Deliver At All Costs

Distruzione cartoon e cospirazioni anni ’50: il caos ha trovato un nuovo corriere

Pubblicato il 8 Giugno 2025 alle ore 9:41
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

A prima vista, Deliver At All Costs sembra un gioco semplice: vestiamo i panni di un fattorino che trasporta merci in un’America anni Cinquanta completamente distruttibile, in un’avventura caotica e spensierata. Ma più si gioca, più ci si accorge che sotto la superficie si cela un’esperienza molto più profonda e sorprendentemente coinvolgente.

Fin dai primi trailer, il debutto di Studio Far Out ha conquistato per il suo fascino old-school. Le somiglianze con la serie GTA sono evidenti: guida spericolata, senso dell’umorismo irriverente e un’azione che richiama i classici arcade dei primi anni 2000. Deliver At All Costs mantiene quelle promesse iniziali, ma col tempo dimostra di essere ben più di una semplice parodia nostalgica. All’apparenza è un simulatore di consegne sopra le righe, dove l’obiettivo è portare a destinazione pacchi assurdi in un mondo che si sbriciola al minimo tocco. Ma col progredire della storia, scopriamo una trama piena di cospirazioni, cinismo aziendale e ambizioni che superano ogni limite. Il vero divertimento, però, resta demolire tutto ciò che ci ostacola [e il gioco ce lo permette con entusiasmo N.d.R.].

Nei panni di Winston Green, fattorino alle prime armi, iniziamo trasportando oggetti da A a B. I carichi, però, diventano via via più improbabili: si va da un marlin vivo a una bomba pronta a esplodere, in un mondo che invita attivamente a distruggere tutto. La fisica è volutamente esagerata: basta un colpetto per far crollare interi edifici, una curva presa male e gli oggetti volano dal cassone. Il tono comico è amplificato dalle reazioni stralunate dei personaggi: nessuno si scandalizza davvero se sfrecciamo nel traffico causando danni assurdi. Anzi, si limitano a borbottare un "Sto camminando!", anche se li abbiamo appena scaraventati a metri di distanza.

Nonostante l’enfasi sulla distruzione, la guida è precisa. I veicoli rispondono bene e la fisica brilla davvero quando trasportiamo carichi voluminosi o trainiamo oggetti. Imparare a controllare questi elementi è tanto appagante quanto divertente è fallire e osservare il disastro che ne consegue. Tuttavia, alcune missioni tendono a ripetersi. Anche se il gioco nel complesso resta fresco, alcune fasi sembrano cicliche. Nulla vieta di affrontarle con approcci alternativi: più distruttivi, più rapidi, più creativi, ma non c’è nulla che ci incentivi realmente a farlo. L’esperienza potrebbe trarne giovamento con qualche sfida opzionale in più.

Dal punto di vista visivo, Deliver At All Costs sceglie uno stile pittorico retrò che sembra uscito da una cartolina americana degli anni ’50. È una scelta coerente, che omaggia e critica l’immaginario idealizzato dell’epoca. La colonna sonora, con influenze surf rock e doo-wop, crea un delizioso contrasto con il caos sullo schermo, accentuando l’effetto comico e grottesco del gioco. Le cutscene, invece, sono meno riuscite. Le animazioni rigide e le texture datate rompono un po’ l’immersione. Funzionano meglio le sequenze in stile fumetto, più in linea con l’estetica generale. Un peccato che non siano state adottate come standard per tutto il gioco.

In compenso, la storia è ben scritta. Parte in modo leggero, ma si evolve in una trama noir piena di misteri e colpi di scena. Il gameplay segue l’evoluzione narrativa, con tre atti ambientati in aree diverse che introducono nuove meccaniche e mantengono alta la varietà. Il mondo reagisce in modo coerente al tono assurdo della storia: un universo in cui le aziende di consegna si fanno la guerra con pick-up lanciati a tutta velocità è perfettamente credibile [in quel contesto N.d.R.]. Ci sono alcuni momenti in cui la storia tenta di diventare più seria, con riflessioni su famiglia, ambizione e perdita, ma questi passaggi cozzano un po’ con il tono comico del gameplay, dove investire NPC è parte della routine. Nonostante ciò, Deliver At All Costs riesce a offrire qualche spunto riflessivo e, nel suo delirio, colpisce nel segno.

In conclusione possiamo dire che Deliver At All Costs non rivoluziona la narrativa videoludica, ma riesce a sorprenderci più di quanto pensassimo. È un gioco che, pur rimanendo fedele al suo spirito distruttivo e anarchico, nasconde sotto la superficie un cuore più profondo. Che vogliate semplicemente scatenare il caos in una città anni ’50 o seguire una storia piena di inganni e misteri, il risultato è lo stesso: un’esperienza irresistibilmente divertente.

Il codice ci è stato fornito per PC dal distributore.

Good

Storia sorprendentemente coinvolgente
Graficamente molto piacevole
Meccanica dei veicoli soddisfacente e precisa
Gli ambienti altamente distruttibili sono uno spasso
Musica appropriata all'epoca
C'è abbastanza da esplorare nel mondo senza sentirsi sopraffatti

Bad

Le missioni possono risultare ripetitive
Le scene d'intermezzo possono sembrare obsolete
La goliardia del gameplay sminuisce alcuni momenti di serietà
8.3
PEM-PEM

Sviluppatore: Studio Far Out Games
Distributore: Konami
Data di uscita: 22 maggio 2025
Genere: Action
PEGI: 12+
Piattaforme: PC, PS5, Xbox Series X|S

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