Ghost of Tsushima: Director's Cut

Lo Spettro torna a colpire anche su Playstation 5

Pubblicato il 5 Settembre 2021 alle ore 10:50
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Buongiorno Tribù, poco più di un anno fa ci siamo ritrovati a parlare approfonditamente di una delle ultime esclusive Sony prima di Playstation 5. Da qui a un anno tante cose sono cambiate: il Covid è diventato sempre più una costante nelle nostre vite e stiamo imparando a conviverci, tanti giochi sono stati rinviati e il lancio generazionale stenta a decollare a causa della pandemia e della mancanza di console e GPU. Nel corso di questo primo anno, infatti, Sony ha sì fatto uscire alcune grandi esclusive come Miles Morales, il remake di Demon’s Souls, Returnal e Ratchet & Clank: Rift Apart, ma anche annunciato alcune riedizioni (sotto forma di Director’s Cut) prima del 2022 e della definitiva esplosione di PS5. Ghost of Tsushima: Director’s Cut è la prima di queste nuove versioni che, oltre a un porting vero e proprio con miglioramenti dedicati alla nuova console, è anche una nuova avventura per il nostro samurai. Dopo aver passato alcune ore a Iki Island, siamo qui per parlarvi di questa Director’s Cut e darvi un nostro giudizio sull’operazione targata Sony.

Una guerra per salvarli tutti

Abbiamo parlato della trama di Ghost of Tsushima in maniera molto approfondita poco più di 365 giorni fa e non vogliamo entrare molto nel dettagli (per quello c’è la recensione della versione PS4), ma diamo giusto un’infarinatura generale. Jin Sakai è un samurai che si ritrova sulle coste di Tsushima a combattere contro l’invasione mongola comandata dal generale Kublai Khan che ha tentato di conquistare l'isola prima di passare all'intero Giappone. Jin si troverà ad essere dapprima sconfitto da Kothun Khan per poi reimparare la via della spada e quella dello spettro, una sorta di combattente non così ligio alle regole dello scontro tra veri samurai. Nel corso dell'intera avventura si scoprirà tutta la vita di Jin fino ad arrivare a uno dei finali più belli degli ultimi anni, ma non siamo qui per parlare di questo.

Nella Director's Cut avremo possibilità di sbloccare l'isola di Iki, un piccolo arcipelago nei dintorni di Tsushima che viene dominato dall'esercito mongolo e l'Aquila, una donna alla ricerca constante di sciamani e che punterà proprio sul nostro protagonista. Jin si ritroverà ad affrontare un viaggio interiore nella ricerca di sé stesso e nascondendo allo stesso tempo la sua origine di Sakai, in quanto il padre è stato uno dei carnefici dell’isola e autore di molti gesti orribili. Nel corso della nostra avventura su Iki, Jin affronterà la sua guerra personale con l’Aquila e insieme a un piccolo gruppo della resistenza giapponese dovrà cercare di scacciarla da lì e al contempo riabilitare il proprio nome. Quello a cui ci troviamo davanti è un DLC della durata di 5/6 ore per quanto riguarda la main quest, che va a raddoppiare in caso di puro e semplice completismo, con nuove storie secondarie e fonti di guadagno di materiali con la possibilità di addestrare ulteriori animali oltre alle volpi presenti nella versione base. Tutto molto bello, davvero, se non fosse che l’intera avventura di Iki si può giocare direttamente dopo l’Atto 1: non sarà quindi necessario finire il gioco, ma così facendo iniziano a crearsi grossi buchi di trama. Non vogliamo rovinarvi l’avventura e fare spoiler abbastanza pesanti, ma a livello di coerenza narrativa giocare il DLC subito non appena possibile è probabilmente la scelta più sbagliata e consigliamo di avventurarvi a Iki solamente una volta visti i titoli di coda. Purtroppo Sucker Punch non ha azzeccato questa scelta e narrativamente cozza molto vedere Jin affrontare il suo percorso da Samurai dopo l’avventura passata sull’Isola ed essere arrivato a una diversa consapevolezza di sé stesso. Non abbiamo avuto modo di provare se alcune cutscene potessero cambiare a seconda di quando venisse affrontato il DLC, ma il nostro banale consiglio è quello di vivere prima l’intera esperienza di Tsushima e poi avventurarsi nell’Isola di Iki per godersi al meglio l’intera avventura.

