recensione

Project Winter

Scova l' impostore e sopravvivi alla tempesta. Other Ocean Group presenta un titolo co-op che mette a dura prova coordinazione e concentrazione

Pubblicato il 14 Giugno 2019 alle ore 14:30
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Tribù, eccoci qui a parlare di un titolo in cui la fiducia può diventare la peggiore nemesi esistente, basta rimanere un attimo da soli per scoprire che la persona a fianco a te sarà la causa della tua morte.
Project Winter è un titolo sviluppato da Other Ocean Interactive nel quale otto giocatori devono collaborare tra di loro per poter fuggire dall'imminente tempesta di neve in arrivo; in mezzo a loro, però, si insinua un traditore pronto a boicottare le loro azioni ed eliminare ogni sopravvissuto.

Ma come funziona a livello di gameplay questo titolo?
Andiamo a scoprirlo assieme nella nostra recensione!

La sopravvivenza è tutto!

Project Winter è un gioco che si basa principalmente sulla sopravvivenza, in cui la comunicazione e il gioco di squadra sono vitali se si vuole uscirne vivi.
I sopravvissuti dovranno sfruttare le risorse sparse nella mappa di gioco per salvarsi e creare i materiali necessari per le riparazioni richieste, così da chiamare i soccorsi e poter fuggire.
Dall'altro lato i traditori cercheranno di guadagnarsi la fiducia degli altri giocatori, non essere scoperti mentre compiono boicottaggi ed eliminare il maggior numero di superstiti prima che possano fuggire.
Il matchmaking è gestito tramite sistema host: un giocatore apre la lobby (decidendo se fare una partita pubblica per tutti o privata tramite password) e si mette in attesa che altri giocatori entrino in stanza; una volta raggiunta la quota di minimo cinque giocatori, verrà data la possibilità a tutti di mettere il “Pronto” per avviare la partita.
In alternativa, i giocatori potranno cercare lobby aperte da altri, con un sistema di ricerca che si suddivide per regione; c'è da dire che le partite disponibili variano in base alle giornate e agli orari.
Può capitare di trovare un buon numero di lobby a cui partecipare, come non trovarne nessuna o poche sessioni già avviate, quindi inaccessibili per poter giocare; non abbiamo sofferto di problemi come la latenza nelle partite a cui abbiamo preso parte e, inoltre, viene mostrato nella lista giocatori il ping di tutti per prevenire problematiche durante lo svolgimento.

Dal momento in cui la partita si avvia, sulla schermata compare scritto se sei un sopravvissuto o un traditore, mostrando qual è uno dei primi obiettivi di gioco.
Tutti partono dallo stesso posto, il rifugio, in cui è possibile craftare ciò che può risultare necessario alla sopravvivenza come piatti caldi, medikit, asce, picconi, ecc... ; per ognuno di questi sono richiesti ovviamente dei materiali che si potranno trovare sparsi per la mappa di gioco.
Assieme ad essi vi è anche una radio per chiamare i soccorsi (rotta), il camino per rimanere al caldo, un baule dove conservare fino ad un massimo di otto oggetti e una cassetta per votare l'esiliato; per quest'ultima spieghiamo subito che, se un giocatore riceve almeno tre voti per essere mandato in esilio, questo non potrà entrare ed usufruire del rifugio fino a quando morirà o verrà riammesso.
Ogni giocatore può portare nel proprio inventario un massimo di quattro oggetti più un quinto slot per la radio. Per quanto riguarda i materiali che possono essere cumulabili, se ne potranno tenere con sé solo tre per tipo (ad esempio: 3 erbe, 3 legno e 3 pietre).
È possibile lasciare gli oggetti a terra in caso non servano o passarli ad un altro giocatore che può averne bisogno.
La statistiche vitali per la propria sopravvivenza sono: salute, calore corporeo e fame.
Ogni volta che ci si trova fuori dal rifugio, l'indicatore di calore scenderà gradualmente e l'azzeramento di esso porterà a far scendere la salute fino alla morte per ipotermia; per stabilizzare questo indicatore bisogna tornare al rifugio per scaldarsi al camino o craftare col legno dei piccoli fuochi da campo temporanei che (una volta piazzati) dopo un certo limite di tempo si spegneranno da soli.
Per quanto riguarda la fame, quando raggiunge livelli bassi contemporaneamente riduce la salute massima.
Abbattendo animali della fauna (sia erbivori che non) per ricavarne la carne o trovando alcune piante commestibili, è possibile recuperarne una piccola parte con i propri rischi; infatti al rifugio c'è la cucina dove poter cuocere il cibo e preparare piatti più elaborati per un maggiore recupero della fame.
Questo valore scende gradualmente e in base alla stamina consumata nello svolgere determinate azioni, come caricare un attacco fisico per colpire materiali da farmare o un giocatore, così come correre usando lo scatto.

