Where the Heart Leads

Un avventura (sur)Reale fatta di scelte ordinarie, in esclusiva su Playstation 4

Pubblicato il 13 Luglio 2021 alle ore 10:00
0

Ben ritrovati cari amici della tribù, oggi siamo nuovamente insieme per parlare di un titolo che ci ha riservato molte sorprese sul piano emozionale.
Nel corso dell’anno precedente, le avventure narrative hanno ritrovato uno spiraglio di luce all’interno di una realtà videoludica sempre più incentrata su generi frenetici e contenuti a pagamento, rendendo così questo genere di titoli delle perle da inserire nella propria libreria, magari tra un Battle Royal e l’altro, per ridare un po’ di spazio alle emozioni.
Where the Heart Leads si propone come un’avventura onirica e surreale all’interno della vita del protagonista, ma, passate le prime ore di gioco, capirete quanto “reali” siano in realtà le tematiche trattate nel corso dell’intera storia.

Creato dallo studio indipendente Armature Studio, Where the Heart Leads è un’avventura narrativa in uscita il 13 luglio 2021 per Playstation 4 (compatibile anche su Playstation 5) al costo di 24,99€.

Toccare il fondo

Whitney Anderson, abbreviato in Whit, è il protagonista [indiretto N.d.R.] dell’ intera avventura che vivremo ed è il perfetto ritratto del padre di famiglia per eccellenza: sposato con Rene, insieme hanno due figli, Alex e Kate, e vivono nella propria fattoria assieme al fedelissimo cane di famiglia Casey.
In una notte di tempesta, un’enorme voragine si apre proprio davanti alla loro abitazione e, spaventata dai fulmini, Caesy corre a controllare, ma finisce per rimanere bloccata al suo interno; in questo momento il gioco ci darà un primissimo assaggio dell’esperienza che vivremo, dandoci la possibilità di scegliere come gestire la situazione; in qualsiasi caso Whit, grazie ad una vecchia vasca da bagno, si calerà all’interno della dolina per salvare il cane di famiglia.
Al compimento del salvataggio, una scossa di terremoto colpisce il terreno e il nostro protagonista sprofonda nell’abisso.
Inaspettatamente Whit raggiunge il fondo della voragine e si rialza desideroso di tornare dalla sua famiglia: l’unica cosa da fare è seguire il lungo percorso sulla scia dei propri ricordi dall’infanzia all’età adulta… e un po’ oltre.
Da questo momento il giocatore stesso diverrà il narratore, accompagnando l’uomo verso una scalata fisica e spirituale all’interno dei propri ricordi, permettendoci così di rivivere dei momenti di vita passati e meditando su cosa sarebbe potuto accadere anche nel proprio futuro se avesse preso delle scelte diverse.
Data la natura decisionale del titolo, ogni partita cambierà completamente il percorso di With e sarà possibile vivere moltissime situazione e sfaccettature diverse; per questo motivo non vogliamo svelarvi altro sulla trama.
Siamo sicuri che il viaggio interiore di Whitney Anderson riuscirà, scelta dopo scelta, a trovare un posto speciale nei vostri ricordi e, all’arrivo delle battute finali, ripenserete a tutte le decisioni prese pronti per ricominciare con una nuova esperienza.

