recensione

Port Royale 4

Il ritorno della serie più amata sul commercio marittimo

Pubblicato il 12 Ottobre 2020 alle ore 12:00
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di Dario Bin
@DrioAkuma

Port Royale 4 è l’ultima opera di Gaming Minds dedicata al gestionale caraibico che nel corso degli anni è riuscita a crearsi la sua nicchia di fan.
Come giovane governatore avremo il ruolo di espandere la nostra colonia, dovendo sfruttare sia metodi commerciali che di combattimento.
Abbiamo avuto modo di provare l’esperienza con la versione console su PlayStation 4, come se la sarà cavata?
Andiamo a scoprirlo.

15 uomini sulla cassa del morto yooo hooo!…

Port Royale 4 è ambientato nel periodo di colonizzazione del XVII secolo, durante il quale a contendersi le terre sono Spagna, Francia, Inghilterra ed Olanda.
Nelle prime fasi del gioco si invita a seguire il tutorial presente, così da prendere dimestichezza con le basi del game play, specialmente se è una delle prima volte che affrontate titoli di questo genere.
Una volta appreso il necessario, si può passare alla scelta se giocare la Campagna o Gioco Libero; nel primo caso avremo disponibile solo la campagna spagnola, mentre quelle delle altre nazioni si sbloccheranno a catena una volta conclusa quella precedente.
Prima di iniziare la campagna verrà chiesto di scegliere quale personaggio interpretare tra Avventuriero, Mercante, Corsaro e Piratessa; ogni personaggio ha due bonus ed un malus, che portano ad avere un approccio iniziale della partita differente.
Nella modalità Gioco Libero, prima di scegliere il personaggio, viene domandato a quale nazione si vuol prendere parte (e simile ai personaggi, ogni città ha i suoi due bonus più due navi tipiche); una volta fatto questo, si decide che tipo di partita svolgere tra esperienza commerciale, militare o mista.
Nel generale il Gioco Libero permette una buona scelta di personalizzazione della propria esperienza di gioco sotto vari aspetti, così da fornire una buona varietà di partite.
Sin dalla partenza della campagna avremo degli incarichi, con segnato fino a che data si ha tempo di completarli prima di ottenere i successivi; nella modalità gioco libero gli incarichi potranno esserci da subito o si avvieranno col proseguire della sessione e saranno una scelta opzionale se volerli completare (del perché vi diremo successivamente).
Port Royale 4 è di base un gestionale a livello commerciale in cui bisogna studiare minuziosamente come accrescere la propria città e, gradualmente, ottenere un rango sociale elevato per evolvere anche le altre città della propria nazione.
Ogni singolo paese, grande o piccolo che sia, produce dei beni specifici che altre nelle vicinanze potrebbero non avere; i beni si suddividono in quattro categorie tra: beni di base, richiesti, esplorazione e artigianato, di qualità.
Come ci ha sempre dimostrato la legge sul mercato, da analizzare è l’equilibrio tra domanda ed offerta dei singoli beni, così da poter pianificare le prime rotte commerciali; riuscire a trovare un buon bilanciamento nei viaggi e nella compravendita diviene importante sotto tanti aspetti.
Per esempio, aiuta a far crescere la popolazione della città, fornendo le strutture adeguate per per poterla aumentare, quelle per soddisfare i loro bisogni ed indice di gradimento, così da guadagnare lavoratori per le attività commerciali e di produzione personali.
Bisogna tenere conto che maggiore è la crescita della popolazione, maggiori saranno le richieste di beni; se una città piccola chiede giusto quelli di base, una grande città ne vorrà anche di categoria richiesti e/o di qualità.

Ogni singola azione va analizzata minuziosamente, dalla scelta delle città con cui effettuare scambi (perché viene richiesto l’acquisto di una licenza commerciale per ogni singola città), quali imbarcazioni utilizzare, l’ordine da seguire in una rotta commerciale con relativa scelta di cosa comprare e vendere, tenere d’occhio le correnti d’aria per la velocità di viaggio, eventuali costi di manutenzione delle imbarcazioni…
Sul lato della gestione c’è veramente tanta carne al fuoco già dalla partenza e diventa un crescendo pian piano; parliamo sia a livello di crescita della propria città, sia delle attività, di acquisto e vendita delle imbarcazioni, convogli…
In tutto questo bisogna tenere costantemente d’occhio ogni dato e statistica, che per certi versi sono abbastanza ben strutturati, potendo osservare ad esempio dai viaggi quanto si guadagna o si perde per le singole rotte commerciali o il periodo trimestrale a livello globale.
Altro fattore importante è accrescere la fama per sbloccare nuove abilità generali e tattiche di battaglia da usare negli scontri (che vedremo successivamente), ma per guadagnarli bisogna svolgere degli incarichi.
Questi saranno disposti dal vicerè e/o appariranno casualmente sulla mappa come opzionali, potendo decidere se intraprenderle o meno.
Alcuni saranno presso specifiche città in cui chiederanno la consegna di una certa quantità di merce o richieste di aiuto da parte di persone disperate, cercando di rispettare la scadenza impostata che compare una volta accettato l’incarico.
In altri casi, possono essere proposte come l’acquisto di un pezzo della mappa del tesoro: questi ultimi potranno essere trovati anche casualmente durante dei tragitti in mare aperto.
L’aumento di fama potrà compiacere il vicerè e accrescere la nostra amministrazione, potendo costruire strutture, da prima disponibili solo nella nostra città di partenza (esempio case, pub od ospedali), anche nelle altre.

