Laboratorio di Videogiochi: a scuola per imparare le basi della programmazione informatica!

Pubblicato il 17 Febbraio 2022 alle ore 20:33
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di Silvia Begotto
@Linda White

Nintendo, con Laboratorio di videogiochi, ha creato un'esperienza di gioco che permette di imparare, in modo interattivo, la programmazione di un videogioco. Tutto questo attraverso lezioni guidate pensate per essere divertenti e stimolanti, oltre che per adattarsi a qualsiasi livello di esperienza.

Dopo il successo dell’attività svoltasi la scorsa estate all’interno del Summer Camp di Bulgorello, che ha visto ben 34 ragazzi studiare le basi della programmazione informatica tramite questo software, una scuola primaria di primo grado ha scelto di portare Laboratorio di videogiochi direttamente in cattedra, inserendolo all’interno del programma didattico di una classe. Il progetto, partito ufficialmente lo scorso settembre, coinvolge gli alunni del quinto anno dell’Istituto primario Giovanni Paolo II di Como e ha già dato i suoi primi frutti. I bambini, infatti, hanno creato il loro personalissimo videogioco, imparando e osservando da vicino come funziona il coding.

Il coding in modo divertente e intuitivo

Laboratorio di videogiochi è un’esperienza di gioco che permette a chiunque di creare e condividere i propri videogiochi in maniera facile e accessibile. Questo videogame consente infatti anche ai più piccoli di concretizzare le proprie idee di game design grazie a divertenti lezioni guidate che insegnano le basi della programmazione visuale. Il tutto senza che sia necessario avere già una conoscenza della materia. Proprio grazie a questo strumento rivoluzionario gli studenti del Giovanni Paolo II hanno potuto creare da zero un videogioco suddiviso in stanze; all'interno del gioco il giocatore si deve muovere e interagire con vari elementi per affrontare esercizi come le tabelline o la traduzione di parole dall’inglese.

Gli alunni hanno raggiunto il risultato dopo un lavoro di 8 settimane svolto all’interno delle lezioni di tecnologia e di inglese, per un totale di 20 ore. Nei prossimi due mesi, l’obiettivo sarà arricchire ulteriormente il videogioco, in primis con una sezione dedicata all’arte e al riconoscimento dei colori primari.

Come ha sottolineato l’insegnante alla guida del progetto, Beniamino Cefalù, quello con Laboratorio di videogiochi è un esercizio perfetto per sviluppare una forma mentis orientata al pensiero computazionale; la programmazione è infatti un’attività in grado di stimolare e far crescere la mente dei più piccoli in maniera portentosa. Questo grazie all’utilizzo della logica e di una tipologia di ragionamento che presuppone la capacità di ordinare i processi mentali corretti per risolvere un problema.
Inoltre, l’idea di mettere sullo stesso livello scuola e videogioco ha spinto i bambini a impegnarsi ancora più volentieri nell’apprendimento, con risultati eccellenti.

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