Atelier Mysterious Trilogy DX

La triologia Mysterious in un unico pacchetto come non l'avete mai vista

Pubblicato il 22 Aprile 2021 alle ore 16:30
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Sono passati cinque anni da quando le vicende di Mysterious hanno fatto la loro entrata in scena in Atelier e, con questa versione Deluxe DX, il team Gust ha deciso di farci rivivere l’intera trilogia completa di tutti i DLC usciti, con qualche piccola aggiunta. Se avete amato Sophie e compagni o, se dopo l’uscita del più recente Atelier Ryza, sentite il desiderio di recuperare una delle precedenti saghe, ma non sapete cosa aspettarvi da titoli più anziani, questa Deluxe potrebbe aiutarvi nell’impresa.

Ricordi, alchimia e un libro speciale

Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book DX è la versione definitiva e migliorata dell’originale, uscito nel 2015 per Playstation 4, Playstation Vita e PC ed ora riproposto su Playstation 4 (con upgrade per Playstation 5) e Nintendo Switch.

In questo primo capitolo giocheremo nei panni di Sophie Neuenmuller, una giovane e un po’ disattenta ragazza che sta cercando di seguire le orme della precedente acclamata alchimista della cittadina di Kirchen Bell: sua nonna.
Sfortunatamente, i risultati dei suoi sforzi non sono dei migliori e il peso del paragone è un evidente motivo di sconforto per la nostra neo alchimista.
Un giorno, durante delle ricerche per una commissione assegnatale, Sophie trova uno strano libro sulla sua scrivania e, solamente dopo averlo aperto per annotare una ricetta, questo le parlerà come dotato di una propria anima e coscienza; in questo modo faremo la conoscenza di Plachta, un libro volante e parlante, il quale deciderà di aiutare la ragazza nel realizzare il suo sogno, vedendo in lei delle doti alchemiche.
Purtroppo però Plachta ha perso tutti i suoi ricordi e, seppur conosca molti segreti dell’alchimia, non riesce a spiegare a Sophie cosa sia successo e perché fosse proprio nel suo Atelier; quindi, mossa da amicizia e riconoscenza, la ragazza decide di aiutarlo a ritrovare la memoria annotando sulle sue pagine ogni ricetta alchemica che scoprirà.
La storyline rimarrà sempre molto lineare, senza colpi di scena, e più troveremo modi per far tornare i ricordi a Plachta, più ci avvicineremo all’importante verità che essa custodiva.

L’intero gioco è scandito a ritmo di produzioni alchemiche, ricerche, raccolta di materiali e molte quest secondarie che, come ogni classico JRPG, saranno incentrate sulle vicende dei compagni che ci seguiranno per l’intera l’avventura; il tutto accompagnato da musiche sempre di compagnia e un design dei personaggi molto apprezzabile.

The Alchemist of the Mysterious Book elimina completamente il limite temporale dalla storia e ci introduce ad un gameplay molto semplice e lineare, ma che riesce a creare una certa connessione anche con i giocatori meno esperti; l’alchimia è il pilastro portante e preparatevi a passare ore e ore nel menù di creazione, dove verranno prodotti oggetti e materiali sempre più forti e ragionati.
Purtroppo la troppa semplicità, a volte, tende ad annoiare e in alcuni momenti il sistema di esplorazione potrà causare qualche sbadiglio, in quanto si alternerà sempre a qualche uscita nelle mini aree esterne alla città (molto scarne e ripetitive per quanto riguarda il level design) per poi tornare all’Atelier a depositare gli oggetti raccolti e ricaricare LP, HP e MP.
Questo ci porta a parlare del battle system rinnovato che, in questo capitolo, permetterà al giocatore di pianificare le mosse dell’intero gruppo, scegliendo per ogni personaggio se utilizzare una posizione di attacco o di difesa, rendendo così le turnazioni più ragionate.

