Warhammer: Vermintide II – Hands On

Pubblicato il 2 Marzo 2018 alle ore 10:00
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Bentrovata Tribù. Dopo l’anteprima realizzata dal nostro buon Alexandros sulla nostra rivista (che, nel caso non l’abbiate letta, potete recuperare gratuitamente semplicemente Cliccando Qui), eccoci nuovamente a parlare di “Warhammer: Vermintide II” e della Closed Beta che abbiamo avuto modo di provare.

Cos’ha introdotto di nuovo il team di Fastshark in questo seguito? Ecco cosa è stato mostrato sino ad ora.

Gli “End Times” continuano!

Dopo le vicende del primo capitolo, i nostri cinque eroi non hanno un momento di respiro e si devono precipitare nuovamente nell’azione per difendere l’Impero da vecchie e nuove minacce; perché dentro e fuori la città fortezza di Helmgart non vi sono solamente gli Skaven, adesso si è aggiunta in combinazione ai ratti anche la minaccia del Caos.

La prima cosa che cade all’occhio all’avvio del gioco è la selezione degli eroi, dove si possono già intravvedere alcune novità; la prima è che tutti i personaggi sono dotati di tre classi: quella basilare che già conosciamo più altre due che si sbloccano a livello sette e dodici di ogni corrispettivo eroe. Ogni classe possiede un abilità passiva e una attiva, e quest’ultima ha diverse funzioni in base, permettendo sia azioni offensive che di supporto alla squadra; tale si può attivare solamente quando la nuova barra viola visibile sopra l’indicatore della salute si carica al massimo e presenta un periodo di cooldown dopo ogni utilizzo, portando quindi ad apprendere quando è il momento giusto per usufruirne.
Ad esempio, la Maga del Fuoco può effettuare un breve teletrasporto emanando una piccola onda di fuoco che danneggia i nemici circostanti, mentre il Cacciatore di Streghe emana un urlo che aumenta per un breve lasso di tempo, per stesso e compagni vicini, la possibilità di effettuare i colpi critici.
Già solo questi due aspetti mostrano come in questo titolo sia richiesta una maggiore componente strategica per creare una varietà di combinazioni legati non solo alla classe da utilizzare, ma anche alle relative abilità di ognuno; e siamo solo agli inizi.

Una volta entrati nel mondo di gioco non ci troveremo più dentro la locanda ma bensì all’interno della fortezza di Helmgart (il nostro amico locandiere è sempre con noi). In tale struttura ci possiamo occupare di tutti i preparativi necessari per equipaggiare il nostro eroe e scegliere quale missione andare ad affrontare.
Tra le altre novità abbiamo un nuovo equipaggiamento che si aggiunge ai quattro già conosciuti, ovverosia arma corpo a corpo, a distanza, cure ed esplosivi. Si tratta delle pozioni di potenziamento che, come per le cure e gli esplosivi, si potranno trovare in maniera casuale per la mappa di gioco e ognuna di esse fornisce un bonus temporaneo suddividendosi in tre tipi: ForzaVelocità e Concentrazione.
Presente anche l’armeria dove possiamo decidere l’equipaggiamento del nostro eroe in aggiunta ad un’altra meccanica introdotta: i talenti. Ogni cinque livelli sono disponibili tre talenti e ogni classe ha il suo albero di crescita; questi si possono comunque cambiare alla fortezza in base alle proprie necessità.
L’equipaggiamento di ogni classe fornisce nel sommario un “potere eroe”, questo può essere testato grazie al manichino presente nella struttura dov’è possibile vedere il numero di punti danno dei propri attacchi, aspetto interessante per chi desidera sperimentare combinazioni sempre diverse per trovare la più efficace prima di partire in missione.
Non manca ovviamente la forgia dov’è possibile fondere gli equipaggiamenti inutili per ricavarne materiali utili al crafting, assieme ad altre nuove funzioni legati alla possibilità di rimuovere e applicare incantamenti al fine di incrementare le capacità di altri in utilizzo.

Gli eroi in azione

Una volta finiti i preparativi ci si dirige alla bacheca dove è possibile scegliere quale capitolo della storia affrontare, lanciarsi in una partita veloce (quindi affrontando uno stage scelto a caso), mettersi alla prova con le sfide Heroic Deed (funzione che non era accessibile nella Beta) e infine usufruire di un sistema di ricerca lobby con relativi filtri da applicare per trovare la partita che si desidera.
Fatta la scelta si aprirà la waystone (che sostituisce la carovana del precedente capitolo) e tutti i giocatori partecipanti dovranno entrare nell’area di effetto per far partire la missione; anche qui, in caso manchi uno o più giocatori, questi saranno sostituiti da bot gestiti dal gioco che, il più delle volte, avranno come priorità la nostra salute.

