Life is Strange 2: Episodio 5

Siamo arrivati al gran finale dell'avventura di Sean e Daniel

Pubblicato il 16 Dicembre 2019 alle ore 15:30
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Alla fine ci siamo arrivati, dopo più di un anno di attesa, siamo alla conclusione del nostro viaggio in Life is Strange 2.
Titolo controverso, discusso, su cui molte persone, anche tra gli ultra-appassionati dei “primi due” Life is Strange, si sono espresse in maniera non lusinghiera, non perdonando il titolo ingombrante e a loro detta, erroneamente affibbiato alle vicende dei fratelli Diaz.

Io sono IlNonnoMarbleCat e sono felice di dare il benvenuto a tutti gli amici di Tribe Games, in questa ultima recensione dedicata a Life is Strange 2.
Rilasciato il 03 Dicembre 2019 per PcPlaystation 4 e Xbox One questo quinto episodio dal titolo “Wolves”, Lupi, porta a degna conclusione le vicende di Sean e Daniel nel loro sfortunato viaggio, il cammino di due fratelli lupi, alle prese con vicende infauste e complesse da dirimere.

Ultima recensione

Abbiamo provato la volta scorsa, a stuzzicare i lettori di Tribe Games che seguono le nostre recensioni, a reagire nei commenti sia sotto la recensione e sia nel nostro canale Telegram, per provare ad avere una immagine di quante siano le persone che hanno seguito lo svolgimento di questo Life is Strange 2 [di cui vi lasciamo qui di seguito i link alle singole recensioni. NdN].
Recensione episodio 1 – Roads.
Recensione episodio 2 – Rules.
Recensione episodio 3 – Wastelands.
Recensione episodio 4 – Faith.

L’impressione che abbiamo avuto, in questo ipotetico e minuscolo campione di persone, è che una grossa parte di videogiocatori abbia snobbato questo titolo.
Alcuni sicuramente perché non apprezzano questo genere di storie e di gameplay, ma in larga parte è perché si sono sentiti traditi dal secondo capitolo di un titolo [ricordo che Before the Storm era un prequel del primo Life is Strange. NdN], che non continua la narrazione delle vicende di Max e Chloe.
Questo sicuramente potrebbe essere un vanto per i programmatori di Dontnod, che possono avere la certezza che, con il primo capitolo, hanno regalato al mondo videoludico una storia memorabile, con delle protagoniste che hanno creato nei videogiocatori una empatia e una miscelanza di sentimenti tali, da creare una unione chimica.

Però è sbagliato fermarsi alle apparenze, anche perché questo Life is Strange 2 non è in nulla e per nulla inferiore al suo predecessore anzi, per certi versi, lo abbiamo trovato addirittura superiore.

Abbassate pure torce e forconi e lasciateci spiegare!
Come ben sapete, lo scrivente Nonno considera Life is Strange come uno dei giochi migliori a cui abbia mai giocato.
Però è indiscutibile che, a livello di gameplay e di narrazione, i primi episodi di Life is Strange non sono né eccellenti e né incredibilmente vari. Servono per presentarci il mondo di gioco, i protagonisti, per farci abituare al potere di Max; addirittura fino al quarto episodio, non è chiaro dove la storia voglia portarci, non c’è una direzione ben definita e una meta. Il gioco è appassionante e dannatamente coinvolgente, proprio nella sua interezza, perché si prende il tempo che gli serve, per raccontare una bella storia, con tutti dettagli del caso, trattando argomenti elevati in modo crudo ma adulto.

Questo Life is Strange 2 fa esattamente la stessa cosa, ma cambiando la prospettiva a cui il giocatore era abituato.
Innanzitutto noi guidiamo le scelte di Sean, il ragazzo “normale”, senza poteri e il gioco ci ribadisce in continuazione che noi non abbiamo nessun controllo sull’utilizzo dei poteri da parte di Daniel.
In secondo luogo, la meta del nostro viaggio è ben chiara fin da subito. I due ragazzi vogliono raggiungere una località in MessicoPuerto Lobos, per cercare scampo dagli avvenimenti di Seattle che li hanno strappati dalle loro vite precedenti.
Anche in questo caso, il gioco si prende tutti i suoi tempi, ci rassicura e ci atterrisce, ci pone davanti personaggi incredibilmente buoni in contrapposizione ad altri esageratamente cattivi.
E il cocktail che crea, funziona proprio nella sua totalità, nel saliscendi di bontà e cattiveria, nel farci quasi desiderare di perdere la nostra umanità, cercando giustizia ad ogni costo.
E gli argomenti che tratta, sono ancora una volta profondi, elevati, attuali; amore e odio, razzismo, povertà, droga, sesso, omosessualità. Sono gli stessi problemi della società odierna, di cui si può sentire parlare accendendo la televisione o ascoltando la radio.

