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Nioh 2 - provata la Demo Finale

Pubblicato il 3 Marzo 2020 alle ore 0:00
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di Peppe090
@Peppe090

A meno di due settimane dal lancio di Nioh 2 nel mercato, lo scorso 28 Febbraio Koei Tecmo Europe ha rilasciato la Demo finale del gioco ultima occasione per provarlo prima della release ufficiale e il sottoscritto ha colto l'occasione per immergersi nel mondo del Giappone feudale alle prese con gli yokai.
Va detto però che ho approfittato del fuso orario per scaricare la demo giapponese, rilasciata alle 16:00 del 27 Febbraio per aver modo di giocare un po' di più, ma, di contro, non era presente la lingua italiana (a differenza della demo europea che era tradotta), che nel gioco finale sarà inclusa proprio come il primo capitolo, ragion per cui alcuni dei termini e strumenti che menzionerò sono basati sulla traduzione inglese.

Pronti a morire, di nuovo

Prima di iniziare la demo, il gioco offre la possibilità di scegliere in che modo giocare, con la modalità con framerate stabile a 30fps o quella da 60fps, stessa tipologia di opzione presente anche nel primo capitolo. Per l'occasione ho optato per il framerate stabile a 30fps in modo da avere sempre sotto controllo lo svolgersi dell'azione senza il rischio di eventuali cali che possono verificarsi in modalità 60fps, cosa che, trattandosi di una demo, conta comunque ben poco.
Iniziata la demo, la prima cosa da fare sarà creare il nostro personaggio: Nioh 2 infatti non ha un protagonista fisso come William nel primo capitolo, ma un avatar interamente personalizzabile dal giocatore, dal sesso ai capelli, fino alla corporatura e l'espressione del viso. Ultimata la creazione, potremo finalmente iniziare il gioco vero e proprio, non prima però di un breve tutorial dove ci verranno fatte scegliere due armi tra quelle disponibili che includono tutte quelle già viste in Nioh, incluse quelle aggiunte nei DLC, più una inedita: la Switchglaive, una falce che cambia forma e dimensione in base alla postura; io ho deciso di affrontare la demo proprio con quest'arma insieme alla Kurisagama, la mia preferita nel gioco originale.
La prima missione della demo (su un totale di tre disponibili, di cui una Crepuscolo) ci vede impegnati in un'area abbastanza variegata in termini di ambientazione in quella che sembra una zona montuosa, per poi passare da una risaia fino ad un piccolo campo di battaglia. Qui troviamo qualche nemico già visto in passato insieme a delle novità, quali la Nure Onna, testa di donna e corpo di serpente in gradi di paralizzarci con lo sguardo o stritolarci tra le sue spire; questa è stata l'occasione ideale per mettere alla prova la switchglaive che, con postura base o alta, prende la forma di falce e permette di infliggere pesanti danni stando ad una distanza di sicurezza. Avanzando nel gioco i nemici lasceranno cadere oggetti, soldi e armi che includono una topologia del tutto nuova: benedette e demoniache. Le armi benedette sono ideali per affrontare gli yokai, in quanto infliggono più danni alo loro KI, rendendoli inabili all'azione più facilmente, mentre le demoniache hanno altri effetti sempre a beneficio del giocatore; inoltre, entrambe le armi presentano una barra che si carica attaccando i nemici e che una volta piena ne potenzia gli effetti per qualche secondo. Un'altra novità del gioco è il Regno Yokai, zone particolari nella mappa dove il nostro KI si consuma più in fretta e si ricarica più lentamente e dove i nemici risultano più resistenti e potenti; per poter superare indenni queste zone abbiamo due possibilità: distruggere i cristalli e purificare la zona, oppure eliminare i nemici: in entrambi i casi ad aiutarci c'è la trasformazione, che vede il nostro personaggio unirsi allo spirito selezionato e diventare uno yokai di diverso tipo in base allo spirito selezionato. La trasformazione funziona in maniera simile alla fusione con l'arma vista in Nioh e dura per un breve periodo di tempo, a meno che non venga potenziata tramite i punti abilità che fanno il loro ritorno anche in questo seguito. Non è però chiaro dalla demo se gli spiriti e i loro effetti possono essere potenziati solo tramite punti abilità o anche con l'uso di Amrita come succedeva nel primo capitolo. Comunque esiste la possibilità di aumentare la potenza degli spiriti equipaggiandoli con i Soul Core, anime degli yokai sconfitti che ogni tanto posso essere raccolte e utilizzate grazie ad una terza barra a punti presente sotto quella della vita e del KI.
Insomma, le novità in Nioh 2 ci sono e si vedono, ma il cuore del gioco resta invariato, tant'è che personalmente non ho avuto grandi difficoltà a finire le tre missioni a disposizione proprio perché i cambiamenti non sono molti e chi ha giocato al titolo originale si troverà perfettamente pronto e allenato per il sequel.

Tante certezze e pochi dubbi

E allora, com'è Nioh 2? La demo è stata più che soddisfacente e le basi per un ottimo sequel ci sono tutte, si a livello di gameplay che di novità. Resta però qualche dubbio legato alla storia, di cui si sa davvero poco, e all'aspetto tecnico, con il motore grafico pressoché identico e un eccessivo riutilizzo di assets e moveset dei nemici che non hanno subito alcuna modifica, almeno per quanto riguarda quelli visti nel primo Nioh. Tengo comunque nuovamente a precisare che questa era soltanto una versione di prova, la stessa dello scorso anno tra l'altro, e che quindi il gioco finale sarà sicuramente migliore; anzi, l'unico vero problema è che finita la demo la voglia di mettere le mani su Nioh 2 è davvero tanta e nonostante manchi poco all'uscita, l'attesa sarà durissima.

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