Pongiornissimo, ragazze e ragazzi della Tribù! Dopo la mia lunga (e assai gradita) trasferta in quel del Paese del Sol Levante, cominciata proprio il giorno in cui è stata pubblicata la mia ultima recensione, sono qui per tornare alla carica in vostra compagnia e riprendere il mio lavoro di… recensore inaspettatamente apprezzato di otome.
Ebbene sì, oggi parleremo di Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling, un altro titolo dedicato principalmente al pubblico femminile, ovvero una visual novel in cui la nostra protagonista si trova alle prese con molteplici interessi amorosi, pronti a farsi da lei conquistare (o a competere per conquistarla). Frutto del lavoro dei team di Otomate, Idea Factory e Studio Saizensen, il gioco è stato pubblicato per Nintendo Switch nel maggio dell’anno scorso e, anche questa volta, il codice arrivato in redazione mi è stato gentilmente offerto dal distributore europeo Reef Entertainment. Dopo questi preamboli, direi che è giunto il momento di partire, andiamo alla scoperta di questa nuova avventura romantica!
Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling è un titolo un po’ più complesso del solito da analizzare, dato che non è un vero e proprio seguito del gioco da cui prende il nome, ovvero Cupid Parasite, un otome dai toni da commedia romantica uscito nel 2021, bensì è un cosiddetto “fan disc”. Al contrario dei classici sequel fatti e finiti, i fan disc hanno un focus un po’ più ristretto, dato che, nel mondo dei romanzi visivi, spesso esplorano le conseguenze di precisi finali, andando a raccontare situazioni che vanno perlopiù a espandere intrecci già affrontati nel titolo di riferimento, più che avventure totalmente nuove che vedono ritornare i personaggi visti in precedenza. Seguendo questa annotazione, Sweet and Spicy Darling rispetta perfettamente la sua definizione di fan disc, andandoci a raccontare le vicende della nostra protagonista dopo ognuno dei finali non negativi [sei amorosi e uno neutro N.d.R.] del primo gioco.
Ci troviamo in una versione super colorata e anche un po’ parodistica della nostra realtà [dalla città di Los York al sito di YooQube N.d.R.], dove non tutto funziona allo stesso identico modo. Un esempio? Uno dei concetti su cui si basa il gioco è il fatto che gli dèi greci e romani esistano in una loro versione modernizzata, risiedenti nella città di Celestia, ma anche in grado di scendere in forma umana tra di noi. Il tutto non è nulla di mai visto, certo, ma è comunque affrontato in maniera interessante.
Possiamo quindi fare la conoscenza di Lynette Mirror, la nostra eroina che, udite udite, è la ragazza che per secoli ha interpretato la figura di Cupido, contribuendo alla diffusione dell’amore nel mondo degli umani. Usiamo il passato perché, a seguito della maggior parte degli eventi del primo Cupid Parasite, la nostra ha scelto di abbandonare il suo posto e l’immortalità per amore… ed è ora pronta a vivere la sua nuova vita!
Dopo il capitolo antecedente, speriamo si sia capito come mai analizzare Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling sia un qualcosa che porta inevitabilmente a fare riferimento al gioco precedente. E lo stesso vale anche per il giocarlo, ovviamente.
Al contrario di una classica visual novel, la trama del titolo non parte da un punto comune e preciso che poi va pian piano a dipanarsi in base alle decisioni del giocatore, qui ci troviamo proprio davanti a sette storie parallele che poco hanno da condividere l'una con l’altra. Analizzarle tutte sarebbe decisamente superfluo, quindi preferiamo dirvi che ognuna di esse mette in scene situazioni romantiche che oscillano tra l’incredibilmente triviale [mai visto nessuna storia avere come punto focale delle ostriche avariate N.d.R.] e il decisamente più maturo in base ai tratti più distintivi del ragazzo da noi selezionato, con tre possibili finali raggiungibili alla fine.
Avendo quindi un incipit ben diverso, ogni strada percorribile ci permette di approfondire il rapporto tra Lynette e il suo amato di turno. A volte ci troviamo ad aiutarli nella loro vita da sposini in luna di miele, altre a fargli sfruttare al meglio il tempo passato assieme come fidanzati, ma in ogni caso ci si trova alle prese con situazioni che ci permettono di “andare oltre” alle classiche storie in cui il finale sarà la conquista amorosa: qui ci troviamo a far crescere un sentimento già sbocciato, il che è un cambio di scenario interessante.
