Benvenuti ragazze e ragazzi della Tribù in questa recensione di Children of Silentown, una cupa avventura grafica sviluppata da Elf Games Works in collaborazione con Luna2 Studio e distribuita da DAEDALIC Entertainment GmbH.
Il titolo sarà rilasciato l'11 gennaio 2022 su PS5, Xbox Series, PS4, Xbox One, Switch e PC tramite Steam, Epic Games Store e GOG.
Ho impiegato circa 7 ore per concludere la storia principale, immergendomi completamente nel nascosto villaggio dove vive Lucy, una bambina vivace, curiosa e che ama cantare insieme a sua madre.
Ora, senza indugiare ulteriormente, ecco a voi la recensione di Children of Silentown!
Questo gioco si basa molto su trama e narrativa, elementi decisamente prevalenti su ogni altro aspetto. Il titolo presenta immediatamente il villaggio di Lucy, un piccolo insediamento sviluppatosi nel mezzo di una foresta che, a detta degli adulti, è infestata da orribili e crudeli mostri. Si dice che questi esseri terrificanti rapiscano gli abitanti troppo rumorosi, persino i bambini, un fatto comprovato dalla costante scomparsa di alcuni dei paesani.
Lucy si ritrova quindi ad affrontare due realtà contrastanti: quella degli adulti, che trovano lei strana e le sue domande pericolose, e quella di sua madre che le insegna a cantare e ad essere curiosa.
La trama riesce egregiamente a far immergere il giocatore nei panni della giovane, spingendolo sempre di più a condividere la curiosità che la bambina possiede per i mostri, per la foresta e per il mistero degli abitanti scomparsi.
Possiamo quindi dire che la trama si sviluppa in una maniera che rasenta la perfezione, la quale viene sfiorata ma purtroppo non raggiunta unicamente per la mancanza di un finale concreto per alcuni dei personaggi.
In ogni caso, è chiaro che questa storia voglia trasmettere un messaggio al giocatore e che ci riesca pienamente, grazie anche all'ottimo lavoro del reparto grafico e a quello sopraffino del comparto sonoro.
L'avventura della giovane Lucy è riassumibile in un'altalena di emozioni che tocca tasti profondi, che riesce a far provare paura un attimo prima e magnifica sorpresa in quello successivo [e ammetto di aver versato copiose lacrime sul finale N.d.R.].
Passando al gameplay, in Children of Silentown si ritrova quello classico di ogni avventura grafica punta e clicca, il quale concede un inventario nel quale tenere e combinare gli oggetti trovati nel corso della partita.
Questo titolo, però, si differenzia nell'introduzione dei Canti, poteri che Lucy utilizza per influenzare le persone o l'ambiente che la circondano. Nonostante questi poteri a volte siano gratuiti,
generalmente sono utilizzabili solo dopo aver risolto dei puzzle interessanti, che richiederanno una certa attenzione per essere completati; questi puzzle spaziano dal dover far passare un filo attraverso una serie di bottoni al dover aprire le giuste caselle per illuminare completamente lo spazio disponibile.
Risulta anche ottimo il tentativo di rendere il più variegate possibile queste parti, dato che inserisce vari elementi nuovi e cambiamenti al gameplay nel corso dell'avventura che rendono il tutto molto godibile.
In conclusione, Children of Silentown è definibile una piccola perla del genere, oltre che un titolo consigliatissimo a chiunque cerchi una bella storia al confine tra thriller e horror.
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