La versione DX di Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book apporta dei piccoli miglioramenti per grafica e gameplay, include tutti i DLC usciti, introduce tre nuovi calderoni ed una quest per Sophie.
Mentre ci destreggeremo tra le vicende principali, Sophie troverà un vecchio abito appartenente a sua nonna e, dopo averlo messo a nuovo, deciderà di indossarlo, così da sentirsi più vicino a Ramizel e poter diventare una grande alchimista come lo era lei; amicizia e passione sono gli elementi distintivi di questa nuova missione che, seppur non troppo articolata, riuscirà a strappare un sorriso.
Sarà possibile comprare o creare tre nuovi calderoni che porteranno ingenti benefici alla velocità di avanzamento del livello alchemico (Instructor’s Cauldron), alla qualità dei materiali trovati (Mystic Cauldron) e a quasi tutte le statistiche generali (Miraculous Cauldron).
L’esplorazione è migliorata grazie al boost che è stato dato ai caricamenti, incluso il viaggio rapido; anche la velocità x2 nei combattimenti rende tutto più fruibile e meno stancante nelle fasi di esplorazione e ricerca materiali.
La photo mode è ora disponibile ed è una piccola chicca che permette di eseguire degli scatti abbastanza soddisfacenti, a patto di non pretendere grandi impostazioni!
Inclusi nel gioco troverete già tutti i contenuti aggiuntivi presenti nei precedenti DLC, come la difficoltà “Despair” che vi farà davvero dimenticare la leggerezza che contraddistingue questo capitolo, i costumi aggiuntivi per la Doll e l’area aggiuntiva “Hidden Archive”.
La versione comprende anche l’artbook digitale visionabile a parte, i pacchetti musiche completi da poter ascoltare sia durante la visione dei bellissimi concept art sia durante il gioco, selezionando le proprie ost preferite dal menu di salvataggio.

Sogni, alchimia e un viaggio meraviglioso

Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey DX è il sequel di Atelier Sophie ed è la versione definitiva e migliorata dell’originale, uscito nel 2016 per Playstation 4, Playstation Vita e PC ed ora riproposto su Playstation 4 (con upgrade per Playstation 5) e Nintendo Switch.

In questo secondo capitolo la nostra protagonista principale sarà Firis Mistlud, un’amorevole ragazza dal carattere dolce ed a tratti impulsivo.
Firis è originaria di Ertona, un paese minerario situato nel sottosuolo e completamente isolato dal resto del mondo; data la posizione favorevole, l’occupazione principale è l’estrazione dell’oro e grazie alla sua capacità innata di “ascolto ” dei minerali, la ragazza viene vista come una risorsa fondamentale per il paese. La gioia nel poter essere d’aiuto è molta ma, contrariamente al pensiero dei suoi genitori, il suo sogno più grande è quello di poter vedere il mondo esterno.
La triste quotidianità della ragazza viene sconvolta dall’arrivo di due persone già conosciute nel titolo precedente: Plachta e Sophie.
La nostra ex protagonista spiega a Firis il concetto di alchimia e riconosce in lei delle notevoli doti; per questo motivo decide di raccontale lo scopo del suo viaggio: ottenere almeno tre lettere di raccomandazione da altri alchimisti certificati in modo da sostenere un esame che la renderà un’alchimista qualificata.
Sentendo la sua storia, Firis sente di aver trovato la soluzione ai suoi problemi e quando Sophie le propone di sostenere lei stessa l’esame, accetta immediatamente. Sia i suoi genitori che l’anziano del villaggio acconsentono alla richiesta, ma viene dettata una condizione: se entro un anno di tempo non avrà passato l’esame, sua sorella dovrà riportarla immediatamente ad Ertona e non potrà più andarsene.
Da questo momento lei e Liane iniziano un viaggio nel mondo esterno verso Reisenberg, la città dove ogni anno si tiene l’esame per tutti gli alchimisti.
Nel suo viaggio Firis scoprirà sempre di più come è fatto il mondo e la vastità di cose che si trovano in esso, rimanendone sempre più ammaliata ed innamorata; difatti, ogni nuova scoperta le darà più forza per passare i test di raccomandazione e prepararsi all’esame finale (no, sbagliate se pensate che sarà una passeggiata scriptata… preparatevi a moltissime domande casuali su ogni informazione di gioco, dai materiali alla tipologia di drop dei nemici!).
Nella strada verso Reisenberg, ritroverà anche Sophie e Plachta, oltre a conoscere la più piccola, ma davvero promettente alchimista, Ilmeria Von Leinweber che ben presto diventerà una delle amicizie più importanti per lei.

