Atelier Lulua: The Scion of Arland

Il nuovo capitolo della serie di Arland arriva per riaprire una trilogia chiusa da tempo. Vediamo cosa ci hanno riservato i ragazzi di Gust

Pubblicato il 21 Maggio 2019 alle ore 15:05
0
di Peppe090
@Peppe090

Da quando è nata la serie di Atelier nell'ormai lontano 1997, sono stati rilasciati più o meno un gioco l'anno, a volte anche 2 o 3, e tutti questi titoli sono andati a comporre una delle saghe di RPG giapponesi più prolifiche esistenti sul mercato. La natura annuale della serie però è diventata un problema, con vendite al ribasso e il bisogno di realizzare port su altre piattaforme. Per provare a risolvere la situazione, Gust e Koei Tecmo Games hanno riportato alla ribalta una delle serie più amate: la trilogia di Arland, prima con l'uscita su PS4, Switch e PC di Atelier Rorona, Atelier Totori e Atelier Meruru e di recente con un quarto capitolo del tutto inedito, Atelier Lulua: The Scion of Arland. A questo punto la domanda è lecita: realizzare un sequel di una trilogia ormai chiusa è stata una buona idea? Rispondere con un banale "si" o "no" sarebbe troppo semplice, ma per fortuna con l'arrivo del gioco in Occidente arriva anche la recensione del titolo a dare una risposta definitiva al quesito.

Nostalgia portami via

Atelier Lulua è il quarto capitolo della saga di Arland e come tale è legato ai titoli passati. Protagonista del gioco è la giovane Elmerulia Frixell, Lulua per gli amici, il cui cognome non è nuovo a chi conosce la serie: la ragazza infatti è la figlia di Rorona, storica protagonista del primo capitolo e che qui troviamo nel ruolo di madre e alchimista leggendaria conosciuta in tutta Arland. Proprio come sua madre, anche Lulua si ritrova a avvicinarsi all'alchimia grazie all'aiuto di Piana (altro personaggio che fa il suo ritorno), anch'essa diventata alchimista e insegnante di Lulua. Purtroppo la ragazza non ha lo stesso talento della madre, ma le cose per lei cambieranno quando si imbatterà in un misterioso libro chiamato "Alchemyriddle" e che solo lei può leggere. Non è chiaro come e perché Lulua sia in grado di leggere questo libro, ma è grazie a questo strumento che la sua storia avrà inizio e la vedrà crescere sia come persona che, soprattutto, alchimista.
Iniziano così le vicende del quarto capitolo di Arland, ma bisogna subito mettere in chiaro che la storia non è delle migliori, in particolare nella prima parte, dove il gioco si limita a farci conoscere il suo cast tra personaggi inediti come Eva, Aurel, Niko, Ficus e ritorni come quelli di Rorona, Totori, Meruru, Sterk e tanti altri. Proprio il ritorno è uno dei temi principali di questa prima parte della storia, in quanto è chiaro come si punti fortemente sull'effetto nostalgia, con il giocatore che visiterà luoghi già visti e avrà l'occasione di incontrare nuovamente tutti i personaggi più amati della serie. Lo stesso discorso si può applicare anche ai nuovi personaggi, da Lulua (essendo figlia di Rorona) ad Aurel, che si rivela essere parente di Gio, un tempo Re di Arland, poi diventata repubblica alla fine di Atelier Meruru. Non mancheranno momenti divertenti e a tratti comici, un aspetto che mancava da tempo nella serie di Atelier, qualche immancabile momento dedicato al fanservice (vacanze estive in spiaggia e ciò che ne consegue) o eventi davvero particolari che si rifanno ai vecchi capitoli e faranno scappare qualche lacrimuccia ai fan di vecchia data. Da tutto questo è evidente come il gioco sia rivolto più a chi già conosca la saga di Arland con i suoi tantissimi riferimenti al passato piuttosto che a coloro che vorrebbe avvicinarsi o iniziare da questo capitolo.
Le cose cambiano dalla seconda parte in poi, anzi si può dire che è da qui che la storia vera e propria ha inizio, con i misteri sull'Alchemyriddle che verranno svelati insieme al passato di alcuni personaggi e rivelazioni molto importanti. Come sempre non mancano i classici approfondimenti sui singoli personaggi tramite gli eventi secondari a loro dedicati, ormai uno dei punti di forza di Atelier e che non deludono neanche questa volta, in particolare quando assisteremo a quelli di personaggi già noti, facendoci scoprire nuovi lati della loro personalità e come sono maturati nel corso degli anni antecedenti a Lulua. Tutto sommato, la storia di Atelier Lulua non è certamente una delle migliori, ma neanche la peggiore, anzi fa il suo dovere e intrattiene il giocatore.