In questa Beta di Vermintide II abbiamo affrontato i primi tre capitoli della storia, i quali mostrano una varietà di ambientazioni che spazia da quartieri urbani a fitte foreste e vaste campagne con piccoli villaggi nel mezzo; almeno in questo capitolo vedremo anche un po di luce solare e tramonti, non solo continue e buie ambientazioni come il suo predecessore.
Come per il primo capitolo, il gioco di squadra è fondamentale per avanzare fino alla fine del livello dato che la distribuzione dei nemici è sempre casuale, così come l’arrivo di potenziali ondate; tolti alcuni punti di missione dov’è richiesto sopravvivere finché non si completa l’obiettivo in quel punto specifico.
Oltre alle vecchie conoscenze vi saranno anche nuovi nemici avanzati degli Skaven più quelli del Caos, sia minion che unità speciali, che metteranno alla prova i giocatori; come sempre, alcuni possono bloccare i propri alleati e sarà necessario l’intervento di un compagno di squadra per liberarli dalla morsa.
Una nota negativa è legata alle animazioni, nello specifico, ogni volta che un alleato viene liberato farà un piccolo gesto (come mettersi la mano sul collo dopo aver rischiato di essere strozzato); in questa breve fase il personaggio è vulnerabile ai colpi dei nemici, aspetto da far notare perché in quel piccolo lasso di tempo si subiscono danni che, a nostro parere, risultano ingiustificati.
Da apprezzare è invece il fatto che i nemici con molta salute (come lo storico RatOgre) abbino ora una barra della vita, così da avere un’idea della loro condizione durante gli scontri; sono stati introdotti anche nemici armati di scudo, che possiedono quindi un’abilità di difesa che richiede di essere studiata prima di affrontarli.
Gli aspetti di casualità sia nella distribuzione degli oggetti che in quella dei nemici fornisce al gioco un impatto di sfida sempre differente, portando il giocatore a trovare davanti un percorso difficilmente uguale a quelli precedenti.
Non manca comunque tutto il lato esplorativo dove trovare gli storici tomi (situati in posti prefissati ma ben nascosti dal gioco), che devono essere portati a fine missione per ottenere una ricompensa più proficua; non è una sfida da poco dato che gli eroi possono raccoglierne uno solo per ognuno e occuperanno lo slot dell’oggetto curativo, quest’ultimo può essere sempre raccolto sul posto per fare una sostituzione breve dove curarsi in quel momento per poi riprendere il libro.
Oltre a questi tre vi sono altri due grimori nascosti che prenderanno lo slot delle pozioni di potenziamento, con l’aggravante che ridurranno la salute massima; questi due aspetti saranno capaci di incrementare il grado di sfida anche nell’affrontare le missioni alla difficoltà più bassa.

Se i giocatori riusciranno a uscirne vivi, alla conclusione dello stage riceveranno punti esperienza e il relativo bottino chiamato Chest. se ne ottiene uno ogni volta che si finisce la missione, più un secondo quando si sale di livello; quello di stage varia in base alle azioni che sono state eseguite come: aver completato la missione; bonus della partita rapida; tomi e grimori raccolti; possibili dadi loot trovati e bonus punti casuali. La somma farà aumentare il livello di rarità della chest e tutte si possono aprire solo nella fortezza.
Ogni cassa avrà al suo interno tre oggetti casuali che spazieranno da materiali per il crafting, equipaggiamenti e armi con relativa rarità.
Fattore importante è che quello che si trova a livello di armamenti sarà sempre legato alla classe utilizzata in quella missione, così da evitare di ritrovarsi con qualcosa che il personaggio non può utilizzare.

Tecnicamente parlando

Arriviamo quindi a parlare brevemente del comparto tecnico, o per meglio dire del come il titolo si è comportato Vermintide II in questa Beta.
Tecnicamente possiamo dire che è stato mostrato un buon lavoro di level design per quanto riguarda le ambientazioni, così come il lavoro fatto a livello di character design. Anche se sono stati fatti dei miglioramenti, il gioco mette comunque alla prova i nostri PC, questo per tutto ciò che riguarda le situazioni dove la macchina è messa sotto sforzo poiché forzata a calcolare la mole di nemici presenti a schermo durante le varie ondate, con relative animazioni di uccisione e smembramenti; ma rispettivamente ai problemi che ci furono col primo capitolo, sono stati fatti dei miglioramenti.
Tra i bug attualmente riscontrati abbiamo riscontrato alcuni problemi di compenetrazioni con glitch dei nemici e hitbox imperfette, ma un bug che è saltato all’occhio è legato ai ripari dato che la raffica di un gatling attraversava un solido riparo come se questo non esistesse, portando quindi a ricevere danni ingiustificati.
Buono il comparto audio, con tracce audio storiche e nuove arrivate che sanno dare atmosfera alle diverse situazioni di gioco.

Conclusioni attuali

Cosa si può dire per adesso di questo “Warhammer: Vermintide II”?
Possiamo dire che il team di Fatshark si è impegnato a portare avanti il suo prodotto, realizzando un seguito che potenzialmente ha evoluto il gameplay sotto diversi aspetti, aumentando così gli aspetti tattici e di improvvisazione ad adeguarsi alle situazioni che il gioco propone.
Nonostante l’impossibilità di accedere ad una delle modalità presenti, il gioco promette una logevità ancora più grande di quella fornita dal suo predecessore, proponendosi al mercato con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

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