Come la si guadagna, la fama può anche scendere, e questo può avvenire se decidiamo che alcune delle nostre imbarcazioni si danno alla pirateria, potendo issare in qualsiasi momento la bandiera pirata.
In questo caso il vicerè non ne gioirà particolarmente… A meno che tali pirati possano, in caso di guerra, assaltare le navi di altre nazioni per ottenere un vantaggio in battaglia.
Per la prima volta Port Royale 4 porta le battaglie navali con un sistema a turni, in scontri fino ad un massimo di 8 contro 8.
Ogni singola categoria di imbarcazione ha i suoi slot di spostamenti e di rotazione, potendo scegliere se effettuare danni alla struttura della nave, danneggiare i marinai o effettuare l’arrembaggio.
Durante i turni si potrà decidere quando usufruire delle tattiche acquisite nel corso del gioco, alcune di queste saranno a cariche contate ed il consumo varrà per tutto lo scontro.
Verrà fornita la scelta di, fiduciosi della nostra flotta con le relative statistiche, effettuare uno scontro automatico (quindi breve) oppure affrontare manualmente la battaglia con questo sistema di combattimento.
Ad influenzare parte dei risultati è anche il capitano a comando, che può essere acquistato tramite i punti fama: ognuno di loro ha delle statistiche ed abilità che possono crescere nel tempo in cui si trova in azione.
Il loro utilizzo e sfruttamento delle capacità è valido sia per le battaglie che per le normali rotte commerciali, quindi in caso di assalti (e se le nostre imbarcazioni sono provviste di cannoni) c’è la possibilità di difendersi.

Port Royale 4 ha sicuramente tanto materiale, forse per certi aspetti può anche diventare troppo, se si conta la quantità di menù e sotto menù da seguire.
Per un giocatore alle prima armi potrebbe risultare comunque complesso anche con la presenza del tutorial, rischiando di avere prime sessioni di gioco in cui finire col bilancio in negativo ci vuole poco.
Data la sua “lentezza” è anche possibile velocizzare o rallentare il tempo di gioco, la prima opzioni nella sua comodità rischia di diventare un arma a doppio taglio.
Come detto in precedenza, durante lo svolgersi del gioco potranno comparire delle richieste di incarico da poter svolgere per ottenere punti fama; data la grandezza della mappa che porta col proseguire a muoversi sempre tra un capo e l’altro, si rischia il più delle volte di perdersi tali opportunità perché non vi è stato il tempo materiale di poterle vedere.
Nel suo complesso Port Royale 4 è un buon gestionale, in termini di gioco, ma la grossa mole di elementi da seguire, la complessità nella gestione dei diversi menù e altre pecche tra meccaniche di commercio e scontri navali lo rendono un gioco non per tutti.
Sotto certi punti di vista potrebbero risentirne come monotono nel lungo termine, dati alcuni momenti dove raggiungere certi risultati chiede tempo e diventa lento.

…E una bottiglia di Rum!

Andiamo a parlare del lato tecnico di Port Royale 4.
Dal lato grafico (osservando la nostra esperienza su PS4) il gioco non grida al miracolo e si dimostra nel suo insieme semplice, senza risultare sgradevole, anche se in alcuni casi sembra che l’avanzare delle sessioni ne risenta ed è successo diverse volte che il gioco avesse degli scatti quando ci si spostava da una parte all’altra della mappa di gioco.
Come tutti noi ben sappiamo, console e giochi gestionali/strategici non sono grandi amici, specialmente per la questione controlli.
Per quanto sia sfruttato interamente il controller della PS4, la mappatura dei comandi in alcuni casi diventa veramente complessa, cosa dovuta al problema citato precedentemente dei tanti menù di gioco presenti; in molti si utilizzano sia la levetta analogica che i tasti direzionali, risultando il più delle volte un’esperienza caotica perché ci si confonde e si selezionano, eseguono o annullano comandi sbagliati.

Sotto il profilo audio non c’è nulla da dire, Port Royale 4 ha un gradevole insieme di musiche ed effetti sonori, accompagnati da un doppiaggio semplice e delle apprezzate scene d’intermezzo durante la campagna.

Conclusioni

Tirando le somme, come è questo Port Royale 4?
La serie si è fatta conoscere e ha creato una buona fanbase amante di tale gestionale caraibico con elementi pirateschi.
Se da un lato ha tanto materiale a livello di gameplay, dall’altro abbiamo da criticare che quasi si eccede e la mole di elementi da seguire tutti assieme risulterebbe frustrante per chi si approccia per la prima volta al gioco.
Se poi scendiamo nel dettaglio con la versione da noi provata, il gioco non è male, ma il problema del controller aggrava i difetti detti in precedenza sulla gestione dei tanti menù.
Nell’insieme, tra pregi e difetti, Port Royale 4 è un gradevole gestionale, ma di certo non è un gioco che grida al miracolo e che consigliamo a tutti.

Good

Molti elementi da seguire...
Un interessante sistema di scontri a turni
Una buona libertà nel Gioco Libero per esperienze che si adattino allo stile dei giocatori
Un buon gestionale, ma che non grida al miracolo

Bad

...A volte veramente troppi
Il costante passaggio tra i tanti menù (peggiorati dalla mappatura comandi su console)
A volte rischia di risultare lento e monotono per alcuni
Un framerate ogni tanto ballerino
7.3
"PRETTY GOOD"

Sviluppatore: Gaming Minds
Distributore: Kalypso Media
Data di uscita: 25 settembre 2020
Genere: Gestionale, Simulatore commerciale
PEGI: 12
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Nintendo Switch, PC

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