Tradizione e innovazione

Come sempre accade in Atelier, anche Lulua gestisce al meglio combattimenti, esplorazione e alchimia. Partendo proprio dsl battle system, questo è un'evoluzione di quanto visto in Lydie & Suelle con qualche piccola novità inclusa che va a migliorare l'esperienza di gioco. Il giocatore può formare un party composto da un totale di 5 personaggi, tre principali e due nelle retrovie. I tre principali sono quelli che prendono parte alla battaglia in modo attivo, con la possibilità di scegliere varie azioni come attacchi, difesa o l'uso di abilità varie, mentre i due secondari interverranno nello scontro solo tramite azioni di supporto chiamate "assist skill", particolari abilità che variano da offensive a difensive e che si attivano solo al verificarsi di determinate condizioni che vanno dall'infliggere un semplice danno fisico all'uso di oggetti e cosi via. La giusta combinazione dei personaggi può permetterci sì massimizzare i danni che possiamo infliggere ai nemici in un singolo turno, ma un eccessivo abuso di questa meccanica rischia di annoiare, in quanto gli scontri durano poco e il livello di sfida offerto dal gioco è comunque basso, anche a livelli di difficoltà superiori, un piccolo passo indietro rispetto al passato. Le novità di Lulua, invece, sono le "interrupt skill" e le "primal arts". Le interrupts skills sono abilità speciali utilizzabili in battaglia solo dalle alchimiste e che permette letteralmente di interrompere l'azione e utilizzare un oggetto equipaggiato in precedenza, offensivo o difensivo che sia. Le interrup skill possono rivelarsi fondamentali in momenti di difficoltà ma ancora più utili si rivelano le Extra Skill ovvero le classiche mosse finali dei personaggi; queste si sbloccano quando un nostro personaggio raggiunge un certo livello e possono essere utilizzate solo quando l'apposita barra dedicata raggiungerà almeno 100. Alcune Extra Skill, invece, richiedono il massimo della barra (200) per essere utilizzate. Le primal arts, invece, sono dei bonus speciali che vengono attivati ad inizio battaglia in base al party che abbiamo formato e che a seconda dei casi garantiscono una maggiore efficacia degli oggetti, attacco fisico aumentato e così via. Questi nuovi sistemi di gioco, uniti ad un già collaudato sistema di combattimento, fanno delle battaglie in Atelier Lulua uno degli elementi migliori del titolo.
Qualche novità la troviamo anche nell'uso dell'alchimia, con quello che a tratti è un piccolo restyling del sistema di craft degli oggetti, più profondo e intuitivo che mai. Come da prassi il giocatore potrà creare tantissimi tipi di oggetti sfruttando materiali di vari tipi, ognuno con qualità e tratti specifici da passare all'oggetto che vogliamo creare, ma questa volta bisognerà fare attenzione in quanto il rischio di fallire la creazione di un item non è più legata ad un livello di alchimia troppo basso, ma all'abuso di un determinato elemento. Gli oggetti, infatti, presentano 4 valori associati a fuoco, acqua/ghiaccio, terra e aria/fulmine e se durante l'inserimento di un ingrediente andremo a sforare in negativo uno degli elementi o con un elemento sbagliato, il risultato sarà un disastro. Per fare un esempio semplice, laddove vorremo creare una bomba, allora dovremo sfruttare saggiamente materiali con attributi di fuoco, mentre l'eccessivo uso di quelli acqua/ghiaccio portano al fallimento della nostra creazione. Ad aiutarci nel craft ci sono i catalizzatori, indispensabili per sbloccare qualità particolari degli oggetti che vogliamo creare e che andranno utilizzati praticamente sempre nelle fasi avanzate di gioco. Queste novità sono una ventata di aria fresca per un sistema di gioco che dura da più di 20 anni e funziona ancora oggi. 

