recensione

The Alters

The Alters è un survival psicologico profondo, originale e spietato

Pubblicato il 12 Giugno 2025 alle ore 14:00
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

L’universo può essere meraviglioso, ma padroneggiarne le insidie è tutt’altro che semplice. Lo abbiamo visto in molti film e videogiochi. The Alters propone un’altra disperata odissea tra le stelle, un viaggio pieno di complicazioni e meccaniche familiari, ma lo affronta in modo unico e profondamente originale rispetto ad altri titoli. 11 bit studios porta la sua visione della sopravvivenza solitaria in uno scenario che fonde con intelligenza più generi in un’unica esperienza intensa e coinvolgente.

Il protagonista principale sei tu, e solo tu. Non nel senso di un personaggio unico e irripetibile, anche se Jan Dolski lo è: sopravvissuto solitario su un pianeta inospitale, ma non lo resterà a lungo. Non ci sono alieni, né IA sofisticate o robot pronti a collaborare. La soluzione è molto più inquietante: creare versioni alternative di sé stesso. Cloni, alter ego, ciascuno con una propria personalità, competenze e desideri. Un’idea che Jan accetta con riluttanza, ma che diventa presto l’unico modo per sopravvivere. I primi passi nel mondo di gioco ci portano a una base mobile, una struttura modulare a forma di ruota che possiamo espandere, spostare e personalizzare. All’inizio lo spazio è limitato e le risorse scarse, ma con il tempo potremo aggiungere stanze, organizzare gli ambienti e sfruttare al meglio ogni centimetro. Il movimento della base, reso necessario dall’irradiazione solare che ciclicamente rende ogni zona inabitabile, aggiunge un costante senso di urgenza.

Per tenere in funzione la base e affrontare le numerose emergenze, ci servono gli Alters: versioni alternative di Jan, create grazie al misterioso rapidium e a deviazioni nei suoi ricordi. Ogni alter può essere progettato per svolgere un ruolo specifico: meccanico, minatore, botanico, scienziato, e altri ancora. Possiamo assegnare loro compiti, anche al di fuori della loro specializzazione, ma attenzione: ogni alter ha una propria volontà, bisogni, orari, emozioni. Comunicare con loro è fondamentale. Alcuni accetteranno il proprio ruolo, altri si ribelleranno all’idea di essere una copia. La convivenza non è semplice. Se non ascoltiamo i nostri cloni, se li trascuriamo o li mettiamo in competizione, il morale crolla. Possono diventare ostili, depressi, sabotare il lavoro o addirittura ribellarsi. Per evitarlo, dovremo parlare con loro, offrire conforto, concedere piccoli lussi e oggetti del passato. Le relazioni si costruiscono con cura, e spesso diventano il cuore pulsante dell’esperienza. Ci sono momenti sorprendenti di intimità, come guardare un film insieme o giocare a beer pong nella sala comune, ma bastano pochi errori per far crollare tutto.

Il gioco ci mette costantemente sotto pressione. Non solo per i cloni, ma per la quantità di compiti da gestire: produzione, ricerca, manutenzione, radiazioni, tempeste magnetiche, carenza di spazio, morale, carburante. Il tempo stringe sempre, il sole avanza inesorabile. Se non riusciamo a spostare la base in tempo o a contenere un problema tecnico, è game over. Per fortuna il salvataggio automatico è frequente, ma il senso di frustrazione resta. Il divertimento si intreccia con l’ansia, come nelle migliori esperienze survival. La gestione della base ricorda Fallout Shelter e gli XCOM, ma con più profondità. A questo si aggiungono esplorazioni in terza persona sulla superficie del pianeta. Raccogliamo risorse, costruiamo impianti di perforazione, installiamo piattaforme energetiche e usiamo strumenti come rampini ed escavatori per superare ostacoli. Anche qui la pressione si fa sentire: l’energia fisica si esaurisce, le radiazioni aumentano, le anomalie ambientali bloccano il cammino. Bisogna dosare bene ogni movimento, tornare alla base per riposare e ripartire.

Il gameplay è stratificato e denso: possiamo selezionare rapidamente strumenti, navigare tra piattaforme e magazzini tramite una mappa dettagliata e configurare il livello di difficoltà, sia per l’economia sia per le minacce esterne. Gli errori si pagano cari, anche i più piccoli. Serve concentrazione, costanza, e una buona dose di pazienza. Il mouse e tastiera funzionano bene, ma anche il gamepad è perfettamente supportato, vibrazioni comprese.

Dal punto di vista tecnico, The Alters è impressionante. Gli interni della base sono dettagliati, animati in tempo reale, e restituiscono un senso di profondità e realismo notevole. L’esplorazione esterna è altrettanto affascinante: canyon, grotte, rocce e crateri si fondono con un cielo plumbeo, nebbie inquietanti e dettagli visivi curatissimi. L’atmosfera è suggestiva, cupa, aliena. L’audio è altrettanto curato: dialoghi ben recitati, effetti ambientali efficaci, musiche misteriose e perfettamente in linea con il tono malinconico del gioco. Indimenticabile un momento in cui gli alters intonano una canzone: strano, surreale, ma toccante. The Alters è uno dei giochi più originali degli ultimi anni. Unisce survival, avventura, strategia e narrativa in una formula fresca e stimolante. Ogni clone è un personaggio con cui relazionarsi, ogni giorno di gioco è una nuova sfida. Il tempo è il nostro peggior nemico, e spesso basterà una piccola dimenticanza per rovinare tutto, ma proprio per questo l’esperienza è così gratificante. Una volta completato, il desiderio di rigiocarlo per esplorare altri percorsi narrativi sarà fortissimo.

In conclusione possiamo dire che come altri capolavori di 11 bit studios, anche The Alters riesce a colpire allo stomaco e al cuore, facendoci riflettere su identità, responsabilità e solitudine. Una gemma imperdibile per chi cerca qualcosa di più da un videogioco.

Il codice ci è stato fornito per PC dal distributore.

Good

Atmosfera incredibile
Molti dei compiti principali e aggiuntivi
Dialoghi e confronti con coinquilini
I contatti con la Terra
Decisioni frequenti e veramente fondamentali che hanno un grande impatto
Gestione della base
Spedizioni sul campo con acquisizione di risorse e anomalie
Relazioni e connessioni profonde con i tuoi cloni
Storia fantascientifica originale

Bad

I cloni richiedono attenzione, spesso nel momento più inopportuno
Lo stress temporale quasi costante e la pressione psicologica possono portare alla frustrazione
9.3
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: 11 bit studios
Distributore: 11 bit studios
Data di uscita: 13 giugno 2025
Genere: Survival, Avventura
PEGI: 16+
Piattaforme: Xbox Series X|S, PS5, PC

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