Durante l’avventura non mancheranno incontri, scontri, conoscenze e nuovi alleati che, anche se con motivazioni non sempre molto ferree, seguiranno il viaggio delle due sorelle con grande passione e dedizione.

In questo capitolo torna a gran voce la classica dinamica “a tempo” che tanto caratterizza la serie di Atelier e, seppur eliminata nel titolo precedente, riesce saldamente ad amalgamarsi nella trama. Per tutti i nuovi giocatori che sono intimoriti da questo concetto, vi assicuriamo che i 365 giorni di tempo concessi riescono ad essere abbastanza per poter esplorare un pochino le mappe, imparare a gestire materiali e risorse ed avanzare di livello in vista dell’esame, senza arrivare all’odiatissimo Bad Ending.

In Atelier Firis troviamo una nuova, grande ed unica novità: l’Open World.
Le mappe di gioco non sono più un andare e tornare dalla città alle piccole zone, ma ogni località sarà a libera esplorazione; dopo molte ore passate a perlustrare in cerca di materiali ed idee per nuove ricette, vi accorgerete che alcuni livelli saranno davvero curati e sorprendenti, mentre altri vi lasceranno un po’ interdetti per via di molte zone apparentemente ampie, ma completamente vuote.
In relazione a questa nuova caratteristica, vi consigliamo di darvi all’esplorazione massiccia, anche dei molti dungeon presenti, solamente dopo esser riusciti a passare l’esame, in quanto il limite temporale non sarà più presente e potrete scoprire tutte le quest disponibili in assoluta tranquillità.

Il Battle system torna alla semplicità ed elimina la meccanica ragionata inserita nel precedente capitolo, lasciando al giocatore la possibilità di scegliere la propria mossa un turno alla volta, mentre sul piano collaborativo è stata aggiunta una nuova funzione chiamata Support Guard, cioè la possibilità di selezionare un compagno per proteggere Firis da determinati attacchi nemici.

Una nota dolente va al comparto grafico che, seppur lievemente migliorato, risente ancora della portabilità per Playstation Vita e durante la storia non mancheranno piccoli bug grafici, alcuni geodata davvero simpatici e possibili cali di framerate nelle zone più ricche e dettagliate.

La versione DX di Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey aggiunge al gioco nuovi veicoli, oggetti e nuove missioni con un potente boss; anche per questo capitolo sono state applicate delle migliorie generali per quanto riguarda grafica, gameplay e l’inserimento dei DLC precedentemente usciti.
Grazie alla nuova quest, sarà possibile accedere ad un’area davvero ammaliante ed incontrare una versione più forte e potenziata di Palmyra.
Durante il gioco sono stati aggiunti sette nuovi oggetti che ci aiuteranno nell’esplorazione e quattro di questi miglioreranno il viaggio rapido:
– Darrel Plane ci aiuterà nella velocità di movimento, utilizzando gli oggetti come carburante;
– Puni Drone annullerà l’effetto del maltempo sulla mappa di gioco;
– Toy Dozer oltre a non farsi aggrare dai nemici, sarà utilissimo per raccogliere i materiali di qualità maggiore;
– Drop Ship renderà il viaggio sott’acqua tutta un’altra cosa, rendendolo molto più veloce.
Anche qui la velocità x2 nei combattimenti è un toccasana per l’esplorazione.

