The Mageseeker: A League of Legends Story

Nessun uomo è un’isola, nemmeno un rivoluzionario

Pubblicato il 16 Maggio 2023 alle ore 14:35
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Pongiornissimo, amici della Tribù! Eccoci qui nuovamente per un’altra recensione, per la primissima volta in un territorio diverso da quello dell’ammiraglia di casa Nintendo!
Oggi parleremo di un gioco che tratta il grande universo narrativo di League of Legends: chi meglio di me, che ho speso una quantità invereconda di tempo (e non solo) in questo gioco, poteva prendere in carico questa analisi? Dopo alcuni tentennamenti iniziali, dovuti alle poche informazioni in mio possesso, ho accettato ben volentieri di occuparmi di questo titolo, che è il prodotto degli sforzi dei ragazzi di Digital Sun nel loro sodalizio con Riot Games, nella sua versione per PlayStation 4. Sciogliamo ora i nostri dubbi e le nostre catene per lanciarci in questa recensione di The Mageseeker: A League of Legends Story!

Capitolo 1: La grande rivolta dei maghi comincia ora

The Mageseeker è pubblicato da Riot Forge, l’etichetta appositamente creata anni fa dalla casa produttrice di League of Legends per finanziare giochi narrativi ambientati nel mondo di Runeterra [mondo in cui il popolare titolo si svolge N.d.R.] e sviluppati da case di produzione indipendenti. L’obiettivo di tutti questi giochi è infatti quello di espandere le tante storie che legano i moltissimi personaggi del popolare MOBA e su cui per anni è stato svolto un lungo lavoro di costruzione e scrittura, mantenendo il tutto canonico all’interno di questo universo narrativo. Il titolo in questione, dunque, si inserisce a sua volta in questo grande schema e ci narra le vicende che riguardano un preciso momento storico di una particolare regione del continente: la rivolta dei maghi di Demacia.

In questo regno onorevole dove la giustizia viene da sempre venerata, infatti, per anni si è svolta una tremenda persecuzione nei confronti di coloro che, volenti o nolenti, sono dotati di poteri magici [di cui il mondo di Runeterra è pieno N.d.R.]. A perpetrare principalmente queste oppressioni, spesso con metodi discutibili, sono i cercatori di magia, un ordine fondato per stanare e tenere a bada gli individui magici, visti come un pericolo per l’incolumità delle persone comuni. In un contesto di grande tensione sociale, poiché la magia è parte stessa del mondo, un uomo sarà in grado di far scattare una scintilla, tale da cambiare lo stesso popolo demaciano, così come la sua storia. Ma l’uomo di cui stiamo parlando è un giovane che, solo dopo anni di prigionia, ha finalmente ottenuto la tanto agognata libertà.

Sylas, questo il nome del nostro protagonista, è stato a sua volta un cercatore di magia, arruolato in giovane età per il suo dono: egli è infatti in grado di percepire la magia altrui e impossessarsene, un’arma a cui l’ordine non poteva certo rinunciare facilmente. Dopo un grave incidente, si è però ritrovato in catene, chiuso in cella per oltre un decennio. Divenuto troppo pericoloso e condannato a morte, egli è finalmente riuscito a liberarsi nel giorno della sua esecuzione grazie a Luxanna Crownguard, giovane maga e unica persona che lo aveva avvicinato in tutti questi anni di reclusione. Ora, a piede libero e con un indicibile senso di vendetta e rabbia che gli pulsa nelle vene, il giovane mago ha intenzione di farla pagare a coloro che gli anno rovinato la vita. Ed è qui che la storia del gioco ha inizio…

Capitolo 2: Ho scelto le mie catene

Tutto quello di cui abbiamo per ora parlato si svolge in un tempo antecedente al gioco [anche se è presente un comodo riassunto iniziale N.d.R.] e qui è sin da subito intuibile come The Mageseeker sia un prodotto rivolto soprattutto a chi ama il mondo di LOL. Il titolo trasuda fin dall’inizio grande passione nel voler guidare i suoi fan attraverso eventi del proprio universo narrativo che solo parzialmente sono noti al pubblico o che mai sono stati esplorati. Tutto è pensato per calare il giocatore in un mondo che egli, per godersi al meglio l’esperienza, dovrebbe già conoscere. Basti pensare che come prequel del titolo è stato rilasciato un fumetto apposito (di cui vi lasciamo il link QUA). Ci sentiamo di poter affermare che, senza le dovute conoscenze, il gioco rischi di perdere molto del suo fascino narrativo.