Il rovescio della medaglia è come alcuni momenti proposti da Sweet and Spicy Darling, che dovrebbe darci la possibilità di mandare la relazione in una direzione “dolce” o “piccante”, appunto, si rivelano un po’ troppo fini a sé stessi. Badate bene, i risvolti pepati nelle vicende non mancano [mai nulla di +18 N.d.R.], ma il tutto è accompagnato anche da scelte piuttosto… peculiari, ecco.
Dopo aver evidenziato alcune delle problematiche del progetto, passiamo ora a parlare di quelli che sono invece i reparti più solidi e inattaccabili di Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling, ovvero quelli tecnici.
Partendo dal comparto visivo, il titolo si presenta, come il suo predecessore, come una vera e propria cascata di colori intensi e saturi, direttamente sparata nelle retine del giocatore. Ogni singolo elemento trasuda personalità grazie all’uso esagerato di una tavolozza che dipinge elementi visivi (principalmente culinari) che quasi intontiscono i sensi e si rifanno sempre al nome del gioco. I personaggi che possiedono una loro sprite, al di là di Lynette e dei magnifici sette, non sono molti, ma ognuno di loro può contare su un design stiloso e affascinante che li rende ben riconoscibili. Data inoltre la direzione artistica, navigare i menù richiede un minimo di abitudine, ma nulla di esagerato.
Per quanto riguarda il lato tecnico, Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling può contare sul classico (e ottimo) livello di personalizzazione dell’esperienza tipico dalle visual novel di Idea Factory, con diverse opzioni per tutti i gusti, supporto al gioco in portatile e nessun tipo di rallentamento o problemi.
Giocando, il reparto che però ci ha colpito di più è stato quello sonoro. Non solo il titolo ha dalla sua un ottimo cast di doppiatori nipponici, che prestano abilmente la loro voce soprattutto nei momenti più intensi, ma siamo rimasti particolarmente coinvolti dalla selezione di tracce musicali. Partendo dalla canzone di apertura [“absolute bop”, come dicono i giovani, aggiunta subito su Spotify N.d.R.], Sweet and Spicy Darling ha dalla sua anche temi legati a ognuno dei suoi protagonisti, campionati e remixati partendo da canzoni realmente esistenti. La colonna sonora crea un’atmosfera davvero godibile!
Arriviamo così al termine della nostra analisi, pronti a tirare le somme su questo otome dal tono tanto scanzonato quanto in grado di sorprendere (nel bene o nel male) con le sue trovate sopra le righe. Cupid Parasite: Sweet and Spicy Darling è una visual novel che non si prende mai troppo sul serio, in grado di portare il giocatore anche per una quarantina di ore in un mondo strabordante di vestiti alla moda, dolciumi, popcorn e fenicotteri.
Per quanto alcune scelte narrative lascino un po’ il tempo che trovano, è piuttosto intrigante poter seguire Lynette e i suoi amori portare avanti le diverse liaison, frutto dei vari finali raggiunti nel capitolo precedente. È però qui che giace il problema di fondo che più affligge quello che rimane un buon titolo: approcciarsi a Sweet and Spicy Darling senza aver giocato il primo Cupid Parasite è davvero sconsigliabile. Il gioco è strapieno di riferimenti a elementi che non vengono approfonditi, il che crea un vero e proprio distacco tra chi può cogliere le diverse citazioni e chi non è in grado di capirle… con il rischio anche di perdere interesse per alcune delle vicende amorose, dato che sono frutto di avvenimenti che non si conoscono.
Il voto che vi accingete a leggere alla fine di questo pezzo non è che un numero, a metà strada tra questi due mondi. Chi ha giocato il Cupid Parasite originale potrebbe benissimo aggiungere anche un intero punto alla valutazione, perché quasi sicuramente apprezzerà questo fan disc. A tutti gli altri appassionati, di rimando, sconsigliamo di acquistare Sweet and Spicy Darling [anche perché è venduto a prezzo pieno come un seguito completo N.d.R.], suggerendo invece di recuperare il titolo del 2021!
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