La photo mode è disponibile, ma l’abbiamo trovata un pochino riduttiva in confronto agli altri capitoli, complice una grafica non al top!
Inclusi nel gioco troverete già tutti i contenuti extra presenti nei precedenti DLC, come le aree introdotte “Vestier Holy Land” e “Riesentrain”, e anche i due personaggi aggiuntivi saranno presenti fin da subito, basterà trovarli ed interagire con loro (conferendo così un notevole vantaggio al giocatore).
Tutti i costumi sbloccabili nei precedenti DLC saranno disponibili immediatamente.
Anche questo capitolo comprende il suo artbook digitale visionabile a parte, i pacchetti musiche completi da poter ascoltare sia durante la visione dei bellissimi concept art sia durante il gioco, selezionando le proprie ost preferite dal menu di salvataggio.

Legami, alchimia e dipinti misteriosi

Atelier Lydie & Suelle: The Alchemists and the Mysterious Paintings DX è il capitolo di chiusura della trilogia nonché versione definitiva e migliorata dell’originale, uscito nel 2017 per Playstation 4, Nintendo Switch e PC ed ora riproposto su Playstation 4 (con upgrade per Playstation 5) e Nintendo Switch.

Il terzo capitolo della saga decide di fare la sua entrata in scena in modo davvero colorato ed energico, presentandoci due protagoniste tanto carine quanto tenaci.
Lydie e Suelle Marlen sono inseparabili sorelle e vivono nella città di Malveille, capitale del regno di Adalet.
Insieme al padre, apparentemente poco avvezzo al lavoro da alchimista e inesistente genitore, gestiscono un piccolo atelier non molto fortunato e così i morsi della fame si fanno sentire ogni giorno.
Lydie è studiosa e gentile mentre Suelle è un vulcano di energia, per niente interessata allo studio, e insieme cercano una soluzione per poter mantenere fede alla parola data alla defunta madre: diventare il più grande atelier del mondo.
Fra un pasticcio alchemico e una fuga del padre, i giorni passano a ripetizione fino al momento in cui Lydie non sente una voce provenire dal seminterrato di casa (di cui l’accesso è altamente proibito alle due sorelle) e, scese di nascosto, vengono trasportate all’interno di un dipinto meraviglioso, abitato da una donna misteriosa che sembra essere familiare.
Il dipinto lascia una grande curiosità nelle due ragazze, ma la ricerca disperata di lavoro è la loro priorità ed è in questo frangente che fanno la conoscenza di un’alchimista da noi già conosciuta: Ilmeria Von Leinweber.
Vedendo l’insistenza e le possibili capacità delle due sorelle, Il accetta di diventare loro insegnante e le cose inizieranno finalmente a migliorare.
Nello stesso momento, all’interno della città, la principessa del regno Mirelle indice un sistema di classificazione per gli alchimisti e, per ogni punto guadagnato, sarà possibile visitare un quadro misterioso.
Da quel momento inizierà il loro viaggio attraverso i molteplici mondi dei dipinti e, grazie all’arrivo dell’intero cast dei precedenti capitoli, riusciranno a far fronte ai molti pericoli che si pareranno loro davanti, diventando così delle alchimiste di primo ordine.

L’intera saga Mysterious è caratterizzata da delle storyline lineari e di facile scorrimento, sempre ben unite fra loro e dall’ottimo intreccio narrativo ma, per questo capitolo, riteniamo di poter dare una particolare nota di merito agli sviluppatori che sono riusciti ad inserire dei piccoli colpi di scena sia nella trama principale che nelle missioni secondarie, volte a chiudere tutte le vicende di nuovi e vecchi compagni.

Il gameplay prende il via dopo i primi lenti e introduttivi momenti di gioco e la possibilità di switchare tra Lydie o Suelle a piacere, è davvero apprezzabile. Come per Atelier Sophie, tra una commissione ed un evento secondario, passeremo moltissimo tempo in città, andando in esplorazione nelle mappe esterne (o dei dipinti, in questo caso) solamente per la raccolta di materiali, combattimenti e la progressione delle ricette alchemiche.
Certamente la regressione da Open World al ritorno di piccole e limitate zone (decisamente più grandi e curate del primo capitolo) è una fonte di dispiacere ma, in questo modo, il framerate ha ritrovato una stabilità; sono sempre presenti dei piccoli bug grafici e i famosissimi geodata simpatici, ma nulla di veramente significativo.

