Flintlock: The Siege of Dawn

Una storia di Umani e Dei

Pubblicato il 14 Agosto 2024 alle ore 21:38
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Bentornati, ragazzi e ragazze della Tribù, per una recensione dai toni divini come quelli di Flintlock: The Siege of Dawn. Questo titolo, realizzato da A44 Games e pubblicato da Kepler Interactive, si presenta come un Souls-lite, ovvero un gioco action GDR con elementi presi dalla saga dei Souls. In merito a ciò possiamo già dirvi che questa influenza è sicuramente presente, ma non ossessiva, anzi, nonostante i palesi elementi presi da titoli come Dark Souls o Elden Ring, il gameplay di Flintlock: The Siege of Dawn vuole dimostrare di avere un carattere tutto suo e, come vedremo più avanti, ci riesce eccelsamente.

A parte questo, vi dico che ho giocato al titolo all'incirca una ventina d'ore, riuscendo a completare ogni missione secondaria e tralasciando alcune terziarie come il recupero di collezionabili.
Ora, senza ulteriori indugi, vi lascio alla recensione!

Problemi estremi richiedono soluzioni estreme

Tutta la trama di Flintlock si basa sulla liberazione involontaria da parte di Nor, la protagonista, degli Dei del Grande Abisso che ora scorrazzano liberi per tutte le terre. Nor si presenta quindi al fronte come geniere, unico ruolo capace di usare la polvere da sparo e tutte le armi esplosive; il ruolo da geniere è infatti riservato solo a certi soldati che si dimostrano adatti. Questi uomini sono anche gli unici in grado di combattere efficacemente contro i Morti, creature che arrivano dal Grande Abisso e che stanno invadendo il mondo, a partire da Alba.

Dopo esser quasi morta a causa di un piano per porre termine all'assedio di Alba [ah, namedrop N.d.R.], Nor si ritrova a fare un vero e proprio 'patto col diavolo' decidendo di fidarsi di Aanshi, una creatura dalla forma di volpe che si propone di offrirle il suo potere per andare a caccia degli Dei fuggiti.
Grazie a lui, infatti, Nor riesce a combattere alla pari con i suoi nemici e non solo con i Morti che hanno invaso ogni regno, ma anche e soprattutto con le divinità che stanno causando caos e distruzione in ogni angolo del mondo. I due partono quindi alla ricerca di questi Dei, seguendo la scia di devastazione che si lasciano dietro e ritrovando vecchi compagni di Nor che la aiuteranno nella sua impresa.
Col tempo, quindi, il rapporto di Nor e Aanshi si svilupperà e, tra una battuta e una divinità da abbattere, finiranno per conoscere a fondo le motivazioni che spingono ognuno. Questo rapporto li porterà poi a fare scelte che si ripercuoteranno sulle loro vite e sul mondo intero.

La trama è quindi chiaramente lineare, ma nasconde alcuni colpi di scena interessanti e ben inscenati, grazie anche alle molte linee di dialogo che ogni NPC possiede, oltre alle missioni secondarie assegnate dai membri del gruppo principale; queste missioni sono infatti molto interessanti e raccontano la vita dei vari personaggi che incontriamo nel corso del nostro viaggio [a volte aspettavo che tornasse disponibile una delle quest dei personaggi intorno al falò proprio perché molto interessanti da vivere e scoprire N.d.R.]. In definitiva, una trama ben realizzata, non troppo scontata e dal finale all'altezza delle aspettative. Approvata.

Il gameplay di Flintlock: The Siege of Dawn

Parlando meno del raccontato e più del giocato, A44 Games si è chiaramente ispirata ai titoli Souls, portando un gameplay in corridoi lineari, con alcune deviazioni che permettono un'esplorazione maggiormente complessa, costellati di singoli nemici o orde che il giocatore deve affrontare.
La differenza con i titoli di FromSoftware sta nel sistema di combattimento che, oltre a permettere semplici schivate e attacchi, concede di concatenare il tutto con la polvere da sparo, la quale concede a Nor una grossa libertà di movimento e quindi di gestione del campo di battaglia.
Grazie ad Aanshi, infatti, Nor può utilizzare le sue competenze come geniere per sfruttare le sue pistole e la polvere da sparo per effettuare doppi salti, schivate rapide o per combattere contro i Morti. Ognuna delle sue abilità viene migliorata da Aanshi, che permette alla ragazza di acquisire capacità provenienti dal Grande Abisso, il mondo degli Dei; questo si tramuta in un albero delle abilità, dove possiamo migliorare Nor spendendo punti Fama, guadagnati e persi esattamente come si guadagnano e perdono le anime in Dark Souls.