E oltretutto, concludendo questa lunga introduzione a questa ultima recensione di Life is Strange 2, durante questo ultimo episodio, avremo modo anche di sentire parlare di Max e di Chloe, delle vicende vissute nel primo capitolo e delle conseguenze che queste hanno avuto. E lo faranno in puro stile Life is Strange, prendendoci a pugni nello stomaco, e sbattendoci in faccia un vecchio, non troppo amato, personaggio ormai dimenticato che ancora una volta incrocia le nostre strade.

L’unico vero dispiacere del Nonno in questo episodio finale, è che la sua previsione su come si sarebbe conclusa la storia, non si è avverata. Alla fine non salterà fuori Max che, magicamente con i suoi poteri, riporterà i nostri protagonisti al passato, a prima della morte del padre di Sean e Daniel.

Sarebbe stato un finale sicuramente epico, ma forse troppo improntato al fan-service.
Gli eventi di Arcadia Bay, ci hanno insegnato quanto sia rischioso immischiarsi in modo artificioso nelle linee temporali; quello è un capitolo chiuso e i problemi della vita vanno affrontati in un modo completamente differente.
E questo Wolves ci dà una dimostrazione magistrale di come tutto ciò si possa fare.

Wolves

Questo episodio è collocato a livello temporale circa un mese, dopo le avventure vissute a Heaven Point.
Dopo aver aiutato Sean a far fuggire Daniel dalla sua prigione morale e affettiva in cui era stato rinchiuso, Karen [la madre di Sean e Daniel. NdN], porta i due ragazzi a casa sua, in una comune nel deserto chiamata Away, di modo che possano ristabilirsi fisicamente ed affettivamente.

Questa comunità, abitata da meno di 10 persone, sarà la prima delle zone in cui ci troveremo all’interno di questo episodio; diciamo che rappresenta, ipoteticamente la quiete, il momento in cui possiamo rifiatare e tirare le somme di tutta la nostra avventura, prima dello scatenarsi della tempesta finale [con quale citazione ve lo sto dicendo? NdN].

Questa prima parte iniziale, avrà diversi scopi.
Da una parte avremo modo di approfondire e in qualche modo completare il nostro rapporto con Daniel. Alcune delle scelte che faremo in questo momento, avranno delle ripercussioni durante le fasi finali di questo Life is Strange 2.
Oltretutto potremo vivere e, se lo vorremo, recuperare la relazione con nostra madre Karen, scegliendo di volta in volta il livello di interazione e di compromissione da tenere nei suoi confronti.
E infine, ad Away, avremo modo di incontrare diverse persone, alcune sconosciute e alcune vecchie conoscenze che all’improvviso ci si pareranno davanti. Abbiamo interpretato questo momento e questi personaggi, come il mostrare al giocatore le varie possibilità, le molte scelte, tra cui alla fine avremo modo di districarci.
Non neghiamo che vedere e riconoscere uno di questi personaggi, ci ha emozionato e stupito in modo intimo, empatico, tipico di Life is Strange e soprattutto le linee di dialogo che avremo con lui, saranno veramente toccanti perché andranno a stuzzicare la nostra memoria e a mostrarci le conseguenze di scelte effettuate in un altro tempo e in un altro luogo, ad Arcadia Bay.

La calma apparente offerta da Away, naturalmente sarà guastata dal passato di Sean e Daniel, dalle autorità che continuamente ricercano i due ragazzi per tutti i casini successi negli episodi precedenti.
Da questo punto in poi, l’episodio diventa un crescendo costante di tensione e di scelte sempre più serrate.
Prima del gran finale, Wolves ci sbatte in faccia tutta la nostra incompiutezza, l’insicurezza dell’essere umano che, per nascondere i propri limiti, mostra comportamenti aggressivi ed egoistici, in contrapposizione ad un altro umano indebolito, sconfitto, annullato.