Sylas in primis è un protagonista eccezionale, dato che a prima occhiata potrebbe sembrare un pazzo sanguinario senza uno scopo, intenzionato semplicemente a sfogare la propria furia sui suoi nemici [e, diciamocelo, un pochino gli piace anche N.d.R.], ma nel corso delle ore di gioco si rivela un personaggio sfaccettato e con una psiche complessa e resa a schermo in maniera magistrale. Si vede come egli, a seguito di anni di isolamento forzato, è impacciato nelle situazioni sociali, per esempio, ma è anche spiritoso e autoironico. Un leader nato, sì, ma che oscilla tra l’ingenuità e la diffidenza nei confronti del prossimo. Il tutto permette pian piano di esplorare i fantasmi del suo passato e, di pari passo, vederlo crescere in maniera costante nel corso delle vicissitudine che lo porteranno a fomentare una rivoluzione.

Oltre al protagonista, anche i comprimari si rivelano interessanti, a cominciare da coloro che sono personaggi giocabili di LOL, come la già citata Lux o Morgana [frustrante da affrontare, ma ne vale davvero la pena N.d.R.], senza però dimenticarsi anche di quelli creati appositamente per il gioco. In poche ore ci si ritrova tra le mani con un cast ricco e diversificato, in grado di far sorridere ed emozionare a seconda delle situazioni, e anche pronto a stupirci nei momenti giusti. The Mageseeker non ha paura di essere coraggioso con le sue scelte narrative e, a fronte di alcune domande [lasciate probabilmente volontariamente aperte N.d.R.], riesce benissimo nel raccontare una storia accattivante che collega gli archi narrativi che già si conoscevano dei personaggi coinvolti.

Capitolo 3: Chiamala “redistribuzione del potere”

Va da sé che un gioco d’azione come The Mageseeker necessiti anche di altre qualità oltre che a una storia incredibile, ma possiamo dirvi senza problemi che il titolo riesce nel fornire un gameplay che si rivela molto soddisfacente. La caratteristica chiave di Sylas [direttamente ripresa dalla sua controparte di LOL N.d.R.] è quella di essere un mago estremamente coriaceo in grado di usare le abilità dei propri nemici contro di essi. Il rivoluzionario può infatti utilizzare le catene che si porta dietro per colpire agilmente o pesantemente i suoi avversari e, contro i nemici che fanno uso di magia, rubare gli incantesimi altrui e sfruttarli a proprio vantaggio. Egli può anche usare le sue catene per interagire coi nemici e con lo scenario stesso, sfrecciando da parte a parte per schivare o sopraffare chi gli sbarra la strada.

In aggiunta alle sue abilità, Sylas può contare sul supporto di diversi alleati che, nel corso dell’avventura, si uniranno a lui e inizieranno a popolare il suo covo, fornendogli vantaggi di vario tipo. Si passa dai maestri di magia elementale che possono accompagnarlo nei livelli per fornirgli potenziamenti unici e cambiare in modo radicale l’approccio al combattimento, a coloro che gli garantiranno bonus permanenti alle statistiche o incantesimi riproducibili autonomamente, senza il bisogno di particolari nemici a cui sottrarli. Reclutare nuovi alleati che supportano la propria causa ha quindi una doppia funzione, dato che sblocca nuove caratteristiche per il protagonista o per i propri compagni d’arme e permette di ingrandire la propria base, ottenendo così bonus maggiori.

Pur non essendo nulla di rivoluzionario [capita? N.d.R.] il flusso del gioco è pensato bene e, anche grazie alle diverse opzioni iniziali, può fornire un grado di sfida appropriato per chi cerca qualcosa di tosto o invece di più rilassato. In special modo, il tutto risulta soddisfacente da padroneggiare, dato che le scelte fatte dal team di sviluppo a livello di design impongono comunque precisione e anche un po’ di preparazione prima delle varie missioni. Controlli a volte un po’ ostici a parte, forse ci sarebbe piaciuto avere qualche variazione in più su certi tipi di livelli, ma generalmente il level design strizza l’occhio anche a chi preferisce esplorare, nascondendo piccole chicche dietro a molti angoli [sarà mia premura cercare ciò che mi sono lasciato sfuggire finito questo pezzo N.d.R.] restando molto lineare.