Sparse per la mappa di Project Winter vi sono diverse risorse naturali come legno, roccia, bacche e piante mediche dalle quali ricavare una parte di attrezzi e materiali necessari in base alle preferenze del giocatore.
Distribuiti in maniera casuale si troveranno delle casse normali contenenti vari materiali (come benzina e parte delle armi) o delle casse speciali; queste ultime possono essere aperte solamente dal traditore, per cui chi ha questo ruolo non deve farsi vedere dagli altri giocatori altrimenti svelerà la sua reale identità.
All'interno può rinvenire materiali vari che, se sfruttati bene, possono aumentare la propria credibilità (come cibo o medikit); in altri casi, trovare oggetti esclusivi come il veleno con cui fare frecce velenose per la balestra o uccidere per intossicazione da cibo.
Oltre al rifugio, si può incappare altri tipi di strutture, alcune accessibili sin dall'inizio e altre no; buona parte di esse hanno collegati dei dispositivi che vanno attivati, alcuni distanti, altri vicini e che  richiedono l'intervento di una o più persone (in quest'ultimo caso bisogna che tutti premano il tasto simultaneamente).
Nonostante la mappa sia suddivisa in una 3x3, le sue dimensioni non sono poi così piccole. A sottolinearlo è la casualità di alcune sezioni che variano ad ogni partita, per far sì che ogni sessione di gioco sia differente; stesso discorso vale per le procedure riguardanti riparazioni e chiamata dei soccorsi, le zone poco differenti sono legate ad alcuni punti di fuga che sono via terra, mare e aria.
Alcuni soccorsi hanno un numero di posti disponibili per più sopravvissuti mentre altri, come la capsula di recupero, ha un solo posto disponibile; sta quindi ai giocatori decidere se rimanere fino alla fine con gli altri sopravvissuti oppure pensare solamente a sé stessi ed andarsene.

Che si scappi via o si muoia per una qualunque ragione, se in Project Winter non è ancora finita la partita e sono rimasti in sessione ancora dei giocatori, si potrà dare loro una mano.
Sotto forma di fantasmi si potrà passare da un giocatore all'altro e usare degli aiuti “sovrannaturali” per supportare qualcuno (ad esempio cure miracolose per recuperare salute, un piccolo falò temporaneo per scaldarsi, cibo, ecc...); è importante ricordare che si può utilizzare un solo aiuto tra quelli disponibili e attendere un tempo di ricarica per utilizzare quello successivo, inoltre non è più possibile comunicare con gli altri giocatori.

Parlando brevemente della comunicazione, il gioco usa un sistema chat vocale di prossimità, quindi in base alla distanza il tono della voce dei giocatori varia diventando sempre più flebile man mano che si allontanano tra loro.
Un modo per mantenere la comunicazione sempre attiva è tramite la radio, ma solo due giocatori potranno comunicare tra loro e, in aggiunta, devono essere radio dello stesso colore (giallo e blu).

Per dare quel tocco di adrenalina in più potranno avvenire durante la partita fenomeni naturali come piccole tempeste di neve, che ridurranno la visuale, disperderà i giocatori se non sapranno orientarsi e la comunicazione di prossimità sarà ridotta maggiormente per via del vento.
In alternativa, potranno avvenire degli eventi alquanto “folli” in cui spariranno anche i nomi dei propri compagni di gioco e sarà quindi difficile riconoscere chi è amico e chi no.
Le partite possono durare fino a una quarantina di minuti massimi, calcolando i trenta minuti di base prima che arrivi la tempesta glaciale in cui anche il rifugio non mantiene più il suo nome, dato che si spegnerà anche il fuoco del camino, lasciando i giocatori al loro destino.
Inoltre ogni tot minuti, se i sopravvissuti riescono a raggiungere un determinato obiettivo, riceveranno dei piccoli premi come drop di supporto, in caso contrario sarà il traditore a ricevere tale cassa per lui.