La qualità della semplicità

Dopo un accenno generale sulla trama, il grande punto di discussione di Where the Heart Leads è proprio il gameplay che non spicca particolarmente per la complessità, ma si basa su pochissime e basilari meccaniche di gioco che risultano ben sviluppate: camminare, rispondere alle scelte e un accennato movimento delle telecamera.
L’intera esperienza verrà vissuta tramite una visuale isometrica che ci permetterà di tenere sempre sott’occhio l’area di gioco, rendendo così molto più semplice orientarsi nelle varie mappe.
Armature Studio ha deciso di raccontare questa intensa avventura con uno stile grafico low-poly, in cui le texture vengono utilizzate in modo essenziale, contornate da colori che ben si legano con le tematica trattate.
Ogni sezione di gioco è divisa in capitoli che si incentreranno su un momento importante della vita del protagonista e darà il via a lunghe, a volte lunghissime, conversazioni volte a far progredire la trama; il luogo principale in cui giocheremo sarà la cittadina di Carthage, un piccolo centro urbano che si adatterà ai cambiamenti socio/temporali, dove With e i personaggi più importanti cresceranno e vivranno le proprie esperienze, partendo dai primi anni ’80 fino arrivare ai giorni nostri.
Uno degli elementi più importanti di Where the Heart Leads è proprio il bisogno di confrontarsi ed interagire con le persone che prenderanno parte nella vita del protagonista; queste verranno sempre raffigurate a schermo non come personaggi dettagliati, ma come delle sagome cromaticamente inconsistenti, che specchieranno su sé stesse l’ambiente circostante proprio per enfatizzare la componente onirica del gioco, mettendo così in risalto la storia narrata e mantenendo il focus di interesse del giocatore sulla situazione piuttosto che sull’apparenza della persona [questo comunque non vi impedirà di affezionarvi a loro, anzi, riuscirà a creare una maggior empatia, tanto che ben presto vi ritroverete a voler scoprire come è andata avanti la loro vita N.d.R.].
Per poter avanzare nei vari capitoli ci verrà richiesto di parlare molte volte con personaggi diversi e il backtracking sarà una meccanica rigidamente presente che ci porterà a percorrere moltissime volte l’intera area di gioco, rendendo alcuni momenti di intramezzo un po’ ripetitivi tra di loro.
L’interazione con gli elementi di gioco è ridotta all’osso e gli unici momenti di azione concreta avverranno grazie alla raccolta di documenti [collezionabili N.d.R.] e materiali da utilizzare per la costruzione di molte pittoresche sculture.
Il comparto audio si presenta con un approccio minimale, senza voice over o particolari rumori di fondo, rendendo così l’intera esperienza un po’ silenziosa e non neghiamo che ci sarebbe piaciuto sentire qualche effetto sonoro in più, soprattutto in alcuni momenti pieni di linee di testo; questo non significa che l’audio proposto sia di scarsa qualità, anzi, i motivi presenti nei momenti più importanti del gioco accompagnano il giocatore con una grande intensità e rendono l’esperienza ancor più significativa. Abbiamo parlato del sottofondo di gioco, ma la vera star è la colonna sonora che grazie alla presenza di un brano strumentale ben costruito e dai toni pacati e rilassanti, riesce a colpire le corde emotive di ogni giocatore, creando così un perfetto mix audio/visivo che dona una marcia in più al titolo.