Capitolo 4: La verità è uno specchio tetro

The Mageseeker nel comparto narrativo e di divertimento risulta quindi un grande successo, ma è doveroso trattare la sua pecca più grande: il comparto tecnico del titolo ha davvero molti problemi. Il gioco infatti non è estraneo a bug o glitch di vario tipo, purtroppo; si passa dall’impossibilità di poter consultare per intero porzioni di testo, come le descrizioni dei personaggi o gli stralci di lettere trovati in giro, all’interno del menu di gioco [probabilmente la cosa che più mi ha dato fastidio N.d.R.] a nemici invincibili o mappe che rivelano parti di livello ancora da esplorare. Nulla che vada a rompere totalmente il gioco, anche se una singola volta ci è capitato di doverlo riavviare per un crash, ma situazioni che vanno a distogliere l’attenzione dall’esperienza e a condirla con del serio fastidio.

Anche il lato visivo del gioco a volte fa le bizze, portando a compenetrazioni o sovrapposizioni di elementi dello sfondo o in secondo piano. Malgrado questo, per fortuna, il comparto grafico del titolo rimane ben curato, riuscendo a far trasparire il carisma dei suoi personaggi anche tramite questo stile in pixel art che Digital Sun già aveva messo in scena nel suo gioco più famoso, Moonlighter. Le animazioni riescono bene a trasmettere le emozioni dei personaggi e alcuni dei ritratti di Sylas o dei suoi comprimari sono estremamente dettagliati. Un’aggiunta che ci è particolarmente piaciuta è la scelta di lasciare i cadaveri dei nemici nelle varie aree di gioco: permette di trasmettere in modo efficace il tema di quanto spietata e ricca di sacrifici possa essere la rivolta che si sta svolgendo a Demacia

Chiudiamo il capitolo che tratta i reparti più tecnici di The Mageseeker spendendo due parole sull’ottimo comparto sonoro del titolo. Le musiche sono studiate per inserirsi in maniera fluida nei livelli, anche in base alle diverse circostanze in cui il giocatore si trova, e [soprattutto in un momento topico della storia N.d.R.] ci si ritrova a beneficiare molto dell’utilizzo intelligente dei temi musicali, che a volte sono riarrangiamenti di temi dei personaggi di LOL presenti a schermo. Scelta curiosa è stata quella di mantenere all’osso il doppiaggio; esso è infatti quasi del tutto assente, fatta eccezione per tre momenti specifici della storia e per le frasi celebri dei boss che si affrontano nei momenti più intensi, una chicca che permette di sentire le voci dei campioni che si conoscono.

Conclusioni: Mai più gabbie!

Eccoci quindi giunti alla fine di questo pezzo, dove possiamo tranquillamente poter dire che, malgrado degli evidenti inciampi tecnici [nulla che non si possa correggere con una patch N.d.R.], The Mageseeker: A League of Legends Story è un prodotto pregevole che riesce nel suo intento. La storia che ci si trova ad affrontare è infatti costellata di momenti coinvolgenti e personaggi che bucano lo schermo, mentre il gameplay è a volte spigoloso, ma comunque ben contestualizzato e appagante, soprattutto per la quindicina di ore che il titolo offre.
Anche se ci sentiamo di consigliare il gioco principalmente a chi ha già avuto contatti col mondo di Runeterra, non vogliamo certo scoraggiare chi non conosce LOL o i suoi giochi derivati, dato che il titolo risulta molto godibile e, anzi, può probabilmente spingere a volersi recuperare qualche fumetto o storia breve sui personaggi che si incontrano. Sylas e i suoi sono pronti a conquistarvi e, lasciatevelo dire, il fatto che qualcuno sia riuscito a far apprezzare così tanto il campione in questione a colui che sta scrivendo questa recensione… vi può assicurare di quanto la gestione narrativa del titolo sia veramente degna di nota!

Good

Narrativa studiata nei minimi dettagli e di spessore…
Personaggi davvero ben scritti
Gameplay soddisfacente
Pixel art accattivante e carismatica
Musiche di grande atmosfera
Molte opzioni di personalizzazione
Così tanti easter egg che pare Pasqua
Yops

Bad

… che perde mordente per i non fan
Evidenti problemi tecnici di varia natura
Cinematiche che non si possono saltare
Imprecisioni grafiche non così rare
8.3
PEM-PEM

Sviluppatore: Digital Sun Games
Distributore: Riot Forge
Data di uscita: 18 aprile 2023
Genere: Hack and slash, avventura narrativa
PEGI: 12+
Piattaforme: PC, PlayStation 5, Playstation 4, Nintendo Switch, Xbox Series X|S, Xbox One

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