Lost Records: Bloom & Rage - Tape 2

Un epilogo intenso e malinconico che intreccia amicizia, mistero e memoria

Pubblicato il 3 Maggio 2025 alle ore 10:43
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Lost Records: Bloom & Rage è l’ultima avventura narrativa targata Don't Nod. Abbiamo recensito la prima parte del viaggio, Bloom, un paio di mesi fa; questa è la nostra analisi della seconda parte, Rage. Per chi non lo sapesse, Lost Records: Bloom & Rage richiama fortemente il lavoro precedente dello studio su Life is Strange, un racconto incentrato sui personaggi, in cui le scelte del giocatore plasmano la narrazione.

Se avete già acquistato il primo nastro, il secondo vi aspetta nella libreria pronto per essere lanciato. In tal caso, il nostro consiglio è semplice: giocatelo. Completate il vostro viaggio e riflettete sulle scelte che avete compiuto lungo la strada. Recensire la seconda metà di un’esperienza come se fosse un’opera autonoma è complesso. Gran parte di Lost Records: Bloom & Rage è coerente in entrambi i capitoli. Può sembrare ovvio, ma un'analisi approfondita richiede di valutare ogni parte come un pacchetto indipendente. Ovviamente, le due metà si sostengono a vicenda. Gameplay, design visivo, colonna sonora e narrazione restano fedeli al primo episodio. Chi non ha apprezzato il nastro 1 difficilmente cambierà idea nel nastro 2, ma la vera differenza tra i due risiede nell’esecuzione.

Dopo una rivelazione sconvolgente, torniamo a Velvet Cove. Questo secondo capitolo inizia raccogliendo i pezzi e concentra l’attenzione sugli amici di Swann e su come hanno vissuto le conseguenze degli eventi. Il primo nastro ci invitava ad apprezzare le piccole cose: la macchina fotografica di Swann era lo strumento perfetto per questo, spingendoci a rallentare e osservare il mondo attorno a noi. Tornare a quelle collezioni e a quei video di giorni più sereni ha suscitato una nostalgia istantanea, anche se abbiamo vissuto quei momenti solo poche settimane fa. Questi momenti di quiete aprono la strada a una corsa emotiva. Se il primo capitolo è stato criticato per il ritmo lento, questo lo accelera con successo. Forte delle basi già gettate, il secondo nastro risulta più intenso, con conversazioni più drammatiche e una narrazione che non si ferma mai. Senza dover introdurre nuovi sistemi o meccaniche, il racconto può decollare. Eliminando alcune interazioni superflue, l’attenzione si concentra sulla storia, e questo invoglia ad arrivare rapidamente alla fine.

Più volte ci siamo soffermati sulle scelte. Con l’aumentare della posta in gioco, mantenere una coerenza morale con la nostra versione di Swann è diventato difficile. Il peso di ogni decisione è cresciuto, e la schermata finale che mostra la matrice delle scelte lo dimostra. Scelte che avevamo trascurato si affiancano ad altre decisive. Il nostro finale? Profondamente malinconico. Probabilmente si tratta dell’epilogo “negativo”, ma ci è sembrato perfettamente coerente. Era una tragedia fin dall’inizio e molto di ciò è merito del cast. Avevamo già elogiato Natalie Liconti nel ruolo di Kat e confermiamo che la sua interpretazione è il cuore pulsante del gioco. In questo secondo capitolo, anche gli altri personaggi hanno più spazio per brillare. È impressionante come riescano a trasmettere 27 anni di evoluzione personale in modo credibile e coinvolgente.

Dove Lost Records può dividere è nel soprannaturale. Per citare Alan Wake, che a sua volta cita Stephen King: “Gli incubi esistono al di fuori della logica...”. Il gioco non è un horror, ma pesca a piene mani dal New Weird e da King stesso. Se nel primo capitolo il mistero era lasciato sullo sfondo, qui prende forma, ma è proprio questa razionalizzazione che lo rende meno potente. Le spiegazioni ci sono, ma la logica interna è un po’ confusa. Le rivelazioni funzionano sul piano emotivo, ma lasciano nuove domande senza risposte. Dal punto di vista del gameplay, le meccaniche restano sostanzialmente invariate; spiccano un breve puzzle e una sezione stealth narrativamente giustificata. Nulla di rivoluzionario, ma coerente.

La grafica, già eccellente, è stata ulteriormente migliorata. Il secondo nastro è visivamente ispirato: regia, fotografia e ritmo elevano l’impatto emotivo. Alcune inquadrature del 1995 sono così potenti da finire come sfondo su molti desktop. Anche il design audio è impeccabile, ma è la musica a fare la differenza. I leitmotiv musicali ci riconducono immediatamente alla mente di Swann. La colonna sonora è splendida e profondamente evocativa. Per molti, See You In Hell sarà il pezzo forte, ma per noi è The Veil il brano che resterà nel cuore. Dal punto di vista tecnico, i miglioramenti sono evidenti. Il pop-in è stato ridotto, non ci sono stati crash, e la sincronizzazione labiale è più curata, con animazioni facciali più naturali. Avevamo aspettative altissime dopo il primo nastro. I personaggi, la nostalgia, il mistero… tutto ci aveva conquistato. E Rage non delude: potenzia la musica, l’immagine e l’impatto emotivo. Alcune risposte avremmo preferito restassero ambigue, ma Swann, Kat, Nora e Autumn sono il cuore di tutto.

In conclusione, Lost Records: Bloom & Rage è un racconto toccante e splendidamente realizzato sull’amicizia e sulla perdita. Le sue interpretazioni, la regia e l’atmosfera coinvolgente ci hanno regalato un viaggio intenso e sincero. Anche se alcune incertezze narrative ne offuscano leggermente il finale, non si tratta di una storia da dimenticare. Anzi, speriamo solo che il ritorno a Velvet Cove non richieda altri 27 anni.

Il codice ci è stato fornito dagli sviluppatori per PC.

Good

Il ritmo aumenta in modo significativo, creando una corsa emotiva verso il finale
Un'ampia gamma di scelte con divergenze nei risultati narrativi
Meno problemi tecnici rispetto all'episodio precedente
Le interpretazioni sono eccellenti come sempre
Il design visivo, la fotografia e la composizione delle inquadrature sono fenomenali

Bad

Alcuni elementi del finale mancano di una chiusura emotiva completa
Alcune domande sarebbe stato meglio lasciarle senza risposta
8.8
PEM-PEM

Sviluppatore: Don't Nod
Distributore: Don't Nod
Data di uscita: 15 aprile 2025
Genere: Avventura Narrativa
PEGI: 17+
Piattaforme: Xbox Series X|S, PS5, PC

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