Bentornati ad Arland

La "nuova" Arland non ha molto da offrire in Atelier Lulua. Il mondo di gioco è abbastanza vasto e vario, e sono molti i luoghi visti già in passato e che avremo modo di visitare nuovamente. Alcuni sono Arls, Arland e alcune mappe che i nostalgici riconosceranno subito, mentre la vera novità consiste nella città di Arklys e i suoi dintorni, che costituiscono una parte della mappa totalmente inedita, che potremo visitare per la prima volta. In ogni città abbiamo modo di accettare la classiche quest secondarie in cambio di soldi o oggetti, sebbene queste abbiano il difetto di essere sempre uguali e, nel caso di Arland, anche partecipare ad un festival annuale che si svolge nel mese di Dicembre. Tolte queste due attività secondarie non ci resta che esplorare le varie mappe di cui dispone il gioco, alcune rivisitate, ma che non possono competere per dimensioni con i giochi come Firis Lydie & Suelle, somiglianti piuttosto a quelle viste in Atelier Sophie e la trilogia Dusk. Resta comunque il fatto che anche le mappe tratte dai vecchi titoli di Arland sono più grandi rispetto ai giochi dove sono apparse per la prima volta. La nota positiva è che Atelier Lulua è un passo avanti enorme per Gust in termini grafici. Fino ad oggi la compagnia ha sempre dovuto limitarsi a causa di PS Vita per non far sfigurare le versioni dei suoi giochi per la console portatile Sony, cosa che ha limitato fortemente le versioni PS4, PC e Switch. Lulua invece è il primo vero gioco realizzato sfruttando a dovere gli hardware a disposizione ed il risultato è piuttosto notevole, segno che la compagnia ha i mezzi per proporre giochi di un certo spesso a livello tecnico. A beneficiare di questo sono i paesaggi e i modelli dei personaggi in primis (sebbene le loro animazioni nelle cutscene siano ancora imperfette) e il framerate, da sempre ballerino, ma che qui risulta alquanto migliorato soprattutto quando cambiano le condizioni meteo: da pioggia leggera a temporali, fino a nebbie fitte, il framerate regge bene e non si rilevano cali drastici. Sfortunatamente il gioco non è esente da qualche piccolo bug minore e da una gestione della telecamera alquanto blanda in alcuni punti, ma il passo avanti fatto è davvero notevole.Piccola pecca anche la colonna sonora, fin troppo semplice e statica salvo rare eccezioni, insolito per Gust che ci ha sempre abituati a brani di un certo livello. Notevole, infine, la localizzazione di Koei Tecmo, che non solo sembra fedele all'originale, ma riesce anche a tenere intatto il significato di alcune battute che difficilmente riescono ad essere tradotte dal giapponese. Con Lulua, Koei Tecmo ha dimostrato di tener molto a questa serie e la fiducia riposta in Gust ha ripagato pienamente.

Un diamante grezzo

Ed eccoci arrivati a dover dare una risposta alla domanda posta all'inizio di questa recensione: realizzare un sequel di una trilogia ormai chiusa è stata una buona idea? La risposta più indicata in questo caso è "ni"Atelier Lulua è un buon JRPG, un buon esponente della serie di Atelier e un titolo che ha molto da dire nonostante la trilogia originale chiudesse le porte a qualsiasi sequel. Quindi Gust è riuscita nel suo intento. Di contro c'è il fatto che Lulua non è un gioco indispensabile per Arland e la sensazione è quella che il titolo avrebbe funzionato meglio come vero e proprio inizio di una saga inedita piuttosto che come quarto capitolo di una saga già nota, che tra l'altro potrebbe anche continuare visto che viene lasciato spazio ad eventuali sequel.
Detto questo, Atelier Lulua: The Scion of Arland è un titolo che, nonostante qualche piccolo difetto, riesce a regalare tanti momenti di sano divertimento e chi apprezza il genere non dovrebbe lasciarsi scappare l'occasione di aggiungerlo alla sua collezione.

Good

Buona trama...
Battle system appagante
Graficamente al top per la serie
Restyling del craft degli oggetti
Dedicato ai nostalgici di Arland...

Bad

...ma solo la seconda parte
Livello di sfida basso
Colonna sonora altalenante
Poco longevo
...meno a chi vi si avvicina per la prima volta
7.8
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Gust Studio
Distributore: Koei Tecmo Games
Data di uscita: 24 maggio 2019
Genere: JRPG
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC

Approfondisci:

Lascia un commento

Tribe Games ® Tutti i diritti riservati.
tagbubblehistorycheckmark-circlecross-circle