Questa è la cosa che più di tutte abbiamo apprezzato in questo Life is Strange 2 e in particolar modo in questo quinto episodio.
E’ un viaggio simbolico all’interno dell’animo umano, per mostrarne tutte le “stranezze”, per metterle a nudo. E gli argomenti che tratta sono attuali e sbattuti in faccia al giocatore con una tale potenza, da lasciare quasi attoniti.

Il tutto si conclude in un finale da brivido, davanti ad una scelta decisiva per i due fratelli in cui dovremo scegliere realmente in base alla nostra umanità, al nostro temperamento e a come questa avventura ci ha plasmato.
Al contrario del precedente capitolo, il finale non ci porta alle classiche due “soluzioni”.
In base alle decisioni effettuate durante il nostro gameplay, anche effettuando la stessa scelta nella parte finale, potremo avere finali molto diversi tra di loro, per un totale di più di 5 finali differenti.

Tecnicamente

A livello tecnico, questo episodio ha riproposto il bello che abbiamo già visto in passato, perciò non avrebbe senso dilungarsi oltre.
Musiche evocative e perfettamente calate nel contesto, illuminazione spettacolare e paesaggi sconfinati, per far vagare lo sguardo e forse, ricollegarci un po’ più a fondo con il significato che ciascuno di noi vuole dare alla sua vita.

Tecnicamente il gioco è solido e ancora una volta non ha presentato nessuna sbavatura.
Al contrario di altri giochi ad episodi che abbiamo avuto modo di provare, che peccavano proprio sotto il profilo tecnico [con animazioni ripetute e palesemente copiate…giusto per farne memoria. NdN]Life is Strange 2 è impeccabile, vario, e con questo finale, non fa rimpiangere l’attesa tra un episodio e l’altro.

Finale

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio, alla scena finale, alla scelta finale.
Proprio parlando di finali, quello che abbiamo ottenuto nella run “ufficiale”, giocata per scrivere questa recensione, ci ha portato ad un finale che ci ha lasciato con l’amaro in bocca.
Non perché non fosse quello che ci aspettavamo al momento della scelta o perché non rispecchiasse la moralità che abbiamo deciso di mantenere durante le nostre partite, ma per la sua apparente “ingiustizia” e la sua schiettezza.

Abbiamo adorato però il fatto che, nonostante il nostro finale ci abbia amareggiato, fosse probabilmente il migliore ottenibile in questo Life is Strange 2 e quello maggiormente in linea con il nostro stile di gioco.

Un finale che, come spero tutti voi saprete, scrive anche la parola fine nella mia esperienza personale in questo mondo e in questa professione. Se non sapete di cosa io stia parlando e volete approfondire questo argomento, trovate la spiegazione a questo indirizzo.

Non voglio fare un altro pippone su questo argomento e uso queste ultime righe solo per qualche ringraziamento.
Ringrazio Tribe GamesPerrin e tutti i membri dello staff che ho avuto modo di conoscere, per questi 4 anni passati assieme, per le esperienze, le risate, i litigi.
Ogni singola persona con cui ho avuto modo di relazionarmi durante questa esperienza, mi hanno lasciato qualcosa, un ricordo, un insegnamento. Una parola, un momento o semplicemente un sorriso, hanno contribuito alla mia crescita personale e a fare di me, la persona che sono oggi.
E’ stato un onore per me partecipare a questo progetto, al sito, alla rivista, alle live; ricorderò tutto questo, con gioia ed emozione; in attesa di scoprire cosa il futuro riserverà ad ognuno di noi, in questa strana vita che ci attende.

Good

Narrazione potente
Incursioni del primo Life is Strange
D. ci dà informazioni diverse in base al finale di LIS scelto
Una telefonata in particolare… da pelle d’oca
Finali diversi e significativi
Emozionante nella seconda parte
Critica sociale palese

Bad

Ogni tanto texture ballerine
Un ultimo, emozionante viaggio
Non epico come il finale del primo
9.2
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Dontnod
Distributore: Square Enix
Data di uscita: 27 settembre 2018 (Roads), 24 gennaio 2019 (Rules), 09 maggio 2019 (Wastelands), 22 agosto 2019 (Faith), 3 dicembre 2019 (Wolves)
Genere: Avventura Grafica
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC

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