Una volta conclusa la partita si ottiene un punteggio basato sul proprio ruolo e le azioni che si sono compiute, mostrando una piccola classifica con su segnato l'MVP e assegnando dei titoli in base alle azioni compiute.
Si ottengono in più dei crediti che andranno spesi nelle casse di approvvigionamento al menù principale: in base a quale si acquista si otterranno carte che sono principalmente contenuti estetici per personalizzare il proprio personaggio.
Un altro modo per ottenere skin è soddisfacendo i requisiti richiesti in gioco, ad esempio compiendo per un determinato numero di volte delle azioni specifiche (come accendere dei piccoli fuochi da campo); questo tipo di skin saranno visibili nell'apposita sezione dedicata.

A conti fatti si può dire che Project Winter sia un particolare gioco capace di “rovinare le amicizie” dato che si basa sulla fiducia e sull'inganno. Il gioco riesce in qualche modo a non risultare ripetitivo e richiede pian piano una pratica sempre crescente nell'apprendere come coordinarsi per poter raggiungere gli obiettivi.
Il gioco è divertente e ben studiato sotto vari aspetti, una delle poche cose da fare è trovare un gruppo di amici con cui fare sessione, pregare di trovare una lobby aperta o aprila da voi incrociando le dita che entri abbastanza gente per giocare.

Tecnicamente parlando

Considerando il lato tecnico, Project Winter possiede una grafica molto colorata e, nonostante parliamo di un'ambientazione invernale, riesce a creare una buona versatilità di biomi che variano da zone coi geyser, a foreste o strutture decadute a causa delle tempeste di neve.
Sono state tenute in considerazioni interessanti piccolezze nel gameplay come le scie e le tracce lasciate nella neve, che possono scomparire se iniziano le tempeste.
Ottimo il comparto audio, se i giocatori possiedono tutti un buon microfono e una buona connessione, la chat di prossimità è molto pulita e fluida; ad aumentare questo senso di immersione è anche il rumore del vento durante la tempesta e quello dei passi sulla neve dei propri compagni di gioco quando si prova a cercarli.
Inoltre, il gioco si mantiene sempre fluido e con una grafica pulita, dettaglio che si nota maggiormente quando si raggiungono punti in cui la camera fa una panoramica della zona, esaltandone l'ambientazione.

Conclusioni

In conclusione, cosa possiamo dire di Project Winter?
Other Ocean Interactive ha rilasciato un gioco sotto diversi aspetti accattivante, un titolo in cui la coordinazione e l'interpretazione saranno un focus fondamentale per gestire le diverse partite.
Coordinarsi per sopravvivere tutti assieme e saper guadagnarsi la fiducia degli altri per poi colpirli alle spalle nel momento propizio, rendono Project Winter un mix di generi divertente quanto subdolo.
Per essere apprezzato al meglio, però, è necessario trovare un gruppo di amici con cui giocarlo, altrimenti non resta che incrociare le dita e sperare di trovare qualcuno, che sia in una sessione aperta da noi come host o in lobby aperte da altri a cui potersi unire.

Good

Un'esperienza di gruppo divertente
Un buon mix di generi
È richiesta una buona cooperazione e apprendimento del gioco
Chat di prossimità pulita e ben strutturata

Bad

Bisogna sperare nella fortuna per trovare una lobby
A causa di questo, rischiate lunghe attese quando siete voi l'host
Alla lunga si potrebbe demordere nel farlo sempre con le stesse persone quando se ne trova una
8.8
PEM-PEM

Sviluppatore: Other Ocean Group Interactive
Distributore: Other Ocean Group
Data di uscita: 23 maggio 2019
Genere: Azione, Avventura, Survival
PEGI: 16
Piattaforme: Xbox One, PC

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