Il combat system risulta l’unione di più meccaniche vincenti dei predecessori e introduce la possibilità di utilizzare non solo gli oggetti equipaggiati in precedenza, ma anche la modalità alchemica Battle Mix: durante la battaglia, sarà possibile sintetizzare nuovi oggetti per curare i compagni o infliggere danni al nemico, oltre che migliorare drasticamente le prestazioni di quelli già presenti.
I personaggi disponibili in battaglia aumentano di numero ed ora si avrà la possibilità di selezionare tre personaggi in prima linea, in posizione di attacco e tre nelle retrovie che penseranno al supporto dei loro compagni o prenderanno il loro posto in caso di morte.

La versione DX di Lydie & Suelle: The Alchemists and the Mysterious Paintings introduce un nuovo dipinto nel mondo di gioco e apporta delle migliorie generali per quanto riguarda grafica, gameplay e l’inserimento dei DLC precedentemente usciti:
– durante la visita di uno dei dipinti di trama, le sorelle Lydie e Suelle troveranno un pezzo rovinato e mal ridotto di quella che sembra una mappa del tesoro o una rarissima ricetta alchemica e, spinte dalla curiosità (ma anche dal pensiero di trovare un pozzo di soldi), si metteranno alla ricerca di tutti i pezzi perduti fino a completare il puzzle; scopriranno così che non era una mappa, ma un dipinto perduto e partiranno verso una nuova avventura che vede Nekle Von Lestamm come direttrice di scena e la città di Westwald come scenario;
– boost di velocità per i caricamenti, scatto e velocità x2 dei combattimenti;
– la photo mode di questo capitolo è la meglio riuscita, complice il fatto dei due personaggi di gioco sempre disponibili che danno la possibilità di creare situazioni e composizioni molto più elaborate!
– inclusi nel gioco troverete già tutti i contenuti aggiuntivi presenti nei precedenti DLC, come l’area “Claudel Praire”, i costumi aggiuntivi e Lucia e Ilmeria.
La versione comprende anche l’artbook digitale visionabile a parte, i pacchetti musiche completi da poter ascoltare sia durante la visione dei concept art sia in gioco, selezionando le proprie ost preferite dal menu di salvataggio.

Conclusioni

In conclusione, Atelier Mysterious Trilogy DX è una buona occasione per recuperare una trilogia targata Gust in un unico pacchetto. Rivivere le avventure di Sophie, Firis, Lydie e Suelle è stato un ottimo spunto per godersi dei titoli dalla buona longevità, con dinamiche da JRPG ma dalla trama leggera che, in fin dei conti, garantiscono una buona esperienza di gioco. Attenzione però, non stiamo urlando al capolavoro: dal punto di vista grafico troviamo che alcune cose siano state tralasciate e ci è dispiaciuto non aver riscontrato dei cambiamenti significativi, soprattutto per quanto riguarda i primi due capitoli che ancora accusano i dolori causati dalle loro versioni Playstation 3 e Playstation Vita. Dopo aver provato la versione Playstation 4 ed aver girato ogni angolo disponibile con le nostre alchimiste, possiamo dire che i contenuti aggiunti rendono i titoli molto apprezzabili e, anche per i più veterani, le nuove quest riusciranno a divertirvi. Certamente consigliamo l’acquisto anche a tutte le persone che vogliono avvicinarsi ai titoli Atelier, ma che non ne hanno mai avuto il coraggio per la difficoltà delle meccaniche tipiche della saga.

Good

Colonna sonora e audio di qualità
Design dei personaggi in puro stile Atelier
Tutti i DLC sono inclusi
Buona longevità in tutti i titoli
Trama tranquilla e lineare...

Bad

Un comparto grafico che non eccelle
Alcuni cali di framerate non apprezzabili
Mancanza di Dub Eng in Lydie & Suelle
Complessivamente mappe un po' vuote
...in alcuni momenti anche troppo
7.2
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Gust Studio
Distributore: Koei Tecmo Europe
Data di uscita: 22 Aprile 2021
Genere: JRPG
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC

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