Director’s Cut

Il gameplay di Ghost of Tsushima non è cambiato rispetto a quello visto un anno fa (potete sempre leggere la nostra vecchia recensione) e pertanto abbiamo deciso di non parlarne, ma di cercare di spiegarvi a parole (e mostrandovi alcuni dei nostri screenshot) cosa vuol dire l’upgrade a Playstation 5 del titolo Sucker Punch. Già su Playstation 4 il gioco girava una meraviglia e da vedere era forse uno dei giochi più belli degli ultimi anni; seppur il peso degli anni pesava sulla console Sony, i colori rendevano il mondo magnifico e la rappresentazione dell’Isola di Tsushima pressoché perfetta. Su Playstation 5 non ci sono grandissimi miglioramenti (come per The Last of Us Part II stiamo parlando di un gioco quasi perfetto da quel punto di vista), ma tutto risalta ancora di più grazie al grande lavoro fatto sia a livello di texture che sui colori che risaltano maggiormente grazie alla risoluzione pressoché granitica mantenuta dal gioco. Anche i caricamenti hanno ovviamente subito un boost grazie all’SSD e ora un viaggio veloce occupa circa 4/5 secondi del nostro tempo e un caricamento dopo la morte e il fallimento dell’esperienza giusto 2/3 secondi. Grandi miglioramenti rispetto al passato, ma neanche così innovativi visto che già per il gioco base su Playstation 4 era stato fatto un grandissimo lavoro. A livello tecnico parliamo circa di una risoluzione dinamica 4K e 60fps stabili che non vanno mai a calare nemmeno nelle situazioni più impegnative sia a livello di nemici a schermo sia di effetti visivi. Siamo onestamente sconcertati dalla bellezza di Tsushima e delle sue ambientazioni e non possiamo fare a meno di pensare a come potrebbero essere a livello tecnico The Last of Us Part II o una versione PS5 di Red Dead Redemption 2; forse già la Director's Cut di Death Stranding (in arrivo tra circa un mesetti) potrà darci un vero assaggio di cosa aspettarci da eventuali future remaster. Un grande punto a favore della produzione Sucker Punch è la possibilità di trasferire i propri save dalla versione PS4 a quella PS5 con un semplice click e senza aver per forza bisogno di PS Plus o i save nel cloud. Altra introduzione è quella del feedback aptico che funziona egregiamente, permettendoci di cavalcare il nostro destriero sentendo gli effetti nelle nostre mani o coi grilletti adattivi in grado di farci capire lo sforzo di Jin nel tendere l'arco prima di colpire gli avversari.

In definitiva

Ghost of Tsushima: Director’s Cut è probabilmente un ottimo antipasto in attesa delle ulteriori esclusive targate Sony che purtroppo causa pandemia stanno tardando ad arrivare. Se infatti la DC di Death Stranding ci potrà fare compagnia dalla fine di questo mese, Sony non ha al momento in programma nessun grande titolo prima di febbraio (quando debutterà Horizon: Forbidden West su console old e current gen) e l’idea di riscoprire alcuni grandi titoli della precedente generazione con le migliorie tecniche ci pare grandiosa, soprattutto se accompagnata da un programma di upgrade a 10 euro come quello del titolo di Kojima. Siamo rimasti leggermente delusi dal costo di questa versione PS5 di Ghost of Tsushima non tanto nel prezzo del gioco in sé (80 euro, come tutte le nuove esclusive targate Sony) quanto proprio per il programma di upgrade che costringe chi ha speso 70 euro la scorsa generazione a spenderne altri 30. Per quanto riguarda il resto ci troviamo davanti allo stesso titolo visto un anno fa con alcune migliorie a livello grafico (per un prodotto già ottimo di per sé) e tecnico portando finalmente il 4K (seppur dinamico) e i 60fps a diventare ormai uno standard anche per il mondo console. L’avventura sull’Isola di Iki è senz’altro un plus nell’offerta ludica anche se non condividiamo la scelta di renderla facoltativa dall’Atto 1, in quanto alcune scelte narrative cozzano totalmente con quanto si andrebbe poi a vivere se si decidesse di affrontare il tutto senza aver finito il gioco.

Good

Tecnicamente superlativo
Porting riuscito in maniera ottimale
Storia dell'Isola di Iki molto interessante
Feedback aptico e grilletti adattivi molto ben implementati
Ottimo antipasto prima di Horizon: Forbidden West

Bad

Prezzo per l'upgrade troppo alto
Coerenza narrativa che se ne va se si decide di iniziare il DLC dopo l'Atto 1
Non ci sono state modifiche sostanziali al sistema di combattimento
8.0
PEM-PEM

Sviluppatore: Sucker Punch Productions
Distributore: Sony Interactive Entertainment
Data di uscita: 20 Agosto 2021
Genere: Azione, Avventura
PEGI: 18
Piattaforme: Playstation 4, Playstation 5

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