Anche Aanshi ha le proprie abilità personalizzabili e risulta di grande aiuto in combattimento, essendo capace di abbassare le resistenze nemiche o i danni che infliggono, di mandare fuori equilibrio l'avversario concedendo al giocatore un attacco critico o ancora di distrarre uno o più nemici quando si affrontano in grossi gruppi.
La presenza di questo compagno potrebbe sembrare fin troppo potente, ma in realtà risulta estremamente equilibrata di fronte sia ai boss che alle orde di nemici. Quest'ultima è un'altra novità rispetto ai Souls a cui si ispira il titolo: infatti a volte si possono trovare, in giro per le mappe aperte, grosse orde di nemici con una barra della vita unica che per essere battute richiedono l'utilizzo di tutte le conoscenze acquisite fino a quel momento.

Questa libertà di gioco viene ulteriormente ampliata dall'ottimo level design, che sfrutta molto bene anche la verticalità, e dalla possibilità di utilizzare armi a distanza come il mortaio o lo schioppo, grazie ai quali si può liberare un'area dalla presenza del nemico senza essere notati o semplicemente per abbassare la salute di un avversario troppo complicato da battere.

Flintlock: Siege of Dawn

A livello di gameplay, quindi, Flintlock: Siege of Dawn si presenta come un tentativo di evolvere lo stile Souls in una direzione diversa da quella intrapresa da FromSoftware con Elden Ring; A44 Games vuole realizzare giochi con una narrativa più tradizionale ed esposta, ma presentando un gameplay dal livello di sfida simile a quello Souls. Possiamo dire che ci siano riusciti a modo loro, anche se sono ancora lontani dalla fluidità di combattimento e dall'epicità raggiunta da FromSoftware.

I comparti tecnico, grafico e sonoro

A livello tecnico Flintlock funziona come dovrebbe, presentando pochi momenti di lag o stuttering e offrendo un'esperienza fluida, anche se non in tutte le situazioni; ci sono momenti in cui il titolo rallenta notevolmente a causa dei tanti particellari e della quantità di NPC negli insediamenti.

Per quanto riguarda il livello grafico, questo è una delle migliori parti del titolo, dato che riesce a regalare scenari mozzafiato e a rendere quasi realistiche le scene che vediamo sullo schermo. A livello artistico il titolo ha tantissimo da offrire e lo espone altrettanto bene, supportato anche dal reparto sonoro che riesce sempre a seguire il momento e mai risulta fuori luogo, ogni colonna sonora e ogni effetto aumenta l'impatto di ogni combattimento e scena importante.

Conclusioni su Flintlock: The Siege of Dawn

Il titolo di A44 Games si presenta come ispirato ai Souls, per poi prenderci per mano e portarci in un mondo decisamente diverso, nel quale non siamo alla fine dei giorni a disposizione, bensì all'inizio di qualcosa di nuovo che saremo noi a portare. Flintlock: The Siege of Dawn rimane quindi più ancorato allo stile classico degli action RPG, ma porta con sé alcuni elementi della saga Souls che rendono il tutto estremamente più fluido e immersivo da giocare. Titolo decisamente consigliato.

Il codice per PC ci è stato offerto dal publisher.

Good

Gameplay estremamente dinamico e divertente
Trama interessante...
Colonna sonora perfetta
Grafica di alto livello
Il rapporto tra Nor e Aanshi

Bad

Lag e stuttering in zone molto popolate
... anche se non eccellente
Manca un endgame
8.4
PEM-PEM

Sviluppatore: A44 Games
Distributore: Kepler Interactive
Data di uscita: 18 luglio 2024
Genere: Souls-lite
PEGI: 18+
Piattaforme: PC, Playstation 5, Xbox Series X|S

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