliamo caldamente a tutti coloro che sono appassionati di GDR tattici a turni e a coloro che vogliono un'esperienza simile a quella che si può trovare intorno ad un tavolo da gioco.

Il codice per PC ci è stato offerto dal publisher.

Good

Ottima trama
Gameplay divertente e profondo
Ottima caratterizzazione dei personaggi primari e secondari
Ottima colonna sonora e effetti sonori

Bad

Doppiaggio che suona amatoriale
Aspetto tecnico da migliorare
8.1
PEM-PEM

Sviluppatore: Secret Door
Distributore: Dreamhaven
Data di uscita: 23 aprile 2025
Genere: Avventura tattica co-op GDR
PEGI: 12+
Piattaforme: PC tramite Steam, Xbox Series X|S, PlayStation 5 e Nintendo Switch

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