E se… una frase chiave ricorrente

Nei precedenti paragrafi abbiamo ripetuto moltissime volte quanto il titolo di Armature Studio sia incentrato sulle esperienze e sulle scelte di vita di Whit ed ora è arrivato il momento di parlare un po’ del pilastro portante dell’intero gioco: un titolo fortemente basato su decisioni, scelte e conseguenze, un’idea tanto semplice quanto esageratamente folle da realizzare.
Whitney Anderson è il nostro protagonista e, data la struttura narrativa del titolo, il paragone più semplice da fare è quello di pensare a lui come una grande tela immacolata che non aspetta altro di diventare un opera d’arte vera e propria…
Saremo noi giocatori a dargli forma e colore, grazie alle decisioni che prenderemo e il risultato finale sarà l’insieme di moltissime scelte che avranno suscitato in noi molti dubbi e domande, arrivando anche ad appoggiare un momento il pad per riflettere sull’accaduto o meditare sulla decisione da prendere [non preoccupatevi, avrete tutto il tempo del mondo per perdervi in grandi riflessioni interiori, dato che il gioco non pone nessun limite di tempo N.d.R.].
Una regola fondamentale della vita è che non sempre le cose vanno come si aveva previsto e, anche per il nostro caro Whit, molte volte la situazione prenderà una piega inaspettata facendoci così arrivare alla fatidica domanda: “E se avessi risposto così?”.
Where the Heart Leads è proprio questo, un grande viaggio interiore nella vita di una persona straordinariamente ordinaria che, per certi versi, potremmo esattamente essere noi stessi ed il tema centrale di tutta l’opera altro non sono che le piccole, minime decisioni che siamo chiamati a prendere nel corso della nostra vita, sperando solo di aver fatto la scelta giusta.
Ogni decisione presa cambierà il futuro di molti personaggi anche se non sempre sarà possibile rendersene conto: infatti nel corso della partita non empatizzeremo solamente con Whit, ma anche con tutte le persone che entreranno a far parte della sua vita ed ognuna di loro avrà qualcosa da insegnarci: Rene dovrà scegliere se crearsi una propria carriera lavorativa o essere una madre presente per i propri figli, Sege (il fratello di Whit) lotterà tra la propria dedizione artistica e la stabilità economica e moltissime altre situazioni.
Il ritmo di gioco non sarà sempre lineare e se in alcuni frangenti la storia procederà a ritmo sostenuto, in altri casi gli eventi narrati verranno vissuti come una lunga fase di stallo, rendendo l’opera un po’ lunga… lunga e altalenante esattamente come la vita reale. A volte i momenti di gioia e felicità ci trasportano a tutta velocità, altre volte i problemi e le insicurezze rendono le giornate lunghe e pesanti come macigni.

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di questo lungo percorso emozionale e non resta altro da fare che tirare le somme di questa esperienza.
Where the Heart Leads è un titolo che consigliamo di giocare? Sì, se siete alla ricerca di un gioco puramente narrativo, che si prende tutto il tempo possibile per riuscire a farvi provare un grandissimo calderone di emozioni… facendovi anche fermare per pensare alla vostra vita personale e il percorso che avete fatto fino a questo momento.
Contrariamente, se siete alla ricerca di un titolo dai toni semplici, con un ritmo veloce ed un messaggio non troppo preponderante, allora questo non è il titolo che fa per voi e vi consigliamo caldamente di passare oltre.
Prima di scrivere questa recensione, ho avuto il bisogno di giocare più volte l’intero titolo per capire esattamente che genere di prodotto avessi per le mani e, in ogni partita, le scelte prese mi hanno portato non solo a risultati diversi, ma anche a delle domande personali davvero importanti: “Ho intrapreso la giusta strada?”, “La mia famiglia è orgogliosa di me?”, “Avrà capito che le ho voluto bene?”, “Mi ricorderanno come una bella persona?”, e tante, tantissime altre.
In conclusione, il nuovo titolo di Armature Studio è un indie dal gameplay tecnicamente semplice, anche troppo in alcuni frangenti ma riesce magistralmente a trasmettere un grande messaggio, con un’empatia mancante anche in molti titoli Tripla A del momento.
L’ultimo appunto da fare riguarda la localizzazione, mancante di traduzione italiana e completamente in lingua inglese; quindi se non siete troppo ferrati con la lingua e modi di dire tipicamente texani, vi segnaliamo che, data la grande mole di dialoghi, l’esperienza di gioco potrebbe risultare frustrante.
Vi lasciamo dunque con l’augurio che Where the Heart Leads riesca a farvi vivere una grande esperienza, suggerendovi anche degli spunti importanti per aiutarvi nella vostra vita.

Good

Stile artistico semplice ma di impatto
Le decisioni portano a diverse linee di gioco
Narrativa ben articolata
Ha un chiaro messaggio da esprimere
Rigiocabile più e più volte
Emoziona come pochi
Personaggi che rimangono nel cuore

Bad

La telecamera non risponde pienamente
Alcuni momenti risultano prolissi
Background sonoro un po' scarno
9.0
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Armature Games
Distributore: Armature Studio LLC
Data di uscita: 13 luglio 2021
Genere: Avventura Narrativa
PEGI: 16
Piattaforme: PlayStation 4

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistorycheckmark-circlecross-circle